18 July, 2024
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Nessun nuovo caso positivo al Covid-19 nelle ultime 24 ore in Sardegna su 1.138 tamponi eseguiti. Restano fermi a 1.353 i casi accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 43.387 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 82, dei quali 72 con sintomi e 10 in terapia intensiva, mentre 298 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 380. Il totale dei pazienti dimessi/guariti è salito a 847. Oggi è stato registrato 1 decesso avvenuto il 9 aprile e conteggiato in seguito a un’ulteriore verifica sui dati comunicati, che porta il totale delle vittime a 126.
Sul territorio, dei 1.353 casi positivi complessivamente accertati, 248 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 58 a Oristano, 79 a Nuoro, 871 a Sassari.

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Il Museo del Carbone riapre al pubblico martedì 19 maggio 2020. L’adeguamento alla normativa per l’emergenza sanitaria Covid-19 rende possibile – seppur con qualche adattamento – il normale svolgimento della visita del Museo e della galleria sotterranea. Ecco le novità:

Prenotazione obbligatoria

I visitatori devono prenotare la visita telefonicamente al numero +39 0781 62727, attivo durante i giorni e gli orari di apertura della biglietteria (10.00 – 17.00 fino al 20 giugno; 10.00 – 18.00 dal 21 giugno).

Le visite guidate in sottosuolo si svolgono con un massimo di 8 partecipanti per assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro. La visita all’interno dell’area espositiva si svolge in autonomia, sempre nel rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro.

Gli orari delle visite guidate sono i  seguenti:

Fino al 20 giugno:  dal martedì alla domenica, ore 10.15 – 11.30 – 12.45 – 14.30 – 15.45 – 17.00

Dal 21 giugno al 20 settembre:  tutti i giorni, ore 10.15 – 11.30 – 12.45 – 14.30 – 15.45 – 17.00 – 18.00

Igiene e dispositivi di protezione individuale

L’ingresso al Museo è consentito solo se si indossa la mascherina (ricordiamo che la popolazione dovrebbe indossare mascherine senza valvola).

L’accesso all’area bar e bookshop prevede inoltre l’utilizzo di guanti monouso (a disposizione all’interno). Nella struttura sono disponibili diverse postazioni per l’igienizzazione delle mani.

Per la visita in sottosuolo i visitatori utilizzano (come già prima dell’emergenza sanitaria) cuffiette monouso; i caschi vengono igienizzati dopo ogni utilizzo.

Pagamenti

I visitatori sono pregati di pagare con bancomat/carta di credito o Mobile Payment. L’uso dei contanti deve essere quanto più possibile limitato, come previsto dalla normativa vigente.

Il Museo non fornisce il servizio di guardaroba, pertanto i visitatori dovranno tenere con sé giacche, borse, zaini, etc. per tutta la durata della visita. Per lo stesso motivo, non ci è possibile fornire un servizio di guardiania per valigie e altri bagagli da viaggio, che non possono essere portati con sé durante la visita.

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Le squadre del pronto intervento di Abbanoa sono a lavoro a Serbariu per eseguire d’urgenza la riparazione di un improvviso guasto verificatosi questo pomeriggio nell’acquedotto che alimenta Carbonia, Gonnesa e Portoscuso. La rottura riguarda un tratto di condotta in acciaio del diametro di 700 millimetri. Sono ora in corso le operazioni di isolamento e svuotamento della tubatura per poi procedere alla sostituzione e saldatura del punto interessato. Per tutta la durate dei lavori, che andranno avanti senza sosta fino a tarda serata, sarà necessario sospendere interrompere l’alimentazione dei serbatoi d’accumulo nei centri interessati.

L’erogazione alle utenze dei comuni di Carbonia, Gonnesa e Portoscuso potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 18.00 di stasera. Il servizio sarà nuovamente operativo domani mattina alle 6.00 per consentire durante la notte di ripristinare i livelli negli stessi serbatoi.

Sarà cura dei tecnici di Abbanoa limitare le ore di interruzione qualora l’intervento dovesse essere completato in tempi minori rispetto a quelli previsti. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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«Investire in prevenzione per ritornare al più presto alla normalità, soprattutto ora che riparte il settore della ristorazione in Sardegna»: il gruppo di acque minerali San Martino lancia la campagna “Io sanifico”, un invito a tutte le aziende del territorio a fare la propria parte nella ferma convinzione che la via più breve per uscire dall’emergenza sanitaria sia quella che passa attraverso l’impegno di ognuno.

