26 November, 2024
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L’inaugurazione della XII edizione di Notti a Monte Sirai, nel parco archeologico di Carbonia, è prevista per domenica 2 agosto alle ore 21.30, con Banda Osiris in 40 anni suonati. In questo nuovo spettacolo, voluto dal Comune di Carbonia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione, e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo, il furore dissacratore della Banda Osiris si concentra sul mestiere del musicista. Attraverso l’abilità mimica, strumentale e canora che li contraddistingue, i quattro protagonisti si divertono con ironia a elargire provocatori consigli: dal perché è meglio evitare di diventare musicisti a come dissuadere i bambini ad avvicinarsi alla musica, fino ai metodi su come eliminare i musicisti più insopportabili. La Banda Osiris tratteggia il ritratto impietoso della figura del musicista: presuntuoso, permaloso, sfortunato, odiato, e molto raramente amato.

Telmo Pievani, sarà ospite del Festival. Accademico e viceproRettore dell’Università di Padova con la cattedra di Filosofia della Scienza, Pievani riveste il ruolo di uno dei più importanti divulgatori nel panorama italiano e mondiale delle ricerche scientifiche in ambito evoluzionistico e di impatto ambientale. In collaborazione con Aboca, Banda Osiris ha realizzato con lui lo spettacolo “AquaDueO_un pianeta molto liquido”Attraverso un improbabile documentario in perfetto stile anni ’60, viene svelata la vita subacquea dei pesci rappresentati con gli strumenti musicali. La loro vita sessuale viene raccontata in perfetto stile gozzaniano attraverso una poesia degna della miglior tradizione teatrale. Ci aspetta sarà la desertificazione futura. Intere popolazioni saranno costrette a migrare, saremo obbligati ad assistere a spostamenti di intere popolazioni. A questo proposito “Onda su onda” cantata dal punto di vista di un migrante ne ribalterà il significato.

Il programma completo della rassegna:

Domenica 2 agosto, alle ore 21.30, Banda Osiris in “40 anni suonati” con Sandro Berti, Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto), Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere), Giancarlo Macrì (percussioni, batteria, bassotuba);

Venerdì 21 agosto, alle ore 21.30, Lella Costa in “La Vedova di Socrate”, di Franca Valeri. Regia di Stefania Bonfadelli, produzione Centro Teatrale Bresciano con INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico;

Sabato 29 agosto, alle ore 21.30, Francesco Montanari in “Processo a Shylock”, testo a cura di Bianca Melesecchi, produzione Aida Studio, con Nico Gori (sassofoni e clarinetto) e Massimo Moriconi (contrabbasso, basso elettrico, chitarra basso).

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È di oltre 3 milioni di euro il finanziamento della regione in favore dei comuni (anni 2020-2021-2022) nell’ambito del programma di interventi per la manutenzione dei fiumi, per evitare il rischio idrogeologico.
«Considerata l’importanza dell’attività di manutenzione del reticolo idrografico, sia naturale che artificiale, abbiamo messo a disposizione degli Enti locali che ne vogliano fare richiesta le risorse necessarie alla manutenzione dei corsi d’acqua, che stanzieremo secondo criteri e graduatorie definitiha dichiarato l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Lo stanziamento delle risorse, pari complessivamente a euro 3.022.210, consentirà di proseguire l’azione tesa a contrastare una delle principali cause di pericolosità idraulica dei corsi d’acqua che attraversano il territorio regionale, in coerenza con i contenuti del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico e del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni. Grazie a questa misura puntiamo a garantire la sicurezza dei territori, con evidenti riflessi sull’incolumità delle persone e sulla salvaguardia dei beni.»
Non saranno ammessi i soggetti già beneficiari della precedente programmazione 2019-2020-2021, i soggetti beneficiari della programmazione 2015-2016-2017 che non abbiano speso almeno il 50% dell’importo complessivo dei contributi ottenuti per l’intero triennio, i soggetti beneficiari della programmazione 2017-2018-2019 che non abbiano speso almeno il 30% dell’importo complessivo delle annualità 2017 e 2018.
Antonio Caria

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Gli agenti della Squadra Volante, ieri pomeriggio, a Cagliari, sono intervenuti su richiesta di un addetto alla vigilanza di un noto negozio del centro, in via Roma, che poco prima aveva bloccato un giovane che cercava di scappare dopo aver sottratto della merce.

