27 November, 2024
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«Giovedì 11 giugno 2020, la Sesta Commissione Regionale ha convocato le audizioni di Anci, Funzione Pubblica Sindacati, sindacati autonomi, Università e Ordini professionali per la discussione del D.L. 112 – P.L. 121, ovvero la Riforma del Sistema Sanitario Regionale. Colgo questa occasione per parlare della proposta del comune di Villamassargia che per un anno ha lavorato alla candidatura di questo comune per ospitare il nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente.»

Il sindaco di Villamassargia, Debora Porrà, rilancia la candidatura di Villamassargia a sede del nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente.

«La nostra Amministrazione avrebbe voluto presentare alla cittadinanza il progetto nel secondo degli incontri pubblici organizzati a Casa Fenu, ma l’emergenza #coronavirus ci ha obbligato ad annullare il dibattitoaggiunge Debora Porrà -. Premesso che la costruzione di un nuovo ospedale nel Sulcis iglesiente è un obiettivo dichiarato dall’Amministrazione regionale e che questa Amministrazione comunale si è candidata l’anno scorso individuando un’area del proprio territorio libera da vincoli, penso che non si possa approcciare al tema senza inquadrarlo qui ed ora.»

«Ci può essere una buona riforma sanitaria senza una riforma degli enti locali? Penso di no: le istanze del nostro territorio, incoraggiate anche dagli incontri dell’assessore Quirico Sanna e dell’assessore Mario Nieddu (in separate sedi) con i sindaci del Sulcis Iglesiente che hanno sempre annunciato, per le rispettive competenze, che la provincia del Sulcis Iglesiente sarebbe stata ripristinata (nonostante le leggi nazionali e i referendum…) e la costruzione del nuovo ospedale unico nel Sulcis Iglesiente fosse prioritariasottolinea il sindaco di Villamassargia -. Nel frattempo, a piccole dosi ma con costanza, condivisa in maniera trasversale da tutte le amministrazioni regionali, il sistema sanitario del Sulcis Iglesiente ha subito un lento depauperamento che ha originato un’emorragia di mobilità passiva verso Cagliari. Ciò sta portando alla saturazione anche il sistema cagliaritano e progressivamente potrebbe addirittura causare il futuro smantellamento complessivo dei servizi sanitari del nostro territorio, giustificato dal basso numero di prestazioni. Ma i numeri non sono bassi, perché nel Sulcis Iglesiente regna la salute, al contrario, occorre ripensare una sanità sui numeri delle patologie esistenti ed individuare uno o più settori di eccellenza su cui puntare, in modo da poter attrarre mobilità sull’eccellenza da altri territori.»

«Occorre puntare sull’eccellenza, il dimensionamento, la territorialità, la specializzazione e la complementarietà col Sistema Sanitario Regionale per riprogrammare la sanità nel Sulcis Iglesiente. Serve, soprattutto, una sanità territoriale, superando con l’organizzazione e la rifunzionalizzazione delle strutture il termine di sostituzione (termine letterale da DL 112), attraverso lo studio di complementarietà delle strutture, tra nuove ed esistenti, le quali potrebbero diventare ospedali di comunità e centri per le acuzie, a disposizione dei territori più lontani, perché NESSUNO VIVE IN PERIFERIA SE IL CITTADINO È IL CENTRO DEI SERVIZI PUBBLICI. Dobbiamo anche salvaguardare gli investimenti finora fatti e qualificare il servizio con un nuovo ospedale di eccellenza, per cui Villamassargia risulta il primo e unico comune candidato per costruire una struttura secondo il DM 70/2015 e, quindi, non inferiore ai 300-400 posti lettoconclude Debora Porrà -. Non conosciamo ancora la versione finale del nuovo testo legislativo regionale, ma IN ATTESA CHE SI COMPIA LA RIFORMA, NESSUN SERVIZIO DEVE ESSERE PIÙ SMANTELLATO O SOTTRATTO AL TERRITORIO, ALTRIMENTI RESTERÁ BEN POCO DA RIFORMARE!»

 

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L’Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias interviene sul progetto dell’assessorato regionale della Sanità che prevede l’attivazione di 6 posti di terapia intensiva pediatrica al Santissima Trinità di Cagliari.

