26 November, 2024
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Poste Italiane rafforza la flotta green e continua a viaggiare ad energia pulita anche a Cagliari. Sono, infatti, entrati in funzione in città 18 nuovi motocicli elettrici a tre ruote, per rendere ecologica, agevole e sicura la consegna dei pacchi e della corrispondenza.

Sale così a 31 il numero dei motocicli elettrici a disposizione dei portalettere della città di Cagliari, se si considerano i 13 mezzi già operativi sulle strade cittadine dal mese di Dicembre del 2018.

I nuovi tricicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4 kW che garantisce una velocità massima di 45km/h, in linea con i limiti imposti dal codice della strada nei centri abitati e sono dotati di un’autonomia energetica di circa 60 km, tale da permettere ai portalettere di consegnare la corrispondenza giornaliera con una sola ricarica.

La particolare conformazione del veicolo a tre ruote, inoltre, ne aumenta la stabilità e la sicurezza per il conducente e permette l’installazione di uno speciale baule che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili: fino a 270 litri, contro i 76 dei motocicli tradizionali, caratteristica ancora più importante visto il costante aumento dei pacchi da consegnare grazie allo sviluppo importante dell’e-commerce registrato a seguito del lockdown.

Per ogni nuovo mezzo, inoltre, Poste Italiane metterà in funzione anche una nuova colonnina elettrica per la ricarica, confermando la volontà di garantire una maggiore sostenibilità ambientale su tutto il territorio e permettere una sempre maggiore diffusione della propria flotta elettrica su tutte le regioni italiane.

Il rinnovo della flotta aziendale è uno degli obiettivi di Poste Italiane che vuole ridurre in maniera significativa le emissioni inquinanti, come ha ribadito l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, in occasione dell’incontro con i Sindaci d’Italia dello scorso 28 ottobre. Anche per questo le forniture dei nuovi tricicli elettrici proseguiranno nel corso di tutto il 2020, coinvolgendo numerose località su tutto il territorio nazionale.

Con i nuovi tricicli elettrici, inoltre, la mobilità di Poste Italiane diventa ancora più sostenibile, in linea con l’ESG – Environmental Social and Governance, il piano d’azione in materia di sostenibilità ambientale e sociale che ha l’obiettivo di garantire la definizione degli indirizzi del Gruppo con ricadute positive per l’ambiente e per il territorio.

 

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Con l’inizio della campagna antincendio 2020, ritorna in primo piano nell’agenda politica sarda, la vertenza legata ai lavoratori di Forestas.
E sono proprio loro al centro della nuova lettera inviata da Anci Sardegna, da tempo ormai a sostegno della causa dei dipendenti, all’Assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, e al presidente della quarta commissione del Consiglio regionale, Giuseppe Talanas.
«Arrivano dai territori, dai comuni e dalle comunità – ha dichiarato il presidente Emiliano Deiana – costanti segnalazioni e grida di allarme circa la drastica riduzione del personale dell’Agenzia da impiegare per la campagna Antincendi 2020 con gravissimi rischi per la pubblica incolumità e per l’ambiente naturale.»
A detta dell’Associazione dei sindaci sardi, «la mancanza di figure di operai qualificati; l’impossibilità di assegnare mansioni superiori; il mancato passaggio dei dipendenti al comparto regionale con la definizione del percorso tracciato dalle leggi regionali 43/2018 e 6/2019 e lo stallo in seno al Coran stanno determinando una situazione complicata per chi, a livello locale, dovrà gestire la campagna antincendio 2020 sui territori: comuni, sindaci, servizi territoriali di Forestas, Corpo Forestale e Protezione Civile».
Anci Sardegna chiede il superamento di questa situazione di stallo ed una soluzione definitiva a questa delicata situazione.

Antonio Caria

 

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L’attualità di questi giorni evidenzia, ancora una volta, come scienza e ricerca siano risorse importanti per il futuro.  Da 9 anni l’associazione torinese Centro Scienza Onlus organizza il Premio Giovedì Scienza, dedicato ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani.

Il premio è nato nel 2011 per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza, per offrire loro risorse e strumenti per divulgare le proprie ricerche.

