27 November, 2024
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I Progressisti, nella commissione Sanità del Consiglio regionale, hanno chiesto un cambio di passo sulle carenze del sistema sanitario. Organico insufficiente per garantire la cura dei bambini sardi. Le criticità registrano gravi carenze anche sul fronte dell’assistenza pediatrica, acuite dall’emergenza epidemiologica che ha impedito l’ordinaria attività di prevenzione e cura dei piccoli pazienti.

«Nei mesi scorsi la commissione Sanità ha ascoltato i rappresentanti dei medici pediatri sulle criticità dell’assistenza pediatrica di base, condividendone le preoccupazioni. Ma in questi quattro mesi non è cambiato niente. L’emergenza in atto non può essere una scusa, perché proprio in questo contesto il ruolo dei pediatri diventa ancora più strategico per il monitoraggio e per l’abbattimento dei rischio di contagio. Dalla Giunta regionale non sono giunti nemmeno timidi segnali di interessamento al tema. Ora per trovare soluzioni chiediamo di riavviare la discussione in Consiglio regionale

È stata così avanzata da parte dell’on. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti e componente della commissione Sanità, la richiesta di richiamare in audizione le rappresentanze dei medici pediatri allo scopo di costruire una soluzione che risolva i problemi nell’immediato.

Per gli esponenti di opposizione quello della medicina pediatrica è anche uno dei tanti argomenti che dovrebbero essere discussi nel tavolo avviato per la riforma sanitaria: «Si mettano da parte i ragionamenti inutili sul numero di ASL da istituire in futuro nel sistema sanitario regionale e si utilizzino tempo ed energie per affrontare il potenziamento della medicina territoriale, tema  utile ai cittadini sardi più di quanto lo possa essere quello della proliferazione di poltrone».

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L’aumento del suolo pubblico, compreso l’esonero dal pagamento della tassa fino al 31 ottobre, per artigiani e commercianti. È questa una delle importanti decisioni prese ieri dal Consiglio comunale di Pula che si è riunito ieri.
Un decisione presa quasi all’unanimità dai consiglieri.
«Vogliamo ha sottolineato la sindaca, Carla Medauche in questo momento i commercianti abbiano maggiore visibilità. Attraverso queste deroghe che consentiranno un più ampio respiro ai nostri esercenti, cerchiamo comunque di mantenere la linea del decoro urbano e favorire il distanziamento per garantire la salute delle persone.»
Il Consiglio ha anche approvato la riduzione del perimetro della Ztl nel tratto del Corso Vittorio Emanuele che va dal Municipio all’altezza delle vie Nora e XX Settembre, lasciando la libera circolazione e parcheggi tra via Corinaldi ed il maggior tratto di Corso Vittorio Emanuele.
Approvata anche una variazione al bilancio di previsione. «L’emergenza Covid-19ha aggiunto la prima cittadina ci ha costretto a registrare minori entrate per l’anno 2020. Inoltre abbiamo dovuto far fronte a delle consistenti spese impreviste. Con le minori entrate siamo, dunque, costretti a tagliare tanti servizi di primaria importanza per il nostro territorio, quali promozione, pulizia spiagge, spettacoli, cultura, servizi sociali. Auspichiamo però che nel corso dei mesi queste entrate possano essere rimpinguate attraverso trasferimenti dello stato in modo da preservare il bilancio da un possibile dissesto».
Antonio Caria

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È stato presentato, durante una conferenza stampa tenutasi all’interno della lampisteria della Grande Miniera di Serbariu, l’evento “Carbonia Wine Festival”, manifestazione sostenuta dalla Fondazione Banco di Sardegna, partner principale, e dal comune di Carbonia. Si tratta di una due giorni enogastronomica che si svolgerà il 19 e 20 settembre, organizzata dall’Associazione Live@t Sulcis Iglesiente, che racchiude le imprese legate al drink & food del Sulcis. A fare da portavoce alla presentazione Maxwell Frongia e Sergio Cera, rispettivamente presidente e vicepresidente del Live@t.

