26 November, 2024
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La Lega ha presentato una proposta di legge per la realizzazione di aviosuperfici e campi di volo nel territorio regionale.
«Con la presente proposta di legge auspichiamo che la Sardegna possa finalmente avvalersi di una disciplina che regolamenti la realizzazione di aviosuperfici e campi di volo, al pari di quanto già avvenuto in altre regioni italianescrive in una nota di Dario Giagoni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, primo firmatario del testo depositato alcuni giorni fa – . Si tratta di una nuova norma sentita e necessaria di cui mi sono fatto promotore e sostenitore, studiandola attentamente e collaborando fin da subito con un gruppo di esperti, al fine di capirne le reali necessità. Negli ultimi anni, il settore del turismo aereo ha avuto un fortissimo impulso, sia in termini di praticanti che di aziende produttrici di aeromobili ad ala fissa e rotante, ma a tale impeto non ha fatto seguito un’eguale agevolazione nell’ambito della normativa di riferimento per la creazione ed il potenziamento delle aviosuperfici e campi di volo. Con questo strumento, saremo in grado di incrementare anche in Sardegna il volo da diporto sportivo, aumentandone la sicurezza e fornendo ai Comuni norme certe a cui far riferimento, ma soprattutto permetteremo a coloro i quali volessero investire capitali privati nella realizzazione di un’aviosuperficie, di farlo agevolmente.»
«A questo, va aggiunto un aspetto non meno rilevante conclude Dario Giagoni -: le avio superfici capillarmente distribuite sul nostro territorio, potranno fungere da indispensabile ausilio in casi di emergenza o gravi calamità naturali per i mezzi aerei di soccorso, quali ad esempio delle forze armate militari, Protezione Civile o elisoccorso regionale.»

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A Cagliari i vigili del fuoco sono intervenuti in un supermercato per spegnere le fiamme sprigionatesi da un frigorifero. Due squadre di pronto intervento, la “4A” del distaccamento cittadino portuale di Cagliari, con il supporto di un’autobotte proveniente dalla sede centrale del Comando di viale Marconi, intorno alle 14.00 hanno risposto ad una chiamata arrivata alla sala operativa 115 da via Cocco Ortu.
Gli operatori dei vigili del fuoco hanno spento il rogo e messo in sicurezza l’area coinvolta, evitando la propagazione delle fiamme all’intera attività commerciale. Sono ingenti i danni causati dai fumi che si sono sprigionati dai materiali coinvolti dalle fiamme ma nessuna persona è rimasta coinvolta.
Le cause del rogo sono in fase di accertamento. E’ probabile si sia verificato un surriscaldamento dell’impianto elettrico o un corto circuito.

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Lunedì 22 giugno, a Carbonia, iniziano le attività dei Centri Estivi per bambini, bambine, ragazze e ragazzi di età compresa tra 0 e 17 anni. Una serie di iniziative ludiche, ricreative e aggregative per consentire ai nostri figli di poter trascorrere l’estate all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Attività fondamentali per assicurare spazi di socializzazione e integrazione a centinaia di bambini e ragazzi della nostra città fortemente provati dal periodo di “isolamento forzato” da Covid-19.
Sono otto i soggetti che hanno partecipato con successo alla manifestazione di interesse indetta dal comune di Carbonia e che già lunedì 22 giugno potranno cominciare le loro attività di “Centri Estivi”:

ASD “Oltre le Parole” con sede in via Don Orione località Medau Becciu;
Parrocchia Beata Vergine Addolorata con sede in via Liguria 73;
Cooperativa “L’Albero Amico” con sede in via Umbria 22;
Asd Dolci Eventi con sede in via Cannas 1;
Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo con sede in via Mazzini 32;
Istituto delle Suore Orsoline in Somasca con sede in via Manzoni Snc;
Cooperativa Sociale Onlus “Sa Bardufola” con sede in via Sardegna 36/38;
Società Sistema Istruzione Srl con sede in via Umbria 20.

Alle otto associazioni indicate potranno presto aggiungersene altre che ancora risultano in fase di valutazione.