Le nove edizioni hanno coinvolto 494 candidati con le loro ricerche, dalla Biologia alla Neurologia, dall’Astrofisica all’Ingegneria e all’Informatica.

64 le candidature pervenute per l’edizione 2020, 35 ricercatrici e 29 ricercatori, provenienti dalle principali università e centri di ricerca italiani. 101 referees hanno valutato i candidati e selezionato in base al merito scientifico la rosa dei dieci finalisti.

L’assegnazione del Premio è in programma il 23 settembre a Torino, presso la sede di Unimanagement – Unicredit.

I 10 finalisti saranno chiamati a raccontare in poco più di 6 minuti il proprio progetto. Una competizione a suon di dati scientifici e suggestioni in cui vincerà il merito ma rivestirà un ruolo cruciale anche la dote comunicativa. A giudicare gli interventi una Giuria Tecnica, composta da 5 professionisti, Accademici ed esperti della comunicazione scientifica, ed una Giuria Popolare, composta da 5 classi delle scuole secondarie di secondo grado.

Per il vincitore è previsto un premio in denaro del valore di 5000 euro e l’opportunità di raccontare la propria ricerca al pubblico di GiovedìScienza con una conferenza dedicata nell’edizione 2020/2021.

I dieci Finalisti 2020 sono:

  1. Giovanni Baccolo, Università degli Studi di Milano – Bicocca
  2. Matteo Bertagni, Politecnico di Torino
  3. Eleonora Conca, Università degli Studi di Torino
  4. Erika Dematteis, Università degli Studi di Torino
  5. Veronica Ferrero, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sezione di Torino
  6. Marilena Marraudino, NICO Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi – Università di Torino
  7. Marco Miniaci, Politecnico di Torino
  8. Emanuele Penocchio, Scuola Normale Superiore di Pisa
  9. Arianna Sala, Università Vita – Salute San Raffaele di Milano
  10. Livia Soffi, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sezione di Roma

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La RAI Radiotelevisione Italiana, società del servizio pubblico radiotelevisivo ed una delle più grandi aziende di comunicazione, assumerà 80 impiegati ed operai, in qualità di Tecnici della Produzione. I candidati, ai quali è richiesto il possesso del diploma, dovranno occuparsi della realizzazione, installazione e manutenzione di tutti gli impianti e di tutte le apparecchiature; della regolazione di apparati e del montaggio dei prodotti operando direttamente alla realizzazione di produzioni radio televisive; della collaborazione, in fase di impostazione dei programmi, sulla scelta e sull’impiego dei mezzi, anche per gli aspetti artistici delle produzioni stesse; di provvedere all’esercizio tecnico della trasmissione, svolgendo tutte le attività strumentali che si rendano necessarie sia in interno che in esterno; di provvedere a tutte le operazioni relative alla realizzazione e messa in onda di produzioni televisive o di produzioni radiofoniche; di effettuare la messa a punto delle telecamere ed il loro posizionamento, etc. Le risorse individuate saranno assegnate, sulla base delle esigenze produttive dell’Azienda, nella Sede Regionale aziendale prescelta dal candidato e indicata nella domanda di partecipazione.

La selezione sarà effettuata tramite due fasi…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_rai_6_20.html .

 

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Nonostante l’appello alla collaborazione del presidente Christian Solinas, la maggioranza in Consiglio regionale non ha ammesso la discussione sugli ordini del giorno presentati dai consiglieri regionali del PDcontenenti alcune proposte sulla ripartenza e sulla ricostruzione post Covid nei settori sanitari, economici e della scuola. Per questo motivo, preso atto dell’indisponibilità della maggioranza a discutere nel merito le questioni proposte, gli ordini del giorno sono stati trasformati in mozioni urgenti.

I temi sonole risorse necessarie per fronteggiare la ripartenza e la ricostruzione; gli strumenti finanziari presentati dalla Commissione europea per contenere gli effetti della pandemia e sostenere la ripartenza e la ricostruzione nei paesi membri dell’area euro; le iniziative politiche ed istituzionali da assumere.

