27 November, 2024
Home2020Giugno (Page 26)

[bing_translator]

E’ stato siglato oggi, presso la caserma “S. Pisano”, il protocollo d’intesa tra il 1° Reggimento Corazzato ed il comune di Teulada che consente l’accesso alla popolazione civile ad alcune spiagge del Poligono di Capo Teulada e regolamenta le attività turistiche e sociali che saranno svolte all’interno dell’area addestrativa, per tutto il periodo della concessione.

Il “protocollo d’intesa”, elaborato per agevolare l’integrazione tra la comunità militare e la popolazione civile e finalizzato ad armonizzare le attività militari del poligono con la fruibilità delle risorse turistico – ambientali locali, è stato sottoscritto dal sindaco di Teulada, Daniele Serra, e dal Comandante del 1° Reggimento Corazzato, colonnello Carlo Colaneri.

Le aree del poligono interessate sono la spiaggia di s’Ortixeddu, nota anche come “spiaggia degli Americani”, e parte della spiaggia “Is Arenas Biancas” ed alcune aree demaniali utili a favorire lo svolgimento delle attività sociali e turistiche in tutto l’arenile di Porto Tramatzu. La firma dell’accordo, che rinnova l’intesa, rappresenta una dimostrazione concreta del dialogo continuo e costruttivo avviato tra l’Esercito e le Amministrazioni locali, a testimonianza di una buona pratica che ormai da molti anni consolida le iniziative previste dal protocollo d’intesa sottoscritto tra il il ministero della Difesa e la Regione Autonoma della Sardegna.

[bing_translator]

Nieddittas, la Cooperativa Pescatori Arborea che gestisce l’intera filiera della mitilicoltura nel Golfo di Oristano, ha regalato dieci chili di cozze alla Piola Gramsci di Torino, il ristorante dell’Associazione dei Sardi. Ieri lo chef Matteo Cambuli le ha servite in gustosissime varianti. Il gesto della cooperativa Nieddittas è un segno di solidarietà che abbiamo apprezzato, i prodotti della CPA di Arborea, non solo cozze ma pesce fresco, bottarga, ecc, saranno in tavola ogni giovedì e nei prossimi mesi saranno proposti nel paniere del Gruppo di Acquisto Solidale “Kent’annos”.

 

[bing_translator]

Nel corso della riunione ordinaria della Conferenza Episcopale Sarda tenutasi martedì 9 giugno a Donigala Fenughedu, il presidente monsignor Antonello Mura ha introdotto i lavori soffermandosi sull’evento del 2 giugno, che ha visto tutti i vescovi della Sardegna radunati per una solenne concelebrazione nella Basilica di Bonaria a Cagliari. Ai piedi della Patrona Massima della Sardegna i presuli hanno voluto raccogliersi in preghiera in questo passaggio tra la fase più acuta dell’emergenza da Covid-19 e la lenta e graduale ripresa delle attività produttive, sociali e liturgico-pastorali della Chiesa.

Alla presenza del presidente della Regione Christian Solinas, del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, del prefetto e del sindaco di Cagliari i vescovi hanno lanciato un messaggio di speranza e di incoraggiamento a tutto il popolo sardo, ponendosi al fianco di tutte le Istituzioni pubbliche e dell’intero corpo sociale nell’individuare e promuovere tutti i percorsi necessari ad un rapido superamento della grave emergenza economica e produttiva provocata da quella sanitaria. Nel loro messaggio i vescovi hanno affermato: «Mentre ci difendiamo giustamente dal “virus” che lavora per la morte, siamo però chiamati a sviluppare idee e progetti per un altro “virus”, quello per la vita. Appare necessario che la politica, l’economia, la sanità, la giustizia e la cultura si mettano in gioco, preparando una terapia adatta, che consenta al nostro popolo un respiro ampio e rigenerante». «L’evento di Bonariaha detto fra l’altro monsignor Antonello Muraha avuto ampio risalto e una positiva valutazione sul piano regionale. Ha raggiunto lo scopo di suscitare riflessione e, nello stesso tempo, offrire incoraggiamento alla nostra gente, con particolare apprezzamento per l’accenno alle scuole paritarie, all’ambito del turismo e a quello non meno importante della dimensione educativa del mondo dei ragazzi.»

