23 November, 2024
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Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha rilasciato una dichiarazione, che riportiamo integralmente, dopo l’incontro con il Gruppo di Contatto del QFP del Parlamento europeo.

«Ora è il momento di essere coraggiosi e ambiziosi con le azioni sostenute dal bilancio dell’UE. Il Parlamento vuole essere protagonista in questo processo insieme alle altre istituzioni e contribuire a renderlo il miglior strumento possibile per aiutare l’economia europea e i suoi cittadini. È urgente trovare un accordo sul Piano di ripresa e sul prossimo bilancio pluriennale.
I deputati avevano già fissato obiettivi ambiziosi prima della crisi attuale. Non è il momento di abbassare le nostre ambizioni e di accontentarci di un piano e di un bilancio che non siano all’altezza delle sfide che ci attendono.
Il pacchetto di ripresa deve essere consistente e deve aggiungere valore all’interno di un QFP forte. Non dobbiamo perdere di vista i nostri investimenti a lungo termine e i nostri obiettivi strategici. La crisi ha aumentato lo squilibrio tra le regioni europee. Il piano di ripresa dovrebbe contribuire a colmare questa lacuna.
I mezzi devono essere disponibili subito per i nostri Stati membri, le imprese e i lavoratori travolti da questa crisi. Il tempo è essenziale.
Come autorità di bilancio, il Parlamento deve essere coinvolto nell’elaborazione del Piano di ripresa. Valuteremo anche con sguardo critico la proposta aggiornata del QFP e ribadiamo la necessità di un piano di emergenza.
I parlamentari hanno il diritto di intervenire su dove vengono investiti i fondi, poiché si battono per i cittadini e per il bene comune. Come dimostrato fin dall’inizio, il Parlamento non è una buca delle lettere.
L’aumento dei massimali delle Risorse Proprie annunciato dalla Commissione è un buon punto di partenza, ma dovrebbe essere permanente ed accompagnato da nuove risorse proprie che rimangano un prerequisito per qualsiasi accordo sul QFP.
L’Europa è duramente colpita dalla crisi attuale. Noi, come leader europei, dobbiamo essere all’altezza di queste sfide. Dobbiamo proteggere chi tra noi è più debole. Ora come non mai, l’Europa ha bisogno di essere più forte per il bene dei suoi cittadini che ci osservano e aspettano delle risposte da noi.»

 

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«Occorre ricordare all’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino, che le imponenti risorse messe in campo dal governo, sono destinate a tutti i cittadini, inclusi noi sardi.»

Emiliano Fenu e Nardo Marino, membri del Direttivo M5S rispettivamente al Senato e alla Camera, rispondono alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Giuseppe Fasolino relativamente ai fondi che il Governo ha destinato alle regioni per l’emergenza sanitaria in corso. «Le misure del decreto Cura Italia, del decreto Liquidità, entrambi già approvati, e quelle del decreto Maggio di imminente approvazione commentano i parlamentari del M5Sriguardano anche la Sardegna, ricompresa al pari delle altre regioni italiane, nei 75 miliardi di spese in deficit e nei 180 miliardi complessivi di nuove risorse.»

Nardo Marino ed Emiliano Fenu sottolineano come anche i lavoratori, le imprese e le famiglie sarde avranno accesso: alla Cassa integrazione estesa anche alle piccolissime imprese, alla proroga degli altri ammortizzatori sociali, al divieto di licenziamento per motivi economici, al sostegno di 600 euro per autonomi e professionisti, per il quale è previsto un aumento, al Fondo Gasparrini per la sospensione delle rate dei mutui prima casa. L’elenco delle misure di sostegno messe in atto dal Governo annovera anche l’estensione del Fondo di garanzia per le Pmi, le sospensioni degli adempimenti tributari e contributivi, i congedi per i lavoratori con figli a casa, il bonus baby sitter, i prestiti totalmente garantiti dallo Stato entro i 25 mila euro e quelli quasi integralmente garantiti dallo Stato per importi superiori.

«Anche la Sardegnaprecisano ancora Emiliano Fenu e Nardo Marino avrà diritto al potenziamento, previsto nel decreto Maggio, delle misure già indicate. La Regione sarda avrà ovviamente diritto anche alle misure di nuova approvazione, sempre incluse nel nuovo decreto: il Reddito di emergenza, i finanziamenti a fondo perduto per le piccole e piccolissime imprese in difficoltà ed il nuovo super credito d’imposta per lavori di efficientamento energetico e antisismico.»