Gli strumenti finanziari proposti sono il Recovery Found ed il MES, per l’accesso ai quali la Commissione europea e l’Eurogruppo impongono tempi rapidi e progetti con chiari obiettivi di riforma.

1) Dal Recovery Found, all’Italia dovrebbero essere destinati circa 170 miliardi di euro, il 60% di sovvenzioni e il 40% di prestiti, circa

Le risorse del Recovery Found sulle quali il Governo nazionale, i prossimi giorni, avvierà le consultazioni per la determinazione dei criteri e degli obiettivi di riforma, saranno destinati alla realizzazione di investimenti infrastrutturali, talmente importanti da riguardare i settori dell’economia verde, del digitale, della scuola, ma anche dell’insularità e della continuità territoriale.

2) Dal MESl’Italia potrebbe utilizzare sino a 37 miliardi circa, a condizioni di vantaggio irripetibile per interventi sulla sanità.

Le risorse previste nel MES – secondo il gruppo PD – consentirebbero di realizzare nuovi investimenti infrastrutturali di ammodernamento tecnologico sulla sanità anche in Sardegna; interventi di cui la nostra regione ha terribilmente bisogno e che, se non li si facesse ora, l’occasione non sarà più ripetibile.

La richiesta del gruppo PD al presidente della Regione è di intraprendere tutte le iniziative politiche, istituzionali e persuasive, nei confronti del Governo nazionale, sulla scorta di altri Presidenti di Regione, al fine di non lasciarsi sfuggire l’occasione del MES e, poi, provvedere, urgentemente, previa consultazione delle parti politiche e sociali, alla elaborazione di un vero e proprio Recovery Plan della Sardegna, per arrivare a incidere sulla determinazione dei criteri e delle misure che il Governo nazionale si accinge a varare entro l’estate.

«Il tempo degli annunci e della colpa degli altri è terminato – conclude il gruppo del PD -, il presidente e la giunta non condannino la Sardegna e i sardi ad inseguire ulteriori gravi e irrecuperabili ritardi

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L’incontro tenutosi questa mattina nella sede Area di via Angioy, a Carbonia, è stato organizzato a seguito dell’iniziativa di un comitato di cittadini, guidato da Daniele Mele, dirigente del sindacato autonomo Confsafi. Circa duecento persone si sono ritrovate sul piazzale della sede Area, ad attendere l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e del commissario regionale Area, Roberto Neroni. A Daniele Mele abbiamo chiesto cosa si aspettano questi cittadini.

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All’incontro con l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed il commissario regionale di Area Roberto Neroni, svoltosi stamane nella sede Area di Carbonia, erano presenti il sindaco di Carbonia Paola Massidda, il vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai e l’assessore dell’Urbanistica Luca Caschili. Prima dell’inizio, abbiamo intervistato Gian Luca Lai.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10223063538044795/

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Si è svolto questa mattina il sopralluogo dell’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, accompagnato dal commissario regionale Roberto Neroni, presso gli uffici dell’azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area, a Carbonia. «Iniziano oggi una serie di visite presso le sedi territoriali di Area propedeutiche alla riorganizzazione più generale dell’Agenzia a cui stiamo lavorando», ha detto l’assessore all’indomani dell’incontro tra il Commissario regionale ed i rappresentanti politici, delle professioni e delle associazioni di Carbonia, avvenuto appunto ieri, e considerato importante dall’esponente della Giunta.
Roberto Frongia ha assicurato la volontà di intervenire per rendere efficiente l’Agenzia: «L’obiettivo resta quello di imprimere una forte accelerazione sulle modalità di assegnazione degli alloggi e sulle manutenzioni degli stabili Area ha le risorse per poterlo fare, ma necessita di una riorganizzazione e di un apporto di personale al proprio interno. La riorganizzazione a cui stiamo lavorando porterà efficacia nell’azione dell’Agenzia».
Poco prima dell’emergenza Covid, presso l’assessorato dei Lavori pubblici, era stato avviato il tavolo tecnico per la modifica della legge regionale che disciplina le assegnazioni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, la legge regionale 13 del 1989, in vigore a distanza di oltre 30 anni dalla sua emanazione. L’iter di revisione riprenderà in queste settimane e – ispirandosi a criteri di equità sociale, chiarezza normativa e semplificazione amministrativa – dovrà ridisegnare le funzioni dei vari soggetti interessati (Regione, Comuni e Azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area) e migliorare i diversi procedimenti che vanno dalla predisposizione delle graduatorie alla decadenza dell’assegnazione, alla mobilità, fino alla determinazione del canone.