L’azienda della famiglia Simula nei giorni scorsi ha messo in campo un meticoloso intervento di sanificazione dei propri stabilimenti, sia per quello di San Martino a Codrongianos, sia per il complesso recentemente acquisito a Villasor dove sono imbottigliate le etichette Giara e Sandalia.

Squadre di specialisti hanno eseguito una disinfezione antibatterica/virucida Covid-19 in tutti gli ambienti, a partire dagli uffici alla sala di imbottigliamento fino ai magazzini, mediante l’utilizzo complementare di diverse tecniche quali l’umidificazione e la saturazione Ulv.

L’intervento è stato certificato in applicazione ai contenuti della circolare del ministero della Salute 0005443 del 22 febbraio scorso. Sono stati impiegati disinfettanti classificati come PMC a base di complesso di Pentapotassio Bis (perossiddomonosolfato) bis (solfato), ipoclorito di sodio, perossido di idrogeno.

Le operazioni di sanificazione, che andranno ripetute con cadenza periodica, vanno ad aggiungersi ai metodi igienico-sanitari standard eseguiti da sempre in tutti i comparti aziendali. Mentre fin dai primi giorni della diffusione della pandemia i protocolli standard sono stati adeguati alle nuove norme di sicurezza, con l’utilizzo di guanti, mascherine, tute, stivali ecc. – sostengono i titolari – sia nell’interesse del consumatore finale sia nell’interesse degli operatori, i quali vengono sottoposti quotidianamente a preventiva misurazione della temperatura corporea.

«Tutte queste operazioni costituiscono un impegno di risorseha spiegato Luca Simula, amministratore unicoma rappresentano un investimento utile e necessario che avvantaggerà un più rapido ritorno alla normalità. A ricompensarci per ora, e non poco, è la maggiore tranquillità e la gratitudine espressa da tutto il nostro personale. Vogliamo che questo messaggio possa essere recepito da altre aziende ma anche dai cittadini, nell’auspicio che la battaglia contro il Coronavirus si vinca soprattutto tramite la creazione di un circuito virtuoso in grado di “contaminare” in modo sano il senso di responsabilità individuale e collettivo. E questo per arrivare al più presto verso un’isola covid-free appetibile per i viaggiatori e magari, progettare da subito l’allungamento della stagione turistica.»

 

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In un momento così difficile per la Sardegna e per il Paese è certamente necessario un grande sforzo collettivo, e di condivisione delle proposte, per rilanciare l’economia e per far fronte all’emergenza sanitaria ancora in atto. Il presupposto è che questo impegno unitario derivi da un riconoscimento dei ruoli di quanti, da posizioni diverse, si spendono per il bene comune del paese e della Regione.

Sul versante dell’impegno sindacale i punti fermi che caratterizzano la nostra attività riguardano alcuni punti fermi:
• la tutela della salute e la sicurezza nei posti di lavoro,
• il rafforzamento del sistema socio-sanitario e la dotazione delle attrezzature indispensabili allo svolgimento delle funzioni di tutti gli operatori,
• il finanziamento da parte dello Stato e della Regione degli interventi necessari a far ripartire l’economia, a tutela delle persone e dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria e dal blocco delle attività produttive In questa direzione vanno valutati gli interventi per l’emergenza sanitaria e produttiva, oltre quelli più strutturali utili a far ripartire l’economia, sostenendo le imprese e i settori produttivi più in difficoltà.
Alla Regione, chiediamo interventi che raggiungano subito lavoratori, famiglie, imprese.
Non si tratta di elencare numerosi obiettivi, in una sorta di rivendicazione stile anni settanta, ma di individuare una strategia con interventi concreti e praticabili, e misure che subito consentano all’Isola di spendere presto e bene le risorse disponibili, non con un criterio a pioggia, ma su ambiti e settori decisivi per stimolare una nuova fase espansiva dell’economia, evitando che la recessione diventi un fenomeno duraturo, tutelando lavoratori, famiglie ed imprese. Il quadro delle risorse finanziarie ad oggi messe a disposizione dalla Regione Sardegna, per il contrasto agli effetti del Covid-19 ed il sostegno a famiglie ed imprese, ammonta a complessivi 398 milioni di euro circa, tra risorse regionali, della SFIRS e dell’Unione europea, cosi suddivisi:
• interventi a favore delle famiglie (per un importo fino a 800 euro), con uno stanziamento di 120 milioni di euro;
• misure urgenti per il sostegno al sistema produttivo regionale (garanzie, prestiti ed altri strumenti alternativi al tradizionale canale bancario), con uno stanziamento stimato in poco più di 90 milioni di euro;
• interventi per il settore sanitario, della biomedicina, dell’agroalimentare, dei servizi per il turismo e delle costruzioni (prestiti e contributi), a valere su fondi regionali e comunitari, e con una dotazione finanziaria di 120 milioni di euro (misura in parte finanziata dalla la BEI);

