I 50 anni dello statuto dei lavoratori – tra saldi principi e necessaria innovazione – di Gavino Carta (CISL)
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Le agenzie di viaggio della Sardegna si preparano ad affrontare una stagione turistica ricca di incognite dopo lo tsunami Covid-19. «Siamo pronti a ripartire ma, per garantire una vacanza in sicurezza ai nostri clienti, abbiamo bisogno di regole certe e chiare». Lo ha detto Salvatore Sulis, membro del direttivo di Fiavet Sardegna, sentito in audizione della commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale.
«La pandemia è arrivata in un momento di grande fiducia per il nostro settore – ha rimarcato Salvatore Sulis – i segnali per il 2020 erano molto promettenti. Molti di noi hanno dovuto fronteggiare una situazione inedita e lo hanno fatto nel migliore dei modi. Abbiamo svolto un ruolo fondamentale nella gestione delle cancellazioni e nell’assicurare il rientro a casa di clienti che si trovavano in vacanza quando è esplosa l’emergenza sanitaria.»
Il rappresentante di Fiavet ha elencato alla Commissione le difficoltà affrontate dal comparto con decine di lavoratori in cassa integrazione: «Il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga ha consentito di tamponare l’emergenza occupazionale – ha spiegato Salvatore Sulis – abbiamo accolto con favore anche la concessione dei voucher, strumento necessario per evitare il collasso dell’intero comparto turistico. Gli stessi voucher, tuttavia, si tradurranno per noi in un mancato introito fino al loro smaltimento, prolungando la situazione di estrema difficoltà».
Salvatore Sulis ha quindi elencato le proposte della Fiavet a sostegno delle agenzie di viaggio: «Serve un intervento a fondo perduto che ci permetta di ripartire conservando la nostra forza lavoro. Chiediamo inoltre una detassazione, non un posticipo dei pagamenti ma un anno in bianco, per tutte le tasse regionali e comunali che al momento non siamo in grado di pagare».
Alla Regione, Fiavet chiede inoltre di riconsiderare il progetto per l’apertura di infopoint turistici in tutte le edicole della Sardegna: «Sarebbe opportuno coinvolgere in questa partita anche le agenzie di viaggio che hanno professionalità e conoscenze per assicurare i migliori servizi al turista che viene in Sardegna».
Una sollecitazione forte, infine, sul fronte delle misure anti-Covid: «Per portare i turisti in Sardegna abbiamo bisogno di regole certe che consentano l’accesso in totale sicurezza ma con la serenità che deve offrire una vacanza – ha concluso Salvatore Sulis – ancora non sappiamo quando partirà la stagione, che controlli saranno necessari, come si viaggerà in nave e in aereo, come ci si sposterà in Sardegna. Chi programma una viaggio ha bisogno di avere un quadro chiaro».
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Nelle prossime ore potrebbe arrivare l’ufficialità per la promozione in serie D delle squadre che lo scorso 1 marzo, al momento della sospensione dell’attività agonistica imposta dall’emergenza Coronavirus, comandavano la classifica nei rispettivi gironi del campionato di Eccellenza. Tra le 30 squadre in attesa della tanto attesa conferma, c’è il Carbonia, assoluto dominatore del girone sardo, che il 1° marzo, dopo la splendida vittoria di Uri, guidava con 6 punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Castiadas, 12 sull’Ossese, 13 sulla Nuorese e 15 sull’Atletico Uri.
E’ in corso, a Roma, la riunione del Consiglio federale, chiamato a decidere, in merito alle modalità di conclusione dei campionati stagione sportiva 2019/2020. All’ordine del giorno dei lavori del Consiglio federale, oltre all’approvazione dei verbali delle riunioni del 24 febbraio e 10 marzo e alle comunicazioni del Presidente, figurano i seguenti punti: informativa del Segretario Generale; modifiche regolamentari; nomine di competenza; decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020: provvedimenti conseguenti; circolare UEFA n. 24 del 24 aprile 2020: competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/2020: provvedimenti conseguenti; Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/2021; termini tesseramento in ambito professionistico stagione sportiva 2020/2021; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale; varie ed eventuali.
Complessivamente le squadra che dovrebbero essere promosse sono 30, perché i gironi sono 28 ma in due regioni, Basilicata e Piemonte, la classifica è guidata a pari merito da due squadre e, non essendoci le condizioni per effettuare uno spareggio come vorrebbe il regolamento, verrebbero premiate entrambe. Promozione automatica anche per le prime classificate dei 9 gironi del campionato di serie D.
