18 July, 2024
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«La nostra Regione sta portando avanti progetti ed azioni che pongono al centro il lavoro dignitoso per tutti, compresi giovani e soggetti con fragilità, al fine di garantire nel territorio regionale i livelli essenziali delle prestazioni dei servizi e delle politiche attive del lavoro a favore di lavoratori e imprese, in linea con la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile 2030.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, commentando l’approvazione del Programma annuale delle attività di Aspal per l’anno 2020 e del Bilancio di previsione 2020-2022, con immediata esecutività, integrato con la specifica previsione di attivare – in collaborazione con l’assessorato del Lavoro e gli enti accreditati per l’erogazione dei servizi per il lavoro ed eventuali altri attori chiave del territorio – sportelli regionali integrati (SpRInt), così come previsti dal Piano Regionale di Sviluppo 2020-2024.

«I molteplici Centri per l’impiego diffusi nella nostra Isola sono il primo punto di contatto per far incontrare domanda e offerta di lavoro e per costruire percorsi di accompagnamento e di motivazione verso una professione», ha fatto notare Alessandra Zedda, che ha sottolineato il lavoro di potenziamento dei Cpi intrapreso dalla Regione che porterà da 670 a circa 1.000 il numero degli operatori entro il 2021.

«Il nostro sistema di politiche attive e accompagnamento al lavoro, attraverso Aspal, ha consentito di ridurre il tasso di disoccupazione grazie a strategie e azioni che mirano a creare una collaborazione tra soggetti pubblici e privati con interventi diversificati», ha aggiunto l’assessore regionale del Lavoro.

Attraverso la partecipazione a reti europee ed alla presentazione di progetti comuni, sono stati creati rapporti di collaborazione e sviluppati progetti sperimentali negli ambiti strategici della politica di sviluppo regionale, quali la nautica, la green economy, il turismo sostenibile, l’imprenditorialità, la formazione di alto livello.

«Nel 2020 l’obiettivo sarà quello di dar seguito a queste attività, puntando sulla progettazione europea per realizzare piani comuni e condivisi e creare nuove opportunità nell’ambito delle politiche per il lavoro. In quest’ottica – Alessandra Zedda – il reperimento e l’utilizzo di fondi europei diretti rappresenta sia lo strumento innovativo e il valore aggiunto per agevolare l’inserimento dei territori nel contesto delle politiche strutturali regionali, sia lo strumento operativo per l’attuazione e la sperimentazione delle politiche regionali in materia di lavoro.»

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Le criticità manifestatesi a Carbonia nell’attività di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), sono state esaminate questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi a Cagliari, che ha visto seduti intorno allo stesso tavolo, il commissario regionale Roberto Neroni (ex commissario della provincia di Carbonia Iglesias dal mese di luglio 2013 al mese di dicembre 2014) ed una delegazione di rappresentanti politici, istituzionali, delle professioni e delle associazioni della città mineraria: i consiglieri comunali Michele Stivaletta, Federico Fantinel, Nino Spanu e Maurizio Soddu, il referente territoriale di Confapi Alessio Lampis, il presidente territoriale dell’Adiconsum Giancarlo Cancedda, il geometra Federico Zara, il portavoce dell’associazione “Carbonia Avanti” Marco Murru, il presidente della commissione Lavori pubblici del comune di Carbonia Mauro Careddu e, infine, il consigliere regionale Fabio Usai.
All’attenzione del commissario Roberto Neroni sono state portate numerose istanze provenienti dal comune di Carbonia, fra le quali le difficoltà nell’interloquire con i funzionari locali dell’ente; la burocrazia ed i disservizi che si manifestano pressoché quotidianamente nel rapporto con l’utenza vista l’esigua dotazione organica; gli atavici problemi legati agli acquisti degli immobili da parte degli affittuari (bisognosi di ristrutturare il proprio stabile); l’annosa tematica dei canoni concordati che in quanto tali dovrebbero invece essere abbattuti del 20% per rispondere alle esigenze sociali provenienti dal territorio.
Nel corso del confronto, sono emerse anche numerose situazioni irrisolte come quelle degli stradelli e delle porzioni di territorio di cui ancora oggi non è possibile stabilire pienamente la competenza e quindi la responsabilità di intervento fra Comune ed Area.
Si è parlato anche delle prospettive economiche ed occupazionali che Area potrebbe generare con l’adozione dei nuovi provvedimenti legislativi varati dal governo nazionale come l’ecobonus al 110% per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico.

