18 July, 2024
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In attesa di conoscere il futuro del Festival Jazz, condizionato dal Coronavirus, i concerti registrati a Sant’Anna Arresi nel 2019 vanno in onda sui canali RAI che, dopo l’acquisizione dei diritti per la messa in onda in esclusiva di n. 6 concerti integrali, onnicomprensive delle due dirette realizzate in quel di Sant’Anna Arresi.

Dirette Rai
31 agosto 2019 – Dwight Trible with Kahil El Zabar Duo / Burnt Sugar The Arkestra Chamber
2 settembre 2019 – Sardinia Instabile Orchestra

I restanti concerti saranno messi in onda nei palinsesti invernali e primaverile, attraverso il canale Rai Radio Tre e inseriti nel programma settimanale Rai Tre Suite, la trasmissione (con più di 100.000 ascoltatori) condotta dal giornalista critico Pino Saulo, che hanno deciso di dedicare l’intero mese di maggio alla Rassegna Internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2019”.

La messa in onda dei concerti registrati ha avuto inizio in data
5 maggio 2020 con il concerto del 6 settembre 2019 di Joshua Abrams & The Natural Information Society e proseguirà con:
12 maggio 2020 con il concerto del 5 settembre 2019 di Lonnie Holley Trio
19 maggio 2020 con il concerto del 5 settembre 2019 Matthew Shipp Trio
26 maggio 2020 con il concerto del 8 settembre 2019 Rob Mazurek & Exploding Star Orchestra

L’Associazione Culturale Punta Giara è fiera del riconoscimento ricevuto, dell’alta qualità delle registrazioni realizzate sotto la direzione del responsabile dell’Associazione Paolo Zucca e la consulenza del sig. Paolo Puggioni, del Service: Live Studio di Giovanni Carlini (tecnici: Elia Porcu, Marcello Capoccia, Roberto Frau, Stefano Calabrese, Stefano Melis, Gigi Casula, Alessandro Pulloni) e del Backline MusicArtService di Paolo Cabriolu (tecnico: Marco Camboni) e dei tecnici Rai (Davide Zurru e Simone Casti) arrivati a Sant’Anna Arresi.

Questo ennesimo positivo risultato consacra ancora una volta che le scelte artistiche, l’alta professionalità organizzative fanno della Rassegna Sulcitana uno dei festival Jazz più prestigiosi e creativi in ambito internazionale.

Per quanto riguarda l’attività del 2020, l’Associazione Culturale Punta Giara comunicherà entro e non oltre il mese di maggio, le risultanze e le motivazioni dei suoi organi statutari circa l’attività da svolgere nel 2020 influenzate, purtroppo, dal particolare momento storico che si vive e sulle decisioni da parte del Governo per verificare se esistono le precondizioni per l’effettuazione del festival nelle tempistiche e luoghi consolidati e/o valutare spostamenti temporali alla luce delle disposizioni di legge e dei protocolli che saranno emanati dal Governo.