Se per quel che riguarda le promozioni non dovrebbero esserci dubbi, resta ancora da decidere se procedere a decretare retrocessioni o meno. Eventualmente, dovessero essere evitate le retrocessioni, almeno per una stagione i gironi verrebbero ampliati con un conseguente allungamento dei calendari 2020/2021.
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Ad un anno dalle elezioni Amministrative, la segreteria di Articolo UNO Carbonia chiama a raccolta le forze del centrosinistra.
«Tra un anno si terranno nella nostra città le elezioni comunali – si legge in una nota -. Articolo Uno, in questo periodo difficile, è impegnata a livello nazionale ad affrontare in prima linea la gestione della pandemia con il suo ministro della Sanità Roberto Speranza. Con la stessa serietà vuole lavorare a livello locale per arrivare al momento del voto con una proposta credibile, forte e vincente, in grado di restituire a Carbonia il ruolo di punto di riferimento del territorio e della Sardegna. Per questo motivo occorre costruire una coalizione forte, larga, aperta alle migliori intelligenze della nostra città, ai giovani, al mondo delle associazioni, ma lontana dalle forze di destra che promuovono l’odio e l’intolleranza e che oggi governano, con effetti disastrosi, la nostra Regione e siedono sui banchi della maggioranza.
Non è un progetto che può essere costruito qualche giorno prima del voto.»
«Abbiamo bisogno di capire se le altre forze del centro sinistra, primo tra tutti il PD, sono disponibili ad un percorso comune, che contempli momenti di discussione sul futuro della nostra città già dai prossimi mesi e che individui una modalità condivisa per la scelta del candidato o della candidata a sindaco – aggiunge la nota di Articolo UNO Carbonia -. La nostra città ha estremo bisogno di un progetto a lunga scadenza per gestire la preoccupante fase economica che il nostro territorio sta attraversando: la crisi industriale, la decrescita demografica, la diminuzione della popolazione giovanile, la gestione dei nostri siti culturali, la manutenzione degli edifici e delle strade, la sanità territoriale, insomma, temi che non sono stati adeguatamente affrontati nell’ultima esperienza amministrativa. Il nuovo governo di Carbonia dovrà essere di rottura rispetto all’ultima parentesi politica cittadina e di contrasto alle politiche dell’attuale governo regionale di destra e alla maggioranza che lo sostiene.»
«Nel mentre Articolo Uno è già al lavoro per coinvolgere tutti e tutte coloro che hanno a cuore il destino della nostra città e che si vogliono impegnare per costruire una città più solidale, propositiva, culturalmente attiva, attenta ai bisogni dei più deboli», conclude la segreteria di Articolo UNO Carbonia.
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Il segretario generale della CISL FP Sulcis Iglesiente, Claudio Nuscis, ha inviato una nota al commissario straordinario A.T.S. Sardegna Giorgio Carlo Steri, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e, per conoscenza, all’AIAS Cagliari, al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, al prefetto di Cagliari Bruno Corda, alla direzione della A.S.S.L. di Carbonia Ferdinando Angelantoni e ai commissari giudiziali Gianluca Fadda e Giuseppe Aste, sulla gestione del Fondo Integrazione Salariale dipendenti AIAS.