• Altri interventi per il Fondo per la finanza inclusiva, la Protezione civile, lo smart working per i dipendenti regionali, le imprese agricole, gli inquilini in difficoltà economiche, per circa 68 milioni di euro per la gran parte si tratta di misure a carattere assistenziale e di garanzia ai prestiti per le imprese, utili senz’altro, ma che per essere efficaci devono raggiungere i destinatari in tempi brevissimi ed essere integrati da interventi a carattere strutturale, di sostegno a una fase espansiva dell’economia isolana. Impegno che l’Europa ed il Governo nazionale stanno varando e che deve vedere protagonista la Regione con una sua strategia.1) Indispensabile una nuova manovra finanziaria e di bilancio riorientata sul rilancio dell’economia e del lavoro. Nell’immediato come già detto è prioritario sostenere le famiglie e sostenere le imprese e il tessuto produttivo messo a dura prova dall’emergenza sanitaria e dalla sospensione dell’attività. Anche la Regione deve immettere liquidità nel sistema delle imprese, e non solo attraverso le facilitazioni sulle garanzie di accesso al credito, ma indirettamente riducendo anche una parte dei tributi di competenza regionale, e abbattendo il costo degli interessi sul debito. Ma un altro obiettivo prioritario che la Regione deve concretizzare in tempi rapidissimi è l’accelerazione della spesa regionale in particolare su tutti i capitoli riguardanti i fondi europei e l’immediato disbrigo delle pratiche di pagamento sui crediti delle società, agendo sulla burocrazia e la semplificazione delle procedure. Il Programma regionale di sviluppo e il Bilancio, alla luce anche di una legge di stabilità per il 2020 varata a carattere tecnico, devono essere quindi riorientati, affrontando la recessione e l’emergenza sanitaria e produttiva, con una nuova manovra di dimensione e indirizzi straordinari e con nuovi investimenti. Tale nuova manovra dovrà avere una scansione pluriennale e trovare collocazione in vista del 2021 nel prossimo Documento Economico e Finanziario. In questa programmazione fondamentale diventa il finanziamento delle infrastrutture e della innovazione tecnologica e digitale. Il rafforzamento della rete dei servizi pubblici diventa altresì improcrastinabile, anche per l’esperienza maturata negli ultimi mesi di emergenza da Covid-19. Occorre migliorare gli organici del sistema socio-sanitario con le assunzioni di operatori indispensabili alla prevenzione e cura, soprattutto nell’assistenza domiciliare, nei controlli della RSA e delle case di riposo, nella non autosufficienza e nell’assistenza a domicilio nell’accompagnamento e nella tutela minori. Altro e primario obiettivo riguarda la istituzione di un Fondo annuale e pluriennale per la formazione professionale, la digitalizzazione del sistema e l’aggiornamento del personale, insieme al rafforzamento della dotazione informatica delle scuole.