L’assessore ed il commissario hanno incontrato il sindaco di Carbonia Paola Massidda e gli assessori Gian Luca Lai e Luca Caschili. L’incontro era stato chiesto da un comitato spontaneo che stamane ha portato nella sede di via Angioy circa 200 persone che chiedono la piena operatività della sede Area di Carbonia e la nomina di un responsabile zonale, in una città, Carbonia, nella quale è presente uno straordinario patrimonio di Area.

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Un altro passo importante verso la realizzazione a Monte Urpinu di un grande parco urbano e del Polo ambientale regionale. Così gli assessori regionali degli Enti locali, Quirico Sanna, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, nel corso di una conferenza stampa stamame a Cagliari, hanno presentato i lavori avviati dall’Agenzia Forestas per la manutenzione ed il miglioramento del verde nell’area dell’ex 68° Deposito carburanti, dismesso dall’Aeronautica militare e acquisito dalla Regione nel 2007.  

«Stiamo portando avanti un’opera fortemente voluta dalla Giunta Solinasha sottolineato l’assessore Quirico Sannaottimizzando l’uso degli immobili regionali e restituendo alla città e alle famiglie un grande polmone verde che comprenderà anche una parte del parco dell’ospedale Binaghi, sempre di proprietà regionale, e un’altra area della Marina militare. Tutto questo patrimonio è stato dimenticato per tredici anni, noi ora lo vogliamo riqualificare e valorizzare in tempi brevi.»

Nell’area dell’ex Deposito carburanti sono anche presenti fabbricati militari per oltre 60mila metri cubi, che saranno interessati da successivi interventi di ristrutturazione e rappresentano veri e propri monumenti di archeologia industriale che la Regione vuole rendere fruibili al pubblico.

«Stiamo offrendo una grande opportunità alla città di Cagliari e a tutta la Sardegnaha detto l’assessore Gianni Lampis perché quindici ettari di parco urbano potranno finalmente essere messi a disposizione dei cittadini. Grazie al lavoro svolto in queste settimane dall’Agenzia Forestas stiamo procedendo alla riqualificazione dell’area guardando al futuro e puntando su un altro suo utilizzo: la Giunta regionale vuole realizzare qui il Polo ambientale degli uffici, portando il Corpo forestale e l’assessorato della Difesa dell’ambiente.»

L’Agenzia Forestas sta già operando con i lavoratori del Servizio territoriale di Lanusei utilizzando mezzi sofisticati e intervenendo con la massima cura in un compendio molto interessante dal punto di vista naturalistico. Forestas provvederà anche al taglio della vegetazione infestante con funzione antincendio. In particolare effettuerà la manutenzione delle fasce parafuoco perché l’area presenta un forte rischio di incendi nel periodo estivo. Verrà poi effettuata la messa in sicurezza delle piante pericolanti e sarà effettuata una scelta di quelle di maggior pregio.

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Con l’iniziativa “Un libro protegge la mente, una mascherina protegge la salute” organizzata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias che vedrà coinvolte le amministrazioni comunali di Carloforte e Sant’Antioco, volge al termine il progetto del conferimento di mascherine protettive per adulti e pediatriche confezionate in tessuto in circa 18.000 unità.

Da giovedì 11 giugno, in collaborazione con gli assessorati della Cultura e con i Sindaci, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias sarà presente nelle biblioteche dei comuni di Carloforte e Sant’Antioco (ed altre che andranno ad aggiungersi nei prossimi giorni). Ogni lettore di età pediatrica che andrà a richiedere un testo in prestito, riceverà una mascherina protettiva pediatrica tra la fascia di età 6/9 anni e 10/14 anni.