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Hanno preso avvio i lavori del primo lotto per gli interventi straordinari sul ponte di Sant’Antioco. L’opera, del valore complessivo di 2 milioni di euro, comprende il riadattamento e la riqualificazione dell’infrastruttura e viene messa in campo grazie al Comune, di concerto con l’assessorato regionale dei Lavori pubblici.
Gli interventi prevedono la demolizione e la rimozione delle parti distaccate e danneggiate del calcestruzzo, con protezione del ferro e ripristino del copriferro; lo scavo, la verifica, l’impermeabilizzazione e il rinterro, in prossimità dei plinti di fondazione; la realizzazione ex novo degli scarichi dell’acqua piovana dai giunti e il ripristino dei 40 scarichi isolati, distribuiti nelle campate del ponte.
«Si tratta della riqualificazione del ponte esistentespiega Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco -. Un‘opera importantissima, che prevede due lotti di progetto: il primo, che coinvolgerà la riqualificazione della struttura generale del ponte. Il secondo, per una spesa di 1milione 350mila euro, che prevederà l’adeguamento strutturale relativo anche al passaggio pedonale e alla pista ciclabile.»
In Consiglio comunale, da tempo si dibatte sulla proposta di un nuovo ponte in sostituzione di quello esistente. La nuova colossale infrastruttura avrebbe un’incidenza profonda sia sul paesaggio che sull’economia della cittadina lagunare.
«È in corso la conferenza di servizi per l’eventuale autorizzazione del famoso ponte altoaggiunge Ignazio Locci -. Ma la nostra comunità è contraria alla nuova infrastruttura. Un parere tecnico espresso nei nostri uffici afferma che il progetto non sarebbe conforme alla pianificazione urbanistica e alla tutela del paesaggio. In più la nuova struttura rischierebbe di tagliare fuori il nostro centro urbano da ogni possibilità di traffico, sostanzialmente con un impatto negativo anche sull’economia cittadina.»
Per cui, via alla partenza dei lavori di intervento, al fine di garantire la sicurezza della SS 126, dalla parte che arriva da Santa Caterina.
«Sostituiamo l’idea di una circonvallazione pensata male con quella invece pensata, progettata e programmata nella nostra pianificazione urbanisticaprosegue ancora il sindaco Ignazio Locci -. Quindi, una circonvallazione leggera, per garantire il traffico spedito verso Calasetta e verso l’Isola di San Pietro.»
Il ponte che conduce a Sant’Antioco e che rappresenta l’unico ingresso alla cittadina lagunare e all’intera isola omonima, infatti, non è solo una via d’accesso per Sant’Antioco ma per l’intero arcipelago del Sulcis.
«Le due Isole rappresentano un pezzo fondamentale del Sud Sardegna rimarca Ignazio Locciper tutte le filiere produttive, in particolare per il turismo, per la pesca, e per tutti quei settori del terziario che oggi ci servono per rilanciare questa parte del territorio.»
Si tratta di un’opera che va a vantaggio di tutto il comparto, non solo di quello stradale ma anche e, soprattutto, di quello economico.
«Pensiamo che da quest’operaconclude il sindaco Ignazio Locciper altri 30 anni avremo un ponte efficiente ed assolutamente sicuro su cui poter contare, per il collegamento tra la nostra isola e la terra ferma.»
Federica Selis

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Sono stati due gli incendi sviluppatisi ieri in Sardegna che hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Corpo forestale.

Il primo nelle campagne del comune di Santa Giusta, in località Canali Abbadas, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Marrubiu coadiuvato dai vigili del fuoco di Oristano. L’incendio ha interessato campi incolti. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 17.00.

Il secondo incendio nelle campagne di Segariu, nei pressi dell’area urbanizzata, dove è intervenuto l’elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Sanluri, coadiuvata da una pattuglia del Corpo forestale proveniente da Barumini, dai volontari di protezione civile di Segariu e dai vigili del fuoco di Sanluri. L’incendio ha bruciato una superficie di circa 3 ettari di pineta. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 18.10.

La foto allegata è di repertorio.

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Nelle ultime 24 ore, in Sardegna, sono stati eseguiti meno tamponi, 716, a fronte dei 1.155 del giorno precedente (il totale è ora di 34.046), e sono stati riscontrati 2 casi positivi al Covid-19 in più, 6 (il totale è salito a 1.340). Sono diminuiti anche i casi testati, 583 (ieri erano stati 984, il totale è salito a 30.086).

I 6 casi positivi sono stati riscontrati 3 nella provincia di Sassari (totale 866), uno a testa nella Città Metropolitana di Cagliari (totale 244), nella provincia di Oristano (totale 57) e nella provincia del Sud Sardegna (totale 95). Nessun caso nella provincia di Nuoro (totale 78).

I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono scesi a 83 (ieri erano 87), quelli in terapia intensiva sono 10 (ieri erano 11); le persone in isolamento domiciliare sono scese a 422 (ieri erano 452), il totale degli attualmente positivi è di 515 (ieri erano 550). I dimessi/guariti sono saliti a 705 (ieri erano 665). Dopo una settimana, purtroppo, è stato registrato 1 decesso (il totale delle vittime è ora di 120).