«Sul solco delle sollecitazioni della Consulta Pediatrica, abbiamo già più volte sottolineato, anche direttamente alla sua attenzione, che non possiamo più permetterci che il Servizio Sanitario Regionale non garantisca agli utenti in età pediatrica la RIANIMAZIONE PEDIATRICA: se la prospettiva della sua attivazione strutturata e non occasionale pone una volta per tutte fine alla lotteria dei voli d’urgenza per il continente, non abbiamo che da essere soddisfatti e possiamo finalmente investire nei Medici Pediatri, nei Rianimatori, nelle Infermiere Pediatriche e sarà una sfida vinta», scrive in una nota il presidente dell’OPI Carbonia Iglesias Graziano Lebiu -.

Ricordando, sinteticamente, che a prescindere dall’emergenza CoViD.19:

– I tassi di mortalità da arresto cardiaco extraospedaliero variano dall’80 al 97% nei lattanti e nei bambini;

– Il tasso di mortalità per l’arresto cardiaco in H. per neonati e bambini oscilla tra il 40% e il 65%, Il tasso di mortalità dal 20 al 25% in caso di arresto respiratorio isolato;

– Gli esiti neurologici sono spesso gravemente invalidanti;

– I protocolli di rianimazione pediatrica si applicano ai bambini di età inferiore ad un anno e ai bambini fino all’età della pubertà o ai bambini di peso < 55 kg;

– Circa il 50-65% dei bambini che richiedono una rianimazione cardiopolmonare è < 1 anno. Di questi, la maggior parte ha < 6 mesi;

– Circa il 6% dei neonati richiede la rianimazione al momento del parto. L’incidenza aumenta significativamente se il peso alla nascita è < 1.500 g;

– Circa il 10% nei neonati richiede assistenza respiratoria al momento della nascita. Meno dell’1% ha bisogno di una rianimazione prolungata;

conclude Graziano Lebiu – chiediamo di essere rassicurati che la Rianimazione Pediatrica possa essere garantita ed entrare a pieno titolo e sine die nel Servizio Sanitario Regionale, e non solo nella fase attuale di controllo e lotta alla diffusione del CoViD-19: i diritti degli utenti pediatrici non vanno in lock down.»

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In vista del prossimo Consiglio comunale di lunedì 15 giugno, i gruppi consiliari Genti Noa e Sant’Antioco Attiva hanno depositato una mozione congiunta già portata all’ordine del giorno, sulla situazione degli impianti cittadini.
«L’intento dei consiglieri di opposizione è quello di persuadere la maggioranza a risolvere nel più breve tempo possibile la situazione di crisi nella quale versano gli impianti sportivi cittadini, alcuni dei quali inagibili ed altri inutilizzabili da circa un anno, con grave disagio per le società sportive e gli atletisi legge in una nota di Genti Noa -. Le società calcistiche si sono quindi trovate costrette, dallo scorso autunno, ad emigrare nella vicina Calasetta dove si sono svolti allenamenti e competizioni agonistiche. Questa sgradevole situazione ha portato allo stremo le società sportive e ben 400 atleti circa che, obbligati ad accollarsi oneri organizzativi e finanziari, aggravati inoltre dallo stop Covid-19, non potranno iscriversi alle prossime competizioni. Non sono mancate ancora una volta, da parte dell’amministrazione Locci, le promesse non mantenute sulla disponibilità del campo di via Trilussa, ancora privo dei minimi presidi di sicurezza, e del palazzetto dello sport chiuso in pieno campionato, dei campi da tennis divenuti estremamente onerosi per gli sportivi e del campo bocce, peraltro già ultimato dalla precedente amministrazione, ma non ancora agibile, nonostante le inaugurazioni in pompa magna del sindaco Ignazio Locciconclude la nota -. Per il gruppo Genti Noa lo sport è uno spazio educativo e un’occasione di crescita sociale, ma anche un irripetibile ed importante motore del lavoro e dello sviluppo della comunità.»

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Martedì 16 giugno, si terrà a Cagliari la manifestazione delle associazioni e cooperative sociali convenzionate con il sistema 118.
Ci sarà un momento di incontro per tutti pervenuti con le ambulanze di proprietà delle organizzazioni, a partire dalle ore 10.00, presso il parcheggio cuore di via Amerigo Vespucci, nel piazzale dello Stadio Sant’Elia.
Alle ore 10,30 si terrà una conferenza stampa, nella quale verranno spiegate le motivazioni e le finalità dell’incontro.
«Non essendoci stato consentito il corteo delle ambulanze si legge in una nota di Rappresentanti Soccorso di Ermergenza 118 – Sardegna la manifestazione si concluderà con la conferenza stampa e le ambulanze si avvieranno, insieme, per il rientro alle proprie postazioni. Lo svolgimento di tale raduno non intende pregiudicare la prosecuzione, su tutto il territorio regionale, del normale servizio di soccorso svolto ordinariamente dalle organizzazioni partecipanti.»
Al fine di garantire l’esito favorevole, è raccomandato il massimo rispetto delle regole sul
distanziamento, imposte dall’epidemia Covid-19 e di quanto opportunamente indicato dagli
organizzatori.

