24 November, 2024
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Dopo aver riaperto gradualmente i mercatini rionali alla vendita dei prodotti alimentari e, successivamente, di fiori, piante, semi e fertilizzanti, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, con una nuova ordinanza, la n. 69 di oggi, 15 maggio 2020, ha disposto la riapertura complessiva dei mercatini settimanali di piazza Ciusa-Via Marche e di Cortoghiana.

L’ordinanza è in vigore da domani, sabato 16 maggio.

Per effetto di questo provvedimento verranno riattivati quindi non soltanto i servizi di vendita di prodotti alimentari, di fiori, piante, semi e fertilizzanti, ma anche la principale gamma di prodotti non alimentari.

Martedì prossimo, 19 maggio, riaprirà, dopo circa due mesi, anche lo storico mercatino di Bacu Abis.

Sarà cura del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, in collaborazione con l’Associazione Terra-Mare e con la Polizia locale, vigilare sul rispetto delle misure prescritte dal DPCM del 10 aprile 2020.

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«Sono state definite le 13.800 pratiche relative alle domande di cassa integrazione presentate in Sardegna ed entro la giornata di oggi saranno inviate all’Inps. Abbiamo rispettato, infatti, l’impegno di imprimere una forte accelerazione alla procedura, grazie al lavoro svolto dagli uffici competenti e all’implementazione del personale dedicato che ha lavorato senza sosta.»

Lo comunica l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, commentando la conclusione del processo di verifica dei documenti ed il contestuale invio delle pratiche all’Istituto di Previdenza, nonché rassicurando tutti i beneficiari che «l’Inps ha proceduto da pochi giorni all’erogazione dei pagamenti».

Nello specifico sono 14.381 le domande ricevute dall’amministrazione regionale per un totale di circa 31mila lavoratori coinvolti e quasi 14mila quelle già state autorizzate e inviate all’Inps che adesso sono in attesa di essere liquidate dall’Istituto.

«La Regionepuntualizza l’assessore del Lavoroazzera, come promesso, le richieste pendenti della Cigd, così come comprovato dagli atti ufficiali di concessione e di invio delle stesse determinazioni. Tanti i sardi che ora, in attesa della riapertura graduale di tutte le attività e di una conseguente ripresa economica, potranno accedere agli ammortizzatori sociali e, grazie all’accordo con Abi, tutti i lavoratori sono ora nella condizione di poter beneficiare di un anticipo della liquidità, considerando i tempi più dilatati dell’erogazione da parte dell’Inps.»

Le restanti pratiche – 581 – sono in attesa di essere inoltrate poiché oggetto di ulteriore integrazione o rettifica da parte delle aziende. L’assessore Alessandra Zedda ha poi rimarcato che «tutte le domande che perverranno entro il 31 luglio 2020 saranno evase quotidianamente e trasmesse all’Inps nella medesima giornata. Ora auspichiamoconclude l’assessore regionale del Lavoro che ai lavoratori vengano liquidate le indennità da parte dell’Inps nel più breve tempo possibile in modo che anche le aziende siano messe nella condizione di poter gestire la fase di ripartenza».

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«Nonostante la grave emergenza sanitaria che la Sardegna sta affrontando, vogliamo restituire ai cittadini la possibilità di usufruire in sicurezza delle spiagge e del mare sardo. Perciò, abbiamo approvato la programmazione di oltre 1 milione di euro per gli interventi di salvamento a mare nella imminente stagione balneare.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in riferimento allo stanziamento di 1.006.211,79 euro destinato ai Comuni costieri.

Nel mese di settembre 2019 è stato insediato il Tavolo tecnico per la predisposizione del ‘Piano regionale per il rischio balneare’, che non ha ancora concluso i lavori a causa dell’emergenza epidemiologica: «Questo importante strumento di pianificazione, che tiene contro del quadro normativo e della situazione della fascia costiera e delle attività svolte, consentirà di valutare l’indice di rischio connesso alla balneazione, specifico per ciascun Comune costiero ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, con delega per la Protezione civile. In attesa della stesura definitiva del Piano, seppure quest’anno la stagione balenare sarà certamente diversa, nei modi e nell’organizzazione, da quelle degli anni scorsi, abbiamo ritenuto assolutamente urgente ed importante garantire la sicurezza della balneazione nei litorali sardi. Questi presidi di sicurezza potranno garantire l’accesso sicuro nelle spiagge, salvaguardando così l’indotto economico che riguarda i territori dei comuni costieri isolani».