2) La Regione deve reperire risorse finanziarie aggiuntive e rinegoziare con il Governo la copertura della spesa sanitaria, del trasporto pubblico locale e della continuità territoriale Occorre, come già detto cantierare subito le risorse disponibili e reperirne altre manovrabili e aggiuntive rispetto a quelle attualmente riportate nei capitoli di spesa (regionali, nazionali ed europei) del Bilancio recentemente approvato. Le somme derivanti dalla riprogrammazione di parte dei Fondi strutturali (FESR e FSE) non sono infatti sufficienti a coprire neppure una minima parte degli interventi necessari, si tratta peraltro di risorse non aggiuntive, ma con destinazione già prevista, ancorché in diversi casi non legate ad obbligazioni giuridicamente vincolanti. Il ricorso alle risorse della Banca Europea degli Investimenti, come previsto dalla Giunta regionale, riguarda pur sempre una operazione di indebitamento che, pur dilazionata in tempi lunghi, non risolverebbe il problema di molte aziende dei settori individuati come destinatari degli interventi, le quali aziende, anche per le difficoltà conseguenti all’attuale crisi, in gran numero non potrebbero ricorrere a questo strumento. Dunque restano poche strade per immettere nel sistema produttivo sardo una quantità adeguata di risorse finanziarie da parte della Regione, per integrare la strategia dello Stato e dell’Unione Europea, senza gravare pesantemente sul bilancio delle imprese e sulle tasche dei cittadini: la contrazione di mutui per investimenti, l’avallo dello stato e del’UE a superare lo scoglio del pareggio di bilancio, e dunque la scelta di operare in disavanzo, il via libera dello Stato per mutui da utilizzare per la spesa corrente. Soprattutto occorre che la regione si ponga nell’immediato un obiettivo, che occorrerà con intelligenza perseguire e che risolverebbe gran parte dei problemi di disponibilità di risorse finanziarie, ossia la rinegoziazione con il Governo nazionale dei costi della sanità, del trasporto pubblico locale e della continuità territoriale, tutti a carico della Regione dal 2006, diversamente da quanto avviene nella quasi totalità delle altre Regioni. Un capitolo della storia del rapporto con lo Stato molto triste e negativo, di cui occorrerà rendere conto in altra apposita riflessione. Ora si tratta dunque di reggere il colpo della crisi e creare le condizioni per la ripresa, certamente con le forze e le disponibilità che si hanno, ma interagendo con lo Stato e l’Unione Europea per segnare qualche punto a favore di un incremento di risorse finanziarie e di riconoscimenti tangibili di alcuni diritti della Sardegna. Insieme agli investimenti necessari bisogna quindi avere una strategia e obiettivi di medio e lungo periodo, per immaginare quale Sardegna pensiamo di poter ragionevolmente costruire, partendo dalle difficoltà e dai rapporti di forza in campo.
3) Alcuni obiettivi indispensabili per una nuova duratura fase di sviluppo La precondizione più importante per lo sviluppo, da costruire in tempi adeguati al bisogno, è l’abbattimento delle diseconomie interne ed esterne al processo produttivo. Questo implica una riduzione del divario di crescita delle imprese sarde rispetto alle nazionali, intervenendo sui costi dell’energia, sui trasporti interni ed esterni, sul sistema delle reti. Ma qui scontiamo il prezzo del nodo irrisolto del rapporto con la unione Europea e con lo Stato circa il riconoscimento dello status di insularità, obiettivo che, pure se con implicazione di tempi non brevi, va perseguito con maggiore forza e determinazione dall’intera Sardegna. Due questioni vanno inoltre affrontate in termini radicali ed urgenti: l’assetto istituzionale dell’Isola e un ruolo diverso della Regione che deve ridisegnarsi trasferendo risorse e poteri ai Comuni e all’Ente intermedio, insieme a un forte e diffuso investimento sul sapere, sulla tecnica e sulla cultura, attraverso la filiera della scuola, della formazione professionale (per la quale occorre anche con una nuova legge ordinamentale), dell’Università e della Ricerca. L’obiettivo dunque deve essere quello di creare competenze e favorire l’utilizzo del valore aggiunto della conoscenza nel sistema sociale e produttivo, per promuovere, anche, gruppi dirigenti adeguati alle nuove complessità economiche, sociali e istituzionali.
4) E’ necessaria una regia unitaria tra Regione, Enti Locali e Sindacati per rilanciare l’economia e il lavoro nell’Isola. Come è evidente, gli interventi adottati dalla Regione e le risorse finanziarie individuate, non sono certo risolutivi di un’emergenza economica e sociale senza precedenti come quella in atto, anche valutati nella loro natura integrativa di quelli statali. Gli strumenti e le diverse tipologie, soprattutto quelle riguardanti le attività produttive, necessitano di procedure complesse, altri hanno bisogno di ulteriori adempimenti, altri ancora, appena annunciati, devono essere resi pubblici. In ogni caso occorre coordinarli e seguirli tutti in ogni fase, verificarne il percorso, i tempi e l’attuazione, mentre sul piano dell’impatto sociale della crisi le conseguenze si manifesteranno però, in forme ancora più drammatiche, dopo il periodo di scadenza degli ammortizzatori sociali. Ecco perché, senza perdere ulteriore tempo, è indispensabile già da oggi ragionare e mettere in campo una strategia, anche di medio periodo, di governo degli interventi per l’uscita dalla crisi. Una regia unitaria, che metta insieme Regione, Parti sociali e imprenditoriali, ed Enti locali. E’ questa l’unica strada per condividere e attuare una strategia dei sardi utile a riprendere il cammino dello sviluppo e del lavoro nell’Isola.
Gavino Carta
Segretario generale CISL sarda

