Gian Filippo Sechi (UDC): «Sono stati consegnati i lavori per riaprire la strada del Logudoro»
[bing_translator]
«I lavori per mettere in sicurezza e riaprire al traffico il tratto della strada del Logudoro chiuso da diversi mesi sono stati consegnati alla ditta che dovrà eseguire l’intervento. È quanto si legge nella risposta che l’assessorato regionale ai lavori pubblici ha inviato in merito all’interrogazione che ho presentato nei giorni scorsi su questo argomento. I lavori, dunque, possono essere avviati a breve e questa non può che essere una buona notizia, quella che gli abitanti di questo territorio aspettavano.»
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del gruppo UDC Cambiamo! Gian Filippo Sechi. Il tratto della SS597 è chiuso da circa sei mesi. Una situazione di emergenza temporanea si era trasformata in una chiusura ad oltranza che sta creando non pochi disagi agli automobilisti e alle attività commerciali situati nella stessa strada. Questo aveva portato il consigliere Gian Filippo Sechi a chiedere un intervento immediato da parte della Regione nei confronti di ANAS.
«La comunicazione dell’assessorato – aggiunge il consigliere dell’UDC – fa ben sperare nella riapertura della strada entro i prossimi 90 giorni. Questo infatti è il tempo stabilito per l’esecuzione delle opere da parte della ditta incaricata. Il costo totale dei lavori è di 450mila euro, il finanziamento è stato già approvato dalla direzione generale di ANAS che ha anche dato il via libera alla perizia tecnica. L’emergenza Covid-19 è stato il motivo principale del ritardo nell’avvio degli interventi che sarebbero dovuti iniziare già da alcuni mesi e che ora con le nuove disposizioni entrate in vigore dal 18 maggio potranno finalmente partire. I lavori riguarderanno la sistemazione dei versanti rocciosi e la conseguente messa in sicurezza della carreggiata stradale. Per quanto mi riguarda, oltre a ringraziare l’assessorato ai lavori pubblici per aver risposto in tempi brevi e positivamente alla mia interrogazione, l’impegno sarà ora verificare e monitorare sul rispetto dei tempi previsti per l’esecuzione delle opere – conclude Gian Filippo Sechi -. L’attesa è stata tanta e non ci possiamo permettere ulteriori ritardi.»
NO COMMENTS