23 November, 2024
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«L’agenzia regionale Forestas ha un ruolo centrale e fondamentale per valorizzare il patrimonio boschivo della Sardegna, anche grazie alle nuove competenze ed ai nuovi compiti che le sono stati assegnati.»

Lo ha detto, questa mattina nella sede Forestas di Oristano, l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, in occasione della firma del contratto da parte di trentadue vincitori del concorso per amministrativi e tecnici dell’Agenzia regionale, che prenderanno servizio il prossimo 3 giugno nella Direzione generale e nei sette servizi territoriali.

«Un braccio operativo della Regione, coi vari presidi nel territorio, da valorizzare ed utilizzare al meglio per le sue enormi potenzialità ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Uomini e donne dell’Agenzia meritano un ringraziamento per l’azione svolta finora con grande senso del dovere, spirito di sacrificio e responsabilità, in piena collaborazione col sistema di Protezione civile regionale e con gli enti locali, anche durante l’emergenza sanitaria in corso, come sarà nelle prossime settimane in occasione della campagna antincendio.»

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Il Rally Terra Sarda organizzato dalla Porto Cervo Racing dà appuntamento al 2021. «Tenuto conto della situazione critica causata dal Coronavirus ha detto per conto del Direttivo e di tutti gli associati Mauro Atzei, presidente della scuderia smeraldinanon ci sono le condizioni per confermare la nona edizione della gara che avrebbe dovuto svolgersi dal 2 al 4 ottobre prossimi. Con estrema amarezza, siamo costretti a rinviare al 2021 l’attesa ed apprezzata competizione che ogni anno attira sempre numerosi equipaggi da tutta Italia.»

Nei giorni scorsi, attraverso i canali social della Porto Cervo Racing, la Scuderia ha condiviso un video del presidente Mauro Atzei per coinvolgere i soci e gli appassionati su quello che riguarda il Rally Terra Sarda e l’attività del Team. Purtroppo, come per altri organizzatori, sono emerse notevoli difficoltà ed incertezze non affrontabili in così poco tempo a disposizione.

«E’ una situazione molto complicata ha concluso Mauro Atzei abbiamo analizzato tutti gli aspetti e le alternative, e quella più giusta riteniamo sia rinviare il Rally Terra Sarda al 2021 affinché sia una grande festa per tutti, come è sempre stata in tutte le edizioni e negli eventi organizzati dalla Porto Cervo Racing.»

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«Questa mattina, nel poliambulatorio di San Giovanni Suergiu, si è svolta una riunione della Commissione Socio Sanitaria cui hanno partecipato i primi cittadini di San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Antioco, Portoscuso, Perdaxius, Narcao, Calasetta, Masainas, Nuxis, Villaperuccio, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias, Fluminimaggiore e Buggerru. Troviamo inconcepibile, a ridosso della discussione in Consiglio regionale sulla riforma del Sistema sanitario regionale, che il Sindaco di Iglesias fosse assente.»

Sono molto critici 6 consiglieri di minoranza del comune di Iglesias (Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi e Francesca Tronci) nei confronti del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, per la sua mancata partecipazione all’incontro tenutosi a San Giovanni Suergiu, nel corso del quale è stata avviata la mobilitazione del territorio a difesa dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali.

«Ricordiamo l’assenza anche in occasione dell’elezione del sindaco di Carbonia alla carica di Presidente – aggiungono i 6 consiglieri di minoranza -. L’assenza è un fatto grave se si considera che Iglesias dovrebbe ambire ad un ruolo da protagonista, in un momento in cui occorre ridare slancio alle istanze di un territorio dove le criticità legate a chiusure, trasferimenti, riduzioni, sospensioni di servizi sanitari ospedalieri e territoriali sono ormai diventate intollerabili.»