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Il direttivo dell’ASEL Sardegna ha approvato e reso subito operativo un accordo operativo con la società Benefit Charis che ha l’obiettivo di mettere a disposizione degli Enti Locali Sardi servizi innovativi e professionali, avvalendosi di un team di professionisti con competenze ed esperienze nei diversi campi della pubblica amministrazione.

Con questo accordo, l’A.S.E.L. Sardegna intende offrire l’opportunità agli amministratori dei Comuni sardi di poter fronteggiare al meglio l’emergenza Covid-19 e quella successiva post emergenziale attraverso supporti tecnici qualificati che la Società Benefit Charis mette a disposizione, con l’assistenza necessaria in campo amministrativo e legale, come disciplinato da apposita convenzione, il cui contenuto potrà essere adattato alle esigenze specifiche di ciascuna amministrazione.

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La Questura di Cagliari dà il benvenuto a due nuovi funzionari. Il Commissario Capo della Polizia di Stato dr.ssa Valeria Troxiri proviene dalla Questura di Nuoro, dove è stata dirigente dell’Ufficio Tecnico Logistico e dell’U.P.G.S.P. La dottoressa Valeria Troxiri, è laureata in Giurisprudenza, avvocato, e ha fatto ingresso in Polizia dal 2014 quando ha iniziato la frequenza del 105° Corso biennale per Funzionari presso la Scuola Superiore di Polizia. Da oggi è assegnata a questa Divisione Polizia Anticrimine.

Il Commissario Capo della Polizia di Stato Fabio Formato, dopo aver frequentato il 106° Corso biennale per Funzionari presso la Scuola Superiore di Polizia ha svolto l’incarico di vice dirigente alla D.I.G.O.S. di Bari. Il dottor Fabio Formato, laureato in Giurisprudenza, anch’egli avvocato, da oggi è stato assegnato a questa D.I.G.O.S.

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Nella tarda serata di ieri, il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha firmato l’ordinanza n° 23 del 17 maggio 2020, contenente “ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna. Ordinanza ai sensi dell’art.32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”, alcune ore dopo la firma del Dpcm da parte del presidente del Consiglio dei ministri.

Il testo integrale dell’ordinanza.

Art. 1)

Sull’intero territorio regionale è obbligatorio l’uso delle mascherine in tutti i locali aperti al pubblico. Tale obbligo vige anche nei luoghi all’aperto laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro.

 Art. 2)

Con decorrenza dal 18 maggio 2020, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale.

Art. 3)

Tutti i soggetti in arrivo in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza, a partire dal 18 maggio 2020 hanno l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con contestuale divieto di circolazione sull’intero territorio regionale, fatti salvi i casi esplicitamente previsti in deroga da norme statali o regionali. Hanno, altresì, l’obbligo:

a) di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;

b) di compilare il modulo allegato sotto la lettera “A” alla precedente ordinanza n. 4 in data 08/03/2020 integrato con le disposizioni dell’Ordinanza n. 5 del 9/03/2020, secondo le modalità indicate nella sezione “NUOVO CORONAVIRUS” accessibile dalla homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna;

c) in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione, rimanendo raggiungibile per ogni attività di sorveglianza;

Art. 4)

Al fine di dare attuazione delle disposizioni di cui al precedente art.3, è fatto obbligo ai vettori aerei e navali, alle società di gestione degli scali e alle altre autorità comunque competenti di acquisire e mettere a disposizione della Regione Sardegna i nominativi ed i recapiti dei viaggiatori trasportati a decorrere dal 18maggio 2020 sulle linee di collegamento con la Sardegna, secondo le modalità da concordare con la Direzione generale della protezione civile.