«Il Live@t Sulcis Iglesiente organizza il primo evento in Fase 2 del Covid, nella Regione Sardegna: il Carbonia Wine Festival annuncia Maxwell Frongia -. Una manifestazione che vedrà coinvolti operatori vitivinicoli, caseari, della pesca e del tonno. Un insieme di produzioni di eccellenza del nostro territorio che verranno messe a disposizione di tutti coloro che vorranno venire a trovarci.»
Partita inizialmente come Live@t Carbonia, l’associazione è riuscita in breve tempo ad attirare sempre più soci, divenendo una delle realtà territoriali più importanti per quanto riguarda la promozione enogastronomica del territorio, tanto da poter modificare la propria denominazione in Live@t Sulcis Iglesiente. Scopo dei soci e della manifestazione è la valorizzazione delle eccellenze territoriali non solo a livello di drink&food ma anche di cultura e ambiente. Perché la cultura, in una regione come la Sardegna, passa anche dal cibo, come sottolinea l’assessore alla cultura, spettacolo e turismo del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu: «L’agroalimentare è un’espressione di grande portata culturale, data dal fatto che noi siamo gli eredi di saperi, sapori, profumi e colori che i nostri antenati sono riusciti sapientemente a trasmetterci in modo autentico e genuino. Quindi dobbiamo essere i custodi di questo grande patrimonio, perchéè una parte importantissima e fondamentale della nostra identità».
Nonostante le incognite di quest’anno, che hanno portato alle cancellazione di tutti gli eventi, finalmente si torna a parlare di iniziative importanti per un territorio già estremamente devastato dalla disoccupazione. Un’iniziativa, il Carbonia Wine Festival, che si spera possa fare da rompighiaccio per l’intera regione Sardegna.
«In un primo tempo ci siamo ritrovati a riflettere sul fatto se fosse opportuno o meno rischiare di fare questo eventoprosegue l’assessore Sabrina Sabiuma abbiamo deciso di sì per dare un segnale importante.»
Si parla, infatti, di uno dei primi eventi presentati in questo periodo post Covid. La speranza è che a settembre la situazione della pandemia sia migliorata e che questo possa portare ad un ulteriore allentamento delle restrizioni. In ogni caso, l’organizzazione ha già previsto il rispetto di tutti i protocolli sanitari, a partire dall’acquisto di termoscanner, che permetteranno di rilevare la temperatura all’ingresso ad ogni visitatore.
«Stiamo lavorando attraverso quelle che sono le indicazioni previste nel DPCM del 25 maggio 2020 assicura Maxwell Frongia -, che ci consente di svolgere eventi e sagre nella più totale sicurezza. Quindi attuando tutti i principi di distanziamento personali e interpersonali.»
A far da suggestiva cornice alla due giorni enogastronomica sarà la Grande Miniera di Serbariu, scenario storico importante del Sulcis Iglesiente, custode del patrimonio mineral-metallurgico della città di fondazione di Carbonia.
«Questo luogo fa parte del consorzio dell’industria del carbone sin dalla costituzionespiega Mauro Villani, direttore del Museo del Carbone -, proprio per creare sinergia tra strutture culturali e strutture ricettive del territorio. Per questo accogliamo con gran piacere il fatto che questa manifestazione si svolga negli spazi della Grande Miniera, che sono già stati utilizzati in passato e sono sicuramente adatti a manifestazioni di ampio respiro.»
L’intento dell’associazione Live@t è, infatti, proprio la promozione turistica del segmento culturale enogastronomico di tutta la Regione Sardegna. Al “Carbonia Wine Festival” saranno presenti espositori importanti come la “Sarda Ligure Tonnare” di Carloforte, le Cantine di Santadi, Calasetta e Sant’Antioco oltre a diverse eccellenze provenienti da tutta la Regione, che stanno già facendo richiesta di partecipazione all’evento.
Federica Selis

 

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Questa sera si è verificato un guasto nella condotta idrica di via Stazione, nei pressi dello Stadio “Carlo Zoboli”, nel tratto tra la rotonda di via Costituente (zona Iper Pan) e la rotonda che conduce a via del Minatore. Abbanoa è impegnata nella riparazione. Sono possibili temporanee interruzioni dell’erogazione idrica per le utenze ubicate in via Costituente, via Stazione, nella parte bassa di via del Minatore e in zona Sa Perda Bianca (Carbonia 2).

Sarà cura di Abbanoa limitare il più possibile le ore di interruzione.