«L’AIAS ha chiesto il F.I.S., il Fondo Integrazione Salariale, quello strumento che in questo momento d’emergenza garantisce un minimo di reddito a quei lavoratori che hanno dovuto interrompere la loro attività professionale, per quei dipendenti impegnati in servizi la cui attività è stata temporaneamente sospesa come i riabilitativi, gli ambulatoriali, i domiciliari e i diurni – scrive Claudio Nuscis -. E sin qui niente da eccepire. Se non fosse che, come al solito, questo ammortizzatore sociale è stato “usato” in maniera discutibile, penalizzante ed in alcuni casi discriminatoria. Già il 2 aprile scorso, la Direzione Amministrativa AIAS Cagliari aveva inviato alle segreterie regionali di categoria una nota recante la seguente dicitura “informativa per l’accesso all’assegno ordinario con causale – emergenza Covid-19 nazionale”, con allegati gli elenchi del personale interessato da tale procedura distinto per struttura. Sarà che in tanti anni “ci siamo fatti l’occhio”, sarà la diffidenza maturata, ma abbiamo notato sin da subito parecchie inesattezze. Cominciando dai nominativi non presenti all’interno di detti elenchi, proseguendo con quelli sospesi dal servizio attivo, perché in cassa integrazione, e finendo con ex colleghi dimessi da AIAS per giusta causa. Banale distrazione? Stranezze involontarie? Non per noi. Mettere in F.I.S. gli educatori della struttura di Domusnovas, dopo che due di essi erano stati trasferiti d’imperio lo scorso gennaio, sostituirli quasi sistematicamente con degli O.S.S. è una provocazione bella e buona – aggiunge Claudio Nuscis -. Così come lo è mantenere in F.I.S. gli OSS di Cortoghiana ed utilizzare al loro posto un dipendente che abitualmente fa l’autista oppure utilizzare nella medesima Struttura un educatore che lavora a Sestu in un Centro chiuso come tutte le altre strutture non residenziali. Provocazioni che confermano non solo la legittimità ma anche l’attualità della nostra richiesta di verifica dei requisiti dell’accreditamento delle strutture AIAS rivolta mesi fa sia all’assessore Mario Nieddu che al Commissario A.T.S. Con buona pace di chi ci considera solo dei poveri “ignoranti”. Punti di vista naturalmente, i nostri e i loro. Certo che in un momento di crisi come questo, a noi sarebbe apparso normale, per esempio, attuare la rotazione totale dei terapisti nelle strutture residenziali, avremmo auspicato una condivisione dei danni salariali per tutte le figure professionali coinvolte minimizzando le perdite individuali. Invece, oggi ci troviamo con dipendenti al minimo salariale e dipendenti con lo stipendio al 100% ed il bonus di 100 € in busta paga – conclude Claudio Nuscis -. Sino a quando la politica regionale, le istituzioni a tutti i livelli, continueranno ad essere sordi, muti e ciechi, su tutto ciò che accade in AIAS? Come si dice, “peggio del lupo che cambia il pelo (ma non il vizio) c’è solo il gregge che glielo liscia.»
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I riflessi dell’emergenza Covid e la risposta degli assessorati del Lavoro e della Pubblica istruzione: sono i temi affrontati questo pomeriggio dalla II commissione, che ha audito gli assessori Alessandra Zedda (vicepresidente della Giunta) ed Andrea Biancareddu.
La prima ha spiegato ai commissari che «tutte le imprese sarde sono state colpite dalle conseguenze della pandemia e per questo si sono rivolte alla Regione alla ricerca di sostegno finanziario. Noi abbiamo competenza diretta soltanto per la cassa integrazione in deroga ma non è facile farlo comprendere all’esterno e differenziare le responsabilità che sono invece a capo di altre istituzioni come L’Inps e il ministero».
L’assessore Alessandra Zedda ha aggiunto che «per la Cig in deroga sono arrivate 14.486 domande relative a 33.049 lavoratori sardi per un importo impegnato che si avvicina ai 55 milioni di euro. Ancora stanno arrivando le ultime domande e dunque si tratta di dati parziali ma indicativi. Ad oggi abbiamo evaso oltre 14 mila pratiche mentre circa 400 erano errate o avevano bisogno di ulteriore istruttoria».
In risposta alle polemiche apparse sulla stampa nei giorni scorsi l’assessore del Lavoro ha detto: «Ognuno può parlare dei suoi dati e questi sono i nostri dati, che certifico. Attendiamo come tutti i dati dell’Inps ma il sito è bloccato: all’Inps ora spetta pagare, perché questo è quello che chiedono i lavoratori».
L’assessore ha poi toccato il tema dei progetti Lavoras, che riguardano tutti i Comuni della Sardegna e ha parlato della necessità di rimodulare il programma “Destinazione lavoro”, dei tirocini («serve un orientamento del ministero le lavoro»), oltre che della necessità di fornire un aiuto concreto alle 300 agenzie formative della Sardegna «per agevolare la ripresa». Per quanto riguarda il microcredito «ci sono 158 nuove pratiche per un totale di 4 milioni di euro impegnati».
Anche l’assessore Andrea Biancareddu ha portato numeri importanti alla commissione: «Ci siamo impegnati in questi mesi per spendere al massimo le risorse del bilancio approvato a marzo scorso e siamo riusciti a impegnare per ora il 67 per cento dei fondi a nostra disposizione».
In apertura di seduta, la commissione aveva audito la presidente del Corecom, Susy Ronchi, ed approvato il programma 2020 del Comitato per le comunicazioni.