Da Roma arriva anche una puntuale precisazione sul richiamo alla BEI, la Banca europea degli investimenti, citata dall’assessore Fasolino: «E’ paradossalecommentano gli esponenti del Direttivo M5S che l’assessore al Bilancio della Regione Sardegna citi il risultato che il governo ha ottenuto con l’Europa. Come maggioranza abbiamo fortemente voluto quelle risorse, per poterle mettere a disposizione del Paese tutto e fronteggiare così l’emergenza. Un risultato importante, ottenuto malgrado lo scetticismo proprio della parte politica di cui l’assessore è esponente. E’ evidente a tutti – concludono i parlamentari che l’emergenza è di tale portata da rendere parziali anche le misure più consistenti, ma l’impegno del governo e della maggioranza indirizzato al salvataggio delle imprese e dei lavoratori è totale».

 

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«Gli accordi di partenariato che saranno formulati nell’ambito della politica di coesione 2021-2027 devono prevedere risposte proporzionate con le quali compensare gli svantaggi connessi alla condizione di insularità. Per questo obiettivo, Sardegna, Corsica, Baleari e Gozo avanzano da oggi richieste unitarie che tengono conto delle reali necessità dei territori insulari.»

Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas, che ha sottoscritto un documento insieme ai rappresentanti delle altre isole, proseguendo in questo modo un percorso unitario già avviato lo scorso anno: una piattaforma di cooperazione per strutturare iniziative comuni incentrate su problematiche, interessi e sfide comuni di vitale importanza per i territori insulari.

«Le Isoleprecisa il presidente della Regione chiedono all’UE di integrare la dimensione insulare nelle politiche comunitarie, conformemente agli artt. 174 e 175 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, dove è indicato che l’Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni con un’attenzione particolare rivolta alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali quali le regioni insulari.»

Nel documento sottoscritto, le quattro Isole Mediterranee si presentano alla Commissione europea con un’unica voce, chiedendo un trattamento specifico per i territori insulari nella politica di coesione europea.

«È necessariosostiene Christian Solinasadottare una prospettiva di programmazione su misura che includa realmente priorità specifiche proprie delle realtà insulari. Sono necessarie ulteriori misure politiche rivolte alle isole per affrontare le sfide territoriali, tra cui un regime di aiuti di Stato più flessibile per far fronte alle sfide più urgenti come trasporti, connettività digitale, reti energetiche, gestione delle risorse naturali.»

Altro capitolo decisivo è quello delle misure compensative legate alla discontinuità territoriale, in particolare su trasporti, infrastrutture materiali ed immateriali, regimi fiscali derogatori.

«È sempre più evidenteconclude il presidente Christian Solinas la necessità di proporre e sviluppare nuovi approcci politici che aiutino l’Unione europea a gestire l’insularità in modo più efficiente ed efficace rispetto al passato, e questo ci attendiamo si realizzi anche con l’introduzione di una clausola di insularità nella politica di coesione 2021-2027 attraverso adeguate misure compensative.»

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«È necessario che la Giunta regionale si attivi immediatamente per definire la stabilizzazione dei lavoratori ARAS in Laore. Il 10 giugno il TAR terrà l’udienza di merito, abbiamo poche settimane per determinare la cessazione della materia del contendere.»

Lo ha affermato il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa nel corso dell’audizione dell’assessore regionale dell’agricoltura Gabriella Murgia presso la commissione competente.

«ARAS ha svolto per decenni una importantissima funzione nell’assistere gli allevatori sardi, su delega della regione – ha sottolineato il consigliere regionale-. Oggi questi lavoratori non vedono prospettive davanti a se, dopo che il Consiglio regionale ha approvato ben due leggi per risolvere questo problema, e sempre all’unanimità, ancorché in presenza di giunte regionali e maggioranze politiche di segno opposto. Sarebbe sbagliato e profondamente ingiusto fermarsi adesso che il traguardo è alle viste . Occorre venire incontro alle legittime aspettative di carriera dei lavoratori di Laore eliminando le cause delle loro preoccupazioni, garantendo nel contempo il posto di lavoro dei dipendenti ARAS. Mi auguroha concluso Michele Cossache la Commissione agricoltura non sottovaluti il problema.»