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Il Carbonia è in serie D! L’ufficialità è contenuta nel comunicato della FIGC pubblicato questa sera, inerente le modalità di conclusione e di definizione degli esiti della stagione sportiva 2019/2020 dei campionati organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti a livello nazionale.

Il Consiglio Federale, «in relazione al Campionato di Eccellenza, organizzato dalla L.N.D. a livello Territoriale, attesa la diretta connessione con il Campionato di serie D, devono applicarsi i medesimi criteri e, conseguentemente, tener conto della situazione di classifica come maturata al momento della disposta interruzione definitiva della stessa competizione sportiva, tenuto altresì conto del numero delle gare disputate da ogni squadra. In applicazione di tale criterio, pertanto, saranno promosse al Campionato Nazionale di Serie D le prime classificate in ogni girone e retrocesse al Campionato di Promozione, nell’ambito dei rispettivi Comitati Regionali, le Società nel numero previsto da ogni singolo Comitato Regionale per i rispettivi gironi di propria competenza. In relazione alla eventuale necessità di garantire il completamento dell’organico del campionato di serie D, dovrà tenersi conto, in ossequio al richiamato principio del merito sportivo, delle Società che hanno ottenuto la migliore posizione secondo la classifica come maturata al momento della disposta interruzione del Campionato, tenuto altresì conto del numero delle gare disputate da ogni squadra».

In considerazione della crisi economica determinata dalla diffusione del Coronavirus Covid-19 e, comunque, delle peculiarità delle situazioni in ambito territoriale, si attribuisce facoltà al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti di valutare situazioni di carattere straordinario, in relazione ad eventuali carenze negli organici dei campionati di Eccellenza della prossima stagione sportiva 2020/2021, con l’applicazione di criteri in deroga all’adottanda deliberazione del Coniglio Federale, in particolar modo valutati gli organici dei singoli Campionati a livello Regionale.

Il Carbonia, guidato in panchina da Andrea Marongiu, dunque, ritorna in un campionato nazionale dopo 30 anni! L’ultima partecipazione al campionato Interregionale risale alla stagione sportiva 1989/1990, con Elvio Salvori in panchina. Per l’ultimo campionato di serie D bisogna risalire alla stagione sportiva 1980/1981, sotto la guida tecnica di Renzo Cappellaro.

La stagione sportiva 2019/2020 entra di diritto nella storia del calcio biancoblu, con un bilancio straordinario: conquista della Coppa Italia di Eccellenza e promozione in Serie D!

Giampaolo Cirronis

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I consiglieri regionali del Partito Democratico si schierano, ancora una volta, a sostegno di Scuola e Università, e ribadiscono la “forte preoccupazione” espressa negli ultimi mesi per la mancanza di interventi da parte della Regione.

«In un momento come questo occorre portare risposte concrete al mondo dell’istruzione, gravemente dimenticato dall’ultima legge, la cosiddetta Legge Quadro, presentata dal presidente Solinas per il rilancio della Sardegna denuncia il gruppo Pd -. Purtroppo, stiamo assistendo a molte parole e pochi fatti, bisogna immediatamente intervenire per tutelare la Scuola e non lasciare nessuno indietro.»

Tra le strategie di sviluppo presenti all’interno della Legge Quadro, infatti, non vengono menzionate misure a sostegno di Scuola e Università. «Una tale dimenticanza è inaccettabile. Siamo convinti che per concepire una reale ripartenza, dopo i gravi danni causati dall’emergenza Coronavirus, si debba puntare molto su una strategia di sviluppo incentrata sull’incentivazione ai percorsi di formazione, sul potenziamento della scuola, sull’abbattimento della dispersione e dell’abbandono scolastico. Riteniamo superfluo rimarcare il valore che la Scuola ha all’interno di una società, mentre la Giunta Solinas sembra dimenticarsene».

I consiglieri regionali del Partito democratico hanno anche sottolineato i numerosi problemi legati all’Università: «La comunità studentesca universitaria della Sardegna si è trovata, e tuttora si trova, in una difficile situazione, soprattutto a causa dei mancati interventi da parte della Regione». Le principali problematiche – evidenziate con una mozione presentata all’ordine del giorno in Consiglio, primo firmatario Roberto Deriu – riguardano la chiusura delle mense universitarie e i rimborsi dei pasti già pagati dagli studenti, il divieto di rientro nelle case dello studente, i costi relativi ad affitti per alloggi che gli studenti non possono utilizzare, ma anche le criticità nello svolgimento dell’attività didattica a distanza e degli esami, considerato che Stato e Regioni non hanno disposto alcun intervento risolutivo legato alla fruibilità dei servizi. Senza dimenticare le difficoltà economiche degli studenti universitari e delle loro famiglie, molte delle quali non percepiscono nemmeno più un reddito mensile, e di conseguenza risultano impossibilitate a far fronte a tutte le spese rese necessarie dallo stato di emergenza.

