27 November, 2024
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Paolo Palmas sarà ancora uno degli attaccanti del Latte Dolce Calcio. L’annuncio è stato dato dalla stessa società.
«Ho scelto di vestire per la quinta stagione consecutiva questa maglia perché credo fermamente in questo progetto ha dichiarato Paolo Palmas -. Sono ormai molto legato a questi colori e ho una grande voglia di rivalsa dopo un’annata che soprattutto a livello personale è stata, diciamo, un po’ storta: anche per questo il Sassari calcio Latte Dolce dal mio punto di vista è la scelta migliore, la squadra ideale per rimettermi in gioco con tutta la grinta possibile. La voglia di ricominciare è tanta, e credo valga per tutti. Speriamo di tornare in campo al più presto, senza guardarci alle spalle ma certo con un pizzico di rammarico per il momento in cui lo scorso campionato si è interrotto.»
«Come sempre accade in realtà non so cosa aspettarmi dal prossimo campionato, ma posso certamente dire che mi piacerebbe vivere con la squadra una stagione importante, e che mi auguro di raggiungere i traguardi che ci vorremo prefissare assieme alla societàha concluso Paolo Palmas -. Provo tanta stima e ho piena fiducia nel lavoro che fanno staff e società. Ho un ottimo rapporto con il mister, bello poter lavorare ancora insieme. E bello anche ritrovare i vecchi compagni, ovviamente dispiace sempre per chi va via posto che chi arriva e arriverà per la prima volta sarà certamente bene accetto. Non vedo l’ora di iniziare. Da parte mia spero di continuare a dare il mio contributo provando a fare sempre qualcosa in più. Sento la fiducia di tutti, voglio dimostrare di essere all’altezza e migliorarmi ancora a livello personale e come parte del gruppo squadra.»
Antonio Caria
Foto di Alessandro Sanna

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La Torres si prepara per la nuova stagione calcistica 2020/2021. Questa mattina si è tenuto un incontro tra il presidente del rossoblù, Salvatore Sechi, il sindaco, Pietro Carbini, e il suo vice, Ivan Ledda, che porterà la squadra sassarese ad effettuare la preparazione pre campionato nella la nuovissima struttura sportiva di Santa Maria Coghinas, in programma dal 23 agosto al 5 settembre.
«Felici di poter inaugurare questa struttura con la presenza degli amici della Torres – ha dichiarato Pietro Carbinie di dare così lustro ad un’opera realizzata per offrire un servizio importante nel territorio, con uno spazio finalmente fruibile e adattato alle esigenze sportive».
Gli atleti e lo staff alloggeranno nell’albergo Monti Ruju. Un pre ritiro sarà effettuato, a partire dal 17 agosto, presso “Walter Frau” di Ossi. Nella prima settimana di lavoro saranno aggregati anche numerosi atleti tesserati con la Torres, tra rientri di prestiti e ragazzi provenienti dal settore giovanile, che saranno visionati dal tecnico e dallo staff.
«Vogliamo dare a tutti la possibilità di giocarsi le proprie carte ha aggiunto Salvatore Sechi e in questa fase sarà il tecnico a darci le indicazioni necessarie. Abbiamo tanti atleti di proprietà che hanno fatto bene in questi anni e per loro il pre ritiro rappresenta occasione per confrontarsi con la prima squadra. Dal 23 agosto partirà il ritiro vero e proprio nella splendida struttura di Santa Maria Coghinas. Ringrazio il sindaco Pietro Carbini ed il vice sindaco Ivan Ledda per averci accolto e per averci dato la possibilità di inaugurare questa struttura che diventa un importante punto di riferimento per noi, in previsione del progetto Accademia della Torres, e per tutti gli sportivi locali, ora e in futuro».
Antonio Caria

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È stato siglato questa mattina a Nora, alla presenza della sindaca di Pula, Carla Medau, e del professor Giorgio Massacci, un accordo di collaborazione tra il Comune e l’Università di Cagliari per i lavori di messa in sicurezza della Chiesa di Sant’Efisio.
Si tratta di uno studio scientifico per decidere le modalità di intervento e valutare il livello attuale di sicurezza, conservazione e valorizzazione dell’edificio religioso.
Gli interventi, che avranno un costo totale di 100mila euro di cui 78mila 400 euro di fondi regionali, dovrebbero iniziare ad ottobre e riguarderanno l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua, la sostituzione delle travi in legno del portico e la messa in sicurezza del campanile a vela.
«Il nostro impegno per la Chiesa di Sant’Efisioha dichiarato Carla Medaunon è solo di carattere politico o professionale bensì è di tipo affettivo ed emozionale, tutti la sentiamo come parte della nostra famiglia, per questo gli assessori ed i consiglieri di maggioranza, il parroco don Marcello, i confratelli della Confraternita di Sant’Efisio hanno voluto presiedere alla firma dell’accordo.»
È stata anche presentata alla Regione la richiesta di un finanziamento per il progetto di restauro complessivo della Chiesa, per un importo di 500mila euro.
«Inoltre stiamo collaborando reciprocamente con la Città Metropolitana – ha concluso Carla Medauper il medesimo obiettivo, perché la Chiesa è un patrimonio dell’intera Sardegna.»
Antonio Caria