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Nella mattinata di ieri, 5 maggio 2020, nel territorio del comune di Guspini e in San Nicolò D’Arcidano (OR), i carabinieri della stazione di Guspini coadiuvati dai colleghi del NORM della Compagnia e delle stazioni di Arbus, Montevecchio, Pabillonis, Gonnosfanadiga e Terralba, hanno eseguito, su decreto della Procura della Repubblica di Cagliari, diverse perquisizioni locali e personali nei confronti di cinque soggetti indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata al reato di truffa. L’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Guspini, durata circa tre mesi e nata a seguito della denuncia presentata dai responsabili di alcune cantine dell’isola, ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere composta da cinque uomini, che servendosi di una società “fittizia” che operava nell’ambito della ristorazione, ordinava e si faceva consegnare partite di vini da alcune cantine, pagandole con assegni bancari risultati scoperti. Il danno, per quanto accertato dai carabinieri finora, ammonta a circa 25.000,00 euro. Nel corso delle perquisizioni eseguite, inoltre, i militari:

  • hanno arrestato uno degli indagati per detenzione di arma clandestina e munizionamento, in quanto trovato in possesso di una carabina calibro 22 con matricola parzialmente abrasa e di una cartuccia dello stesso calibro;
  • hanno deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria un altro indagato trovato in possesso di circa 20 grammi di infiorescenza di sostanza stupefacente tipo “marijuana” e di un bilancino di precisione;
  • hanno rinvenuto 15 casse di vino provento delle truffe poste in essere dal sodalizio criminale, restituite ai legittimi proprietari.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione del Pubblico ministero.

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Dopo la sedute svoltesi lunedì 4 e martedì 5 maggio, in cui sono stati trattati 4 dei 6 punti previsti all’ordine del giorno, il Consiglio comunale di Carbonia, al fine di completare l’esame di tutti gli atti inseriti nella convocazione effettuata dal presidente dell’Assemblea cittadina, si riunirà anche nella giornata odierna – mercoledì 6 maggio – alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Nella sala polifunzionale di piazza Roma verranno trattati i seguenti punti:

1. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

2. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri sono invitati a partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

La seduta sarà chiusa al pubblico, ma verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook Carbonia Newsletter.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato un avviso per l’assunzione diretta di 7 lavoratori nell’ambito del progetto di “Interventi in favore dell’area industriale di Portovesme”.

L’assunzione di 7 persone per un periodo di 6 mesi e per 20 ore settimanali rientra nella cosiddetta politica di flexicurity, consistente in progetti di utilità sociale che rappresentano uno strumento per garantire ai cittadini un sostegno al reddito attraverso percorsi strutturati di reinserimento lavorativo.

Il comune di Carbonia intende creare le condizioni favorevoli all’individuazione di nuove opportunità di impiego e di occupazione per gli operai dell’Alcoa e dell’indotto, dell’indotto Eurallumina e degli ex ILA.

Le 7 nuove risorse opereranno nella manutenzione del patrimonio comunale sotto il coordinamento del responsabile del cantiere comunale e potranno operare in ambito di Protezione civile.
In particolare, attraverso attività di manutenzione edili e impiantistiche programmabili, potature, interventi in occasione di Allerte Meteo.

I profili professionali di inquadramento saranno i seguenti:

– 1 operaio specializzato manutentore edile;
– 1 operaio specializzato manutentore elettrico;
– 1 operaio specializzato manutentore idraulico;
– 2 operai specializzati manutentori verde pubblico;
– 2 operai qualificati manutentori generici.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 15 maggio 2020.

Per tutti i dettagli è possibile consultare il seguente link:
https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/bandi-di-concorso/item/3203-flexicurity-avviso-pubblico-di-manifestazione-di-interesse-l-r-9-19-rivolto-ai-lavoratori-dell-area-industriale-di-portovesme

 

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Domani, giovedì 7 maggio, verranno riaperti i parchi cittadini di Colle Rosmarino e Villa Sulcis, con accesso nella fascia oraria dalle 8.00 alle 20.00.

La riapertura dei parchi cittadini è in linea con le prescrizioni del DPCM del 26 aprile 2020, che prevede il divieto assoluto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o privati.

È vietato l’accesso alle aree gioco bimbi.

In base al DPCM del 26 aprile 2020 e all’Ordinanza del Presidente della Regione Sardegna n. 20 del 2 maggio 2020, i cittadini che accederanno ai parchi dovranno:

  • indossare la mascherina;
  • garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro.