«Chiediamo l’attuazione di misure indispensabili e urgenti per garantire il diritto allo studio, rendendo necessario rivedere la disciplina contenuta nei bandi erogatori dei principali servizi che non può in alcun modo rimanere invariata», sollecitano i consiglieri del Partito democratico. Tra le proposte elencate, vi è la rimodulazione dei criteri per il bando borse di studio dell’anno accademico 2020/2021, il rimborso della quota mensa e degli affitti relativi ai mesi in cui gli studenti non beneficiano del servizio. «I giovani rappresentano una risorsa chiave per il futuro del nostro Paese e dell’Isola, è inaccettabile che la Regione lasci soli gli studenti senza garantire loro il diritto allo studio. Le condizioni per attendere eventuali e ulteriori rinvii non ci sono più», concludono i consiglieri del Partito democratico.

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La II commissione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), ha svolto una serie di audizioni in ordine agli effetti della crisi da Covid sul sistema dell’istruzione ed alle indicazioni utili in vista della ripresa delle lezioni scolastiche, nonché per disegnare la scuola sarda del post pandemia.

I primi ad essere ascoltati nel parlamentino della Pubblica Istruzione sono stati i vertici dell’Anci Sardegna, il presidente Emiliano Deiana e Paola Casula (componente comitato esecutivo) che, in apertura del loro intervento, hanno salutato con favore l’ormai imminente approvazione in Giunta delle linee guida per la riapertura dei centri estivi anche per i bambini da 0 a 3 anni. Uno dei temi centrali trattati da Emiliano Deiana ha riguardato però la didattica a distanza che, a giudizio del presidente dell’associazione dei Comuni, ha posto in luce il sorgere di diseguaglianze e divario sociale, soprattutto, con riferimento alle dotazioni tecnologiche e alle condizioni familiari dei singoli alunni. Il presidente Anci, dunque, ha auspicato una puntuale riapertura delle scuole ma soprattutto ha invitato il sistema politico ed istituzionale sardo a cogliere l’occasione per trovare il coraggio di dar forma, dopo decenni di attese, ad una legge sarda dell’istruzione, nel rispetto dei poteri e delle prerogative assegnate dallo Statuto speciale (articolo 5). L’Anci ha fatto inoltre appello alla commissione perché si valuti la riapertura di tutti gli istituti scolastici chiusi nel corso degli ultimi anni («riportiamo almeno una scuola in ogni paese della Sardegna»).

La riapertura della scuola “in sicurezza e nei tempi” è stata sollecitata anche dai sindacati che con Maria Luisa Serra (Cisl), Giuseppe Corrias (Uil) ed Emanuele Usai (Cgil) hanno svolto una serie di puntuali considerazioni sulle misure e le azioni necessarie per la ripresa delle attività.

«La chiusura delle scuole – ha dichiarato la delegata Cisl – è stata una ferita per tutti e non basterà riaprire gli edifici e le aule ma restituire alla scuola le funzioni che la Costituzione le assegna: istruire, educare, formare cittadini liberi e responsabili, in un ambiente democratico.» La Cisl si è detta pronta alla collaborazione con le amministrazioni e le istituzioni interessate, per censire e mappare le strutture da utilizzare per la didattica ed ha auspicato l’adozione di azioni utili per garantire spazi sicuri e più docenti per gestire gruppi classe meno affollati.

Giuseppe Corrias ha illustrato i tre scenari organizzativi ipotizzati dalla Uil: riduzione del numero degli alunni per classe e ricorso a nuove aule; frequenza col doppio turno e riduzione del numero degli alunni per classe; frequenza in aula a giorni alterni e lezioni in forma mista online e in classe. «Ci auguriamo di lavorare alla prima ipotesiha spiegato il responsabile Uilcon la mappatura degli spazi didattici, la rilevazione del bisogno di nuove aule, la stima delle aule che Comuni e Province possono reperire, la stima del personale Ata necessario e del personale docente suppletivo.»