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«Ieri sera la notizia di un nuovo contagio in Città Metropolitana…questa mattina la comunicazione che la persona positiva al Covid 19 risiede ad Assemini. Niente panico: questa persona negli ultimi giorni è stata fuori, quindi non ha contratto in virus in Sardegna. Spero davvero sia un falso positivo anche perché non ha la febbre e non ha ancora fatto il secondo tampone. Esigenze lavorative hanno fatto si che facesse i controlli che hanno dato questo esito.»
Inizia così un post pubblicato questa mattina su Facebook, dalla sindaca di Assemini, Sabrina Licheri, dopo che ieri era registrato un nuovo caso di Coronavirus all’interno della Città Metropolitana di Cagliari.
Un argomento sul quale la stessa prima cittadina è voluta tornare questo pomeriggio. «La notizia di un nuovo positivo ad Assemini deve essere per tutti motivo di riflessione – ha aggiunto Sabrina Licheri -. Per me lo è. È giusto riappropriaci delle nostre vite “normali”. La nostra normalità̀ però non può̀ coincidere con quella pre Covid: deve necessariamente essere una nuova normalità̀. L’abitudine di indossare la mascherina in determinati luoghi, il distanziamento sociale, lavarci le mani frequentemente non devono più condizionare le nostre abitudini, devono diventare le nostre abitudini che esprimono la pratica del rispetto e dell’attenzione per la propria salute e quella degli altri. Io ne faccio proprio una questione di rispetto personaleha concluso Sabrina Licheri -. Possiamo goderci l’estate, stare in compagnia, partecipare agli spettacoli con quella che è la nuova normalità̀: possiamo farcela e ce la faremo.»
Antonio Caria

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«La Filcams CGIL si oppone al cambio del Contratto Collettivo Nazionale, chiedendo il giusto inquadramento,  il riconoscimento delle professionalità, la garanzia dei diritti e della giusta redistribuzione. Non va dimenticato che gli appalti in oggetto derivano da finanziamenti pubblici destinati all’occupazione, peraltro di un settore strategico di fondamentale importanza come la cultura.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale dei Articolo 1.
«Faccio mio l’appello della Filcams affinché in questa battaglia di civiltà, le stazioni appaltanti, i comuni e gli enti che si avvalgono dei servizi della Cooperativa Sistema Museo si facciano carico di ottenere informazioni chiare sul grado di rispetto dei diritti dei lavoratori conclude Luca Pizzuto -, mettendo conseguentemente in atto, tutte le tutele necessarie affinché questi servizi vengano resi nel pieno rispetto delle mansioni realmente svolte e delle professionalità coinvolte, e che nessuna svalutazione contrattuale potrà cancellare.»

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Due nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati riscontrati nelle ultime 24 ore nella Città Metropolitana di Cagliari. Il numero complessivo dei casi positivi, dall’inizio dell’emergenza, in Sardegna, sale così a 1.376. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 95.175 tamponi (1.123 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 4, nessuno in terapia intensiva, mentre 8 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.227 pazienti guariti, più altri 3 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 134.

Sul territorio, dei 1.376 casi positivi complessivamente accertati, 258 (+2) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 878 a Sassari.

«La Regione sarà il soggetto capofila di una rete istituzionale che chiederà il riconoscimento della Sardegna nella rete dei Geoparchi Unesco.»
A dichiararlo è stato l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Lampis, nel corso dell’incontro coi rappresentanti dei parchi nazionali e regionali, delle aree marine protette e delle agenzie regionali Forestas e Conservatoria delle coste.
«Il riconoscimento ‘Sardegna Unesco Gobal Geopark’ sarà importante per valorizzare le qualità ambientali e paesaggistiche dell’Isola e l’ambizioso obiettivo prevede il coinvolgimento di tutte le comunità e di tutti i territori, anche attraverso le capacità e le competenze delle singole realtà che fanno parte della rete istituzionale: dai parchi alle aree marine protette, dalle agenzie regionali ai centri di educazione ambientale ha aggiunto Gianni Lampis -. Il presidente Solinas, presentando le sue linee programmatiche al Consiglio regionale, ha immaginato la Sardegna come la ‘grande isola verde del Mediterraneo’. Uno strumento efficace per attirare importanti flussi turistici, nazionali ed internazionali, soprattutto, sui temi del turismo sostenibile ed ambientale. In Sardegna si possono individuare e valorizzare numerose aree di grande pregio, difficilmente presenti altrove.»
Antonio Caria