«Dalla riunione è scaturita la richiesta di un incontro urgente con l’assessorato regionale della Sanità ed una serie di incontri territoriali per evidenziare e portare avanti le istanze di un territorio dove, all’emergenza da Coronavirus, si aggiunge anche la probabile chiusura di diversi servizi territorialiconcludono i 6 consiglieri di minoranza -. Lamentarsi o inscenare proteste a decisioni prese, non serve a nulla. Occorre partecipare alla fase di discussione delle iniziative da intraprendere per ridare ai Presidi Ospedalieri di Iglesias il ruolo che meritano nel territorio.»

La prossima riunione dei sindaci è stata già convocata a Buggerru, in una data ancora da stabilire.

   

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Sabato 30 maggio alle ore 10.00, in piazza Giorgio Carta, a Cortoghiana, si svolgerà il terzo appuntamento annuale (dopo quelli del 25 gennaio e del 23 maggio) con “Alberi per il Futuro”, l’iniziativa organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con genitori e volontari, finalizzata alla piantumazione di un albero per ciascun bimbo nato a Carbonia nella prima parte del 2019. Sono 20 gli alberi di fillirea che verranno messi a dimora per l’occasione. Ciascuna piantumazione verrà identificata con un’apposita etichetta contenente il nome, il cognome e la data di nascita del bambino.

Il sindaco Paola Massidda ha inviato una lettera di invito ai piccoli: «Caro giovane concittadino, ti scrivo questa lettera per invitarti all’iniziativa “Alberi per il Futuro”, in cui tanti volontari pianteranno un albero per ogni bambino nato nel 2019. Ebbene, con grande piacere ti comunico che tu sei uno di questi e a te dedicheremo questo piccolo omaggio nella consapevolezza che “chi pianta un albero mette radici nel domani. Con l’augurio che in quel domani e in quel futuro tu possa essere protagonista. Ti aspetto sabato 30 maggio alle ore 10.00, in piazza Giorgio Carta, a Cortoghiana. Un caro saluto a te e alla tua famiglia».

Come ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, «l’iniziativa “Alberi per il Futuro” non sarà concentrata soltanto nella frazione di Cortoghiana, ma anche nella città di Carbonia. Questa azione educativa e nel contempo costruttiva di nuove aree verdi vedrà il prossimo autunno nel comparto di via Sardegna la messa a dimora inizialmente di 327 piante e successivamente di altre 102; nel corso dell’inverno sono stati piantumati alberi lungo via Manno e la via Marche, piante che saranno abbinate ad altrettanti nuovi nati; altri interventi sono previsti sempre nella via Marche, a completamento delle attività iniziate con il rifacimento del marciapiede, e in via fosse Ardeatine, ad abbellimento delle grandi aiuole, orfane delle palme abbattute a causa del punteruolo rosso».

ll sindaco Paola Massidda e l’assessore deall’Ambiente Gian Luca Lai invitano tutti i cittadini, le associazioni, gli studenti ed i vivaisti a partecipare, sabato 30 maggio, ad un’azione concreta di cittadinanza attiva, che consentirà di incrementare il patrimonio verde della nostra città.

