23 November, 2024
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Fino a 10 milioni di euro per permettere ai comuni Sardi di abbattere al 100% le imposte e i tributi comunali: suolo pubblico gratis per tutte le aziende sarde colpite dall’emergenza sanitaria Covid-19. Questi gli effetti della proposta di legge, presentata da consiglieri regionali Valerio De Giorgi, Elena Fancello, Stefano Tunis, Carla Cuccu e Roberto Caredda.

«L’epidemia da Covid-19, oltre alle innumerevoli conseguenze per la salute e la vita di migliaia di cittadini sardi, sta producendo devastanti conseguenze sulle attività economiche. Tra i settori maggiormente colpiti e a rischio di chiusura per mancata attività vi sono i moltissimi locali di ristorazione, pubblici esercizi e in generale tutte le attività che stanno avendo enormi limitazioni per effetto delle misure di sicurezza, in particolare il rispetto delle distanze minime tra persone, e accessi contingentati. Con questo intervento dichiara De Giorgi, primo firmatario e presidente della Commissione Bilancio in Consiglio regionaleintendiamo sostenere la ripartenza anche in vista dell’inizio di una stagione turistica che si prospetta difficilissima e piena di incognite. La proposta di legge arriverà in commissione già nei prossimi giorni per poi approdare in consiglio dove ci aspettiamo il sostegno e la condivisone dell’opposizione. Sarà necessario conclude Valerio De Giorgiavviare da subito una forte interlocuzione con l’ANCI Sardegna per valutare insieme forme e p per renderla immediatamente applicabile.»

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Poste Italiane e Microsoft insieme per accelerare l’innovazione del gruppo e la ripresa dell’Italia. Le due aziende hanno annunciato un nuovo accordo che punta a proseguire il percorso di trasformazione digitale avviato da Poste ed al contempo favorisce la fornitura di servizi avanzati e digitali per le imprese italiane e la Pubblica Amministrazione, oltre ad attività congiunte di formazione sulle nuove competenze tecnologiche, sempre più richieste dal mondo del lavoro.
La partnership coincide con il lancio da parte di Microsoft di un importante investimento sull’infrastruttura cloud nel Paese e su un piano di rilancio – Ambizione Italia #DigitalRestart – che darà un nuovo impulso alla collaborazione tra i due Gruppi per la creazione di innovativi servizi digitali sui quali le aziende pubbliche e private potranno far leva per crescere e si inserisce in modo coerente e integrato nel piano di Poste Italiane Deliver 2022. L’Azienda guidata da Matteo Del Fante è impegnata da tempo in un percorso di trasformazione digitale che ha consentito a Poste Italiane di raggiungere importanti obiettivi di modernizzazione dell’infrastruttura e dei servizi offerti.
«La collaborazione tra Poste Italiane e Microsoft ha contribuito in questi anni all’avanzamento tecnologico di Poste e, contemporaneamente, del Paese, grazie ai servizi digitali offerti dall’Azienda ai cittadini, alle imprese ed alla PAha spiegato l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante -. Oggi rinnoviamo una partnership di lungo orizzonte che cade in un momento di emergenza nazionale in cui le piattaforme digitali hanno dimostrato concretamente la loro importanza sul piano organizzativo del lavoro, assicurando anche e soprattutto servizi indispensabili alla vita e alla salute delle persone. E’ partendo da questa esperienza ha concluso l’A.D.che Poste e Microsoft proseguiranno il lavoro comune per offrire soluzioni sempre più evolute di pubblica utilità e nuove competenze tecnologiche per contribuire alla ripresa del Paese.»

