26 November, 2024
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Un nuovo caso positivo al Coronavirus è stato riscontrato nelle ultime 24 ore in Sardegna, nella provincia di Nuoro.

Salgono così a 1.380 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 100.140 tamponi (664 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 7, nessuno in terapia intensiva, mentre 5 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.231 pazienti guariti (+1 rispetto al precedente bollettino), più altri 3 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 134.
Sul territorio, dei 1.380 casi positivi complessivamente accertati, 259 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 102 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 79 (+1) a Nuoro, 879 a Sassari.

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Un accorato appello da parte dei rappresentanti del Comitato spontaneo per l’adesione del comune di Domus De Maria alla Città Metropolitana di Cagliari è stato accolto con favore dall’Assessore Regionale degli Enti Locali, Quirico Sanna che ha colto l’occasione per sottolineare come oramai sono tante le sollecitazioni che arrivano da parte di altri Comuni per potersi congiungere alla vecchia provincia di Cagliari, perché storicamente e culturalmente riconoscono la Città di Cagliari come punto di riferimento.

«Per molti Comuniha detto l’assessore Quirico Sanna – sarebbe difficile riconoscersi ad esempio nella provincia del Sud Sardegna. Per loro oggettivamente è una scelta priva di fondamento storico. Proprio il comune di Domus De Maria che ora fa parte del Sud Sardegna mi ha chiesto con forza, di agire in questo senso nella speranza che la loro richiesta venga accolta in sede legislativa dal Consiglio regionale in vista della riforma complessiva. Questa è l’occasione ha concluso l’assessore regionale degli Enti locali per dare ascolto e respiro a tutte le varie istanze e richieste in tal senso che stanno arrivando. Non bisogna imporre nulla ma come ho sempre fatto, ascoltare tutti e fare sintesi all’interno della competente Commissione Consiliare, che sulla base di un lavoro durato circa un anno con l’ascolto dei territori, darà la possibilità a queste amministrazioni comunali di poter rientrare nella vecchia classificazione della provincia di Cagliari come Città Metropolitana.»

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Si è tenuta questa mattina, nella sala sindacale della Portovesme srl, la cerimonia di consegna delle Borse di studio, a due giovani studenti meritevoli, figli di dipendenti dell’azienda. Il concorso, indetto a gennaio 2020, è stato bandito dalla Fondazione Intercultura e fortemente sostenuto dall’azienda di Portoscuso. Lo scopo è quello di stimolare una mobilità internazionale tra studenti, che permetta di ampliare gli orizzonti scolastici e culturali dei giovani.
Ad aggiudicarsi le Borse sono stati Irene Boccini, di Portoscuso, e Alessandro Longu, di Iglesias, che partiranno per un programma annuale, da svolgere rispettivamente in Irlanda e in Danimarca.
«Trovo che sia un’esperienza molto bella e quindi sono molto eccitata all’idea di partire afferma Irene, studentessa del Liceo Scientifico  di Carbonia, con il sogno di una laurea in astronomia, passione che coltiva sin da piccola -. Penso che sia anche un modo per ampliare i miei orizzonti e lanciarmi nel mondo. Stare fuori un anno è anche un modo per rafforzare il legame con la mia terra, che è la Sardegna. Sono molto grata alla Portovesme srl per questa opportunità che mi sta offrendo.»
Questo 2020 rappresenta il primo anno della collaborazione tra la Portovesme srl e la Fondazione Intercultura, che vede l’azienda sulcitana impegnata nell’istituzione di due Borse annuali, al fine di promuovere un programma di studio all’estero, per i figli dei propri dipendenti.
Davide Garofalo, Amministratore delegato della Portovesme srl, si esprime in merito all’iniziativa: «I ragazzi hanno già dato dimostrazione di essere stati molto in gamba. Hanno fatto un ottimo percorso di studi e si sono meritati questa Borsa di studio per andare all’estero. Ci aspettiamo che quest’esperienza li faccia crescere, li arricchisca e che questo bagaglio, dovuto al contatto con culture diverse, possano poi riportarlo in Sardegna e metterlo a disposizione, per un progetto di crescita del territorio locale. La Sardegna ha bisogno di riprendere certe dinamiche che, soprattutto qui nel Sulcis, si sono fermate. Chi meglio dei giovani può dare  nuova linfa alla crescita futura dell’isola e soprattutto della nostra area?»
Le borse di studio si inseriscono sulla scia del successo del Bando di Concorso “Giovani Scuola e Futuro”, giunto ormai alla nona edizione e che, sempre questa mattina, ha visto premiati, con un assegno individuale di 3.500 euro, tre ragazzi: Gaia Littera, di Bacu Abis, Alessandra Loni e Nicola Longu, di Iglesias, tutti figli di dipendenti dell’azienda.
«Sono contento e ringrazio la Portovesme srl per questa grandissima opportunità – commenta Nicola, studente al primo anno di architettura presso l’ateneo di Cagliari -. Cercherò di sfruttarla per portare avanti i miei studi, per il mio futuro e per crescere ancora.»
Federica Selis