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I sindaci del Sulcis Iglesiente si sono riuniti questa mattina a San Giovanni Suergiu, per discutere della grave crisi sanitaria che sta investendo il territorio. È dal 2017 che i primi cittadini dei Comuni del Sulcis evidenziano le criticità dovute alle chiusure e alle sospensioni dei servizi sanitari ospedalieri territoriali. Non ultima, arriva la chiusura, entro il mese di giugno, del servizio di diabetologia nei poliambulatori di San Giovanni Suergiu, Calasetta, Narcao e Santadi. Sospesi, ridotti o addirittura trasferiti anche gli screening territoriali e alcuni servizi ambulatoriali mentre le dotazioni medico-infermieristiche risultano sofferenti per la ridotta turnazione e le mancate assunzioni.
In questo periodo post Covid-19, la situazione si è resa ancora più evidente, sebbene i sindaci dei vari Comuni si auspicassero invece una ripresa e una maggiore sensibilità verso queste problematiche, da parte delle istituzioni. Sensibilità che invece non c’è stata.
Riprende, dunque, la protesta dei primi cittadini, in concomitanza con la discussione, in Consiglio regionale, proprio della Riforma del sistema regionale sanitario.
La conferenza stampa che questa mattina si è svolta presso il Poliambulatorio di San Giovanni Suergiu è solo la prima di una serie di proteste itineranti che i sindaci dei vari Comuni hanno deciso di mettere in atto.
«Una battaglia che abbiamo iniziato nel 2017 spiega il primo cittadino di Perdaxius, Gianfranco Trullu – Sembrava che si fosse risolto tutto, invece la situazione sta precipitando, anche a causa del Corona Virus. Si tratta di problematiche di carattere oramai ordinario, ovvero dell’eliminazione di servizi in modo quasi indifferente. Ci opponiamo a questo. Abbiamo ideato questa battaglia per la sanità, nel nostro territorio, a favore dei nostri cittadini.»
L’Unione dei Comuni del Basso Sulcis chiede da tempo uno sguardo più attento verso i servizi sanitari territoriali, in modo da agevolare anche la deospedalizzazione e la domiciliazione dei pazienti più deboli.
«Chiediamo di portare a termine la riorganizzazione ospedaliera sottolinea Ivo Melis, sindaco di Masainas e presidente dell’Unione dei Comuni del Basso Sulcis -. Chiediamo di avere una giusta efficienza negli ospedali e nell’intero territorio, perché solo in questo modo si può sopperire all’esigenza dei pazienti. Tanto più in questo periodo di Corona Virus, in cui l’efficienza è ancora più essenziale. Non abbiamo ancora visto la riorganizzazione generale degli ospedali e del territorio, quindi premeremo per avere un incontro urgentissimo con la Regione.» 
La Conferenza socio sanitaria del Sulcis Iglesiente ha richiesto più volte attenzione alla Regione verso i servizi ambulatoriali e ospedalieri. «Come Conferenza territoriale, abbiamo chiesto attenzione verso la medicina di base e quindi verso quella territorialesottolinea Paola Massidda, sindaca di Carbonia e presidente della Conferenza socio sanitaria del Sulcis Iglesiente -. Occorre, come prevede lo stesso decreto legge bilancio, che la medicina del territorio sia rafforzata, soprattutto in questo periodo. La sanità deve essere vicina al cittadino per contrastare il pericolo di una nuova diffusione del Covid. Invece, nonostante i rischi appena passati, gli ambulatori territoriali, anziché essere rafforzati, chiudono. Per quanto riguarda la diabetologia, il nostro territorio è uno dei più colpiti, col tasso più alto di malati diabetici. Non possiamo rinunciare a questi ambulatori. San Giovanni Suergiu, Narcao, Santadi e Calasetta  vedono la chiusura di questi ambulatori. Per cui, mandiamo avanti questa iniziativa di vicinanza e di informazione dei cittadini perché siamo stufi di scrivere a una Regione che non risponde.»
I Sindaci, quindi, si uniscono per denunciare e lamentare questi tagli indiscriminati ai servizi sanitari territoriali e alla venuta meno delle visite diabetologiche. La Sardegna vanta il triste primato, a livello europeo, di malati di diabete.
«La Federazione Rete Sarda Diabete ha lanciato spesso appelli – precisa Riccardo Trentin, presidente della Federazione -. Il Sulcis Iglesiente è l’area geografica col più alto tasso di incidenza di diabete di tipo secondo, per cui i servizi vanno ripartiti e distribuiti in maniera capillare su tutto il territorio. I diabetologi vanno in pensione ed è necessario che vengano sostituiti e gli organici rimpinguati. Il problema è davvero importante. Un altro aspetto grave è il diabete di tipo 1. Noi siamo l’area geografica, a livello mondiale, con la più alta incidenza di questo tipo di diabete, che si annovera tra le malattie autoimmuni. Per questo motivo, anche l’aspetto pediatrico è da considerarsi strategico. È vero che in questa “Fase 2” si sta cercando di riorganizzare il sistema ma né la telemedicina né la teleassistenza sono sufficienti per gestire queste problematiche. Oltretutto, occorre che la telemedicina venga strutturata come prestazione sanitaria. La Sardegna ancora stenta ad allinearsi a tutto il resto d’Italia. Queste prestazioni, nella nostra regione, non sono ancora riconosciute.»
Federica Selis