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Sarà operativa da lunedì 11 maggio, presso lo stabilimento Santa Barbara di Iglesias, in via San Leonardo 1, l’USCA territoriale della ASSL di Carbonia con competenza su tutti i Comuni afferenti ai tre i Distretti (Carbonia, Iglesias ed Isole minori).
Un’Organizzazione centralizzata – coordinata dalla Direzione del Distretto di Carbonia con la collaborazione del Servizio Professioni Sanitarie e di tutte le figure ed i servizi coinvolti nella gestione del paziente sul territorio – che tiene conto della popolazione, dell’estensione territoriale e dei dati epidemiologici attualmente conosciuti, e che dunque potrà subire modifiche in base ad esigenze organizzative e/o alle mutate situazioni epidemiologiche del territorio della ASSL Carbonia.
Le Unità Speciali di continuità assistenziale (U.S.C.A.) sono équipe costituite da Medici ed Infermieri con funzioni principalmente rivolte alla presa in carico del paziente caso sospetto o confermato Covid 19 a domicilio, al fine di potenziare la sorveglianza sanitaria per chi si trova in isolamento domiciliare. La sorveglianza sanitaria riguarda sia i pazienti dimessi dalle strutture ospedaliere o altre strutture ma anche coloro che non sono mai stati ricoverati, paucisintomatici, fragili e/o affetti da pluripatologie.
Il Servizio è attivo tutti i giorni, festivi compresi in orario 8.00-20.00, ha a disposizione un mezzo di trasporto autonomo aziendale, un ricettario del SSN,  farmaci e presidi medici disponibili e necessari all’attività erogata (termometri, saturimetri, etc.), una postazione pc collegata in rete e di un telefono cellulare: il personale ha a disposizione una dotazione autonoma di Dispositivi di Protezione individuale (DPI), secondo quanto disposto dal D.lgs 81/2008 e dalla
normativa e indicazioni ministeriali in materia di Covid-19.
Potrà richiedere l’attivazione dell’U.S.C.A. il MMG/PLS dell’assistito con sintomi per caso sospetto o con definizione diagnostica di Covid-19.
positivo con quadro clinico compatibile con la permanenza a domicilio (basso livello assistenziale). La segnalazione dovrà avvenire attraverso il contatto diretto per via telefonica o per via telematica, che sarà confermato con la compilazione e la trasmissione di una scheda di segnalazione.
I MMG/PLS e la Direzione del Distretto potranno contattare le U.S.C.A. anche per chiarimenti sui singoli casi, per inviare documentazione integrativa o tutte le volte in cui le informazioni siano necessarie per la corretta organizzazione del servizio
Le attività dell’U.S.C.A. non possono considerarsi sostitutive del Servizio di Emergenza ed Urgenza (118), sempre attivabile qualora necessario anche senza la mediazione dell’U.S.C.A.

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Con la forza del loro secolo di vita le donne centenarie di Sennori fanno da testimonial nella campagna di informazione e sensibilizzazione “#RESISTIAMOINSIEMESENNORI” lanciata dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale Inschibboleth per tenere unita la comunità, infondere coraggio e senso di responsabilità, promuovendo i comportamenti corretti da seguire nella lotta contro il Coronavirus.

Mascherina sul volto, tatta Giovanna Ogana, 104 anni, tatta Antonina Piga, 102 anni, e tatta Giacomina Fois, 98 anni, fissano lo sguardo sull’obbiettivo del fotografo e nei manifesti che saranno affissi per le strade del paese, invitano i sennoresi a resistere e rispettare le regole di base per evitare la diffusione del virus: usare la mascherina, lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro, non toccarsi il viso con le mani. Tutto questo accompagnato da un messaggio semplice: «Chiamatela mascherina, noi la chiamiamo Rispetto e Amore». Rispetto e amore per tutti: per le persone più a rischio in caso di contagio, gli anziani prima di tutti, e in generale per la comunità e noi stessi.

«Vogliamo stare vicini ai nostri concittadini e far capire che indossare la mascherina e adottare tutte le altre misure di prudenza e sicurezza, è un gesto che dobbiamo fare prima di tutto per rispettare e preservare la salute degli anziani, e in generale delle persone più deboli della nostra comunità, persone che potrebbero non superare le conseguenze di un contagio da Covid-19», spiega l’assessore della Cultura, Elena Cornalis.

I poster con gli sguardi espressivi e toccanti delle centenarie di Sennori non saranno gli unici a essere affissi per le strade del paese. Negli scatti fotografici appariranno anche il sindaco, Nicola Sassu, il parroco, monsignor Salvatore Masia, i direttori dei servizi bancari e postali, e tanti semplici cittadini che per motivi di lavoro o altro sono i più esposti al rischio di contagio.