Nella riunione dei Vescovi ampio spazio è stato dato a due temi. Quello del seminario regionale, anche in seguito alla visita nel marzo scorso del Visitatore Apostolico programmata dalla Congregazione per il Clero ogni cinque anni. La riflessione ha affrontato in particolare la costituzione dell’équipe educativa a partire dal 2021, vista la scadenza di quella attuale alla fine del prossimo anno seminaristico, insieme alla necessaria predisposizione di idonei percorsi di preparazione dei suoi componenti. I Vescovi non hanno mancato di sottolineare il proprio apprezzamento per il lodevole servizio sempre svolto dal Rettore e dai suoi collaboratori.

L’altro tema ha riguardato alcune considerazioni su una prima bozza della preannunciata Nota pastorale regionale sull’Esortazione di Papa Francesco “Amoris laetitia”, nata in seguito al confronto con la Commissione presbiterale regionale e con i Consigli presbiterali diocesani, nell’ambito del sostegno alla pastorale alla famiglia e alle coppie di sposi, con particolare attenzione a quelle che vivono situazioni di fragilità. Nei prossimi mesi la riflessione proseguirà, prevedendo di pubblicarla il prossimo anno, in occasione del 5° anniversario dell’Esortazione Apostolica.

Nel corso della riunione, l’attuale segretario della CES, mons. Sebastiano Sanguinetti ha confermato la sua volontà di rimettere il mandato dopo 8 anni di servizio. La Conferenza, nel prenderne atto, ha espresso per mons. Sebastiano Sanguinetti parole di apprezzamento e di gratitudine per il lavoro svolto con dedizione e accuratezza e ha quindi provveduto ad eleggere, a norma di regolamento, il nuovo segretario. È risultato eletto monsignor Corrado Melis, vescovo di Ozieri.

Da ultimo, la Conferenza ha redatto il calendario delle proprie attività per il prossimo anno pastorale. Questi gli appuntamenti:

2-4 settembre 2020: “Tre giorni” di fraternità episcopale in Ogliastra;

5 ottobre 2020: inaugurazione anno accademico della Facoltà Teologica della Sardegna a Cagliari;

6 ottobre 2020: riunione ordinaria della CES a Cagliari;

16-19 novembre 2020: Assemblea generale della CEI a Roma;

1-2 dicembre 2020: riunione ordinaria della CES a Donigala Fenughedu;

22-25 febbraio 2021: Esercizi spirituali della CES;

26 febbraio 2021: riunione ordinaria della CES;

12-13 aprile 2021: riunione ordinaria della CES;

22 giugno 2021: incontro straordinario con gli incaricati regionali dei vari ambiti pastorali.

Al termine della riunione la Conferenza ha incontrato Padre Giovanni Petrelli, direttore del Centro “Il Gabbiano” di Oristano, al quale, dopo averne ascoltato una breve relazione sulle attività del centro diurno per persone diversamente abili, ha consegnato la somma di € 30.000,00, quale gesto di solidarietà delle 10 diocesi sarde, come preannunciato durante la celebrazione del 2 giugno a Bonaria: servirà per predisporre la riapertura del Centro, chiuso nei mesi dell’emergenza da Coronavirus, e dotarlo di tutti i presidi e dispositivi sanitari imposti dalle attuali norme anti-Covid-19.

[bing_translator]