Il commissario Roberto Neroni ha assicurato la massima disponibilità ad interloquire per trovare soluzioni concrete ed ha annunciato prossime riunioni per l’esame delle problematiche sollevate in maniera specifica. Il commissario Roberto Neroni ha ribadito di aver già effettuato l’analisi del fabbisogno del personale dell’ente e di aver avviato la discussione con la Giunta regionale per l’assunzione di nuovo personale. Inoltre, ha garantito il proprio impegno a privilegiare, ove e quando entrerà in vigore il provvedimento nazionale dell’ecobonus, l’imprenditoria locale allo scopo di garantire importanti ricadute economiche e sociali nei territori.
Si è parlato anche della necessità di nominare un dirigente unico nel Sulcis Iglesiente, al quale affidare le funzioni previste dalla legge per l’amministrazione dell’ente.
Già dai prossimi giorni il commissario Roberto Neroni esaminerà le problematiche emerse nel corso della riunione, con l’apparato tecnico ed amministrativo dell’azienda regionale.

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Domani, martedì 9 giugno, i tecnici di Abbanoa saranno impegnati nell’esecuzione di un intervento di efficientamento energetico e gestionale delle reti idriche di distribuzione caratterizzate da un elevato tasso di dispersione idrica. Al fine di ottenere una riduzione delle perdite d’acqua si rende necessario sostituire la saracinesca e realizzare lo scarico di via Brigata Sassari.
Durante l’esecuzione dei lavori, nella giornata di domani, martedì 9 giugno, dalle ore 8.30 alle ore 14.00, sarà interrotta l’erogazione idrica in via Toscana e in via Gerrei.
Sarà cura di Abbanoa limitare il più possibile le ore di interruzione.

 

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Il comune di Carbon ha pubblicato la manifestazione di interesse finalizzata ad individuare i soggetti disponibili a realizzare i “Centri Estivi 2020”, iniziative fondamentali per assicurare spazi di socializzazione e integrazione a centinaia di bambini e ragazzi della nostra città fortemente provati dal periodo di “isolamento forzato” da Covid-19. L’obiettivo è garantire spazi, attività ludiche, ricreative ed aggregative per bambini, bambine, ragazze e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni. A partire da oggi potranno presentare la manifestazione di interesse i soggetti che operano in ambito educativo, ludico, ricreativo e culturale, quali associazioni di volontariato, promozione sociale, cooperative, polisportive e Onlus con sede legale ed operativa nel territorio del comune di Carbonia.

Le associazioni interessate dovranno presentare il proprio progetto di “Centro estivo” entro le ore 14.00 del 12 giugno a mezzo Pec all’indirizzo: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

Per maggiori informazioni sulla modulistica da presentare è possibile consultare il seguente link:
https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/3344-avviso-manifestazioni-di-interesse-da-parte-di-soggetti-disponibili-a-realizzare-attivita-ludico-ricreative-aggregative-estive-in-favore-delle-bambine-dei-bambini-delle-ragazze-e-dei-ragazzi-di-eta-compresa-tra-3-e-17-anni

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Questa mattina, nell’aula consiliare, è stato presentato il protocollo “Sant’Antioco Destinazione Turistica Serena, Sana, Sicura”, frutto della collaborazione tra l’esperto di marketing turistico, gli Uffici Comunali e gli operatori antiochensi, nonché il logo ufficiale che accompagnerà la comunicazione in questa particolare stagione balneare. Il documento mira a fornire delle linee guida operative focalizzate sull’applicazione, l’incremento e il controllo delle misure di prevenzione del contagio da Covid-19, presso le strutture ricettive, le aziende della ristorazione, le spiagge, i campeggi, il Museo e l’ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica. Il protocollo prevede inoltre le linee guida che dovranno rispettare le guide turistiche e gli operatori di attività ed esperienze turistiche.