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Arriva una buona notizia da Tortolì: sono risultati negativi, infatti, anche gli ultimi due tamponi effettuati sulle persone venute a contatto con la cittadina positiva.
Lo ha reso noto l’Amministrazione comunale.
«Un risultato reso possibile sottolineano dal Comunedalla collaborazione sincera degli interessati e dalla efficacia e professionalità del sistema sanitario locale, in particolare del servizio di igiene pubblica dell’Ats Ogliastra e dell’Usca perfettamente coordinati tra loro.»
«Un in bocca al lupoconcludonoalla nostra concittadina che sta rispettando l’isolamento domiciliare alla quale auguriamo una pronta guarigione.»

Antonio Caria

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Va avanti da diverse settimane la lotta degli studenti dell’Università di Cagliari per il riconoscimento del diritto allo studio.

«L’ERSU ha risposto ha risposto alla nostra mobilitazionesi legge in una nota degli studenti universitari di Cagliari che manifestano da diverse settimane – avanzando proposte ben lontane dall’essere sufficienti a sopperire al disagio degli studenti. Con riguardo ai rimborsi delle rette già pagate o detratte per i mesi di non utilizzo dell’alloggio, i vertici ERSU hanno presentato alla Regione una richiesta di indennizzo da 400 €, somma che copre soltanto una parte dell’ammontare detratto per il periodo in cui è stato impossibile usufruire del servizio. Si tratta di una proposta che, anche qualora venisse accolta, rappresenterebbe un compromesso al ribasso, concepito nell’ottica di concedere un bonus e non di restituire quanto dovuto: quelli detratti sono infatti soldi degli studenti! Preso atto della posizione dell’ente circa la necessità di utilizzare la forma di «indennizzo» piuttosto che quella di “rimborso”, riteniamo che 600 € sia la somma che più si avvicina a quanto realmente ci spetta.»
«Chiediamo il rimborso totale dei pasti corrispondente a tutto il periodo di chiusura del servizio mensa per tutti i laureandi e per tutti gli studenti che rinunciano o hanno già rinunciato all’alloggio aggiungono i manifestanti -. Non basta un rimborso che copra soltanto una parte del totale! Chiediamo inoltre che venga data a tutti gli studenti la possibilità di scegliere tra rimborso e cumulo dei pasti. Nel protocollo proposto ad ATS per la riapertura degli studentati, l’ente ha predisposto la chiusura delle cucine: un grave disagio che si aggiungerà agli innumerevoli problemi che caratterizzano la vita nelle Case dello Studente. Chiediamo dunque che l’ERSU predisponga con urgenza un nuovo protocollo, da sottoporre ad ATS, che preveda la regolamentazione – con tutte le necessarie precauzioni e sicurezze – per l’utilizzo delle cucine e che tenga conto del pagamento del servizio, compreso nell’affitto detratto o pagato dagli studenti. Si vuole per altro sollecitare l’ente a porre in essere misure alternative, entro il primo luglio, tali da far fronte all’impossibilità di preparare le colazioni ed all’assenza di acqua potabile nelle strutture.»
«Considerata l’applicazione della riduzione di posti alloggio anche per il prossimo anno, come previsto dal protocollo, chiediamo che l’ERSU provveda sin da ora a delineare una strategia in grado di sopperire a tali mancanzesostengono ancora gli studenti universitari di Cagliari che manifestano da diverse settimane -. Vista l’importanza dei disagi causati dalla chiusura delle strutture per quattro mesi, chiediamo che gli studentati e le mense rimangano aperti per tutto il mese di agosto.
L’ente deve necessariamente chiarire la posizione di coloro che hanno sospeso il pagamento delle rette (come disposto dall’ente stesso a inizio maggio) durante i mesi dell’emergenza, i quali – secondo la normativa nazionale più volte menzionata da ERSU – potrebbero ora perdere lo status di fuorisede, avendo finora pagato meno di dieci mensilità. Chiediamo infine che venga posticipata la scadenza del 10 luglio per la certificazione dei crediti per le matricole di I e II livello, ai fini dell’ottenimento della seconda rata della borsa di studio entro il mese di luglio. Le proposte che l’ente ha avanzato in Regione sono lontane dai bisogni degli studenti, non adeguate a garantire concretamente il diritto allo studio e, per questi motivi, le riteniamo inaccettabili. Finché l’ERSU non rappresenterà e tutelerà l’interesse degli studenti concludono gli studenti universitari di Cagliari che manifestano da diverse settimane -, saremo pronti a mobilitarci ancora per la difesa dei nostri diritti. Non pagheremo noi il prezzo di questa crisi.»