La campagna di informazione e sensibilizzazione non si limita ai messaggi convogliati con i poster, ma si completa con installazioni di “Street art sociale”, affidati all’intuizione e all’ingegno degli artisti sennoresi Ica Spanu ed Antonio Salis. In 140 luoghi sensibili del paese (uffici pubblici, esterno dei supermercati e altri negozi, luoghi di culto) saranno installati distanziatori al suolo, con l’indicazione della distanza di sicurezza da tenere per evitare situazioni di rischio, seguendo le istruzioni del ministero della Salute.

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Il comune di Carloforte ha acquistato 1.000 test sierologici e lunedì avvierà l’esecuzione dei primi 400, già arrivati.

«Nell’ambito della attuale emergenza sanitaria il comune di Carloforte ha deciso di procedere sul proprio territorio comunale, ad eseguire i test sierologici per la verifica della possibile circolazione del Covid-19 nella Comunità – scrive in una nota il sindaco, Salvatore Puggioni -. L’Isola di San Pietro è stata frequentata, verso la fine del mese di Febbraio e nelle prime settimane del mese di Marzo, da molti turisti provenienti dalle regioni del nord Italia, alcuni in fuga dalle stesse per evitare il rischio epidemiologico. Inoltre molti nostri concittadini sono marittimi e tanti di loro sono tornati a casa al termine del loro periodo lavorativo giungendo da differenti parti del mondo. Abbiamo avuto in questi mesi episodi sospetti di Bronchiti e Broncopolmoniti, curati a domicilio fortunatamente con risoluzione del quadro clinico, senza però l’ausilio di una diagnosi certa che fugasse il dubbio di possibili casi sospetti Covid-19, non essendo stato possibile effettuare su questi pazienti i tamponi specifici.»

«Ad oggi non abbiamo evidenziato casi positivi di Covid-19, ma ciò non esclude che lo stesso virus possa essere stato presente nel nostro contesto isolano – aggiunge Salvatore Puggioni -. L’Amministrazione pertanto si impegnerà ad effettuare test sierologici tramite kit rapidi (per la ricerca di anticorpi IgM e IgG ), con l’obbiettivo di rilevare una “eventuale immunità” acquisita contro il virus da parte della popolazione. Sono stati informati della nostra iniziativa il presidente della Regione Sardegna e l’assessore regionale alla Sanità, nonché i vertici dell’ATS e dell’ASSL territorialmente competenti.»

«Abbiamo provveduto all’acquisto di 1.000 test rapidi. Di questi, 400 sono già arrivati e saranno eseguiti a partire da lunedì 11 maggio p.v. su tutti i soggetti che esercitano come operatori sanitari, forze dell’ordine, pubblica amministrazione, associazioni di volontariato, farmacie, trasporti e vendite al dettaglio – sottolinea Salvatore Puggioni -. Tutti i soggetti individuati hanno contatti quotidiani con una importante quota  di popolazione, e quindi, pensiamo sia corretto iniziare ad utilizzare i test  proprio da loro. Tutte le attività saranno coordinate con i Medici di Famiglia che hanno dato la loro disponibilità ad eseguire i test.»

«Riteniamo che questa attività possa essere inserita nel programma regionale di Screening che la Regione Sardegna si sta apprestando a mettere in atto e pensiamo, possa essere considerata di grande rilevanza e utilità proprio in funzione dei su citati eventi, nell’ambito del monitoraggio del territorio circa la diffusione del virus Covid-19 nelle nostra Regione – conclude il sindaco di Carloforte -. Siamo disponibili su indicazioni della Regione Sardegna ad eventuali implementazioni dei test sul nostro territorio.»

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La Portovesme s.r.l. e le RSU delle fabbriche di Portovesme e San Gavino Monreale hanno iniziato nel primo pomeriggio la consegna alla ASSL di Carbonia ed alle associazioni di volontariato che operano in campo sanitario nel territorio, dei dispositivi sanitari di protezione individuale e collettivi acquistati con la raccolta fondi promossa ed avviata alcune settimane fa, che ha consentito di mettere insieme la somma complessiva di 76.000 euro, 19.00o dei quali provenienti dalla donazione di una parte delle ore di lavoro effettuate ed i restanti 57.000, esattamente il triplo dell’importo devoluto dai lavoratori, messi a disposizione dalla direzione aziendale. I destinatari delle donazioni sono gli ospedali di Carbonia, Iglesias e San Gavino Monreale, le RSA operanti nei medesimi territori e ad altre associazioni operanti nell’ambito sanitario e assistenziale. Ogni acquisto è stato frutto di espressa e documentata richiesta da parte dei responsabili dei presidi ospedalieri.