Il principale obiettivo è ridurre il rischio di contagi, sia per i cittadini che per i turisti. «In questa fase è importante la piena partecipazione consapevole e attiva di ogni attore e operatore di tutti i settori produttivi legati al turismocommenta l’assessore del Turismo Roberta Serrentiche si assuma un pieno senso di responsabilità. Le imprese e gli operatori che aderiscono, infatti, dovranno sottoscrivere una Carta con cui si impegnano ad adottare e a mettere in pratica una serie di misure e linee guida nei propri ambiti di lavoro, con l’obiettivo di tutelare la salute del personale e dei visitatori, oltre all’igienizzazione e la salubrità degli spazi con cui vengono in contatto clienti, personale di servizio e residenti. Sottoscrivendo la Carta gli operatori potranno utilizzare il logo della rete “Sant’Antioco Destinazione Turistica Serena, Sana, Sicura». Già da oggi si sono registrate le prime sottoscrizioni.

«Il protocollo di destinazione, che parte proprio dall’impegno degli attori pubblici e privati di Sant’Antiococommenta il sindaco Ignazio Locci è un documento che ha come funzione quella di stabilire le linee guida di prevenzione applicabili a tutti i settori con i quali interagisce un turista durante la sua permanenza nella destinazione. E quindi dalla ricettività alla ristorazione, dalle attrattive turistiche all’Ufficio Informazione e Accoglienza turistica. Siamo certi che questa sia la strada maestra per “fare turismo” anche in questa diversa stagione, segnata da particolari norme di comportamento. Ringraziamo la Fondazione di Sardegna per aver sostenuto il nostro progetto.»

Nello specifico, l’Amministrazione comunale si è impegnata a realizzare una cartellonistica adeguata che sarà posizionata in centro urbano e nelle principali spiagge. Molteplici dispenser di gel igienizzante e cestini appositi verranno piazzati nel territorio comunale (località costiere comprese) e, in particolare, per quanto attiene le spiagge, a partire dal 15 giugno, le quattro principali (Maladroxia, Coe Cuaddus, Cala Lunga e Cala Sapone) saranno presidiate (verranno installati dei gazebo) da personale incaricato, che svolgerà una puntuale informazione sulle norme di comportamento e, per ben due volte al giorno, darà un’informativa sui posti disponibili nelle spiagge libere. Questa verrà rilanciata nella WebApp dedicata e creata per l’occasione, anch’essa presentata nella mattinata odierna, e nei canali social istituzionali.

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Un protocollo per la gestione dei casi sospetti di Coronavirus nelle strutture ricettive della Sardegna. A chiederlo è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che insieme ai colleghi Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas ha presentato una mozione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore della Sanità, Mario Nieddu.

«Anziché ottenere rassicurazioni da parte della Regione, gli albergatori continuano ad essere estremamente preoccupati per la mancanza di protocolli regionali specifici che consentano loro di gestire eventuali casi sospetti di Coronavirus e di proseguire nel contempo l’attività in totale sicurezza. Per questo ha dichiarato la capogruppo pentastellataè urgente che le indicazioni fornite dall’OMS in ambito internazionale e da Confindustria Alberghi, Federalberghi ed AssoHotel su quello nazionale, vengano recepite e adattate al contesto regionale e alle peculiari caratteristiche del comparto turistico- alberghiero sardo, già gravemente danneggiato dai limiti di circolazione imposti dall’emergenza Covid e dalle misure organizzative a cui è subordinata la ripartenza.»

A suo modo di vedere «è fondamentale che gli albergatori conoscano le procedure da seguire per segnalare al servizio sanitario regionale la presenza di una persona con sintomi da Covid all’interno dell’hotel, come comportarsi in attesa dell’intervento del servizio sanitario, quali protocolli seguire per sanificare ed igienizzare i locali e soprattutto quali misure adottare nei confronti delle persone che sono venute a contatto con la persona eventualmente affetta dal virus».

«Le conseguenze di una falla nelle procedure di sicurezza potrebbe – conclude Desirè Manca compromettere ulteriormente e definitivamente la ripartenza delle strutture ricettive della Sardegna. Auspico che il presidente Christian Solinas si attivi con urgenza affinché d’intesa con i rappresentanti del settore si possa redigere un documento valido che tuteli gli imprenditori del settore e tutti i turisti che sceglieranno la Sardegna come meta sicura. Non c’è tempo da perdere, la Regione si attivi per evitare il verificarsi di situazioni ad alto rischio.»