Giunti sul posto hanno trovato il giovane che ancora discuteva con la guardia giurata. Identificato per un 32enne di Carbonia, ben noto alle forze di polizia, risultato in possesso di varia merce visibilmente privata delle placchette anti-taccheggio, per un totale di quasi 180 euro. Appena bloccato, il giovane ha dichiarato che quegli oggetti fossero di sua proprietà, per poi smentire tutto davanti alle evidenti manomissioni.

Inoltre, è stato trovato in possesso di due magliette asportate poco prima da un altro punto vendita di Piazza Yenne, riconosciute come tali dal proprietario dell’esercizio.

Il giovane è stato arrestato per furto aggravato continuato ed accompagnato presso la propria abitazione in attesa dell’udienza direttissima.

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10 nuovi casi di positività al Covid-19, tutti riconducibili a migranti arrivati nei giorni scorsi, nelle ultime 24 ore in Sardegna. Sale così a 1.404 il numero totale di casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 134.

In totale sono stati eseguiti 106.345 tamponi (644 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 3, nessuno in terapia intensiva, mentre 30 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.234 pazienti guariti, più altri 3 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 1.404 casi positivi complessivamente accertati, 261 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 116 (+10 rispetto al dato di ieri) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 83 a Nuoro, 883 a Sassari.

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«Il Governo nazionale non può continuare a stare in silenzio, deve intervenire con urgenza a tutela della nostra isola. Credo che il menefreghismo dimostrato da tutti gli esponenti dell’attuale esecutivo nazionale, sulla delicata tematica sia oltre che vergognoso anche irrispettoso nei confronti dei cittadini sardi. Cittadini che hanno affrontato l’emergenza pandemica superando la fase più acuta senza gravi criticità, e ora non possono rischiare di vedere tale risultato sfumare a causa dell’arrivo incontrollato nelle nostre coste di persone positive al Covid.»
Sono queste le parole del consigliere regionale della Lega Michele Ennas, che ha voluto commentare il nuovo sbarco di migranti avvenuto nelle coste del Sulcis Iglesiente.
«Che immagine di noi stessi possiamo dare all’utenza turistica sedenuncia Michele Ennas si prosegue a vedere nei tg e nelle varie testate giornalistiche le immagini di migranti che approdano e sbarcano indisturbati in mezzo ai bagnanti? In questo scenario paradossale, dove all’ emergenza dell’immigrazione incontrollata, che ha assunto sempre più il carattere di una vera e propria invasione, si va aggiungendo a anche una nuova possibile emergenza sanitaria, in Senato si pensa ancora una volta a votare per far processare Matteo Salvini. La sua colpa? Aver chiuso i porti e tutelando così la sicurezza dell’Italia e degli Italiani quando era alla guida ministro dell’Interno. Insomma, siamo al paradosso. Dal Sulcis chiediamo che da Roma vi sia un intervento immediato e una presa di posizione ferma sull’argomento.
A questo proposito, è previsto per domani a Sant’Antico, un gazebo promosso dal movimento “Stop invasione-io sto con Salvini”.
Antonio Caria

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Sono partiti i lavori per l’installazione di 14 colonnine di ricarica per automobili elettriche ed ibride in varie vie di Iglesias e delle frazioni.
Come sottolinea il servizio inizierà dal mese di settembre per le colonnine gestite da Enel X e dai mesi successivi per le postazioni gestite da Be Charge.
«La sostenibilità ambientale nei trasporti urbani rappresenta un settore strategico, nel quale è di fondamentale importanza intervenire ha dichiarato il sindaco, Mauro Usaicon politiche che possano contribuire a far crescere una Città più “smart”, in cui l’innovazione va di pari passo con la tutela dell’ambiente.»
Le zone interessate sono piazza Belvedere a Nebida, piazza Sarigu, le vie Antas, Fadda, Deledda, Pacinotti, Valverde (Parco delle Rimembranze), Vivaldi, Crocifisso (fronte ex Mattatoio), Argentaria Loi (fronte Commissariato della Polizia stradale), Indipendenza, la Zona Rosa del Marganai, e i parcheggi nella frazione di Masua.
«L’iniziativa fa parte di un progetto di innovazione che vuole ampliare le politiche green anche nel campo della viabilità urbanaha aggiunto l’assessore dell’Ambiente, Francesco Melis -. Nei prossimi mesi, in base ai risultati, ci saranno nuovi bandi per altri gestori, al fine di ampliare l’offerta.»
Antonio Caria