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«La Sardegna è ancora una volta prigioniera di un sistema che non le consente di allinearsi agli standard delle altre regioni d’Italia e d’Europa e stavolta a causa di un provvedimento che calpesta al tempo stesso autonomia e specificità insulare. Il decreto Rilancio accentuerà l’isolamento dei sardi.»
A lanciare l’allarme è Michele Cossa (Riformatori sardi), presidente della Commissione speciale che si occupa dei riflessi della condizione di insularità, in particolare riferimento al problema dei trasporti, causa di disuguaglianza per i sardi e mancato sviluppo economico e sociale. L’allarme a cui fa riferimento Michele Cossa è scritto nero su bianco nel decreto: «La principale novità del provvedimento per la Sardegna in termini di trasporto aereo è l’affidamento diretto delle rotte in continuità per i prossimi 5 anni: il colpo di grazia inferto a una regione già profondamente segnata dalla crisi economica post-Covidspiega il consigliere regionale, secondo cui all’affidamento senza gara corrisponderanno decisioni unilaterali da parte del governo, che escludono qualsiasi genere di confronto con la Regione Sardegna -. Uno scenario a cui si aggiunge un altro elemento preoccupante, che deriva dalle limitazioni dei posti sugli aeromobili previsti dal decreto di marzo dei ministri dei Trasporti e della Salute e dai drastici disincentivi per le compagnie low cost contenuti nell’art. 207 del decreto Rilancio».
«Nel Decreto non c’è solo la vergognosa decisione di prorogare la concessione a Tirrenia, ma anche la questione Alitalia, un pozzo senza fondo: lo Stato stanzia altri 3 miliardi di euro e prevede, tra le altre cose, l’affidamento senza gara ad Alitalia (o ad una sua controllata) delle rotte della continuità territoriale aerea (art. 206, comma 4 ter) per cinque anni. Il tutto senza che sia stato previsto il benché minimo coinvolgimento della Sardegna, nemmeno sotto forma di consultazione rimarca Michele Cossa -. Se il testo non cambia, deciderà tutto lo Stato. Dalle tariffe dei residenti alla probabile liberalizzazione delle tariffe dei non residenti (che avrà un impatto fortissimo sulle presenze nel periodo estivo), passando per le frequenze». Ed è proprio il tema delle tariffe dei non residenti che deve, secondo Michele Cossa, destare maggiore preoccupazione, specie alla luce delle disposizioni sul distanziamento nel trasporto aereo (per il momento uniche al mondo) introdotte dai ministri Paola De Micheli e Roberto Speranza che di certo non renderanno redditizio il servizio da e per la Sardegna, anzi mineranno l’interesse delle compagnie aeree per la nostra Isola inducendole ad abbandonare l’Isola o a scaricare sull’utenza i maggiori oneri. «Un combinato disposto conclude Michele Cossache porterà a forti aumenti del costo dei biglietti, e spingerà i turisti verso altre mete.»

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Il tenente di vascello (CP) Francesco S.M. D’Istria, Capo dell’Ufficio Circondariale Marittimo e Comandante del Porto di Sant’Antioco, ha firmato l’ordinanza n° 21/2020 con la quale regolamenta i lavori di dragaggio del canale della Laguna di Sant’Antioco.

Dal 14 maggio 2020 e sino al 14 giugno 2020, i tratti di mare ricadenti nel canale sito nella Laguna di Sant’Antioco (SU), saranno interessati da lavorazioni di escavo eseguiti mediante l’utilizzo del Motopontone denominato “ARGO” iscritto al n° 4696 dei Registri Navi Minori e Galleggianti della Capitaneria di Porto di Taranto, della Società TURISMAR SRL, in regime di subappalto con l’impresa aggiudicataria SER.LU Costruzioni.

E, pertanto, nel periodo di tempo indicato, è interdetta la navigazione, il rilascio anche temporaneo di materiale e/o attrezzi da pesca e non, lungo tutto il tratto del canale navigabile compreso da nord a sud, al fine di cagionare possibili incidenti e/o intralci alle operazioni da porre in essere, nel pieno rispetto di tutte le norme arrecanti la sicurezza della navigazione.