   

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«L’accordo sul prezzo dell’energia è un requisito indispensabile per il prosieguo del riavvio dello smelter di alluminio a Portovesme. Esso è il risultato, certamente del lavoro svolto dal Mise, come ha giustamente puntualizzato la sottosegretaria Alessandra Todde ma, in un’accezione più ampia, è soprattutto il frutto della caparbietà che, in questi lunghissimi anni, ha contraddistinto i lavoratori interessati ed i loro rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL e CUB, di categoria e confederali che con una tenacia senza precedenti si sono spesi per rivendicare il diritto della difesa del loro posto di lavoro e con esso di un’importante e strategica produzione per il sistema paese.»

Lo scrivono, in una nota, il segretario generale della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale, Antonello Congiu, ed il segretario regionale della FIOM-CGIL, Roberto Forresu.

«E’ grande la soddisfazione tra i lavoratori, ai quali la FIOM CGIL e la CGIL confederale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale confermano il rinnovato impegno al prosieguo di tutte le attività necessarie per la ripresa produttiva, prima fra tutte l’avvio delle attività di revampingaggiungono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Abbiamo già chiesto e continueremo a farlo attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione, alla Sider Alloys, al partner pubblico Invitalia e con esso al ministero dello Sviluppo economico ed all’assessorato regionale dell’Industria, oltre al presidente Christian Solinas, che abbiamo incontrato oggi, che sia data priorità a tutte quelle attività per la ripresa della produzione in modo che, finalmente, i lavoratori che rappresentiamo possano al più presto rientrare nel loro posto di lavoro, dopo lunghi anni di lotta.»

«E’ certamente un grande risultato ma, come abbiamo sempre detto, riterremo conclusa la vertenza quando tutti i lavoratori saranno ri-occupati e ri-vedremo uscire dallo smelter il primo lingotto di alluminioconcludono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Ci auguriamo, quindi, di poter presto festeggiare la ripresa produttiva che, oltre che essere strategica per la produzione complessiva di alluminio in Italia, darebbe un importante contributo un termini occupazionali e di reddito per alleviare le gravi sofferenze occupazionali e sociali patite dalle famiglie del territorio, a causa della mancanza di lavoro.»

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«La firma dell’accordo sul prezzo dell’energia è un risultato che attendevamo ormai da tempo. Dopo questo importante risultato è doveroso ora pensare ad una ripartenza della produzione in tempi celeri. Il traguardo raggiunto oggi è, infatti, un presupposto fondamentale che deve aver come conseguenza quella di un alacre lavoro in grado di garantire certezze. Certezze sul progetto, sul reintegro dei tanti colleghi in attesa di far ritorno al lavoro e, soprattutto, sul piano industriale.»

Lo ha detto stamane l’on. Michele Ennas, consigliere regionale del gruppo Lega Sardegna.

«I nodi sulla questione da sciogliere sono ancora tanti, dagli ammortizzatori sociali passando per un piano di riallineamento competenze professionali e formazione, ma auspichiamo che l’annosa questione possa trovar giuste ed esaustive risposte nel breve periodoha concluso Michele Ennas -. Da parte della Regione, da parte del Consiglio regionale, sussiste il massimo impegno e collaborazione così come è stato sino ad ora, saremo sempre al fianco dei lavoratori nel che rivendicano la giusta correttezza e l’attuazione degli accordi che per quanto di nostra competenza non sono mai stati disattesi.»

