21 November, 2024
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Aldo Salaris (Riformatori sardi): «E’ arrivato il momento di dare risposte al settore del charter nautico»

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«Il settore del charter nautico necessita di misure urgenti che possano ammortizzare il più possibile gli effetti dei mancati introiti causati dall’emergenza Covid-19.»
La sollecitazione arriva dal consigliere regionale dei Riformatori sardi Aldo Salaris che chiede l’intervento del presidente della Regione e dell’assessore del Turismo. Aldo Salaris spiega che è arrivato il momento di dare risposte ad un settore che in Sardegna coinvolge circa 180 imprese e 3.000 dipendenti e che nel solo segmento del charter delle barche a vela conta oltre 30 società che operano con più di 300 imbarcazioni per un totale che supera i 2.500 posti letto. Queste ultime sono aziende che garantiscono indotto economico e lavoro a più di 125 dipendenti diretti e 125 indiretti per un giro d’affari che supera i 27.000.000 di euro nella stagione operativa che va da aprile ad ottobre.
«La grave crisi economica causata dalla diffusione del Covid-19 ha costretto il settore del charter nautico a fare fronte a grosse perdite, con l’amara constatazione che il futuro non sarà roseo: si è registrato un forte crollo delle prenotazioni, una quota consistente di disdette, molti contratti sono stati rimandati al 2021 e si prevede un crollo del fatturato di circa il 40%», spiega Aldo Salaris. Come se non bastasse, per i servizi offerti dalle società di charter l’IVA è passata dall’11 al 22 per cento costringendo gli operatori ad aumentare le tariffe e conseguentemente a non essere più competitivi sul mercato europeo, i cui competitor sono paesi come Spagna, Francia, Grecia, Croazia e Turchia.
«Un aiuto concreto sostiene il consigliere regionale dei Riformatori sardipotrebbe essere quello di integrare le società che operano nel servizio di charter nautico nel settore turismo, di cui ovviamente sono parte importante e dal quale sono escluse per un codice Ateco (77.21.02) che contiene la parola “diporto”, che implica e restringe l’utilizzo dell’unità al solo scopo ricreativo mentre la definizione di turismo è “viaggio e soggiorno a scopo ricreativo. Senza tale riconoscimento non c’è alcuna possibilità di attingere ad agevolazioni di alcun tipo previste invece per il settore del turismo»
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