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Il comune di Carbonia ha pubblica le graduatorie provvisorie relative alle “Azioni di sostegno al diritto allo studio 2019”, consistenti in borse di studio – a favore degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado – e nel cosiddetto “buono libri”, il cui fine è rimborsare le spese maturate per l’acquisto dei testi scolastici da parte di allievi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

A beneficiare delle borse di studio sono ben 395 ragazzi di Carbonia, mentre ad aggiudicarsi il rimborso del “buono libri” sono 305 studenti.

«Si tratta di un contributo indispensabile per tante famiglie della nostra città che, nonostante siano fortemente gravate dalla crisi economica, fanno di tutto per assicurare ai propri figli il diritto allo studio. Le borse di studio ed il rimborso per le spese relative ai libri rappresentano anche un sostegno all’inclusione ed un fattore di contrasto alla dispersione scolastica, che in Sardegna fa registrare numeri da record», ha commentato il sindaco, Paola Massidda.

L’elenco provvisorio degli studenti ammessi ed esclusi, è stato pubblicato sull’Albo pretorio comunale al seguente link:

https://cloud.urbi.it/urbi/progs/urp/ur1ME002.sto?StwEvent=102&DB_NAME=n200411&IdMePubblica=21116&Archivio=

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Il comandante della Polizia locale di Carbonia, Gioni Biagioni, con l’ordinanza n. 95 del 18 giugno 2020 ha adottato un provvedimento in materia di viabilità al fine di garantire maggiore fluidità nella circolazione e sicurezza degli addetti alle operazioni di commercio su aree pubbliche e dei cittadini che si recano ai mercatini settimanali di piazza Ciusa.

Ogni sabato, dalle ore 6.00 alle ore 14.00, sono previste le seguenti disposizioni:

  • Piazza Ciusa, divieto di sosta con rimozione forzata (eccetto la corsia di scorrimento tra via Nuoro e via San Ponziano/via Lucania) e divieto di transito;
  • Piazza Rinascita (area di sosta a pagamento non custodita): divieto di sosta con rimozione forzata eccetto i veicoli adibiti all’attività di commercio su area pubblica;
  • Via Marche (nel tratto di intersezione con via Nuoro e l’attraversamento pedonale prospiciente piazza Berlinguer): divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito;
  • Via San Ponziano (all’intersezione con via Lucania): apposizione di segnaletica di svolta obbligatoria a destra per chi proviene da via San Ponziano in direzione via Lucania;
  • Via Lucania (all’intersezione con piazza Ciusa): apposizione di segnaletica di svolta obbligatoria a sinistra per chi proviene da via San Ponziano in direzione via Lucania;
  • Via Marche (all’intersezione con via Nuoro): sistemazione segnaletica con divieto di transito;
  • Piazza Ciusa (all’intersezione con via San Ponziano): posizionamento segnaletica di direzioni consentite diritto e destra per chi proviene da piazza Ciusa in direzione via San Ponziano;
  • Via Cagliari (all’intersezione con via Marche): sistemazione segnaletica di preavviso di “Strada chiusa” a 150 metri dal Mercato Civico Comunale;
  • Piazza Ciusa, nello spazio antistante l’area di ingresso e di uscita dal mercato, sistemazione segnaletica di “Divieto di sosta con rimozione forzata”.

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«Disoccupati, lavoratori dipendenti, autonomi, Partite IVA. Non si contano le famiglie sarde che ancora attendono di ricevere il bonus da 800 euro della Regione Sardegna, mai arrivato a destinazione a causa della mancata erogazione dei fondi ai Comuni da parte della Regione. Una misura di carattere emergenziale, fondamentale per consentire in alcuni casi la sopravvivenza stessa del nucleo familiare, che non è stata ancora attuata del tutto. Le promesse del presidente Christian Solinas, purtroppo, sono state vergognosamente disattese ancora una volta, a discapito di tutti coloro che, economicamente più fragili, confidavano e ancora oggi confidano nel bonus regionale per far fronte a questo durissimo periodo di crisi.»