Antonio Caria

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«La bocciatura del progetto del ponte di Sant’Antioco è la bocciatura anche di una visione politica dello sviluppo economico e infrastrutturale del territorio che deve essere necessariamente rimessa in discussione.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo della Lega in Consiglio regionale, secondo il quale «il Piano Sulcis avrebbe dovuto garantire il rilancio di un territorio in forte crisi socioeconomica ma non è riuscito nel suo intento e anzi, con il tempo è apparso sempre più nebuloso e non all’altezza delle aspettative tagliando progressivamente fuori i Comuni dai processi di pianificazione territoriale. Obiettivi mancati sia per quanto attiene il risanamento ambientale sia per quanto attiene il rilancio dell’intero territorio per non parlare dei risultati in merito alla risposta occupazionale praticamente nulli».

«Stamane ho avuto un lungo incontro con l’assessore regionale ai lavori pubblici Roberto Frongia in relazione sia alla questione del ponte di Sant’Antioco e sulle azioni messe in campo dalla Regione per far si che i fondi restino a disposizione del territoriodice il consigliere regionale Michele Ennas -. Abbiamo discusso per quanto attiene la parte delle infrastrutture e la rimodulazione dei fondi disponibili per la quale la Regione tramite l’assessorato sta conducendo un confronto con gli attori locali. Solo con il coinvolgimento e con l’unità territoriale si potranno ottenere risultati tangibili e positivi.»

«Come Lega abbiamo richiesto un incontro al presidente Christian Solinas che avverrà nei prossimi giorni per affrontare tra le altre cose anche la questione del Piano Sulcis dice Michele Ennas. In particolare per quanto attiene alcuni progetti in attesa di essere portati a termine come il riutilizzo dei fondi della Zona Franca Urbana del Sulcis Iglesiente. Attività per la quale abbiamo coinvolto anche i parlamentari della LEGA e che richiede una forte interlocuzione con il governo. Abbiamo proposto al presidente della Regione di richiedere al MISE l’immediato utilizzo delle risorse rinvenienti dalle rinunce, circa 6 milioni di euro, e l’istituzione di una Unità regionale per la gestione dei bandi e progetti sospesi. Per la Zona Franca del porto di Portovesme ho inviato una lettera al presidente della III Commissione (Bilancio) in Consiglio regionale per chiedere la convocazione del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. Come maggioranza vogliamo lavorare all’avvio delle zone franche dei porti della nostra Isola.»

«Sul tema delle bonifiche ambientali e recupero dei siti minerari – aggiunge Michele Ennas i risultati non sono quelli attesi. Alcuni progetti importanti si sono bloccati in accordi di programma inapplicabili o da cui di volta in volta si è sfilato qualche ente andando avanti con lo scarica barile. Si pensi al caso della Laveria Lamarmora di Nebida, autentico gioiello abbandonato a se stesso.»

«Assieme al presidente Christian Solinas c’è la volontà di condividere un percorso di riscrittura del piano Sulcis. E’ un tema che riteniamo centrale nella discussione dello sviluppo di tutta la Sardegna e per questo stiamo presentando una mozione affinché il tema venga trattato in consiglio Regionaleconclude il gruppo della Lega -. La questione non è solo legata alla istituzione di una cabina di regia che solo formalmente appare risolutiva ma che nei fatti si è dimostrata inconcludente ma piuttosto a cambiare completamente approccio e linee di azione, per uno sviluppo funzionale alle esigenze del territorio del Sulcis Iglesiente.»

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Ancora nessun nuovo caso positivo al Covid-19 e nessun decesso, nelle ultime 24 ore, in Sardegna. Sono fermi a 1.362 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 63.510 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono 10, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 46 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 56. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.135 pazienti guariti (+5 rispetto al dato precedente), più altri 40 guariti clinicamente. Nel bollettino odierno non si registrano nuove vittime, 131 in tutto.
Sul territorio, dei 1.362 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati accertati nella Città Metropolitana di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro, 872 a Sassari.