 

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Il sindaco di Santadi, Elio Sundas, con l’ordinanza firmata sabato, consentirà da domani, 11 maggio, la riapertura di tutte le attività produttive e di servizio alla persona, contemplate negli articoli 13, 23 e 24 dell’ordinanza del presidente della Giunta regionale n. 20 del 2 maggio 2020. Nello specifico, è prevista l’apertura del mercato settimanale all’aperto, demandando agli operatori economici l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie ad assicurare lo svolgimento delle attività nel pieno rispetto delle disposizioni sul controllo e contingentamento degli accessi ai posteggi. E’ fatto comunque obbligo di evitare assembramenti, prevedere l’uso di idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, di guanti e soluzioni idroalcoliche igienizzanti, che gli operatori dovranno mettere a disposizione dalla clientela.

L’apertura delle attività inerenti i servizi alla persona, quali i saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori ed altre attività simili, nel rispetto delle prescrizioni previste…

E ancora, l’apertura degli esercizi commerciali di vendita di abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie ed altre attività simili, nel rispetto del distanziamento personale, e del divieto di assembramento…

L’ordinanza del sindaco di Santadi, al punto 4, prevede che  l’Azienda Tutela della Salute provveda alla somministrazione dell’esame del tampone a tutto il personale impiegato nelle attività economiche delle quali si dispone la riapertura a far data dal 11 maggio 2020, per non meno di due volte settimanali.

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A Musei la riapertura delle attività è stata disposta dal commissario straordinario Giovanni Fadda.

L’ordinanza prevede con efficacia immediata di consentire nel territorio del comune di Musei la riapertura delle attività inerenti servizi alla persona (quali, a titolo di mero esempio, saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori) nel rispetto delle seguenti condizioni:

a) L’accesso ai locali potrà avvenire solo previo appuntamento e direttamente per essere serviti, con esplicito divieto di sostarvi sia all’interno per qualsiasi altra ragione sia all’esterno in attesa di farvi ingresso;

b) Le postazioni di lavoro all’interno delle strutture potranno essere utilizzate esclusivamente in modo da garantire sempre una distanza di almeno due metri tra persone;

c) Dopo ogni singolo servizio, le postazioni, le superfici, le attrezzature e gli strumenti utilizzati dovranno essere accuratamente igienizzati con l’utilizzo di idonei prodotti sanitari. Per la protezione dei clienti, potranno essere utilizzati solo teli, camici o asciugamani monouso;

d) Gli operatori ed i clienti all’interno delle strutture hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e di guanti. Per l’effetto, resta vietata l’esecuzione di trattamenti che prevedano un contatto diretto con la bocca, le narici o a zona oculare e perioculare dei clienti, quali – a mero titolo esemplificativo e non esaustivo – il taglio e la regolazione di baffi e/o barba, la depilazione del contorno labiale, l’iniezione di filler per il soft-lifting naso-labiale, la sistemazione di ciglia e sopracciglia e simili;

e) Dopo ogni chiusura dell’esercizio e comunque prima della successiva riapertura, i locali devono essere adeguatamente sanificati con prodotti certificati.

Sono fatti salvi eventuali protocolli o linee-guida adottate in senso più restrittivo a livello nazionale con le rispettive associazioni di categoria. All’ATS di effettuare sui prestatori d’opera presso le attività 2) come autorizzate al precedente art. 1 il tampone “Covid19” al fine della migliore tutela sanitaria della comunità di Musei;

E’ prevista la revoca dell’ordinanza – informandone la Regione e il dipartimento della ATS territorialmente competente – qualora il numero Rt (R con t) dovesse risultare al di sopra del valore di 0,5.