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«È necessario dialogare tra istituzioni, piuttosto che trovare occasioni di scontro. Consideriamo importante l’interlocuzione continua. In questa direzione il dialogo tra il presidente della Giunta regionale, on. Christian Solinas, con il sindaco Metropolitano è significante per dare avvio alla “Fase 2”. La Sardegna vive specificità che devono essere affrontate con serietà e responsabilità.»

Lo ha dichiarato il capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, Aldo Salaris, in seguito all’annuncio dell’incontro tra il presidente della Regione, Christian Solinas, ed il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.

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Il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, è il primo firmatario di un’interrogazione volta a tutelare i cittadini sardi ancora oggi costretti a recarsi in ambulatorio per il ritiro di quel tipo di prescrizioni mediche.

«In questo difficile momento in cui il rispetto delle misure di distanziamento sociale è l’unica arma di cui disponiamo per difenderci dal Coronavirus, la necessità di poter utilizzare le ricette mediche dematerializzate è diventata ancora più impellente. Nonostante il ministero dell’Economia e delle Finanze abbia già richiesto a tutte le Regioni d’Italia di raggiungere almeno il 70 per cento di ricette dematerializzate sul totale di quelle prescritte entro il primo gennaio del 2020, ancora oggi in Sardegna i farmaci di fascia C (a pagamento) possono essere prescritti soltanto attraverso ricette in forma cartacea.»

«Considerata l’improcrastinabile esigenza di tutelare i pazienti sardi, arginare la diffusione del contagio e agevolare la limitazione degli spostamenti – aggiunge Roberto Li Gioi –, chiedo quindi al presidente Christian Solinas e all’assessore della Sanità Mario Nieddu, di attivarsi con urgenza affinché anche i farmaci di fascia C, ovvero quelli a pagamento e prescritti con ricetta bianca, possano essere finalmente erogati mediante ricetta elettronica anche nella nostra isola. Considerate le disposizioni del MEF, vorrei sapere dalla Regione se effettivamente tutti i medici della Sardegna siano stati abilitati a prescrivere in modalità dematerializzata ai fini del raggiungimento del target fissato al primo gennaio 2020.»

«In questi giorni in cui anche in Sardegna, così come in tutte le altre regioni d’Italia, sono in fase di studio nuove misure di sicurezza che consentano alla popolazione di ripartire in totale serenità, è urgente accelerare il processo di conversione delle ricette cartacee in elettroniche. I tempi sono maturiconclude Roberto Li Gioiper procedere con l’emissione delle ricette elettroniche anche per quanto riguarda i farmaci di fascia C. Operazione che consentirà inoltre al farmacista e al medico pieno controllo sulla tracciabilità e sull’utilizzo di questa tipologia di farmaci.»

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Al fine di snellire le incombenze burocratiche per le attività commerciali, favorire ed incentivare la somministrazione all’aperto di cibi e bevande, e facilitare l’adozione delle misure di prevenzione e contenimento dell’infezione Covid-19, il comune di Iglesias ha stabilito che le richieste per l’occupazione del suolo pubblico con tavolini, sedie ed ombreggi, presentate dai titolari di bar e ristoranti, ed approvate per l’anno 2019, siano prorogate d’ufficio per l’anno in corso.
Il numero dei componenti dei dehors (tavolini e sedie), che potranno essere posizionati nello spazio concesso, dovranno rispettare gli standard stabiliti in base alle indicazioni della Regione Autonoma della Sardegna ed alle linee guida predisposte dall’INAIL in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
La proroga è riferita esclusivamente alle superfici occupate nell’anno 2019 e non al numero di tavolini e sedie che dovranno essere collocati nel rispetto delle normative sul distanziamento che il Governo e la Regione Sardegna adotteranno in questi giorni.
Il provvedimento sarà efficace nel momento in cui verranno comunicate dal Governo le indicazioni relative ai protocolli di apertura, alle misure di prevenzione ed alle prescrizioni di sicurezza
Per tutte le nuove richieste o nel caso di ampliamento di concessioni prorogate da tale provvedimento, dovrà essere seguito il normale iter (presentazione progetto e domanda di occupazione) finalizzato all’accoglimento o meno della concessione del suolo pubblico.
«Un provvedimento che si aggiunge alle esenzioni tributarie relative alla Tari e alla Tosap, e vuol rappresentare una misura concreta rivolta allo snellimento delle incombenze burocratiche per i titolari delle attività di ristorazione, tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria in corso, permettendo inoltre di autorizzare più velocemente le nuove richiesteha messo in evidenza il sindaco Mauro Usai -. Auspico che possano essere accolti il protocollo e le linee guida presentate dalla Regione Emilia Romagna del presidente Stefano Bonaccini, improntate ad una ripresa delle attività di ristorazione che riveda, riduca e renda più razionale l’utilizzo degli spazi interni ed esterni dei locali, valorizzando il contributo dei titolari delle attività ed il senso di responsabilità degli stessi avventori.»