La denuncia arriva dalla capogruppo del M5S Desirè Manca, prima firmataria di una mozione sottoscritta dai consiglieri Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas, che impegna il Governatore e la Giunta a garantire il razionale utilizzo delle risorse disponibili, incentrato sul fabbisogno del singolo nucleo familiare e rimesso all’ente locale per quanto riguarda la capacità di individuare i beneficiari ed erogare il sussidio con maggiore rapidità.

«La legge regionale n. 12 sulle misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie risale all’8 aprile scorso – ricorda Desirè Manca – giorno in cui la stampa ha dato la notizia di uno stanziamento pari a 120 milioni di euro. Peccato che la cifra elogiata da Presidente e Giunta in realtà sia molto lontana da quella effettivamente messa a disposizione dei Comuni per sostenere i cittadini in difficoltà. Al netto delle lodi di parte, quello che è stato definito “il primo urgente intervento per affrontare l’emergenza economica e sociale in atto” non è stato portato a compimento. Pertanto, chiedo al presidente Christian Solinas e alla Giunta di attivarsi con urgenza per sbloccare immediatamente e definitivamente le procedure di trasferimento dei fondi ai Comuni senza ulteriori dubbi o fraintendimenti. I sardi attendono ormai da troppo tempo il sostegno promesso.»

«Dei 120 milioni di euro promessi – aggiunge Desirè Manca – 31 milioni erano già presenti nei bilanci dei singoli comuni, mentre gli altri 89 avrebbero dovuto essere trasferiti dalla Regione alle casse comunali sulla base del fabbisogno dichiarato. Gli aventi diritto al sussidio, secondo quanto affermato dalla Regione, una volta presentata la domanda, avrebbero dovuto ricevere l’indennità (cumulabile con altre forme di sostegno al reddito) entro 48 ore. Tempi che non sono stati assolutamente rispettati, al punto che diversi comuni hanno inviato più volte la richiesta di ulteriore fabbisogno alla Regione per ricevere le somme necessarie ad evadere tutte le richieste, senza però aver ricevuto il trasferimento di ulteriori fondi – conclude Desirè Manca -. Adesso è il momento di agire, basta con i vuoti proclami che non danno alcun ristoro a chi è realmente in difficoltà.»

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Un incendio si è sviluppato intorno alla mezzanotte in un capannone di circa 1.000 metri quadri, nel quale erano presenti una notevole quantità di biancheria per la casa e materiale cartaceo d’archivio e alcune attività artigianali sito nella viale Elmas, comune di Cagliari.
Per le operazioni di spegnimento sono intervenute, tre squadre dei vigili del fuoco con APS (Autopompaserbatoio), una dalla centrale, una dal distaccamento porto ed una arrivata dal distaccamento di Iglesias, quattro ABP (Autobottepompa), un’autoscala, un furgone, auto respiratori dalla centrale di viale Marconi e la kilolitrica con 25.000 litri d’acqua dal distaccamento aereoportuale vigili del fuoco di Elmas.
Sul posto, a coordinare le complesse operazioni, il funzionario dei vigili del fuoco reperibile, coadiuvato da due capi reparto ed il NIAT (Nucleo Investigativo Antincendio Territoriale), in totale sono intervenute trentadue unità vigili del fuoco di varie qualifiche. Le cause sono in fase di accertamento. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato, per garantire la sicurezza delle operazioni e limitare il traffico. Per quanto di loro competenza, tre le volanti presenti.

 

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Incendio nel primo pomeriggio nelle campagne di Tratalias. Le fiamme sono divampate in località Gisella e hanno interessato alcuni terreni caratterizzati da erba sfalciata e impianti di irrigazione. Per domare l’incendio sono intervenuti tre mezzi dei Vigili del Fuoco di Carbonia, coadiuvati dalla Protezione Civile di Carbonia, Terraseo e Sant’Anna Arresi. Di supporto ai mezzi a terra è intervenuto l’elicottero della base del Marganai.
Federica Selis