«L’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia riveste una grande importanza per tutti i settori del Servizio sanitario regionale, utile al fine di garantire reale omogeneità e uniformità delle risorse e delle prestazioni, contribuendo peraltro ad arginare il fenomeno di quelle ospedalizzazioni che in realtà potrebbero essere evitabili.» Ne sono certi i consiglieri regionali del gruppo della Lega, depositari di una proposta di legge in tal senso «ovviare tali ricoveri, ma anche l’improprio ricorrere  ai Pronto Soccorso, avrebbe la valenza di garantire un importante sgravio fiscale e soprattutto consentirebbe ai presidi ospedalieri di riappropriarsi del ruolo primario che è la cura dei pazienti acuti e la diagnosi d’ingresso dei medesimi. Benché manchi una normativa nazionale che disciplini in modo organico e omogeneo le funzioni, la figura dell’infermiere di famiglia è già stata istituita da varie regioni italiane, le quali hanno riconosciuto la valenza di un professionista sanitario la cui attività è inserita in un contesto di intervento pluridisciplinare e multidimensionale, assicurando un intervento esteso ai familiari e familiari caregiver istruendoli sulle specifiche azioni o interventi da erogare al paziente in relazione a particolari bisogni o situazioni che si dovessero verificare».
«Questa proposta di legge non deve esser letta quale punto di arrivo ma bensì come un punto di partenza da rimodulare e plasmare a seguito della riorganizzazione del servizio sanitario regionale, attualmente in discussione, non appena concluso il suo iter sostiene Annalisa Mele, componente della VI Commissione (Sanità) a nome del gruppo Lega, promotore della proposta di legge. Trattasi, infatti, di un professionista che svolge il proprio ruolo nella comunità in maniera reattiva e/o proattiva, in rete con tutti i servizi sociosanitari già offerti. Altro elemento di novità introdotto con la presente proposta è l’istituzione del Servizio delle professioni sanitarie all’interno dell’Assessorato della sanità.»

[bing_translator]

Proseguono le operazioni rientranti nel protocollo “Sant’Antioco Destinazione Turistica Serena, Sana, Sicura”. Sono stati avviati, infatti, i lavori di posizionamento dei cartelli contenenti le norme di comportamento per la fruizione delle spiagge antiochensi, che saranno libere, nonché delle colonnine per la distribuzione di gel igienizzante. Queste ultime saranno presenti sia nei punti di maggiore afflusso della città, sia nelle spiagge. Nel contempo, prosegue un ampio progetto di riqualificazione del litorale di Is Pruinis, troppo a lungo dimenticato, nonché della spiaggetta de “Su Forru’a Macchina”, consacrato alla salvaguardia delle due zone e al recupero degli spazi dedicati a cittadini e turisti.

In particolare, nella località di Is Pruinis si è provveduto a spostare, così come previsto dalla normativa regionale, i cumuli di posidonia, recuperando ampi tratti di spiaggia. Inoltre, sono stati chiusi gli accessi alle auto diretti nel litorale, e sono state ricavate nuove aree parcheggio, con il posizionamento della cartellonistica verticale. A “Su Forru a’ Macchina”, oltre allo spostamento della posidonia, sono in corso le operazioni di costruzione di una staccionata in castagno che delimita l’area destinata ai bagnanti: un’operazione, questa, che ha aumentato sensibilmente la spiaggia libera, impedendo alle automobili di parcheggiare in prossimità dell’arenile.

Il protocollo, la cui realizzazione ha potuto contare sul prezioso contributo della Fondazione di Sardegna, prevede, infine, il presidio sulle quattro principali spiagge. Ovvero Maladroxia (Bandiera Blu 2020), Coe Cuaddus, Cala Lunga e Cala Sapone: saranno posizionati gazebo nei quali troveranno alloggio i rappresentanti delle diverse associazioni antiochensi, i quali verificheranno sul rispetto delle regole di comportamento e forniranno tutte le informazioni del caso. E per ben due volte al giorno, grazie a una WebApp, verranno forniti i numeri dei posti disponibili nelle spiagge elencate.

 

[bing_translator]

I primi di gennaio, la copertura lignea che proteggeva il pozzo sacro di Tattinu, nel comune di Nuxis, è crollata in seguito a condizioni meteorologiche avverse. La tettoia, che era stata eretta diversi anni fa per impedire che le acque piovane rovinassero la struttura del monumento – tra i più noti ed importanti della Sardegna – non ha retto al forte vento di levante ed è implosa su se stessa, andando a coprire completamente il pozzo sacro.

Il sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias, non ha perso tempo e, dopo un primo sopralluogo, ha immediatamente allertato la soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari. «Ci siamo attivati immediatamente, il giorno dopo stesso, per informare la Soprintendenza dell’accaduto. Hanno organizzato un sopralluogo nel sito a metà febbraio, dopodiché sarebbero dovuti tornare per un secondo sopralluogo, al fine di valutare il tipo di intervento da eseguire e indicarci le modalità per mettere in sicurezza e consolidare il monumento.»