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«Finalmente la Sider Alloys ha raggiunto la fondamentale intesa con ENEL. Adesso non si perda più tempo e si proceda con la presentazione di un piano industriale credibile propedeutico al revamping degli impianti e al riavvio produttivo della fabbrica. E, contestualmente, prenda il via la ricollocazione degli ex lavoratori del bacino Alcoa, ormai allo stremo, obbligati a vivere con degli ammortizzatori sociali dimezzati nella loro consistenza originaria. Per sostenere al meglio questa fase, è importante che la società Svizzera si confronti con le rappresentanze sindacali ed istituzionali dell’Isola.»

Lo ha detto stamane il consigliere regionale Fabio Usai, al termine dell’incontro tenutosi a Villa Devoto fra le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Fiom, Fsm, Uilm e Cub ed il presidente della Regione Christian Solinas.

All’incontro hanno presenziato anche i consiglieri regionali Fabio Usai e Michele Ennas e i sindaci di Villamassargia e Masainas, Debora Porrà ed Ivo Melis. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro preoccupazione per i ritardi accumulati nella vertenza e la condizione degli ex lavoratori, in attesa di ricollocazione ed attualmente sostenuti nel reddito unicamente da ciò che rimane dell’indennità di mobilità in deroga dopo anni di rinnovi.

Il presidente Christian Solinas, dopo aver ascoltato gli interventi dei sindacalisti e aver manifestato soddisfazione per la firma dell’accordo fra ENEL e Sider Alloys, ha ricordato la posizione della Regione in merito alla vertenza, ribadendo il forte sostegno ai lavoratori ed alle loro famiglie e a ogni iniziativa propedeutica alla ripartenza della fabbrica.

«Come RASha ribadito il presidente della Regione -, abbiamo contribuito all’accordo di programma per il rilancio produttivo dello smetter Sider Alloys di Portovesme con ben 8 milioni di euro a fondo perduto. È nostro obiettivo quindi continuare a essere parte in causa e protagonisti di questa vertenza, sostenendo al massimo le iniziative portate avanti dalle organizzazioni sindacali per chiedere una conclusione definitiva della vicenda. Tanto più ora dopo l’importante raggiungimento dell’intesa tra la multinazionale svizzera e l’ENEL. Sarà nostro compito nelle prossime ore convocare l’azienda in Regione per avviare un dialogo costruttivo finalizzato al sostegno di ogni iniziativa utile al rilancio produttivo della fabbrica. Vogliamo conoscere il piano industriale della multinazionale e fare tutto ciò che è in nostro potere e di nostra competenza per accompagnare l’investitore nelle fasi di revamping e reindustrializzazione del sito di Portovesme. Inoltre ha aggiunto Christian Solinassolleciteremo anche il ministero del Lavoro affinché trovi tutte le soluzioni possibili per tutti quei lavoratori in attesa di ricollocazione all’interno dello stabilimento di Portovesme, che oggi percepiscono un’indennità di mobilità in deroga dimezzata e quindi insufficiente a sopravvivere dignitosamente e a superare la fase di transizione prima che la fabbrica ripartaha concluso il presidente della Regione -. Nel contempo, lavoreremo alla costruzione di un piano formativo per gli ex lavoratori da ricollocare, che da una parte li aiuti a sostenerli nel reddito e dall’altra permetta l’allineamento delle loro competenze (dopo anni di fermo lavorativo) in vista della loro ricollocazione all’interno dello stabilimento per le fasi di revamping e successivamente per l’avvio produttivo.»