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La Direzione Centrale Inclusione Sociale e Invalidità Civile, la Direzione Centrale Entrate e la Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione dell’INPS, hanno avviato la nuova procedura per la presentazione delle domande per i nuovi bonus per servizi di baby-sitting e per la comprovata iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia.

A tali bonus possono accedere coloro che non hanno presentato la domanda per la prestazione di bonus baby-sitting, con possibilità di vedersi riconosciuto un importo pari ad un massimo di 1.200 euro ovvero di 2.000 euro, a seconda del settore di appartenenza del soggetto richiedente, così come stabilito dal decreto-legge n. 34/2020.

Inoltre, possono presentare la domanda per i nuovi bonus anche coloro che abbiano già fruito della prestazione di bonus per servizi di baby-sitting per un importo massimo di 600 euro ovvero di 1.000 euro, a seconda del settore di appartenenza, nella prima fase dell’emergenza.

Tali ultimi soggetti possono effettuare una nuova richiesta di bonus finalizzata ad ottenere l’importo integrativo del precedente, senza tuttavia superare gli importi massimi previsti, pari a 1.200 euro o 2.000 euro. In tal caso, verrà erogato l’importo residuo tenendo in considerazione quanto già percepito, con possibilità di continuare a fruire del bonus per servizi di baby-sitting mediante il Libretto Famiglia, oppure scegliendo i centri estivi e i servizi integrativi per l’infanzia.

Le misure sono alternative rispetto alla fruizione del congedo specifico Covid di cui agli articoli 23, comma 1, e 25, comma 1, del decreto Cura Italia; inoltre, con riferimento all’altro genitore, si ricorda che questi non deve risultare percettore di NASpI ovvero di altro strumento di sostegno al reddito, né essere disoccupato o non lavoratore alla data della domanda.

Infine, il bonus per l’iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia non può essere fruito per gli stessi periodi per i quali è stato rimborsato il bonus asilo nido, erogato dall’INPS ai sensi della legge 11 dicembre 2016, n. 232, e successive modificazioni.

Platea dei soggetti ammissibili al beneficio e misura della prestazione.

Il decreto-legge n. 34/2020 conferma la platea dei soggetti potenzialmente ammissibili ai bonus per servizi di baby-sitting e centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia, che possono spettare alle seguenti categorie di lavoratori, genitori di figli di età non superiore a 12 anni: dipendenti del settore privato;

iscritti in via esclusiva alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335; autonomi iscritti all’INPS; autonomi iscritti alle casse professionali.

Per tali soggetti, i bonus spettano nel limite massimo complessivo di 1.200 euro per nucleo familiare, da utilizzare per prestazioni di baby-sitting, nel periodo dal 5 marzo 2020 al 31 luglio 2020, ovvero in caso di comprovata iscrizione a centri estivi e per servizi integrativi per l’infanzia, nel periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici e fino al 31 luglio 2020 (ad esempio, in presenza di più figli, di età inferiore a 12 anni, il bonus può essere richiesto anche per tutti i figli, ma in misura complessivamente non superiore a 1.200 euro per il nucleo familiare). Per i soggetti appartenenti alle predette categorie di lavoratori, che abbiano già presentato la domanda per la prestazione e ai quali sia già stato erogato l’importo fino ad un massimo di 600 euro, in caso di presentazione di una nuova domanda, potrà essere erogato l’importo residuo.

Nel medesimo periodo dal 5 marzo 2020 fino al 31 luglio 2020, i bonus per i servizi indicati spettano altresì ai lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato, alternativamente al congedo specifico Covid, appartenenti alle seguenti categorie: medici; infermieri; tecnici di laboratorio biomedico; tecnici di radiologia medica; operatori sociosanitari.

In via ulteriore, i bonus spettano anche al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In tali casi, i bonus sono riconosciuti dall’INPS nel limite massimo complessivo di 2.000 euro per nucleo familiare. Per i soggetti appartenenti alle predette categorie di lavoratori, che abbiano già presentato la domanda per la prestazione e ai quali sia già stato erogato l’importo fino ad un massimo di 1.000 euro, in caso di presentazione di una nuova domanda potrà essere erogato l’importo residuo.