Nel frattempo, però, il blocco relativo al Covid ha impedito di procedere con questa seconda visita da parte della Soprintendenza, ritardando quindi i lavori di ritiro delle macerie e ripristino dei luoghi, causando di fatto quella che è l’attuale situazione, ovvero un sito che appare ancora non fruibile e, apparentemente, abbandonato a se stesso.

La realtà, tuttavia, è ben diversa, come spiega Pier Andrea Deias: «La settimana scorsa ho preso nuovamente contatto con la dottoressa Sabrina Cixi, archeologa della soprintendenza di Cagliari, che mi ha assicurato che entro una quindicina di giorni effettueranno il secondo sopralluogo. Questo dovrebbe essere quello risolutivo, che ci fornirà le indicazioni in merito all’intervento da porre in essere. Dopodiché siamo pronti a muoverci con una progettazione, mettendo in campo un intervento finanziario con i nostri mezzi, direttamente dal nostro bilancio. Non solo. Abbiamo anche contattato l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione per vedere se è possibile ottenere un aiuto. Faremo di tutto per rendere il sito di nuovo fruibile al pubblico. È nostro interesse e ci teniamo assolutamente».

Si smorzano così le polemiche nate nei giorni scorsi sui social, riguardanti la triste situazione del pozzo sacro, un unicum a livello regionale, nonché tra i più antichi templi a pozzo della Sardegna. Il monumento, immerso nelle campagne a ridosso del paese, fa parte di un circuito culturale che comprende anche la piccola chiesa campestre di Sant’Elia e la miniera di Sa Marchesa.

«Nuxis gode di un discreto patrimonio archeologico, paesaggistico e ambientaleafferma il sindaco -. A partire dal pozzo sacro per arrivare alla chiesa di Sant’Elia, fino alla miniera di Sa Marchesa, con la sua grotta archeologica. Sono tutte risorse che siamo assolutamente intenzionati a sfruttare e mettere in rete per far sì che diventino anche fonte di sviluppo turistico ed economico per la nostra comunità e per il territorio in genere conclude Pier Andrea Deias -. Perché le risorse e le bellezze che sono presenti a Nuxis sono del territorio e tutti assieme dobbiamo remare in quella direzione.»
Federica Selis

 

[bing_translator]

Si è tenuta in data odierna presso la VI Commissione Sanità del Consiglio regionale della Sardegna, l’audizione dell’Ordine Infermieristico sul DL 112. A tutela del cittadino/utente che ha il diritto di ricevere adeguate prestazioni sanitarie dal SSR, abbiamo affrontato il tema della “riforma del sistema sanitario” con finalità costruttiva, responsabilmente, con autorevolezza, con pertinenza, con argomentazioni, nel rispetto dei ruoli e delle ragioni dei nostri interlocutori, ed entrando nel dettaglio della proposta articolo per articolo e suggerendo correttivi e miglioramenti soprattutto nei passaggi che per le attese e le ricadute complessive della previsione del DL 112 in oggetto, più impattano per il Sulcis Iglesiente.

Sottolineiamo che l’intendimento che «la Regione autonoma della Sardegna eserciti la propria potestà Legislativa in materia di tutela della salute» e che «il ruolo di guida e il controllo del sistema sia assicurato dal decisore politico rappresentato dalla Giunta regionale e dall’assessore della Sanità» è da ritenersi non solo doveroso ma addirittura in leggero ritardo sulla tabella di marcia, avendo le forze politiche ed i consiglieri che compongono la Giunta regionale, preso impegni elettorali importanti e che ad oltre un anno dal rinnovo del Consiglio, le aspettative dei cittadini che hanno sostenuto il cambio di passo e di guida politica non vanno in lock-down e tutto scorre esattamente come anni orsono nei rapporti di forza e nella gestione di ATS Sardegna e delle Aree Socio Sanitarie Locali.

E’ necessaria continuità gestionale e sulla scomposizione dell’Azienda per la tutela della salute in otto aziende socio-sanitarie, a nostro parere, è da prevedere che le 8 aziende istituende sia effettivamente «dotate di autonomia gestionale ed organizzativa», mantenendo quindi significative attività amministrative e senza esitazione delegare ai manager di occuparsi del reclutamento e gestione degli aspetti amministrativi inerenti il personale, per favorire che le aree socio-sanitarie «siano grado di svolgere la loro funzione di intercettazione e facilitazione dei processi di riorganizzazione», e capaci di preservare e tutelare la risorsa umana rappresentata dal personale sanitario tecnico amministrativo e di supporto.