«Meno studenti per classe e più ore a scuola», è questa in sintesi la proposta della Cgil che con Emanuele Usai ha insistito sull’importanza della riapertura delle scuole in Sardegna ed ha rimarcato i poco positivi riflessi dell’insegnamento a distanza e online. «L’emergenza Covidha affermato il segretario Cgilha fatto emergere con chiarezza i problemi della scuola in Sardegna, penalizzata da anni in cui si sono registrate chiusure di plessi e continue riduzioni delle autonomie scolastiche». Emanuele Usai, insieme ai suoi omologhi di Uil e Cisl, ha anche invitato la commissione a rivedere il numero minimo di studenti per classe, stabilito dalle norme nazionali che regolano il cosiddetto dimensionamento scolastico, e non ha risparmiato critiche al progetto Iscol@ («ha fallito nel raggiungimento dei suoi obiettivi»).

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Dopo le mobilitazioni del 28 maggio, in seguito alla quale gli studenti hanno ottenuto solo risposte definite evasive e fuorvianti da parte del presidente dell’ERSU Michele Camoglio, e dell’8 giugno gli universitari son riusciti, grazie anche all’occupazione simbolica della hall dello studentato di via Trentino, ad ottenere qualche risposta – del tutto insufficiente e insoddisfacente – da parte dell’ente. 

Le rivendicazioni rimangono le stesse:

– rimborsi delle rette d’affitto e dei pasti mensa non goduti;

– anticipo della seconda rata della borsa di studio;

– abbassamento della soglia di merito per accedere alla borsa di studio;

– tempi e modalità di rientro degli studenti nelle case e riapertura delle mense;

– chiarezza, trasparenza e tempestività nella comunicazione con gli studenti attraverso l’utilizzo dei canali ufficiali ERSU.

«Siamo consapevoli che senza la nostra effettiva e crescente pressione nei confronti dell’ERSU nulla si sarebbe mosso. Grazie alla nostra concreta attivazione abbiamo potuto portare ai vertici dell’ERSU le nostre istanze, comuni a centinaia di studenti, che rischiano di vedere compromesso il proprio percorso universitario e il proprio diritto allo studiosi legge in una nota -. Vogliamo risposte chiare, non cederemo a compromessi e non torneremo indietro di un passo sulle nostre rivendicazioni. Non siamo disposti ad accettare nessuna mediazione e nessuna giustificazione basata su rimpalli istituzionali o cavilli burocratici volti ad ostacolare il riconoscimento delle nostre legittime richieste.»

«Facciamo un appello a tutti gli studenti e a tutti coloro che abbiano a cuore la lotta per la difesa del diritto allo studio, affinché si uniscano alla nostra giusta lotta – conclude la nota degli studenti -. NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO.»

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«Capisco le ragioni di tutti quei giovani agricoltori che hanno fatto investimenti e sono stati penalizzati da una programmazione sbagliata del passato. Questa Giunta si è impegnata da subito a trovare rimedio a una situazione che si è venuta a creare negli anni.»

Così l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, fa il punto sul Programma di sviluppo rurale e, soprattutto, sulla misura 6.1 relativa all’insediamento dei giovani agricoltori e del pacchetto giovani che prevede sia l’insediamento sia la realizzazione di investimenti.

«Ricordo anzitutto che il bando, gestito con la procedura “a sportello” è scaduto nell’aprile del 2017precisa l’esponente della Giunta Solinase la presentazione delle domande, anziché venire interrotta e bloccata al raggiungimento delle risorse messe a bando, è stata fatta proseguire fino alla scadenza temporale prevista. Una scelta errata che ha creato aspettative importanti, tenuto anche conto che il bando, rispetto alla precedente programmazione, richiedeva come requisito l’avvenuto insediamento, che ha comportato l’apertura di partita Iva, posizioni previdenziali e altri adempimenti senza avere la certezza di poter poi beneficiare del finanziamento.»