Art. 5)

I nominativi ed i recapiti acquisiti ai sensi dei precedenti articoli e delle Ordinanze n. 4 dell’8/03/2020 e n. 5 del 09/03/2020, sono trattati dalla Regione Sardegna, ai sensi dell’articolo 5 dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020 e nel rispetto del Regolamento n. 2016/679/UE, secondo misure appropriate e proporzionate alla tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, sono inseriti in un apposito database regionale, utilizzato per le azioni di monitoraggio dei soggetti interessati nei quattordici giorni di prescritto isolamento fiduciario ed in collaborazione con le forze dell’ordine, i Comuni e leAziende Sanitarie territorialmente competenti.

 Art. 6)

Per il personale di equipaggio di navi e aeromobili di linea in arrivo in Sardegna nonché per gli autisti dei servizi navetta addetti ai loro trasferimenti si applicano le seguenti disposizioni speciali, già previste dall’ordinanza n. 5 del 9/03/2020:

a) gli equipaggi come sopra meglio descritti non devono allontanarsi dalla struttura ricettiva presso la quale pernottano o dalle proprie dimore fino alla ripartenza prevista evitando, nel periodo di permanenza in Sardegna, ogni contatto;

b) i bagagli degli anzidetti equipaggi, dopo la riconsegna ai nastri, devono essere movimentati esclusivamente dai rispettivi proprietari;

c) gli autisti dei servizi navetta addetti al trasferimento degli equipaggi, devono essere dotati di idonei dispositivi di protezione individuale, quali mascherina con filtro non inferiore a FFP2, guanti e occhialini o visiera protettiva. Al termine di ogni servizio, le superfici interne del mezzo di trasporto devono essere disinfettate con ipoclorito di sodio allo 0,1% dopo una preventiva pulizia con detergente neutro.

Art. 7)

La misura della permanenza domiciliare di cui all’art.1 è da ritenersi esclusa nei casi espressamente disciplinati dalle note prot. n. 2593 del 10/03/2020 e prot. n. 03EM del 16/03/2020, esplicative delle ordinanze del Presidente della Regione n. 5 del 9/03/2020 e n. 9 del 14/03/2020, alle condizioni ivi previste, nonché alle ulteriori previsioni di cui al Decreto interministeriale n. 145 del 03/04/2020. La permanenza domiciliare è altresì esclusa per il personale delle Forze Armate/Forze dell’Ordine, a condizione che sia sottoposto a sorveglianza sanitaria dai competenti organi sanitari militari e per gli Organi costituzionali nell’adempimento delle proprie funzioni.

Art. 8)

L’efficacia delle disposizioni dell’ordinanza n.6 del 13 marzo 2020 (così come prorogata e modificata dalle ordinanze n. 12 del 25.03.2020, n.14 del 3.04.2020, n. 19 del 13 aprile 2020, n. 20 del 2 maggio 2020) è prorogata fino al 2.06.2020, salvo ulteriore proroga esplicita.

Art. 9)

L’ordinanza n. 9 del 14.03.2020 (così come modificata e prorogata dalle ordinanze n. 13 del 25.03.2020, 15 del 3.04.2020, n. 19 del 13 aprile 2020, n. 20 del 2 maggio 2020) è prorogata fino al 02.06.2020, salvo ulteriore proroga esplicita.

All’art. 2, comma 1, della citata ordinanza n. 9, dopo le parole “dall’aeroporto di Cagliari” è aggiunto l’inciso “e Olbia”.