Se le nuove aziende possono essere immediatamente operative all’atto della loro costituzione e garantire l’operatività del sistema, quel sistema deve essere assistenziale e gestionale senza passare per vie traverse. E’ stato approfondito il futuro e la funzione degli ospedali del Sulcis Iglesiente e dibattuto sull’ospedale unico e sul progetto di edificarlo nel territorio del comune di Villamasargia, come da atti e delibere consiliari e dai prospetti tecnici e planimetrie preliminari allegati al documento consegnato al presidente della VI Commissione.

Graziano Lebiu

Presidente OPI Carbonia Iglesias

[bing_translator]

Al termine di un’articolata indagine durata oltre un anno, la Polizia di Stato è riuscita a dare un volto ad alcuni componenti di un sodalizio criminale dedito ai reati di abusiva attività finanziaria, truffa, riciclaggio ed estorsione.

L’attività investigativa, svolta dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sardegna e coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, è nata dalla denuncia sporta nel 2018 da un cittadino sardo il quale, dietro la garanzia di cospicui rendimenti è stato convinto da sedicenti promotori finanziari ad eseguire cospicui investimenti su una falsa piattaforma di trading on line.

La vittima che operava su una piattaforma raggiungibile all’indirizzo internet https://globalfxm.com , pensando di effettuare l’acquisto di cripto valuta ha investito somme per un importo pari ad € 380.000,00, attraverso l’esecuzione di bonifici bancari a favore di un conto corrente estero in essere presso ubicato nella Repubblica Ceca.

Resosi conto del raggiro, il denunciante ha manifestato ai pseudo broker finanziari la volontà di rientrare del capitale investito, ed a questo punto è stato anche oggetto di vere e proprie minacce per indurlo a versare ulteriori somme per sbloccare il rimborso.

Il coordinamento internazionale posto in essere dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha permesso nell’immediatezza della denuncia, attraverso l’indispensabile cooperazione di Europol presso la quale è stato attivato il gruppo di lavoro J-CAT (Joint Cybercrime Action Taskforce), di interessare il collaterale Organo di polizia ceca che ha accertato come il danaro in questione fosse stato trasferito ad altri due conti correnti bancari, in essere sempre presso istituti di credito cechi, sui quali è stato possibile reperire la somma totale di circa € 226.000,00, ancora giacente, che è stata prontamente bloccata. 

Di concerto con la Procura della Repubblica di Cagliari, nell’ambito della cooperazione in materia di assistenza giudiziaria penale tra i Paesi membri della UE, è stata avviata la procedura per l’inoltro di un Ordine di Indagine Europeo diretto all’A.G. della Repubblica Ceca, al fine di acquisire elementi di prova all’estero da utilizzare per le indagini in corso, che ha permesso di identificare e segnalare due donne di nazionalità ucraina e armena, risultate le amministratrici delle società intestatarie dei conti correnti esteri e titolate a disporre degli stessi, e di ottenere il sequestro preventivo della somma di danaro disposto dal G.I.P. di Cagliari, inoltrato alle Autorità ceche.

La Polizia Postale al riguardo consiglia:

  1. Verificare che il soggetto che propone il trading on line (ad es. su operazioni su forex) sia autorizzato, visitando i siti web della Consob e la Banca d’Italia;
  2. Consultare la sezione “WARNING AND PUBLICATIONS FOR INVESTORS” dell’ESMA (la CONSOB europea) e verificare se, nei confronti del trader, altre autorità europee omologhe alla CONSOB, hanno pubblicato un avviso agli utenti (warning);
  3. Verificare, attraverso i motori di ricerca sul web, la presenza di eventuali blog o forum sulla società di trading o del sito internet;
  4. Diffidare di quei broker che offrono un rendimento fuori mercato (prospettando un ritorno economico in percentuali di elevata entità);
  5. Fare trading con broker e su piattaforme conosciute e di provata affidabilità;
  6. Non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro; si tratta di una vera e propria estorsione.

[bing_translator]

La commissione sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha proseguito le audizioni sulla riforma ascoltando Anci, organizzazioni sindacali confederali ed autonome, Università, Ordini dei Medici e degli Psicologi, Ordine delle professioni Infermieristiche e sindacati dei dirigenti amministrativi.