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Si è svolta all’interno della “Portovesme s.r.l.” una grande iniziativa di solidarietà che ha visto protagoniste l’azienda di Portoscuso e le Associazioni di volontariato del 118 e delle medicalizzate del Sulcis Iglesiente. Durante la manifestazione è stato consegnato, ad ogni associazione, un generatore d’ozono per la sterilizzazione delle autoambulanze. Presenti alla manifestazione 23 ambulanze in rappresentanza di altrettanti paesi del territorio, da Narcao fino a Fluminimaggiore e San Gavino Monreale. Un forte segnale di sensibilità, oltre che di solidarietà, quello giunto dalla Portovesme s.r.l., che vede l’azienda di Portoscuso fortemente attiva nel sostegno al volontariato, in questa fase di crisi dovuta al Covid – 19.
Davide Garofalo, Amministratore Delegato della Portovesme s.r.l. parla della bella iniziativa: «Siamo partiti con l’idea di aiutare il territorio iniziando dagli ospedali, in particolare da quelli che operano nell’area in cui siamo presenti noi: Carbonia, Iglesias e San Gavino Monreale. Quando sono scoppiati i casi nelle case di cura per anziani abbiamo deciso di allargarci anche a loro. In seguito, abbiamo voluto aiutare chi è sul fronte immediato della crisi, ovvero i 118. Abbiamo preso contatto col dottor Fois che coordina il settore per il Sud Sardegna e insieme abbiamo concordato un progetto comune che riguardasse tutte le strutture».
Da sempre molto sensibile alle problematiche del territorio, la Portovesme s.r.l. questa volta ha deciso di partecipare in prima linea sul fronte della crisi.
«Abbiamo dato in donazione alle strutture sanitarie del territorio e di volontariato tutti i dispositivi di sicurezza per poter andare avanti, visto il momento di crisiafferma Salvatore Zuddas, Rsu della Cgil e dipendente della Portovesme s.r.l. -, Abbiamo distribuito guanti, mascherine, sanificatori e quant’altro.»

Un momento di solidarietà, di coesione sociale, tra il territorio e l’industria, che si manifesta non soltanto come esempio di virtù lavorativa, con i suoi 1.500 dipendenti, ma anche come grande esempio di sensibilità. Prosegue Salvatore Zuddas: «Sì, unione sociale tra noi e queste grandi realtà che ogni giorno sono con noi».
In questo momento, in cui la pressione della crisi si fa particolarmente pesante, il volontariato e la solidarietà diventano un punto di riferimento fondamentale. Vincenzo Lai, segretario Femca (Cisl) Sulcis Iglesiente, ribadisce questo concetto.
«Il mondo del lavoro si sposa con tutto il resto. Siamo tutti cittadini di questo territorio ed è un atto doveroso cercare di dare una mano per combattere questo disastro. Nel nostro piccolo siamo forse riusciti a fare qualcosa. La Portovesme s.r.l. ha partecipato a braccia aperte e ci ha aiutato moltissimo ma il ringraziamento va a tutti, in primo luogo ai lavoratori, che sono stati partecipi dell’iniziativa ed alla Portovesme s.r.l. che non si è mai tirata indietro.»
Anche dalla sede distaccata di San Gavino Monreale arriva il sostegno al gesto di solidarietà. Durante la pandemia, l’azienda del Medio Campidano ha subito la perdita di un proprio dipendente.
«Abbiamo partecipato a questa bellissima iniziativa per poter aiutare le associazioni di volontariato che sono state molto attive durante quest’emergenza sanitariaspiega Cristiano Lixi, Rsu della sede di San Gavino -. Siamo contenti dei risultati ottenuti. Nel nostro stabilimento siamo stati colpiti dal Covid, col decesso di un nostro caro collega. Quindi, per noi, questo rappresenta anche un momento di ricordo in onore del collega venuto a mancare.»

Al termine della cerimonia, i volontari del 118 e delle medicalizzate hanno ringraziato per il gesto di solidarietà azionando tutti insieme le sirene delle ambulanze.