È bene poi ricordare che Il Psr Sardegna presenta una dotazione finanziaria di 1.291.510.417 euro ed il livello complessivo di spesa ha già superato abbondantemente nelle scorse settimane l’obiettivo stabilito per il 2020 come da regolamento comunitario. Il livello di spesa attuale è pari a 640.836.945 euro, dei quali circa 54 milioni pagati solo nel corso del 2020 a favore di oltre 7.000 beneficiari. Nei prossimi giorni sarà pagata anche la misura del benessere animale per altri 40 milioni di euro, raggiungendo quindi un livello di spesa di oltre 100 milioni di euro nel corso di quest’anno.

«Per dare respiro alle aspettative createsi già a ottobre, con l’ultimo Comitato di sorveglianzafa sapere Gabriella Murgiasono state incrementate le risorse per il pacchetto giovani mettendo a disposizione ulteriori 7 milioni di euro circa. Allo stato attuale oltre il 95% delle domande dell’insediamento giovani (815 in tutto) sono state istruite da Argea. Già da mesi sono state date indicazioni per scorrere le graduatorie e utilizzare le economie dovute a rinunce o a esiti negativi. In questo modo potranno essere finanziate altre 90 domande.»

Per il pacchetto giovani la percentuale di pratiche istruite è dell’80%, ma con le diverse economie realizzate, pari a circa 21 milioni di euro, anche in questo caso è stata data indicazione ad Argea di procedere agli scorrimenti delle graduatorie che consentiranno di finanziare circa 150 domande. Gli scorrimenti andranno a esaurire tutte le risorse della programmazione 2014/2020 che sono state messe a disposizione.

«Occorre ora attendere la pubblicazione del regolamento comunitario che disciplina il passaggio da un periodo di programmazione all’altro, previsto non prima di luglio, per capire se e in quale misuraconclude l’assessore dell’Agricoltura potranno essere destinate ulteriori risorse che andranno comunque a erodere le disponibilità per nuovi bandi futuri.»

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«Oggi celebriamo la 102ª giornata della Marina Militare, che tradizionalmente si celebra in ricordo dell’impresa di Premuda, compiuta dal Comandante Luigi Rizzo e dagli equipaggi dei due MAS il 10 giugno 1918, che nonostante l’asimmetria di forze in campo, prevalsero sulla Marina da guerra austro-ungarica. Rivolgo sinceri auguri al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e a tutte le donne e gli uomini, militari e civili, di questa Forza Armata, sempre pronta a tutelare la sicurezza e la salvaguardia delle Istituzioni. Un pensiero particolare ai caduti nei mari del mondo, ai feriti e a tutti coloro che hanno contribuito a scrivere pagine uniche della storia del nostro Paese.»

Lo ha detto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, nel corso di una breve e semplice cerimonia svoltasi stamattina a Palazzo Marina, alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

«Anche oggi come ieri, il personale della Marina Militare continua a dimostrarsi all’altezza dei compiti, svolgendo tutte le attività, in Patria e all’estero, con estrema professionalità e dedizione. Marinai che continuano a dare un notevole contributo al Paese anche in questa fase di emergenza sanitaria, riscuotendo l’apprezzamento di cittadini e Istituzioni ha aggiunto Giulio Calvisi -. Una fase critica che continuerà a vedere la Marina Militare, così come le altre Forze Armate, sempre in prima linea con uomini, mezzi e infrastrutture, per rispondere alle esigenze dei cittadini e Istituzioni, assicurando, al tempo stesso, lo svolgimento di tutti i compiti primari di sicurezza marittima e difesa degli interessi nazionali.»

«Lo Stato Maggiore della Marina, la componente operativa della Squadra navale, quella subacquea e degli incursori, la componente logistica, quella idrografica, gli istituti di formazione, i Corpi Tecnici della Forza Armata, le Capitanerie di porto-Guardia costiera, rappresentano una realtà umana e professionale di primissimo livello; marinai altamente specializzati che garantiscono quotidianamente la sicurezza, sul mare e dal mare, delle attività economiche e delle infrastrutture strategiche legate al mare, in costante sinergia con il mondo scientifico e della ricerca, con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente. Uomini e donne sempre presenti in Italia e all’estero, per contribuire alla salvaguardia degli interessi nazionaliha concluso Giulio Calvisi -. A tutti loro va il riconoscimento delle Istituzioni e la vicinanza degli italiani, nella consapevolezza di avere una Forza Armata sempre pronta al servizio del Paese e della collettività.»