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“Portovesme, opportunità per la nautica internazionale?” E’ il tema del convegno in programma questa mattina, a partire dalle 10.30, nella sala riunioni della Biblioteca comunale di Portoscuso. Dopo i saluti del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, Ninetto Deriu, rappresentante della RENO srl, interverrà sul “La rinascita di un’economia perduta”. Seguiranno gli interventi di Pietro Angelini, Direttore NAVIGO, sul tema “Il mercato nautico e prospettive di sviluppo”; e di Luca Gianardi, broker e operatore di settore, sul tema “Il service nel mondo yachting”.

Seguirà il dibattito.

La ASSL di Carbonia è l’unica, in Sardegna, a non avere la macchina per processare i tamponi, strumento necessario ed indispensabile per accertare i casi di positività al Covid-19.

La Regione Autonoma della Sardegna, per fare fronte all’emergenza creata dalla diffusione del Coronavirus, ha creato la rete dei laboratori regionali di diagnosi molecolare, dalla quale – inspiegabilmente – è rimasta fuori la ASSL di Carbonia, con il suo laboratorio Analisi dell’ospedale Sirai.

In soccorso alla “inspiegabile” esclusione della ASSL di Carbonia dall’intervento della Regione, è intervenuta una donazione della Fondazione di Sardegna, destinata a dotare della preziosa apparecchiatura, con il laboratorio di Analisi dell’ospedale Sirai di Carbonia, anche il Policlinico “Duilio Casula” – Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, e a completare così il fondamentale programma di contrasto e prevenzione alla diffusione del Coronavirus, con l’effettuazione dei tamponi su larga scala tra la popolazione.

I test diagnostici in uso in Italia per l’accertamento della positività al Co-vid-19, sono basati sulla metodica molecolare di reazione a catena della polimerasi (Pcr), messa a punto in base alla sequenza genetica del virus Sars-cov-2. Con il “tampone” viene impiegato un po’ di muco (infetto se il Sars-cov-2 è presente), prelevato dal naso o dalla faringe e viene eseguita la Pcr, per accertare la presenza del virus nell’orofaringe.

La Fondazione di Sardegna aveva già deciso di sostenere le Istituzioni e le Organizzazioni della società civile della Sardegna nel contrasto agli effetti dell’emergenza Covid-19, stanziando un fondo straordinario di 2,4 milioni di euro per i primi interventi di carattere sanitario e sociale necessari nella prima fase di emergenza. Tra questi, in accordo con la Regione Sardegna, sono stati acquistati 60 ventilatori polmonari da mettere a disposizione del Sistema sanitario regionale.

Sono trascorsi ormai quasi due mesi dall’intervento della Fondazione di Sardegna con la donazione delle risorse necessarie per l’acquisto del macchinario, ma al laboratorio Analisi dell’Ospedale Sirai, di questo, non c’è traccia. L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari ha ricevuto la donazione, effettuato l’ordine e, a fine luglio, avrà a disposizione un macchinario all’avanguardia, che consentirà di completare la rete dei laboratori di diagnosi molecolare nella Città Metropolitana di Cagliari.

E la ASSL di Carbonia? Perché il macchinario non è ancora a disposizione del laboratorio Analisi dell’ospedale Sirai e, stando alle informazioni raccolte che si spera non trovino conferma, non sarebbe stato neppure ordinato, nonostante la Fondazione di Sardegna abbia messo a disposizione, con una donazione, le risorse necessarie?

