Insularità in Costituzione: il presidente del Consiglio regionale Michele Pais audito dalla Commissione Affari costituzionali del Senato
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«Ritengo che l’esame del disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare intitolato “Modifica dell’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità” rappresenti un momento importante per la Sardegna e per l’ordinamento costituzionale italiano nel suo complesso. La Sardegna è un’isola, è vero. Ma è anche una Regione italiana a Statuto speciale che, con la sua identità ben definita sia territorialmente che culturalmente, rappresenta una ricchezza per l’intero Paese. Perché manifesti appieno queste potenzialità occorre tuttavia “rimuovere” quegli ostacoli strutturali che da sempre ne condizionano lo sviluppo.»
A dirlo è stato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che, questo pomeriggio, è stato sentito, in audizione, Commissione Affari costituzionali del Senato.
«Numerosi passi avanti – ha aggiunto Michele Pais – sono stati compiuti ma è un dato evidente che lo svantaggio prodotto dalla condizione insulare ancora oggi condizioni fortemente il progresso dell’Isola. L’importanza sempre crescente che sta assumendo il tema dell’oggettivo svantaggio derivante dalla condizione di insularità è sottolineata dalle iniziative intraprese in ambito regionale, nazionale ed europeo.»
«La reintroduzione di una apposita disposizione costituzionale – queste ancora le parole di Michele Pais – con la quale si dà atto dell’obiettivo divario che sussiste tra le Regioni insulari e le altre Regioni e con la quale si prevedono risorse aggiuntive destinate a colmare gli svantaggi derivanti dall’insularità rappresenta un “anello di congiunzione” tra il testo della Costituzione e lo Statuto speciale sardo che, sotto questo aspetto, risultava “spezzato” in seguito alla riforma del 2001.»
«La nuova previsione costituzionale che si propone di inserire con il disegno di legge in esame, dunque – ha rimarcato rimarca Michele Pais – rappresenta il completamento e il rafforzamento di una disposizione statutaria (anch’essa di livello costituzionale) già vigente che deve essere considerata ancora attuale proprio perché la rinascita dell’isola deve essere ancora realizzata mirando a rimuovere le vere cause che continuano a creare svantaggio.»
«Come presidente della Commissione per l’Insularità – ha concluso Michele Cossa – ho evidenziato l’importanza di rivedere la disciplina europea degli aiuti di Stato. La Sardegna – e alcuni tra i settori che più sono penalizzati dalla condizione insulare come i trasporti – non può essere trattata allo stesso modo rispetto alle regioni più ricche d’Europa. Le Isole scontano infatti problemi che le regioni della terraferma non hanno. Stiamo portando avanti un importante e delicato lavoro che dalla Sardegna arriva fino a Bruxelles.»
A dirlo è stato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che, questo pomeriggio, è stato sentito, in audizione, Commissione Affari costituzionali del Senato.
«Numerosi passi avanti – ha aggiunto Michele Pais – sono stati compiuti ma è un dato evidente che lo svantaggio prodotto dalla condizione insulare ancora oggi condizioni fortemente il progresso dell’Isola. L’importanza sempre crescente che sta assumendo il tema dell’oggettivo svantaggio derivante dalla condizione di insularità è sottolineata dalle iniziative intraprese in ambito regionale, nazionale ed europeo.»
«La reintroduzione di una apposita disposizione costituzionale – queste ancora le parole di Michele Pais – con la quale si dà atto dell’obiettivo divario che sussiste tra le Regioni insulari e le altre Regioni e con la quale si prevedono risorse aggiuntive destinate a colmare gli svantaggi derivanti dall’insularità rappresenta un “anello di congiunzione” tra il testo della Costituzione e lo Statuto speciale sardo che, sotto questo aspetto, risultava “spezzato” in seguito alla riforma del 2001.»
«La nuova previsione costituzionale che si propone di inserire con il disegno di legge in esame, dunque – ha rimarcato rimarca Michele Pais – rappresenta il completamento e il rafforzamento di una disposizione statutaria (anch’essa di livello costituzionale) già vigente che deve essere considerata ancora attuale proprio perché la rinascita dell’isola deve essere ancora realizzata mirando a rimuovere le vere cause che continuano a creare svantaggio.»
«Come presidente della Commissione per l’Insularità – ha concluso Michele Cossa – ho evidenziato l’importanza di rivedere la disciplina europea degli aiuti di Stato. La Sardegna – e alcuni tra i settori che più sono penalizzati dalla condizione insulare come i trasporti – non può essere trattata allo stesso modo rispetto alle regioni più ricche d’Europa. Le Isole scontano infatti problemi che le regioni della terraferma non hanno. Stiamo portando avanti un importante e delicato lavoro che dalla Sardegna arriva fino a Bruxelles.»
Antonio Caria
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