Debora Porrà: «Un ospedale per il territorio a Villamassargia»
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«Giovedì 11 giugno 2020, la Sesta Commissione Regionale ha convocato le audizioni di Anci, Funzione Pubblica Sindacati, sindacati autonomi, Università e Ordini professionali per la discussione del D.L. 112 – P.L. 121, ovvero la Riforma del Sistema Sanitario Regionale. Colgo questa occasione per parlare della proposta del comune di Villamassargia che per un anno ha lavorato alla candidatura di questo comune per ospitare il nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente.»
Il sindaco di Villamassargia, Debora Porrà, rilancia la candidatura di Villamassargia a sede del nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente.
«La nostra Amministrazione avrebbe voluto presentare alla cittadinanza il progetto nel secondo degli incontri pubblici organizzati a Casa Fenu, ma l’emergenza #coronavirus ci ha obbligato ad annullare il dibattito – aggiunge Debora Porrà -. Premesso che la costruzione di un nuovo ospedale nel Sulcis iglesiente è un obiettivo dichiarato dall’Amministrazione regionale e che questa Amministrazione comunale si è candidata l’anno scorso individuando un’area del proprio territorio libera da vincoli, penso che non si possa approcciare al tema senza inquadrarlo qui ed ora.»
«Ci può essere una buona riforma sanitaria senza una riforma degli enti locali? Penso di no: le istanze del nostro territorio, incoraggiate anche dagli incontri dell’assessore Quirico Sanna e dell’assessore Mario Nieddu (in separate sedi) con i sindaci del Sulcis Iglesiente che hanno sempre annunciato, per le rispettive competenze, che la provincia del Sulcis Iglesiente sarebbe stata ripristinata (nonostante le leggi nazionali e i referendum…) e la costruzione del nuovo ospedale unico nel Sulcis Iglesiente fosse prioritaria – sottolinea il sindaco di Villamassargia -. Nel frattempo, a piccole dosi ma con costanza, condivisa in maniera trasversale da tutte le amministrazioni regionali, il sistema sanitario del Sulcis Iglesiente ha subito un lento depauperamento che ha originato un’emorragia di mobilità passiva verso Cagliari. Ciò sta portando alla saturazione anche il sistema cagliaritano e progressivamente potrebbe addirittura causare il futuro smantellamento complessivo dei servizi sanitari del nostro territorio, giustificato dal basso numero di prestazioni. Ma i numeri non sono bassi, perché nel Sulcis Iglesiente regna la salute, al contrario, occorre ripensare una sanità sui numeri delle patologie esistenti ed individuare uno o più settori di eccellenza su cui puntare, in modo da poter attrarre mobilità sull’eccellenza da altri territori.»
«Occorre puntare sull’eccellenza, il dimensionamento, la territorialità, la specializzazione e la complementarietà col Sistema Sanitario Regionale per riprogrammare la sanità nel Sulcis Iglesiente. Serve, soprattutto, una sanità territoriale, superando con l’organizzazione e la rifunzionalizzazione delle strutture il termine di sostituzione (termine letterale da DL 112), attraverso lo studio di complementarietà delle strutture, tra nuove ed esistenti, le quali potrebbero diventare ospedali di comunità e centri per le acuzie, a disposizione dei territori più lontani, perché NESSUNO VIVE IN PERIFERIA SE IL CITTADINO È IL CENTRO DEI SERVIZI PUBBLICI. Dobbiamo anche salvaguardare gli investimenti finora fatti e qualificare il servizio con un nuovo ospedale di eccellenza, per cui Villamassargia risulta il primo e unico comune candidato per costruire una struttura secondo il DM 70/2015 e, quindi, non inferiore ai 300-400 posti letto – conclude Debora Porrà -. Non conosciamo ancora la versione finale del nuovo testo legislativo regionale, ma IN ATTESA CHE SI COMPIA LA RIFORMA, NESSUN SERVIZIO DEVE ESSERE PIÙ SMANTELLATO O SOTTRATTO AL TERRITORIO, ALTRIMENTI RESTERÁ BEN POCO DA RIFORMARE!»