Modalità di erogazione del bonus di baby-sitting

Per quanto concerne le modalità di erogazione della prestazione, il bonus per servizi di babysitter è erogato dall’INPS mediante il Libretto Famiglia di cui all’articolo 54-bis del decreto legge24 aprile 2017, n. 50; in tal caso, i beneficiari hanno l’onere di registrarsi tempestivamente come utilizzatori di Libretto Famiglia sul sito INPS, nell’apposita sezione dedicata alle prestazioni occasionali “Libretto Famiglia link”. Parimenti, devono registrarsi come prestatori sulla piattaforma dell’INPS dedicata alle prestazioni occasionali i soggetti che prestano i servizi di baby-sitting.

Dopo tali adempimenti preliminari, una volta concesso il bonus da parte dell’INPS, il genitore beneficiario deve effettuare la c.d. “appropriazione” del bonus tramite Libretto Famiglia entro il termine di 15 giorni solari dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda, mediante i canali telematici indicati nella domanda stessa. Potranno essere remunerate tramite Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020 e fino al 31 luglio 2020, da rendicontare nell’apposita procedura entro il 31 dicembre 2020.

Bonus per comprovata iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi dell’infanzia

L’articolo 72 del decreto-legge n. 34/2020 ha introdotto la possibilità di optare, per una parte o per anche per tutto l’importo complessivamente spettante a titolo di bonus (al netto di quanto eventualmente già richiesto con la domanda di bonus baby-sitting COVID-19 per essere utilizzato mediante il Libretto Famiglia), per una somma che verrà accreditata direttamente al richiedente, in caso di comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia, per il periodo dalla chiusura dei servizi educativi scolastici al 31 luglio 2020.

La fruizione del bonus in commento è incompatibile con la fruizione, negli stessi periodi, del bonus asilo nido di cui all’articolo 1, comma 355, della legge n. 232/2016, come modificato dall’articolo 1, comma 343, della legge 27 dicembre 2019, n. 160.

Nel caso di opzione per la frequenza ai centri estivi e per servizi integrativi per l’infanzia, il genitore dovrà allegare alla domanda della prestazione la documentazione comprovante l’iscrizione ai suddetti centri e/o strutture che offrono servizi integrativi per l’infanzia (ad esempio, ricevuta di iscrizione, fattura, altra documentazione che attesti l’iscrizione), indicando anche i periodi di iscrizione del minore al centro o alla struttura (minimo una settimana o multipli di settimana), che non potranno andare oltre la data del 31 luglio 2020. Inoltre, dovrà essere indicato anche l’importo della spesa sostenuta o ancora da sostenere.

Nella procedura dovranno essere indicati la ragione sociale e la partita iva (o il codice fiscale)nonché il tipo di struttura che ospita il minore, selezionando il codice identificativo tra le seguenti tipologie previste dal nomenclatore degli interventi e servizi sociali: Centri e attività diurne (L); Centri con funzione educativo-ricreativa (LA); Ludoteche (L1); Centri di aggregazione sociale (LA2); Centri per le famiglie (LA3); Centri diurni di protezione sociale (LA4); Asili e servizi per la prima infanzia (LB); Asilo Nido (LB1); Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia (LB2); Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia: spazi gioco (Lb2.2); Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia: centri bambini genitori (LB2.3).

Il bonus per servizi di iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia è erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con IBAN o bonifico domiciliato presso le poste, secondo la scelta indicata all’atto della domanda dal richiedente.

A tal riguardo, si precisa che il titolare del conto associato all’IBAN, comunicato in domanda, dovrà corrispondere al soggetto beneficiario.

Si segnala che verrà verificata tale corrispondenza prima dell’emissione dell’importo dovuto; qualora vengano riscontrate delle anomalie, ne sarà data tempestiva comunicazione all’utente, che potrà correggere l’eventuale dato con l’apposita funzione disponibile sul portale Internet.

Qualora si richieda l’accredito su un IBAN dell’Area SEPA (extra Italia), si dovrà integrare la documentazione come indicato nel messaggio n. 1981 del 14 maggio 2020.

In fase di acquisizione della domanda se l’importo richiesto è eccedente i 1.000 euro e la modalità scelta è il bonifico domiciliato, la procedura non consente di proseguire. È necessario indicare, in tal caso, un IBAN oppure ridurre l’importo richiesto ed eventualmente fare un’altra nuova domanda.

