24 November, 2024
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È partita nei giorni scorsi la campagna promozionale #scelgosantantioco promossa dal Centro Commerciale Naturale “Welcome to Sant’Antioco” e dall’Amministrazione comunale, per accompagnare la riapertura delle attività commerciali e produttive di Sant’Antioco che dopo 3 mesi di chiusura tentano di resistere alla crisi con spirito propositivo.

La campagna propone una serie di video e post sui principali social network per motivare i cittadini a sostenere le attività paesane, le uniche che hanno il compito anche di rianimare il tessuto sociale del centro urbano e le principali vie e piazze di Sant’Antioco.

Ogni attività commerciale si presenta al pubblico con un messaggio chiaro che invita a riflettere su come dietro un negozio ci sia un pezzetto di Paese e un valore che contraddistingue tutto il territorio. “Ogni volta che scegli questo negozio porti a casa anche un po’ di Calore, Tradizione, Passione, Sapore, Storia Emozione, Cultura, Gusto, Creatività”: questi sono solo alcuni dei contenuti scelti per caratterizzare le attività, chiamate tutte a condividere l’hashtag #scelgosantantioco per diffondere il messaggio anche online.

“Ogni volta che #scelgosantantioco scelgo un po’ del mio futuro”. Obiettivo: sostenere il commercio di prossimità e tutto un territorio che si stringe attorno al suo comparto produttivo per programmare il rilancio dopo l’emergenza.

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Carbonia e il Sulcis hanno perso ieri uno dei fondatori del sistema sanitario pubblico territoriale nel dopoguerra: Enrico Pasqui. Nato a Cagliari il 28 luglio 1928, da padre toscano di Siena e madre cagliaritana, Enrico Pasqui aveva conseguito la laurea nel 1953, all’età di 25 anni. Ancora prima del completamento del corso di studi universitari, aveva iniziato a lavorare come volontario nelle strutture sanitarie pubbliche che costituirono la base sulla quale nacque l’ospedale Sirai, progettato nella seconda metà degli anni ’30 ma inaugurato nel 1956.

All’ospedale Sirai, Enrico Pasqui è stato una colonna portante della sanità pubblica territoriale per oltre 40 anni. Raggiunse il traguardo del primariato ancora giovane, all’età di 35 anni. Nei primi anni ’60 diresse da primario i reparti di Pediatria. Medicina e Laboratorio, successivamente anche la nascente Cardiologia. Lasciò la direzione della Pediatria quando questa divenne autonoma. Uno dei massimi esperti in Sardegna in materia di malaria e leucemia, fu tra i fondatori del reparto Dialisi e ricoprì anche l’incarico di direttore sanitario. Lasciò l’ospedale Sirai, la creatura che per oltre 40 anni ha considerato “casa sua”, nella quale ha vissuto sicuramente più a lungo che nella sua abitazione di via Napoli con la famiglia, nel 1995, all’età di 67 anni. Nell’ultima parte della sua carriera lavorativa, ha avuto anche un’esperienza di un paio d’anni alla “Rosa del Marganai”, contribuendo alla nascita della Residenza sanitaria assistenziale iglesiente.

Conoscevo Enrico Pasqui da quasi 40 anni, dai primi anni della mia attività giornalistica. L’ho incontrato l’ultima volta alcuni mesi fa in un centro commerciale e ho avuto modo di dialogare qualche minuto con lui. Ci siamo soffermati sulle problematiche vissute in questi anni dal sistema sanitario pubblico nel territorio, sulle quali era costantemente informato e non perdeva occasione per manifestare il proprio rammarico, per il crescente decadimento della qualità dei servizi prestati ai cittadini.

Alla moglie Gabriella e ai due figli, Maria Gabriella, professoressa, e Paolo, odontoiatra, vanno le mie condoglianze per la grave perdita.