Le prime consegne odierne, a Carbonia, sono state effettuate dall’amministratore delegato della Portovesme srl ing. Davide Garofalo e da una rappresentanza degli stabilimenti di Portovesme e San Gavino Monreale e delle RSU degli stessi, al Centro direzionale della ASSL di Carbonia direttamente al direttore Ferdinando Angelantoni e, successivamente, alle associazioni di volontariato operanti in città nell’ambito sanitario ed assistenziale. Le fotografie ed i filmati allegati, sono stati realizzati da Manolo Mureddu.

 

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Scorrendo l’elenco dei Comuni destinatari delle indennità previste dal bando regionale “Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020”, destinate a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, il comune di Masainas ha scoperto di non essere più compreso tra le zone svantaggiate della Sardegna.

Il sindaco Ivo Melis ha inviato una nota al presidente della Regione, Christian Solinas, all’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, ai consiglieri regionali, alla V Commissione e, per conoscenza, al Consiglio comunale di Masainas, nella quale sottolinea che nei Piani di Sviluppo Rurali precedentemente pubblicati, il comune di Masainas risultava sempre collocato all’interno dell’elenco dei Comuni svantaggiati, così come i paesi limitrofi che continuano ad essere confermati tra quelli svantaggiati.

Ivo Melis chiede che il comune di Masainas venga ricompreso nell’elenco dei Comuni svantaggiati, se l’esclusione è legata ad un mero errore di compilazione del PSR 2014/2020 e dei suoi allegati, oppure se vi siano elementi, di cui non è a conoscenza, che abbiano determinato l’esclusione, ritenuta incomprensibile in ragione dell’omogeneità del territorio in cui è inserito il comune di Masainas.

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«Parlare di maxisanatoria per immigrati quando migliaia di famiglie e imprese sarde non sanno come affrontare la crisi economica peggiore dal dopoguerra a oggi è un insulto al buonsenso. Inoltre, una misura del genere rappresenta un pericoloso incentivo all’immigrazione irregolare, quella che anche in Sardegna conosciamo purtroppo molto bene, su barchini e su rotte dirette ai nostri centri costieri. Abbiamo centinaia di imprese agricole, della pesca e del turismo che aspettano aiuti e disoccupati che potrebbero trovare un lavoro appena riapriranno le attività: la reintroduzione dei voucher sono una proposta che la Lega ha avanzato e che ancora aspetta una risposta.»

Lo dichiara il deputato sardo Guido De Martini.

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L’attivazione, entro il 20 del mese di maggio, di un Tavolo di confronto con le diverse organizzazioni dello spettacolo e con i sindacati è stata sollecitata dall’assessore regionale della Cultura e dello Spettacolo Andrea Biancareddu, a sostegno della grave crisi determinata dal Covid-19.

«Ribadisco la mia volontà e quella del presidente Christian Solinas di venire incontro alle esigenze ed ai problemi del settore dello spettacolo dal vivo, vista l’eccezionalità del momento che stiamo vivendo. E’ necessario uno studio più approfondito anche attraverso un confronto con i portatori d’interesse, a tutela dei livelli occupazionali così da garantire la continuità lavorativa di tutti gli artisti, tecnici e personale amministrativo.»

«L’amministrazione regionale ha sottolineato Andrea Biancareddusta valutando scelte e percorsi che producano, con immediatezza, effetti positivi su tutti i comparti produttivi. Lo spettacolo dal vivo è uno di questi. In tale ottica, dopo aver esaminato con attenzione le legittime richieste pervenutemi e dopo essermi consultato con gli uffici preposti, sono già state individuate subito delle soluzioni che hanno consentito la rapida erogazione dei saldi sull’attività dell’anno 2019. In via straordinaria ha aggiunto l’assessore Andrea Biancaredduho dato disposizioni agli uffici di procedere alla liquidazione degli importi dovuti a saldo anche per i soggetti estratti per la verifica dei rendiconti, con la riserva che, qualora risultassero delle irregolarità non sanabili, le quote eventualmente erogate e non dovute vengano restituite nell’arco dei successivi tre anni. Gli uffici, pur operando in smart working, hanno concluso in tempi record l’esame dei rendiconti 2019 e contestualmente, vista l’eccezionalità rappresentata dall’attuale congiuntura, in deroga alle normali procedure, stanno predisponendo i provvedimenti di liquidazione, senza attendere l’estrazione dei rendiconti da campionare per la verifica puntuale.»