5. Modalità di compilazione e presentazione della domanda

L’accesso alla domanda online di bonus per servizi di baby-sitting/servizi per l’infanzia è disponibile nella homepage del sito www.inps.it .

Per poter presentare la domanda, il richiedente dovrà autenticarsi ai servizi INPS. Pertanto, dovrà essere in possesso di una delle seguenti credenziali:

PIN ordinario o dispositivo rilasciato dall’INPS;

SPID di livello 2 o superiore;

Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);

Carta nazionale dei servizi (CNS).

Per coloro che non sono in possesso di nessuna delle anzidette credenziali, è possibile: richiedere il PIN all’INPS attraverso i seguenti canali:

– sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;

– Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile);

richiedere una credenziale SPID, anche con riconoscimento a distanza via webcam, attraverso uno degli Identity Provider accreditati (vd www.spid.gov.it).

Nel caso di richiesta del PIN tramite il sito internet dell’Istituto, la prima parte del PIN sarà inviata entro 12 ore dalla richiesta mediante SMS. Qualora la prima parte del PIN non dovesse pervenire, l’Istituto procede all’invio di un SMS che informa l’utente di una successiva comunicazione telefonica da parte del Contact Center per la verifica dei dati che avverrà nei successivi 2-3 giorni, trascorsi inutilmente i quali l’utente potrà rivolgersi direttamente al Contact Center per la validazione della richiesta.

Non è possibile presentare la domanda online accedendo al servizio con la sola prima parte del PIN. Inoltre, sebbene sia possibile presentare la domanda online con il PIN ordinario, l’indennità verrà erogata solo dopo che il richiedente avrà convertito il proprio PIN online in PIN dispositivo. Tale operazione potrà essere effettuata tramite la funzione “Converti PIN”.

La domanda di indennità potrà essere presentata anche tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). A tale scopo l’utente dovrà essere munito di PIN ovvero, per i possessori di SPID, CIE o CNS, di PIN Telefonico generato mediante l’apposita funzione disponibile nella sezione personale MyINPS del portale istituzionale.

Infine, si ricorda che l’indennità può essere richiesta anche avvalendosi dei servizi gratuiti degli Enti di Patronato, di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152. Al riguardo, in deroga all’articolo 4 del regolamento di cui al decreto ministeriale 10 ottobre 2008, n. 193, attuativo della legge 30marzo 2001, n. 152, fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria, il mandato di patrocinio potrà essere fornito anche in via telematica (articolo 36, comma 1, lettera a), del D.L. n. 18/2020).

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Giovedì 4 giugno, il direttivo del comitato di quartiere di Serbariu ha accompagnato la 2ª commissione consiliare in un sopralluogo nella frazione di Sirri.

Già nella riunione del comitato di quartiere tenutasi nello scorso mese di ottobre, alcune famiglie avevano segnalato le problematiche presenti nella zona, tra le quali l’insufficienza dell’illuminazione pubblica e la necessità risistemazione di alcune strade che, dal piccolo centro montano, si diramano verso case, aziende e terreni; strade che ad oggi presentano criticità tali da non essere percorribili dai mezzi di soccorso quali ambulanze o vigili del fuoco. Queste strade conducono inoltre verso importanti siti storico-culturali, come la chiesa di Santa Lucia, il sito archeologico di Su Corroppu ed i ruderi della chiesa di Santa Giuliana che, se resi più facilmente raggiungibili, potrebbero contribuire allo sviluppo del turismo locale.

Il comitato di quartiere evidenzia inoltre che l’unica strada asfaltata che conduce a Sirri risulta in più punti dissestata ed invasa da rovi e cespugli che, soprattutto in prossimità delle curve, ne limitano la visibilità. A seguito di forti piogge o piccoli smottamenti, la strada risulta spesso occlusa da detriti che cadono dal bordo strada.

Il comitato di quartiere ha chiesto alla Commissione anche di tenere di farsi portavoce in tutte le sedi delle istanze presentate, e di provvedere affinché parte dei fondi comunali disponibili vengano destinati alla frazione di Sirri.