Giampaolo Cirronis

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Al fine di consentire un incremento della platea dei nuclei familiari beneficiari, il comune di Carbonia ha deciso di riaprire i termini – fino al 25 maggio 2020 – per la presentazione delle richieste dei “Buoni spesa”, una misura urgente di solidarietà alimentare di cui hanno fino ad ora già usufruito 409 famiglie della nostra città.

Nell’individuazione dei beneficiari, verrà data priorità ai nuclei familiari che non risultano aver già goduto di questa misura di sostegno alimentare a favore delle persone in ristrettezze economiche, introdotta all’ordinanza del Capo della Protezione civile (O.c.d.p.c.) n. 658 del 29 marzo 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19.

Per qualsiasi informazione e/o chiarimento è possibile contattare gli operatori dell’Ufficio Servizi Sociali agli indirizzi mail reperibili sul sito www.comune.carbonia.su.it nella sezione Comune/Uffici Comunali e Modulistica/Uffici Comunali e contatti/4° Servizio_Servizi Sociali.
Al fine di ridurre al minimo gli spostamenti e supportare velocemente i nuclei familiari in difficoltà, la domanda dovrà essere trasmessa (immagine o documento) a mezzo mail all’indirizzo carboniasolidale@comune.carbonia.ca.it o a mezzo PEC all’indirizzo comcarbonia@pec.comcarbonia.org, allegando un documento di identità, prodotto nei medesimi formati.

Tutte le informazioni sono riportate nell’avviso presente sul link allegato:

https://www.comune.carbonia.su.it/servizi/servizi-sociali-e-politiche-giovanili/item/3248-misura-urgente-di-solidarieta-alimentare-cd-buoni-spesa-riapertura-dei-termini-per-la-presentazione-delle-richieste-al-25-05-2020

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Nelle ultime 24 ore, 3 nuovi casi positivi al Covid-19 in Sardegna ma anche nessun decesso. La giornata di ieri aveva raggiunto quota zero contagi in tutte le Province, oggi sono emersi 3 casi nella provincia di Sassari, fin dall’inizio dell’emergenza la più colpita dal virus, arrivata a 869 casi sui 1.348 complessivi dell’intera Sardegna (il 64,47%). La situazione rimane tranquilla nella Città Metropolitana di Cagliari (246 casi), e nelle province di Nuoro (78), Oristano (58) e Sud Sardegna (97).

Nelle ultime 24 ore è stato incrementato sensibilmente il numero dei tamponi eseguiti, 1.810 (ieri erano stati 1.324, il totale è pra di 39.844) e quello dei casi testati, 1.338 (ieri erano stati 1.077, il totale è ora di 34.864).

I pazienti ricoverati con sintomi oggi sono 75 (ieri erano 76), invariato quello dei pazienti in terapia intensiva, 10; scendono leggermente sia il numero delle persone in isolamento domiciliare, 376 (ieri erano 379), sia quello degli attualmente positivi, 461 (ieri erano 465). Cresce il numero dei dimessi/guariti, 762 (ieri erano 755). Invariato il numero delle vittime, 125.

 

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Dal 14 marzo sono in corso quotidianamente i controlli del Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019. Nella giornata di ieri sono stati effettuati 119 controlli: 27 nell’area di Cagliari, 35 Sassari, 14 Tempio, 21 Nuoro, 21 Lanusei, 1 Oristano. Non è stata sanzionata alcuna persona.

Dopo due mesi, i controlli del Corpo forestale sono stati complessivamente 44.097 (10.201 nell’area di Cagliari, 2.346 Iglesias, 3.305 Oristano, 11.243 Sassari, 5.711 Tempio, 7.551 Nuoro, 3.740 Lanusei). Sono state sanzionate 825 persone (385 a Cagliari, 156 a Sassari, 77 a Tempio, 73 ad Iglesias, 63 a Nuoro, 57 ad Oristano, 14 a Lanusei).

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«Stiamo lavorando per far tornare alla normalità la nostra regione ed il Paese. Già da lunedì prossimo vogliamo dare certezze alle aziende, ai lavoratori e ai cittadini per permettere loro di riprendere a vivere la quotidianità con regole certe che tutelino salute e libertà.»