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La tanto attesa “Fase 2” è stata considerata l’alba di un importante giorno per tutti ed in particolare per i nostri minori. L’entusiasmo e la leggerezza, tipici dell’età e fortunatamente preservati nonostante ciò che si dovuto affrontare, impongono alcune riflessioni.
Purtroppo, non è la fine del virus ma l’inizio di un nuovo percorso in cui il richiamo alla massima attenzione di chi ha il dovere di vigilare e responsabilizzare i nostri bambini e i nostri ragazzi appare necessario. L’attività motoria, la visita al museo, l’incontro al parco, la frequentazione di uno studio medico come di un qualsiasi altro luogo di cura o assistenza, devono esser sempre accompagnati da una attenzione alle prescrizioni di sicurezza oggi ancora maggiore; ciò al fine di garantire un futuro di ripresa di tutte le attività per i nostri ragazzi e la salute di tutti.
A tutte le istituzioni appare doveroso un richiamo affinché non sia sottovalutato il bisogno di relazione e socialità dei ragazzi e dei bambini, bisogno che tanto più in questa fase e con le scuole chiuse, necessita di essere canalizzato in attività e servizi adeguati, costruttivi, stimolanti e gestiti in sicurezza.
Grazia Maria De Matteis
Garante regionale per l’infanzia
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Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, tre bandi di concorso per l’assunzione di 1.350 allievi agenti, 20 atleti delle Fiamme Oro e 42 medici della Polizia di Stato.
Il concorso per 1.350 allievi agenti è riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno quadriennale ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 23.59 del 15 giugno 2020, utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile all’indirizzo https.//concorsionline.poliziadistato.it, cliccando sull’icona “Concorso pubblico”.
Le domande per il bando di concorso per l’assunzione di 20 atleti da assegnare ai gruppi sportivi della Polizia di Stato – Fiamme Oro, che saranno inquadrati nel ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato, dovranno essere trasmessa entro il termine perentorio di 30 giorni, che decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, utilizzando esclusivamente la procedura informatica.
Le domande per il bando di concorso per l’assunzione di 42 medici da immettere nella qualifica iniziale della carriera dei medici della Polizia di Stato, è indetto indetto con decreto del 13 maggio 2020, per le seguenti specializzazioni:
– Medicina del lavoro: 15 posti;
– Medicina legale: 14 posti;
– Psichiatria: 5 posti;
– Ortopedia: 2 posti;
– Medicina dello sport: 1 posto;
– Dermatologia: 1 posto;
– Medicina interna ed equipollenti: 1 posto;
– Chirurgia generale ed equipollenti: 1 posto;
– Malattie infettive: 1 posto;
– Fisiatria: 1 posto.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 23.59 del 15 giugno 2020, utilizzando esclusivamente la procedura informatica.
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Mercoledì 20 maggio, dalle 15.00 alle 16.30, sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook del Parlamento europeo in Italia, si terrà l’incontro dibattito “QFP e Recovery fund: la posizione del Parlamento europeo e del governo italiano“.
Con la risoluzione adottata la scorsa settimana sulla revisione del bilancio UE post 2020 e sulle proposte per la ripresa, il Parlamento europeo ha chiesto un piano da 2.000 miliardi per far fronte alla crisi. Francia e Germania hanno appena presentato una loro proposta di aiuti alle regioni più colpite per cinquecento miliardi. La Commissione europea il 27 maggio presenterà la proposta sul QFP, che includerà il nuovo ‘Recovery instrument’ (Strumento per la ripresa). Dal 1 giugno dovrebbero essere operative le nuove linee di credito decise dall’Eurogruppo e dal Consiglio europeo relative agli strumenti SURE, MES e BEI.
In questo contesto l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo promuove un dibattito sulle richieste del Parlamento europeo e del Governo italiano.
Programma:
Saluti introduttivi di Carlo Corazza, Responsabile del Parlamento europeo in Italia
Le priorità per l’Italia, intervento di Laura Agea, sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Affari europei.
Priorità e ruolo del Parlamento europeo, interventi di:
· Antonio Tajani, Presidente della Commissione Affari Costituzionali e della Conferenza dei Presidenti, Capo delegazione Forza Italia
· Irene Tinagli, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari
· Marco Campomenosi, Capo delegazione Lega
· Brando Benifei, Capo delegazione PD
· Tiziana Beghin, Capo delegazione Movimento 5 Stelle
· Carlo Fidanza, Capo delegazione Fratelli d’Italia
· Nicola Danti, Capo delegazione Italia Viva
Modera Enrico Tibuzzi, responsabile sede ANSA di Bruxelles.
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