Il sistema sanitario pubblico, nel Sulcis Iglesiente, negli ultimi anni ha registrato ripetuti ridimensionamenti e tagli, con una crescita esponenziale della mobilità passiva, la “fuga” di diverse eccellenze in campo medico, disagi crescenti per quelle eccellenze che “resistono” (fino a quando?). I sindaci, negli ultimi mesi, si sono mobilitati per dire basta e rivendicare la “restituzione” di quanto è stato negli anni sottratto alla Sanità del territorio, e a tranquillizzarli non basta certamente l’annuncio dell’ormai certa re-istituzione della ASL del Sulcis Iglesiente, che si rivelerebbe quasi inutile – come ha denunciato a più riprese Paola Massidda, sindaca di Carbonia e presidente della conferenza socio-sanitaria di Carbonia Iglesias – se non venisse riempita di contenuti e quindi di adeguata autorità decisionale a livello territoriale.

Razionalizzazioni, ridimensionamenti, tagli… il Sulcis Iglesiente negli ultimi anni, in campo sanitario, ne ha visto tante, ma quest’ultima, legata alla fornitura della macchina processa-tamponi, per la quale la Fondazione di Sardegna “ha donato le risorse”, rischia di diventare la “beffa” più grande.

Giampaolo Cirronis

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Il Museo del Carbone ha conseguito il riconoscimento definitivo della Regione Sardegna con l’iscrizione nell’Albo Regionale dei luoghi e degli istituti della cultura.

L’approvazione della Regione arriva dopo anni di lavoro di adeguamento per l’ottenimento dei requisiti necessari, tra i quali figurano particolari standard per la catalogazione dei reperti e l’allestimento del museo, la presenza di figure professionali qualificate, la trasparenza e l’efficienza della gestione, l’erogazione di servizi di qualità, le dotazioni di sicurezza e l’accessibilità in termini di barriere architettoniche.

Il riconoscimento rappresenta un’ulteriore conferma della rilevanza storico-culturale dell’ex sito minerario riconvertito in museo, dell’importanza dell’impegno impiegato negli anni per implementare e catalogare le collezioni e per fornire un servizio di qualità al visitatore attraverso le visite guidate, i servizi complementari, le mostre temporanee e gli eventi che durante l’anno animano il sito culturale.

Il Museo del Carbone ha la sua esposizione principale all’interno della Lampisteria della Grande Miniera di Serbariu, che spicca tra le più frequentate e apprezzate miniere visitabili della Sardegna. Il Museo è aperto tutto l’anno, con visite guidate in lingua italiana, inglese e francese nella galleria sotterranea e nella sala argani. Decine di migliaia di visitatori ogni anno vivono l’emozione di un salto nel passato scendendo in sottosuolo per ripercorrere le orme dei minatori nelle gallerie. Nonostante l’emergenza sanitaria Covid-19, le visite guidate in sottosuolo si svolgono regolarmente, nel rispetto della normativa per la sicurezza dei visitatori e del personale, senza togliere nulla all’esperienza unica e indimenticabile della visita della Grande Miniera di Serbariu.

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Sara composta da tre rassegne, per un totale di 9 appuntamenti, l’estate masainese 2020.
La prima, che si terrà in località “Is Solinas”, s’intitola “Jazz al Tramonto” e prevede il 2 agosto il concerto di Fabrice Eurly al piano ed il 31 agosto quello di Mats Gustafsoon al sassofono. L’inizio, per entrambi, è alle 19.00.
La seconda, “Cinema sotto le stelle”, comprende la proiezione (piazza di Chiesa alle 21.30), di Jukebox al carbone, lato a musiche dal sottosuolo (3 agosto), “L’uomo che comprò la luna” (11 agosto), “Un gatto a Parigi” (17 agosto), e “La pazza gioia” (21 agosto).
La terza, “Il teatro di Masailand”, porterà in scena (piazza di Chiesa alle 21.30), gli spettacoli di burattini “Virus senza corona” (5 agosto), “Curiosella e le Janas” (12 agosto), e “I musicanti di Brema” (19 agosto).
Antonio Caria