Art. 10)

Fatto salvo quanto previsto dal precedente articolo 9, negli aeroporti dell’intero territorio regionale sono consentite le attività di aviazione generale a decorrere dal 21 maggio 2020, previa sottoscrizione tra Regione e Società di gestione aeroportuali di apposite linee guida sui controlli da effettuare sui passeggeri in ingresso, validate dal Comitato tecnico scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna con deliberazione della Giunta regionale n.17/4 del 01/04/2020, come integrato con deliberazione n. 24/9 dell’8/05/2020.

Art. 11)

La ripresa del traffico passeggeri di linea dell’aviazione commerciale conseguente alla riapertura dell’aeroporto di Olbia è subordinata alla sottoscrizione di uno specifico Protocollo tra l’Autorità Sanitaria Regionale e la Società di GestioneAeroportuale GEASAR per la disciplina dei controlli sanitari connessi all’emergenza epidemiologica da CoVid-19 sui passeggeri in ingresso, anche in considerazione della più alta incidenza del numero di casi positivi nella Provincia di Sassari rispetto al resto del territorio regionale.

Art. 12)

Tutte le attività già consentite dalle ordinanze nn. 20 del 2 maggio 2020 e 22 del 13 maggio 2020 devono intendersi prorogate fino al 2 giugno 2020, salvo ulteriore proroga.

Art. 13)

Nell’ambito del territorio regionale, in considerazione del valore calcolato dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) pari a 0,24 e fino a che questo non superi la soglia di 0,50, sulla base della pubblicazione da parte del Ministero della Salute degli indicatori previsti dal D.M.S. in data 30 aprile 2020, che certifica la compatibilità dello svolgimento delle attività meglio descritte a seguire con l’andamento della situazione epidemiologica nel territorio regionale ai sensi dell’art. 1, primo comma, lett. dd), ee) e gg) del DPCM 17 maggio 2020, fermo restando il divieto di assembramento e il rispetto del distanziamento personale, in conformità alle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 16 maggio 2020 ed allegate al richiamato DPCM (All. 17), a decorrere dal 18 maggio 2020 è consentita l’apertura delle attività di:

a) commercio al dettaglio in sede fissa, commercio su aree pubbliche (mercati, posteggi fuori mercato e chioschi) agenzie di servizi (a titolo di esempio, agenzie di viaggio e agenzie immobiliari);

 b) servizi di somministrazione di alimenti e bevande ed attività, anche artigianali, che prevedono l’asporto e il consumo sul posto (a titolo esemplificativo bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie);

c) Attività turistiche relative alla balneazione;

d) Strutture ricettive alberghiere, strutture ricettive all’aria aperta, alloggi in agriturismo;

e) Commercio al dettaglio;

f) Commercio al dettaglio su aree pubbliche ( mercati, fiere e mercatini degli hobbisti );

g) Uffici aperti al pubblico, pubblici e privati, studi professionali e servizi amministrativi;

h) Manutenzione del Verde;

i) attività di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali;

j) tirocini extracurriculari a mercato, laddove il soggetto promotore, quello ospitante e il tirocinante concordino sul riavvio del tirocinio, ferma restando la possibilità di avviare o proseguire il percorso formativo con modalità a distanza; il tirocinio in presenza deve essere svolto, in ogni caso, nel rispetto delle indicazioni tecniche e operative definite nelle linee guida nazionali o nei protocolli regionali previsti per il settore.

Art. 14)

Nelle more della definizione di specifici Protocolli con gli enti locali e/o le organizzazioni di categoria e/o sindacali a livello regionale, validati dal Comitato Tecnico Scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna con deliberazione della Giunta regionale n. 17/4 del 01/04/2020, come integrato con deliberazione n. 24/9 dell’8/05/2020, l’esercizio delle attività di cui al precedente art. 13 è subordinata all’osservanza delle “linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 16 maggio 2020 ed allegate al DPCM 17 maggio 2020 (all. 17) nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali, che qui si allegano alla presente ordinanza sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 15)

A decorrere dal 18 maggio è consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili.

Art. 16)

Per tutto quanto non espressamente disciplinato dalla presente ordinanza, si fa espresso rinvio al DPCM 17 maggio 2020 e relativi allegati.