Per i Comuni, come ha evidenziato il presidente dell’Anci Emiliano Deiana che ha annunciato un documento articolato sui testi all’esame della commissione, occorre che la riforma tenga conto delle caratteristiche dell’intero territorio regionale e di un diritto alla salute che proietti una visione nuova oltre l’aspetto tipicamente sanitario (Rsa, sport e scuola, ad esempio), in un sistema di strutture coordinate fra loro. Gli atti aziendali, inoltre, non dovranno più essere solo una espressione dell’alta burocrazia ma il frutto di un processo di condivisione con i territori.

I sindacati invece, dopo aver ricordato il contributo determinante di tutto il personale sanitario (che, nonostante ciò, non ha avuto alcun riconoscimento) durante l’emergenza Covid, hanno insistito molto sulla necessità di colmare gli enormi vuoti di organico con un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni. Inoltre, sempre in materia di personale, le organizzazioni sindacali hanno criticato a fondo la precedente esperienza dell’Ats avvertendo le istituzioni che, nei diversi progetti di riforma, sembra che con l’Ares si voglia ripercorrere la stessa strada, vanificando ogni azione di potenziamento della sanità territoriale. Infine, dai rappresentanti dei lavoratori, è arrivato un appello per la rapida ripartenza del servizio sanitario, rimasto sostanzialmente bloccato a causa dalla pandemia.

Soffermandosi sul tema del rapporto fra Università, sanità e formazione, il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo (anche a nome del collega di Sassari), ha messo in luce che sia il rating che la capacità di attrarre  finanziamenti delle aziende ospedaliero universitarie dipendono anche dal ruolo svolto da queste strutture nel campo dell’assistenza, che però non è governato dagli atenei ma dipende dalla sanità. Senza finanziamenti adeguati e senza un numero di posti letto in linea con norme attuali, ha paventato la Del Zompo, le aziende rischiano di perdere opportunità importanti a livello finanziario e professionale.

I problemi del personale, dei sistemi informatici e della sanità territoriale sono stati al centro degli interventi dei rappresentanti degli Ordini dei Medici, secondo i quali in questa prima fase post-Covid è necessario anche accelerare i processi di riforma. Va superata, secondo i medici, l’esperienza “centralista” precedente che ha caratterizzato l’azione dell’Ats, senza cedere a tentazioni di continuità con l’Ares e tornando semmai alla visione di una sanità “universale” che è stata, assieme alla prevenzione, il principio cardine della legge istitutiva del servizio sanitario nazionale.

Gli psicologi hanno messo l’accento sul fatto che, proprio l’esperienza della pandemia, anche in Sardegna, consegna una “domanda” di questo specifico supporto, soprattutto a livello di base. Mentre gli infermieri (era presente l’Ordine di Carbonia Iglesias) hanno suggerito di definire con chiarezza le funzioni dell’Ares, limitandole a quelle amministrative.

Ancora di Ares ha parlato il sindacato dei dirigenti Fedirets che ha espresso una ulteriore valutazione negativa sull’esperienza dell’Ats, anche nel capo negli acquisti che doveva essere il fulcro della sua missione. Per questo, ad avviso dei dirigenti, bisogna decidere se si vuole davvero il decentramento perché, se come pare si intende restare a metà strada con l’Ares, il sistema non funzionerà.

Nel dibattito hanno preso la parola Gianfranco Ganau del Pd, Annalisa Mele della Lega, Giovanni Antonio Satta dei Riformatori sardi, Daniele Cocco di Leu, Francesco Agus dei Progressisti, Antonello Peru e Giorgio Oppi di Udc-Cambiamo.

La commissione ha inoltre approvato all’unanimità la Pl n.161 in materia di borse di studio nominando relatore per l’Aula la consigliera della Lega Annalisa Mele. Inoltre, su sollecitazione del consigliere Giovanni Antonio Satta poi condivisa anche dal vice presidente Daniele Cocco e dal capogruppo della Lega Dario Giagoni, sarà programmata a breve una audizione dell’Unità di progetto della Regione sulle problematiche del precariato del personale veterinario che sta operando nel settore della prevenzione e del contrato dalla blue tongue e della peste suina.