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Sopralluogo, questa mattina, degli uomini del Genio Militare e degli amministratori del comune di Gonnesa, guidati dal sindaco Hansel Cristian Cabiddu, sul luogo dove il 2 aprile scorso crollò il ponte d’ingresso al parcheggio di Fontanamare. Allo studio c’è la possibilità di un intervento in emergenza di uomini e mezzi del Genio Militare, teso a ristabilire il transito degli automezzi in tempi rapidi, in vista dell’ormai imminente stagione estiva. Il sopralluogo si svolge sotto l’egida della stazione dei carabinieri di Gonnesa. Ricordiamo che, fortunatamente, il crollo del ponte non provocò feriti. I due operatori che si trovavano a bordo del mezzo adibito alla raccolta dei rifiuti che stava facendo rientro in paese dopo aver svuotato i contenitori sistemati sul piazzale della località balneare, rimasero illesi.

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Oltre 53mila pratiche lavorate in sei mesi. Un impegno straordinario che ha permesso di dimezzare l’arretrato in carico ad Argea e di erogare decine di milioni di euro ad agricoltori e pastori. Sono i numeri illustrati alla Quinta Commissione del Consiglio regionale dall’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia e dai commissari straordinari di Argea e Laore Patrizia Mattioni e Gianfranco Casu.
Nell’ottobre del 2019, all’inizio della nuova gestione commissariale, il numero delle pratiche ferme negli uffici dell’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura aveva toccato quota 96.529. Al 31 marzo del 2020 rimangono da lavorare 52.805 richieste. «Stiamo rispettando i tempi indicati nella legge approvata dal Consiglio regionale che ha istituito la task force per lo smaltimento delle pratiche del Psr ha detto il commissario di Argea Patrizia Mattioniad aprile c’è stato un rallentamento a causa dell’emergenza Covid-19 ma il lavoro va avanti e contiamo, con la piena operatività della task force nel mese di maggio, di portare a termine il progetto secondo i piani.»
La commissaria Patrizia Mattioni, nel corso dell’audizione ha fornito un altro dato significativo: negli ultimi sei mesi, sono stati messi in pagamento oltre 120 milioni di euro delle diverse misure del Psr (strutturali, superficie e animali, Feamp e Ocm) e degli aiuti regionali per eventi calamitosi.
32 milioni in più rispetto a quelli liquidati nei primi nove mesi del 2019. Allora la cifra delle pratiche chiuse si era fermata a 88 milioni e 843mila euro.
E’ positivo anche il bilancio di Laore che ha in carico le pratiche per le calamità naturali: «Il nostro lavoro è in fase avanzata – ha affermato il commissario Gianfranco Casu – abbiamo istruito 7.916 pratiche su 13.162, dichiarandone ricevibili 4.164. Rimangono ancora da definire 3.755 richieste».
«Argea e Laore stanno svolgendo un buon lavoroha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia la Sardegna è la Regione che ha pagato di più. La Giunta ha inoltre deciso di anticipare i pagamenti anche per le pratiche ancora non istruite attraverso il meccanismo della garanzia bancaria. In particolar modo potranno essere anticipati i contributi relativi a 11.470 domande per le misure a capo e a superficie relative agli anni 2016-2017-2018 non ancora erogati da Agea (l’Agenzia nazionale) per un totale di circa 30 milioni di euro, oltre alle 16.658 domande dell’annualità 2019 (con scadenza impegno a maggio 2020) per un totale di circa 68 milioni e 500mila euro.»
Nel corso dell’audizione, diversi consiglieri della minoranza (G.F. Satta, Lai, Piano, e Cuccu) e della maggioranza (Oppi e Saiu) hanno sollecitato una comunicazione più rapida e chiara dei dati per capire meglio il rapporto tra le pratiche lavorate e quelle effettivamente pagate. Un compito in capo all’Unità di Progetto, organismo istituito con legge dal Consiglio regionale che però entrerà a regime nelle prossime settimane.
Contestata dalle opposizioni la scelta della Giunta di ricorrere allo strumento dell’anticipazione bancaria: per Gianfranco Satta (Progressisti) «la Giunta sta consentendo agli agricoltori di indebitarsi» mentre per Eugenio Lai (Leu) «lo strumento rischia di trasformarsi in una mannaia per gli agricoltori». Dubbi avanzati anche da Pierluigi Saiu (Lega): «Non si deve valutare la situazione creditizia delle imprese, così rischiano di restare fuori dai benefici moltissime aziende».