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L’ordinanza firmata dal sindaco di Carloforte, Tore Puggioni, prevede con decorrenza 11 maggio 2020 la riapertura degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio (a titolo di esempio, negozi di abbigliamento, calzature, profumerie, gioiellerie, bigiotteria, souvenir, articoli da regalo, vendita mobili) e comunque inseriti nel Codice Ateco 47.1 nel rispetto del distanziamento personale, del divieto di assembramento e delle seguenti disposizioni:

– L’accesso al negozio dovrà essere consentito ad un numero di clienti non superiore al numero di addetti alla vendita e comunque in modo tale da garantire costantemente la distanza di almeno 2 metri tra persone;

– Gli operatori ed i clienti all’interno delle strutture hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e, preferibilmente, di guanti;

– Gli ambienti andranno opportunamente arieggiati tra un turno e l’altro di accesso al negozio ed infine sanificati prima della successiva riapertura;

– I titolari degli esercizi sono responsabili della sanificazione dei prodotti che siano stati misurati o comunque siano venuti a contatto con altri clienti, preventivamente alla loro rimessa in vendita;

– I titolari dell’esercizio devono, altresì, mettere a disposizione dei clienti, prima e dopo l’accesso, idonee soluzioni idroalcoliche per l’igienizzazione delle mani.

Il sindaco con cadenza giornaliera, verificherà sul Sito Istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna il parametro dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) rilevato per ciascun Comune della Sardegna e qualora dovesse risultare al di sopra del valore di 0,5, l’ordinanza sarà immediatamente revocata, informandone la Regione ed il Dipartimento di Prevenzione dell’ATS territorialmente competente.

 

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Lunedì 11 maggio riaprono alcune attività anche a Sant’Antioco. Sarà consentita la riapertura degli esercizi commerciali di vendita di abbigliamento, calzature, gioiellerie e profumerie, nel rispetto del distanziamento personale e del divieto di assembramento. In particolare:

  1. a) L’accesso al negozio dovrà essere consentito ad un numero di clienti non superiore al numero di addetti alla vendita e, comunque, in modo tale da garantire costantemente la distanza di almeno 2 metri tra persone;
  2. b) Gli operatori ed i clienti, all’interno delle strutture, hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e preferibilmente di guanti.
  3. c) Gli ambienti andranno opportunamente arieggiati tra un turno e l’altro di accesso al negozio ed infine sanificati prima della successiva riapertura;
  4. d) I titolari degli esercizi sono responsabili della sanificazione dei prodotti che siano stati misurati o che comunque siano venuti a contatto con altri clienti, preventivamente alla loro rimessa in vendita;
  5. e) I titolari dell’esercizio devono altresì, mettere a disposizione dei clienti, prima e dopo l’accesso, idonee soluzioni idroalcoliche per l’igienizzazione delle mani.

Le prescrizioni di cui sopra vanno integrate con le misure previste nel “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale dell’INAIL, allegato alla presente ordinanza per farne parte integrante e sostanziale.

Il mantenimento delle aperture delle attività sopra elencate è vincolato al mantenimento dell’indice di contagio Rt (R con t) pari o al di sotto del valore 0,5. Nel caso in cui tale valore, rilevato nella comunicazione quotidiana dell’Assessorato Igiene e Sanità della Regione Sardegna, dovesse superare tale limite, la presente ordinanza verrà immediatamente sospesa.

 

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Anche il sindaco di Buggerru, Laura Cappelli, ha firmato l’ordinanza che prevede l’apertura delle attività inerenti servizi alla persona e di esercizi commerciali di vendita di abbigliamento, calzature, gioiellerie e profumerie.

A condizione che:

1) i dati ufficiali rendano noto che l’andamento della curva di diffusione del virus nel territorio del comune di Buggerru risulti con parametro dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) uguale o inferiore a 0,5;

2) vengano rispettate le prescrizioni contenute negli artt. 23 e 24 dell’ordinanza del presidente della Giunta regionale n. 20 del 02 maggio 2020;

3) venga rispettato il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020;

4) vengano rispettati i protocolli di sicurezza anti-contagio ufficiali specifici per l’attività;

A FAR DATA DAL 11 MAGGIO 2020

L’apertura delle attività inerenti i servizi alla persona nonché gli esercizi commerciali di vendita di abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie, in armonia nel rispetto delle prescrizioni indicate negli artt. 23 e 24 dell’ordinanza n. 20 del 2 maggio 2020 del presidente della Regione Autonoma della Sardegna e in particolare:

PER LE ATTIVITÀ INERENTI I SERVIZI ALLA PERSONA:

– L’accesso ai locali potrà avvenire solo previo appuntamento e direttamente per essere serviti, con esplicito divieto di sostarvi sia all’interno per qualsiasi altra ragione sia all’esterno in attesa di farvi ingresso;

– Le postazioni di lavoro all’interno delle strutture potranno essere utilizzate esclusivamente in modo da garantire sempre una distanza di almeno due metri tra persone;

– Dopo ogni singolo servizio, le postazioni, le superfici, le attrezzature e gli strumenti utilizzati dovranno essere accuratamente igienizzati con l’utilizzo di idonei prodotti sanitari.

Per la protezione dei clienti, potranno essere utilizzati solo teli, camici o asciugamani monouso;

– Gli operatori ed i clienti all’interno delle strutture hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e di guanti.

Per l’effetto, resta vietata l’esecuzione di trattamenti che prevedano un contatto diretto con la bocca, le narici o a zona oculare e perioculare dei clienti, quali – a mero titolo esemplificativo e non esaustivo – il taglio e la regolazione di baffi e/o barba;

– Dopo ogni chiusura dell’esercizio e comunque prima della successiva riapertura, i locali devono essere adeguatamente sanificati con prodotti certificati.

ESERCIZI COMMERCIALI DI VENDITA DI ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, GIOIELLERIE, PROFUMERIE

– l’accesso al negozio dovrà essere consentito ad un numero di clienti non superiore al numero di addetti alla vendita;

– obbligo dell’utilizzo di D.P.I. (guanti e mascherine) sia per gli esercenti che per gli acquirenti;

– obbligo di arieggiare gli ambienti tra un turno e l’altro di accesso al negozio ed infine sanificati prima della successiva riapertura;

– obbligo di sanificazione dei prodotti che siano stati misurati o comunque siano venuti a contatto con altri clienti;

– obbligo di messa a disposizione dei clienti, prima e dopo l’accesso, di idonee soluzioni idroalcoliche per l’igienizzazione delle mani.

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Il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, ha firmato l’ordinanza che prevede, con decorrenza domani, 11 maggio 2020 e fino al 17 maggio 2020, sull’intero territorio comunale la riapertura delle attività inerenti servizi alla persona quali, a titolo di mero esempio, saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori, nel rispetto delle seguenti condizioni:

a) L’accesso ai locali potrà avvenire solo previo appuntamento e direttamente per essere serviti, con esplicito divieto di sostarvi sia all’interno per qualsiasi altra ragione sia all’esterno in attesa di farvi ingresso;

b) Le postazioni di lavoro all’interno delle strutture potranno essere utilizzate esclusivamente in modo da garantire sempre una distanza di almeno due metri tra persone;

c) Dopo ogni singolo servizio, le postazioni, le superfici, le attrezzature e gli strumenti utilizzati dovranno essere accuratamente igienizzati con l’utilizzo di idonei prodotti sanitari.

Per la protezione dei clienti, potranno essere utilizzati solo teli, camici o asciugamani monouso;

d) Gli operatori ed i clienti all’interno delle strutture hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e di guanti. Per l’effetto, resta vietata l’esecuzione di trattamenti che prevedano un contatto diretto con la bocca, le narici o a zona oculare e perioculare dei clienti, quali – a mero titolo esemplificativo e non esaustivo – il taglio e la regolazione di baffi e/o barba, la depilazione del contorno labiale, l’iniezione di filler per il soft-lifting naso-labiale, la sistemazione di ciglia e sopracciglia e simili;

e) Dopo ogni chiusura dell’esercizio e comunque prima della successiva riapertura, i locali devono essere adeguatamente sanificati con prodotti certificati. Sono fatti salvi eventuali protocolli o linee-guida adottate in senso più restrittivo a livello nazionale con le rispettive associazioni di categoria.

L’ordinanza prevede che, qualora il numero Rt (R con t) dovesse risultare al di sopra del valore di 0,5, il sindaco dovrà immediatamente revocare la propria ordinanza, informandone la Regione ed il Dipartimento di Prevenzione dell’ATS territorialmente competente.