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222941575635811/

 

  

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«Abbiamo collaborato responsabilmente nei mesi scorsi per garantire ai sardi che politica e istituzioni regionali avessero voce univoca sulla sicurezza e sulla difesa dalla pandemia. Da quando il presidente Christian Solinas ha pensato che il peggio fosse passato e ha iniziato a muoversi da solo, non ha fatto che confondere, spaventare e danneggiare i sardi.»
E’ molto duro l’attacco di Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico, al presidente della Regione Christian Solinas, sulla gestione dell’emergenza.
«Dopo 4 intense settimane passate a formulare le più strampalate ipotesi per generare un fantomatico passaporto sanitario per entrare in Sardegna, il presidente della Regione, scoperto il bluff sul piano politico, istituzionale, amministrativo e scientifico, annaspa nel ridicolo che lui stesso ha generatoha aggiunto Emanuele Cani -.
Noi preferiamo parole chiare: non esiste e non è mai esistita né sul piano scientifico né sul piano amministrativo un passaporto sanitario come quello frutto della sua immaginazione. In tutto il mondo questo si ottiene solo da una vaccinazione, come quelle obbligatorie per chi viaggia verso alcuni Paesi nel mondo, che oggi non è disponibile per il Coronavirus che ha portato il Covid -19. Da tempo stiamo insistendo sulla necessità, invece, di effettuare uno screening della popolazione sarda con tamponi e test, richiesta completamente ignorata dal presidente Solinas.»
«Il presidente sa, e non può continuare a nascondersi dietro un dito, che se vuole garantire maggiore sicurezza ai sardi deve applicare con attenzione le indicazioni comportamentali già presenti o renderle più cogenti, ma per questo deve assumersi la responsabilità di farloha sottolineato Emanuele Cani -. Non può pensare di essere l’uomo di tutte le aperture e sperare che le chiusure le facciano altri: la responsabilità dei controlli o di definire regole più restrittive con protocolli di sicurezza per le strutture turistiche, come di un’organizzazione sanitaria adeguata e di un piano sanitario adeguato è solo del presidente della Regione, in particolare pensi il Presidente a prevedere ed attuare il piano sanitario con la organizzazione dei servizi sanitari territoriali, anche in previsione dei previsti afflussi turistici, con la riorganizzazione degli ospedali per tutte le patologie, pur mantenendo attive tutte le strutture Covid.»
«Il Presidente sa bene tutto questo e non ha esitato a giocare in maniera spregiudicata con le paure dei sardi al gioco che sa fare meglio, lo scaricabarile, solo per nascondere la sua assoluta mancanza di idee e iniziative per risollevare la Sardegna dopo un anno di gestione e tre mesi di fermo totaleha concluso il segretario regionale del Partito democratico -. Il problema che ha buttato via in pochi giorni un’immagine della Sardegna che non aveva bisogno di essere esposta in questo modo e denigrata. Il turismo è una cultura innanzitutto ma per moltissime famiglie in Sardegna è anche un lavoro e una professione. E queste famiglie non meritavano di essere danneggiate dal loro Presidente.»

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Le squadre del pronto intervento di Abbanoa sono a lavoro in località Rio Murtas a Narcao per eseguire d’urgenza la riparazione di un improvviso guasto verificatosi questa mattina nell’acquedotto che alimenta Carbonia, Gonnesa, Portoscuso, Perdaxius, Narcao, Villaperuccio, Santadi, Giba, Masainas e Piscinas. La rottura riguarda un tratto di condotta in acciaio del diametro di 700 millimetri. Son ora in corso le operazioni di isolamento e svuotamento della tubatura per poi procedere alla sostituzione e saldatura del punto interessato. Per tutta la durata dei lavori, che andranno avanti senza sosta fino a tarda serata, sarà necessario sospendere interrompere l’alimentazione dei serbatoi d’accumulo nei centri interessati.