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«Con la firma per l’accordo fra Enel e SiderAlloys per la fornitura dell’energia è stato raggiunto un obiettivo fondamentale per il progetto di riavvio dello smelter di Portovesme. Un risultato ottenuto grazie alle iniziative dei lavoratori dell’ex Alcoa, che credono e combattono da anni nella ripartenza della fabbrica dell’alluminio, e della sottosegretaria Alessandra Todde che ha creato le condizioni ed i presupposti per favorire l’intesa. Un’intesa che rende sostenibile il business plan per il ritorno alla produzione di alluminio primario in Italia. Adesso non c’è tempo da perdere, bisogna confrontarsi al tavolo ministeriale sul piano industriale per fissare la tempistica per la conclusione dei lavori di revamping, il riassorbimento della restante parte dei lavoratori e riavviare la produzione di alluminio.»
Lo ha detto stamane Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico. «Ci auguriamosottolinea Guglielmo Gambardella – che Sider Alloys sia già in grado di realizzare il progetto di rilancio con una struttura tecnica adeguata alla complessità dell’opera e sarà compito del MiSE verificarne le condizioni. Esprimiamo soddisfazione per il risultato odierno con la consapevolezza che si tratti solo di una prima ma importantissima tappa di un lungo percorso. Restiamo prudenticonclude Guglielmo Gambardellala strada che porta alla realizzazione del progetto è ancora lunga e non è escluso che ci possano essere ancora altre sorprese, come purtroppo ci ha insegnato questa sofferta vertenza. Ma noi continueremo a vigilare.»

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Oggi, dopo la firma sul prezzo dell’energia, arrivata in mattinata, la vertenza Sider-Alloys si è trasferita a Cagliari dove c’è stato un incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni ed il presidente della Regione Christian Solinas, al quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali del territorio, Fabio Usai (PSd’Az) e Michele Ennas (Lega).
«Da parte nostra – ha detto il presidente della Regione – abbiamo sempre sostenuto il percorso di riavvio del ciclo produttivo dello stabilimento di Portovesme. La Sardegna detiene l’unica filiera della metallurgia non ferrosa rimasta nel Paese e la Regione nel tempo ha messo in campo risorse perché ci sia questa ripresa con la salvaguardia dell’occupazione. La firma del contratto d’accordo sul prezzo dell’energia rappresenta quindi un tassello fondamentale.»
«Chiediamo adesso all’azienda, che convocheremo al più presto ha aggiunto Christian Solinasdi riavviare immediatamente gli impianti coerentemente con un piano industriale credibile.»
«Il costo dell’energia è sempre stato il vero nodo nella competitività delle produzioni di alluminio della Sardegna. La riunione odierna con i sindacati serve per capire, prima di un incontro con la proprietà, quale sia il cronoprogramma effettivo per la ripresa, in maniera tale da non generare false aspettative ma pretendere con fermezza che entro l’anno si riparta ha rimarcato il presidente della Regione -. Potremo dire che i posti di lavoro sono salvi solo nel momento in cui il ciclo produttivo entrerà nuovamente in funzione e ci sarà quindi una prospettiva industriale vera, per questo polo strategico delle produzioni industriali, non solo sarde ma dell’intero Paese.»

Il presidente Christian Solinas ha concluso affermando che «la Regione continuerà a sostenere, anche nelle sedi ministeriali e col Governo, le legittime richieste dei lavoratori e di un territorio che chiede di avere una prospettiva di crescita e sviluppo».

Armando Cusa

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«L’insularità e il riconoscimento della sua condizione devono offrire l’occasione storica  per trovare soluzioni ai problemi che gravano sulla Sardegna. Il Comitato per l’insularità prosegue nella propria attività e rilancerà a brevissimo il tema con nuove iniziative tese ad evidenziare la specificità e unicità della Sardegna dall’ambiente naturale e storico alla lingua ed alla cultura materiale sul solco di quella presa di coscienza che è stato il motore in questi ultimi anni.»
Così il presidente del Comitato per l’insularità, Roberto Frongia, e la responsabile del Comitato Scientifico, Maria Antonietta Mongiu.
I rappresentanti del Comitato augurano buon lavoro a Efisio De Muru, responsabile delle politiche insulari del Pd: «Siamo certi che De Muru, con serietà e professionalità, saprà veicolare l’importanza e la strategicità del tema, affinché la condizione di insularità non sia più percepita come una caratteristica localistica ma un tema nazionale che attiene i territori caratterizzati dalla dimensione geografica insulare. In tutte le isole ma soprattutto in Sardegna è una delle cause del gap socio-economico che pesa sulle Isole e sulla Sardegna in particolare».