Federica Selis

 

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Anche oggi in Sardegna è stato registrato 1 nuovo caso positivo (ieri erano stati 2), nella provincia di Sassari, ma il bilancio delle azioni di contrasto e prevenzione al Covid-19 continua a migliorare, anche se con scarti minimi. Nelle ultime 24 ore è stato effettuato un numero di tamponi sostanzialmente identico a quello del giorno prima (oggi 936, ieri 858), il numero dei ricoverati è rimasto invariato sia per quelli con sintomi, 10, sia per quelli in terapia intensiva, 1.

Il numero delle persone in isolamento domiciliare è sceso da 32 a 31, quello degli attualmente positivi da 43 a 42. I pazienti dimessi/guariti sono 1.190, 2 più di ieri . Rimane invariato il numero delle vittime, 131.

 

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Le segreterie FIOM, FSM. UILM e CUB del Sulcis Iglesiente, rilanciano la mobilitazione a sostegno della vertenza per il rilancio dello stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Alloys.

«Sider Alloys ha annunciato che i 20 lavoratori a tempo determinato non saranno riconfermati perché non è stato ancora firmato l’accordo con Enel che fissa la tariffa energeticasi legge in una nota delle quattro organizzazioni sindacali -. FIOM FSM UILM e CUB territoriali, dopo aver incontrato l’azienda, hanno tentato invano, di far modificare la decisione aziendale, di conseguenza hanno incontrato stamane i lavoratori della Sider Alloys e GMS, in assemblea-sciopero, ai cancelli dello stabilimento.»

«E’ fondamentale non perdere più tempo. BENE, la convocazione del tavolo ministeriale al Mise per lunedì. La politica a tutti i livelli, inchiodi l’azienda alle proprie responsabilità. Si confermino i lavoratori in scadenza di contratto, il governo Regionale e quello Nazionale si attivino perché si firmi il contratto con ENEL SUBITO concludono le segreterie FIOM, FSM, UILM e CUB -. Si chiarisca in che modo e in che tempi si dovrà attuare revamping e piano industriale, in che modo si prevede il rilancio produttivo ed occupazionale fondamentale per il polo industriale. Basta continuare a tergiversare.»

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Il comune di Carbonia comunica che lunedì 15 giugno scadono i termini per la presentazione delle domande di ammissione alle “Misure straordinarie e urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2″, sinteticamente note come “Bonus regionale da 800 euro”.

Oltre questo termine non sarà più possibile presentare domanda di ammissione al contributo.

Dal 16 giugno non sarà più possibile contattare per informazioni i numeri telefonici 348 0166238 e 340 1735181.

Resterà invece sempre in vigore la possibilità di chiedere informazioni tramite email all’indirizzo: infobonuscovid@comune.carbonia.ci.it .

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Prosegue, a Carbonia, la consegna dei “Buoni spesa” alle famiglie che versano in condizioni di difficoltà economica rese ancora più acute dall’emergenza Coronavirus.

Oggi 173 nuove famiglie hanno ricevuto a domicilio i “Buoni spesa” distribuiti dalle associazioni che fanno capo al Centro Operativo Comunale di Protezione civile.

Salgono così a oltre 633 i nuclei familiari di Carbonia che hanno fino ad ora beneficiato della misura urgente di solidarietà alimentare a favore delle persone in ristrettezze economiche, introdotta all’ordinanza del Capo della Protezione Civile (O.c.d.p.c.) n. 658 del 29 marzo 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19.

Le nuove graduatorie dei beneficiari dei “Buoni spesa” sono consultabili al seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/servizi/servizi-sociali-e-politiche-giovanili/item/3357-misura-urgente-di-solidarieta-alimentare-cd-buoni-spesa-riapertura-dei-termini-graduatoria-aventi-diritto-ed-elenco-esclusi-e-sospesi

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Nuovi orari di apertura al mercato civico di Carbonia. Sono previsti dall’ordinanza n° 90 firmata oggi dal sindaco, Paola Massidda, che modifica, in senso ampliativo, gli orari di apertura della struttura, al fine di offrire un maggiore servizio alla comunità.

I nuovi orari di apertura della struttura sono i seguenti:

  • la mattina dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle ore 13.00;
  • il venerdì pomeriggio dalle ore 16.30 alle 20.00 (orario solare) ed il venerdì pomeriggio dalle 17.00 alle 20.30 (orario legale).

Nelle giornate di festività infrasettimanali il mercato civico comunale resterà chiuso, salvo diverse disposizioni che verranno tempestivamente comunicate.