L’erogazione alle utenze dei comuni interessati potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 20.00 di stasera. Il servizio sarà nuovamente operativo domani mattina alle 6.00 per consentire durante la notte di ripristinare i livelli negli stessi serbatoi.

Sarà cura dei tecnici di Abbanoa limitare le ore di interruzione qualora l’intervento dovesse essere completato in tempi minori rispetto a quelli previsti. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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Il Consiglio regionale si riunirà giovedì 4 giugno alle 10,30. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo, presieduta dal presidente Michele Pais. All’ordine del giorno: la proposta di legge 91/A (Maieli e più) “Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998)” ed il dibattito sulla “Fase 2”  del Covid-19 richiesto da tutti i consiglieri dell’opposizione.

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Dalla giornata di sabato 30 maggio, riapriranno ai visitatori i siti di Porto Flavia e della Grotta Santa Barbara.
Porto Flavia seguirà i seguenti orari: aperto il 30 e 31 maggio e 1° e 2 giugno
Visite guidate alle ore 10.00 – 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 – 17.00
Nel sito potranno accedere 30 persone per ogni turno di visita. I visitatori saranno divisi in due gruppi di 15 persone, il secondo gruppo dovrà attendere circa 15 minuti per poter accedere alla galleria. Sarà necessario mantenere il distanziamento sociale tra persone di diverso nucleo familiare durante la visita
Grotta Santa Barbara seguirà i seguenti orari: aperto il 30 e 31 maggio e 1° e 2 giugno
Visite guidate alle ore 10.30 – 12.00 – 14.00 – 15.30
Nella Grotta potranno accedere 15 persone per ogni turno di visita. Sarà necessario mantenere il distanziamento sociale tra persone di diverso nucleo familiare durante la visita.
Per poter visitare i siti è vivamente consigliata la prenotazione sul sito www.iglesiasturismo.it
Per i visitatori dei siti di Porto Flavia e Grotta Santa Barbara sarà possibile accedere gratuitamente al Museo del Costume, in via Mazzini. Per poterlo visitare, rivolgersi all’Ufficio Turistico in Piazza Municipio.
«E’ importante ripartire in tutta sicurezza e riaprire ai visitatori due meraviglie del nostro territorioha commentato il sindaco Mauro Usai contiamo presto di poter aprire un altro sito di grande rilevanza come la Galleria Villamarina, per dare ai visitatori un’offerta turistica ampia e complessiva, con le bellezze paesaggistiche, le aree costiere, i siti ex minerari, le tradizioni, e le aree di interesse storico e culturale.»
Di seguito il regolamento per i visitatori, in base alle disposizioni di prevenzione Covid-19:
– obbligo della misurazione della temperatura corporea prima dell’ingresso, con più di 37,5 °C sarà vietato l’accesso al sito
– obbligo di indossare mascherina e guanti
– durante la visita distanziamento di almeno un metro tra persone di diverso nucleo familiare
– obbligo di igienizzare le mani (guanti compresi) prima dell’ingresso
L’Ufficio Turistico è aperto dal 25 maggio e seguirà i seguenti orari: dal 25 al 31 maggio
Aperto tutti i giorni, mattina 10.00/12.00 pomeriggio 16.00/19.00
Dal 1° giugno al 30 settembre
Aperto tutti i giorni, mattina 10.00/13.00 pomeriggio 15.00/19.00
A breve saranno disponibili gli orari per le visite nel mese di giugno.

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Anche nelle ultime 24 ore, nessun nuovo caso positivo al Covid-19 in Sardegna su 1.293 tamponi eseguiti e nessun decesso.

I casi accertati nell’Isola dall’inizio dell’emergenza restano complessivamente 1.355. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 54.587 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 40, di cui 38 con sintomi e 2 in terapia intensiva, mentre 160 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 200. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 961 pazienti guariti (+14 rispetto al dato precedente), più altri 64 guariti clinicamente. Non si registrano nuove vittime, in tutto 130.

Sul territorio, dei 1.355 casi positivi complessivamente accertati, 250 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.