Art. 17)

Le disposizioni della presente ordinanza, fatto salvo quanto previsto all’articolo 10, producono i loro effetti a far data dal 18 maggio 2020 e fino al 2 giugno 2020, salvo proroga esplicita e salvo ulteriori, diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende.

La presente ordinanza è immediatamente efficace ed è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e sul B.U.R.A.S. La pubblicazione ha valore di notifica individuale, a tutti gli effetti di legge, nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.

Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, la mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza è sanzionata come per legge (art. 4 del DL n. 19 del 25 marzo 2020).

La presente ordinanza viene, altresì, trasmessa secondo le rispettive competenze al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, ai Prefetti degli Uffici territoriali di governo della Sardegna, agli Assessori regionali, agli amministratori straordinari delle Province, al Sindaco della Città metropolitana di Cagliari ed ai Sindaci dei Comuni della Sardegna.

Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

Christian Solinas

 

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«Alcune settimane faspiega Alessandra Toddesono venuta a conoscenza del problema, ho chiamato immediatamente i rappresentanti dei lavoratori, confrontandomi con loro e cercando di capire quali fossero le problematiche, e mi sono fatta portavoce delle loro difficoltà sia all’INPS che al ministero del Lavoro. Queste costanti interlocuzioni, con tutte le parti coinvolte, hanno permesso di inserire, non solo nel decreto Rilancio, una consistente parte di lavoratori stagionali rimasti esclusi dagli altri interventi.»
Tra le categorie coperte rientrano tutti gli stagionali e i lavoratori intermittenti impiegati per trenta giorni tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020, i lavoratori autonomi privi di partita Iva titolari di contatti tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020, e i lavoratori incaricati di vendite a domicilio. Il documento completo è consultabile a questo indirizzo: https://bit.ly/3fV8bKe
«Ora il nostro impegno continua per dare certezza a tutti i lavoratori stagionali e del settore turismo che non risultano ancora coperti», aggiunge Alessandra Todde.
«La scorsa settimana, infatti, sono stata nuovamente ricontattata dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore, che hanno denunciato l’assenza di alcuni codici Uniemens (D-I per la precisione), dal testo del decreto. In questo modo, un’importante parte dei lavoratori rimane esclusa da ogni tipo di supporto economico necessario a causa dell’emergenza coronavirus. Infatti, l’ambito applicativo del decreto Rilancio, che fa riferimento al settore degli stagionali, inserirebbe tra le categorie meritevoli di supporto esclusivamente le tipologie contrattuali con dicitura Uniemens S-T-G.»
«Per questosottolinea la sottosegretariami sono impegnata a capire come gestire queste problematiche, in parte legate anche alla registrazione dei loro contratti da parte dei datori di lavoro, confrontandomi nuovamente con le varie parti e cercando, nel più breve tempo possibile, una soluzione concreta. L’obiettivo è quello di estendere il bonus di aprile e maggio anche per le tipologie contrattuali a tempo determinato e indeterminato (a scadenza stagionale). La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha già chiarito come il Governo stia affrontando il problema, confermando l’impegno per la risoluzione.»
«Stiamo dimostrando con i fatti che portare avanti un’idea di politica al servizio del cittadino, è la strada migliore per cambiare il nostro Paese», conclude Alessandra Todde.

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Indice di contagio Rt 0,24, dimezzato rispetto alla scorsa settimana; 1 nuovo caso positivo nelle ultime 24 ore (totale 1,353); nessun decesso negli ultimi 7 giorni (totale 125). La Sardegna si presenta con questi numeri alla riapertura di molte attività prevista dal nuovo DPCM firmato oggi dal presidente del Consiglio dei ministri, contenente le misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Con l’indice Rt a 0,24 la Sardegna è oggi la regione italiana con il più basso rischio di trasmissibilità. L’unico nuovo caso positivo oggi è stato riscontrato nella Città Metropolitana di Cagliari (totale 248). Nelle quattro Province il totale dei casi positivi è rimasto invariato: Sassari 871, Nuoro 79, Oristano 58, Sud Sardegna 97.

I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi oggi sono 76, 1 più di ieri; 10 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri); sono scese ancora le persone in isolamento domiciliare, 319 (ieri erano 330) e gli attualmente positivi, 405 (ieri erano 415). Crescono i dimessi/guariti, 823 (ieri erano 812).