È il commento del presidente della Regione, Christian Solinas, al termine della riunione di oggi con il Governo alla quale ha partecipato assieme agli altri Governatori.

«Le Regioni – avvalendosi della conoscenza del territorio e del monitoraggio costante della situazione sanitaria – adotteranno delle decisioni in autonomia descrivendo norme di dettaglio per la ripartenza ed assumendo le linee guida elaborate dall’Inail come principi di carattere generale che devono essere declinati sul territorio in base alle specificità locali ed alla sostenibilità delle stesse con una marcata attenzione per la semplificazione e la ragionevolezzaha aggiunto Christian Solinas -. La Regione Sardegna ha assunto già da qualche tempo la decisione di consentire la ripresa immediata di attività commerciali e artigianali per la cura della persona, parrucchieri, centri estetici, gioiellerie, profumerie.»

«Stiamo definendo la prossima riapertura delle nostre spiagge, dei trasporti, dei bar e dei ristoranti ha concluso il presidente della Regionesempre nella massima sicurezza ma restituendo la speranza ed il lavoro a migliaia di operatori e cittadini duramente provati da mesi di chiusura.»

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Il comune di Iglesias intende acquisire manifestazioni d’interesse a partecipare alla procedura per l’utilizzo, senza canone, di alcuni campi sportivi comunali ed aree pubbliche, nel periodo di emergenza epidemiologica Covid-19.
A titolo esemplificativo, le strutture e le aree pubbliche a cui si fa riferimento comprendono:
– Campo calcio Enaoli;
– Struttura sportiva Ceramica:
– Pista atletica campo sportivo Monteponi;
– Giardini pubblici di via Oristano;
– Piazza Conte Ugolino della Gherardesca;
– Parcheggi Centro Culturale;
– Piazza Pichi;
– Piazzale Monteponi fronte chiesa Santa Barbara;
– Piazza Municipio
– Parco Villa Boldetti;
Le associazioni sportive potranno individuare nella domanda di fruizione, un’area pubblica diversa da quelle sopra indicate, in tal caso l’Ufficio Sport valuterà la possibilità di accogliere l’istanza. Restano in vigore i diritti acquisiti dai concessionari dei campi sportivi comunali.
Le associazioni in possesso dei requisiti specificati nel bando, che chiederanno l’utilizzo delle strutture e delle aree in questione dovranno averne cura e provvedere al rispetto delle prescrizioni sanitarie di sicurezza.
L’utilizzo delle aree avrà efficacia per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica, dalla formalizzazione dell’assegnazione temporanea in uso fino a nuovo avviso del comune di Iglesias.
Il bando pubblico, le modalità per la manifestazione d’interesse e la relativa modulistica, sono disponibili nel sito internet istituzionale del comune di Iglesias.
«L’emergenza Covid ha prodotto gravi danni anche in ambito sportivo, per questo l’assessorato dello Sport e tutta l’Amministrazione hanno lavorato per dare respiro alle società sportive che in questi mesi hanno dovuto interrompere le proprie attività, subendo un notevole danno economico, che si aggiunge al disagio fisico e sociale vissuto dalle persone costrette a casaha spiegato l’assessore dello Sport, Claudia Sanna. Lo facciamo aprendo gli spazi di proprietà del Comune a titolo gratuito, dando modo ai cittadini di utilizzare le strutture sportive comunali e le aree pubbliche, senza il pagamento di nessun canone, fino alla fine dell’emergenza Covid-19.»

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3 nuovi casi positivi al Covid-19 sono stati riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna su 1.810 tamponi eseguiti. I casi di positività salgono a 1.348 dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 39.844 tamponi eseguiti, 34.864 i casi testati. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 85, di cui 75 con sintomi e 10 in terapia intensiva, mentre 376 sono le persone in isolamento domiciliare, 461 gli attualmente positivi. I pazienti dimessi/guariti sono 762. Il dato sui decessi è invariato: 125.
Sul territorio, dei 1.348 casi positivi complessivamente accertati, 246 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 58 a Oristano, 78 a Nuoro, 869 a Sassari (+3).

