David Sassoli alle istituzioni europee: «Siate coraggiosi»
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Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha rilasciato una dichiarazione, che riportiamo integralmente, dopo l’incontro con il Gruppo di Contatto del QFP del Parlamento europeo.
«Ora è il momento di essere coraggiosi e ambiziosi con le azioni sostenute dal bilancio dell’UE. Il Parlamento vuole essere protagonista in questo processo insieme alle altre istituzioni e contribuire a renderlo il miglior strumento possibile per aiutare l’economia europea e i suoi cittadini. È urgente trovare un accordo sul Piano di ripresa e sul prossimo bilancio pluriennale.
I deputati avevano già fissato obiettivi ambiziosi prima della crisi attuale. Non è il momento di abbassare le nostre ambizioni e di accontentarci di un piano e di un bilancio che non siano all’altezza delle sfide che ci attendono.
Il pacchetto di ripresa deve essere consistente e deve aggiungere valore all’interno di un QFP forte. Non dobbiamo perdere di vista i nostri investimenti a lungo termine e i nostri obiettivi strategici. La crisi ha aumentato lo squilibrio tra le regioni europee. Il piano di ripresa dovrebbe contribuire a colmare questa lacuna.
I mezzi devono essere disponibili subito per i nostri Stati membri, le imprese e i lavoratori travolti da questa crisi. Il tempo è essenziale.
Come autorità di bilancio, il Parlamento deve essere coinvolto nell’elaborazione del Piano di ripresa. Valuteremo anche con sguardo critico la proposta aggiornata del QFP e ribadiamo la necessità di un piano di emergenza.
I parlamentari hanno il diritto di intervenire su dove vengono investiti i fondi, poiché si battono per i cittadini e per il bene comune. Come dimostrato fin dall’inizio, il Parlamento non è una buca delle lettere.
L’aumento dei massimali delle Risorse Proprie annunciato dalla Commissione è un buon punto di partenza, ma dovrebbe essere permanente ed accompagnato da nuove risorse proprie che rimangano un prerequisito per qualsiasi accordo sul QFP.
L’Europa è duramente colpita dalla crisi attuale. Noi, come leader europei, dobbiamo essere all’altezza di queste sfide. Dobbiamo proteggere chi tra noi è più debole. Ora come non mai, l’Europa ha bisogno di essere più forte per il bene dei suoi cittadini che ci osservano e aspettano delle risposte da noi.»