Per l’anno 2020 sono già stati stanziati 7 milioni di euro e vi sarà un incremento negli esercizi 2021 e 2022. In questa fase, per l’assessore della Cultura, è vitale poi garantire liquidità alle imprese del settore e per questo è fondamentale attivare ogni forma di semplificazione burocratica anche in deroga alle consuete procedure per garantire l’erogazione urgente dei contributi relativi all’anticipazione per i progetti avviati nel 2020.

Vista l’eccezionalità dell’anno 2020, in cui l’attività programmata rischia di non poter essere realizzata quasi totalmente, è stata approvata dalla Giunta regionale una delibera che consente l’avvio di un primo programma stralcio che consentirà di salvaguardare l’esistenza stessa delle imprese e degli organismi di spettacolo operanti in Sardegna e tutelare così tutti i lavoratori del settore.

«Adessoconclude Andrea Biancaredduè necessario avviare da subito il confronto con le rappresentanze degli operatori per stabilire le linee guida in grado di modificare i progetti e le attività da svolgere, alla luce delle limitazioni imposte dall’emergenza e dalle sue conseguenze. Un Tavolo di lavoro sull’emergenza, per individuare nuove forme per lo svolgimento delle attività artistiche nei vari settori e per consentire la continuità lavorativa ed occupazionale per tutti i lavoratori delle imprese beneficiarie dei contributi. Sulla base di quanto emergerà dal confronto dovrà essere possibile rimodulare i progetti e la struttura del budget previsionale a parità di contributo concesso, salvaguardando i livelli occupazionali e i livelli di produzione e promozione culturale in nuove forme e modalità. Preme sottolineare la necessità della riorganizzazione generale del sistema di contributi e di finanziamento, finalizzata ad assolvere le funzioni istituzionali della Regione in materia di spettacolo, in maniera più attuale ed efficiente atta a soddisfare quelle che sono le aspettative del comparto.»

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«Il presidente Christian Solinas e l’assessore Mario Nieddu riferiscano all’aula se sia stata verificata la possibilità annunciata dal presidente della commissione Sanità, Domenico Gallus, agli specializzandi biologi durante la loro audizione, di utilizzare i fondi POR Sardegna FSE 2014/2020 per finanziare le borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione in discipline non mediche di area sanitaria, delle Università degli studi di Cagliari e Sassari, in riferimento a tutti gli anni accademici per ciascun indirizzo di corso.»

Lo chiede con un’interrogazione la segretaria del Consiglio regionale Carla Cuccu (M5S), in merito alla discriminazione degli specializzandi non medici di area sanitaria dall’assegnazione di una borsa di studio, che meritano la stessa attenzione e diritti normativi degli specializzandi delle Scuole di medicina.

Con L.R. del 6 marzo 2020, n. 6, è stata autorizzata per l’anno 2020 la spesa di euro 5.000.000 al fine di garantire ai professionisti sanitari di area medica l’accesso ad adeguati percorsi di formazione.

«Si sottolinea a tal proposito osserva Carla Cuccu che è risaputo l’impegno dell’attività delle Scuole di specializzazione e che il contratto di formazione specialistica per tale motivo è obbligatorio per legge, nonostante gli specializzandi medici non siano considerati normativamente “lavoratori dipendenti”, bensì specializzandi in formazione.»

«I sacrifici ed impegno prestati dagli specializzandi di area sanitaria non sono certamente meno importanti di quelli dei medici specializzandi e, non essendo anch’essi considerati né precari, né lavoratori, non hanno ricevuto nemmeno alcun sostegno economico rientrante nelle misure regionali previste per le difficoltà economiche causate dal Covid-19conclude Carla Cuccu -. Eppure i biologi, ad esempio, hanno svolto un ruolo essenziale nella lotta a questa pandemia, considerata la loro preziosa attività nei laboratori di analisi e diagnostica e gli onori ricevuti per essere stati protagonisti del primo isolamento del Coronavirus in Italia.»