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«Le risorse integrative previste dal Decreto Rilancio a favore della Difesa e in particolare per potenziare la Sanità militare sono il giusto riconoscimento per lo straordinario contributo che le Forze Armate stanno dando fin dal primo giorno di questa emergenza sanitaria.»

Lo rende noto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, con delega alla Sanità militare.

«L’arruolamento temporaneo di 70 medici e 100 infermieri, la valorizzazione degli ospedali militari di Roma, Milano e Taranto, l’acquisto di ulteriori macchinari a favore dell’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, così come lo stanziamento di risorse integrative per lo straordinario ai medici e agli infermieri militari consentiranno alla Difesa di fornire un contributo sempre più determinante nella lotta al Covid-19aggiunge Giulio Calvisi -. Dall’inizio di questa emergenza abbiamo impiegato oltre 450 tra medici, infermieri e operatori tecnici sanitari. Gli ospedali militari da campo gestiti dalla nostra Sanità hanno, inoltre, alleggerito il carico di lavoro dei colleghi del Servizio Sanitario Nazionale, con i quali è stata realizzata una forte sinergia. Nei giorni scorsi, vista l’assenza di pazienti, abbiamo dismesso le strutture sanitarie militari di Piacenza e Jesi, facendo rientrare in sede i nostri medici, che rimangono comunque a disposizione per soddisfare eventuali ulteriori richieste di concorso. E’ invece pienamente operativo il Covid – Hospital per il Centro Sud Italia, inaugurato due settimane fa presso il Policlinico Militare del Celio, con una capacità di 150 posti letto, dei quali 50 destinati alla terapia intensiva o sub-intensiva.»

«Anche nella Fase 2, la Difesa continua a garantire il massimo supporto alla popolazione assicurando, oltre al sostegno sanitario, i voli sanitari di emergenza e in bio-contenimento, i trasporti di materiale sanitario, così come il supporto alle Forze dell’Ordine in attività di Pubblica sicurezzaconclude Giulio Calvisi -. La Difesa continuerà a supportare il Servizio Sanitario Nazionale e, più in generale, tutto il sistema Paese. Disponiamo di uomini e donne altamente specializzati e fortemente motivati. Grazie alla loro professionalità ed umanità stiamo dando una mano ai cittadini per superare, tutti insieme, questa grave crisi sanitaria.»

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Il comune di Carbonia ha prorogato fino al 24 maggio, la sospensione dei parcheggi a pagamento e la sosta con disco orario. La decisione è stata presa nonostante già nella giornata di lunedì 11 maggio siano riprese le attività di diverse aziende, settori produttivi e operatori dei servizi alla persona.

La decisione dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paola Massidda, mira a consentire alle aziende cittadine di riprendere con gradualità i loro servizi, dopo i due mesi di sospensione forzata delle attività causa Coronavirus, permettendo al contempo ai cittadini di recarsi nuovamente in esse fino al 24 maggio senza dover pagare la sosta e senza limitazioni d’orario.

Il provvedimento di sospensione delle soste a pagamento perdura dal 13 marzo.

Come previsto nell’ordinanza n. 68 del Comandante della Polizia locale, il ripristino delle strisce blu e delle soste con disco orario avverrà lunedì 25 maggio, anche per consentire anche ai dipendenti della società di gestione delle aree di sosta a pagamento, Traffic Srl, di poter riprendere il loro lavoro e la loro occupazione.