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Il comune di Carbonia ha pubblicato le nuove graduatorie (la terza tranche in ordine cronologico dopo le pubblicazioni del 4 e del 12 maggio) delle famiglie beneficiarie dell’erogazione del contributo regionale inerente le “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2”.

Al momento sono in totale 247 le famiglie beneficiarie del bonus regionale, in base alle graduatorie stilate dagli Uffici dei Servizi sociali.

L’importo totale di liquidazione è pari a 187.705,57 euro.

Per fugare alcuni dubbi sorti tra i nostri concittadini, il comune di Carbonia ricorda che, per quanto concerne la priorità nell’assegnazione, non fa fede il numero di protocollo, bensì l’ordine cronologico di arrivo delle email presso la casella di posta elettronica dello stesso comune di Carbonia.

Le graduatorie del 4, 12 e 15 maggio sono consultabili al seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/servizi/servizi-sociali-e-politiche-giovanili/item/3207-avviso-pubblico-l-r-08-aprile-2020-n-12-misure-straordinarie-e-urgenti-a-sostegno-delle-famiglie-per-fronteggiare-l-emergenza-economico-sociale-derivante-dalla-pandemia-sars-co-v2-esito-del-procedimento-i-gruppo-domande-dal-prot-n-15340

Gli Uffici dei Servizi sociali sono al lavoro al fine di istruire il prima possibile tutte le pratiche rimanenti, di cui vi daremo conto nei prossimi giorni.

Le persone, la cui domanda risulta al momento sospesa, verranno contattate  dai nostri uffici comunali ed invitate a presentare le informazioni mancanti.
Per maggiori informazioni è possibile contattare preferibilmente il seguente indirizzo email: infobonuscovid@comune.carbonia.ca.it ; o in alternativa i numeri telefonici 348.0166238 e 340.1735181 nella fascia oraria dalle 9.00 alle 13.00, dal lunedì al venerdì.

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La Lega Sardegna rilancio la necessità di sostenere il settore della Suinicoltura. Lo fa scrivendo al presidente della Regione, Cristian Solinas.
«La diffusione del virus e la successiva adozione dei provvedimenti volti a contrastarlo hanno determinato una grave crisi economica in tantissimi comparti, compreso il suinicolo. Il drastico calo di consumo del prodotto, strettamente interconnesso con l’andamento della filiera turistico-ricreativa, ad oggi è fonte di grande preoccupazione per gli allevatori che rischiano non solo minori guadagni ma anche di poter incorrere in gravose e pesanti sanzioniesordisce il capogruppo e promotore dell’istanza Dario Giagoni -. La mancata vendita dei maialetti ha, infatti, comportato un sovraffollamento negli allevamenti con conseguente mancanza di rispetto dei parametri previsti dalla normativa regionale vigente circa il numero massimo di capi nei terreni. Chiediamo pertanto che si intervenga a favore di una temporanea sospensione delle verifiche dei parametri che stabiliscono il limite massimo del carico dei suoni nei terreni, e che peraltro, non rispecchiano i parametri previsti dalla normativa nazionale in materia e quella regionale di gestione degli effluenti e del carico totale del bestiame mantenibile, al fine di evitare che possano accadere situazioni come quella registratasi solo qualche giorno fa nei pressi di Lanusei, quando un allevatore ha rischiato non solo di dover pagare una salata multa ma anche di vedersi revocare gli accreditamenti aziendali.»
«Una maggior attenzione, insomma, per un comparto da sempre al centro dell’attenzione del nostro gruppo, il quale gli riconosce non solo una grande valenza economica ma anche antropologica, e che a breve – conclude Dario Giagoniverrà coronata con la presentazione di una proposta di legge atta a, ci auguriamo, migliorarne l’attività.»