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AREA inizierà il prossimo 21 luglio i lavori richiesti dall’Amministrazione comunale di Iglesias per il taglio di 12 alberi di pino, situati in un terrapieno, e per la messa in sicurezza di un muro pericolante, nel tratto compreso tra Via Calabria e Via Fra Ignazio, con ordinanza n. 88 del 9/07/2020. L’Agenzia Regionale per l’Edilizia Abitativa lo ha comunicato all’Amministrazione comunale di Iglesias.
Per questo motivo, al fine di permettere il taglio delle piante, nel tratto della strada comunale adiacente al terrapieno nel quale si trovano i pini, il traffico degli autoveicoli sarà interrotto nei giorni dal 21/07/2020 al giorno 24/07/2020 e dal giorno 27/07/2020 al giorno 29/07/2020 (dalle ore 8.00 alle ore 17.00)

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Vivi il territorio”, “Immagina sotto le stelle”, “Senti il ritmo” e “Scopri l’isola”. Il fitto programma degli eventi in cartellone per l’Estate 2020 a Sant’Antioco è un chiaro invito a scoprire l’isola, tra profumi, sentieri nascosti, esperienze emozionali, passeggiate in bici, a piedi e in canoa, aperitivi ed esperienze in vigna, eventi enogastronomici in luoghi carichi di suggestioni. Con un occhio di riguardo ai grandi nomi della musica e un gradito ritorno dopo anni di assenza: ilCinema sotto le stelle nello scenario dell’Arena Fenicia. Dieci film, frutto di una selezione equilibrata a cura dell’Associazione Il Calderone” (si parte il 16 luglio con la proiezione di Parasite). E torna, per il secondo anno consecutivo, il Sulky Jazz Festival (al via il 18 luglio): otto serate di grande musica nelle spiagge di Calasapone e Maladroxia e nel cuore del centro storico antiochense, Piazza De Gasperi, dove ha sede la Basilica di Sant’Antioco Martire patrono della Sardegna, che verrà ufficialmente riaperta il primo agosto (dopo importanti lavori di restauro e consolidamento e lo stop forzato del lockdown).

«Ci siamo impegnati per garantire un’estate ricca di appuntamenticommenta l’assessore del Turismo, Roberta Serrenticonsapevoli delle grosse difficoltà derivanti dall’emergenza Coronavirus. Ciò nonostante, grazie al prezioso coinvolgimento delle associazioni locali, siamo riusciti ad allestire un cartellone degno di Sant’Antioco, confermando anche uno degli appuntamenti musicali più importanti della Sardegna: il Sulky Jazz Festival.»

Un ventaglio di eventi che, in questa estate speciale e diversa, rappresenta un invito chiaro e forte alla scoperta delle bellezze di Sant’Antioco: ecco, dunque, la manifestazione Antichi Sentieri, un progetto di ricerca e riscoperta dell’isola di Sant’Antioco e del territorio lagunare attraverso la mappatura delle sue secolari vie di comunicazione, promosso dall’associazione Ottovolante Sulcis. I visitatori percorreranno i sentieri che dalla costa Ovest portano all’interno dell’Isola tramite una mappatura in senso fisico, culturale ed artistico (in programma anche concerti in luoghi insoliti). Molteplici, inoltre, le passeggiate in bicicletta in giro per il territorio isolano grazie all’associazione I 2 Leoni”. Senza dimenticare le iniziative di sport a cura dell’Associazione sportiva Sulcispes ed il consueto appuntamento con la manifestazione “Al mare che tutto unisce”dedicata allo scultore Gianni Salidu.

«Andiamo avanticommenta il sindaco Ignazio Loccicon l’intento di lasciarci alle spalle i mesi di lockdown e di emergenza: e lo facciamo senza rinunciare agli eventi estivi, che caratterizzano l’estate in salsa antiochense. Puntiamo alla riscoperta dell’isola e delle nostre radici, con il coinvolgimento delle associazioni locali, strizzando l’occhio agli eventi come il Sulky Jazz, che anche quest’anno porta a Sant’Antioco i grandi nomi della musica. Saranno appuntamenti che gioco forzaconclude Ignazio Loccidovranno fare i conti con le diverse misure di restrizione anti contagio: per questo, invito tutti a seguire i vari canali di comunicazione social (sia del Comune, sia delle diverse associazioni coinvolte) dove sono indicati le modalità e i riferimenti per le prenotazioni.»

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«E’ giunto quindi il momento che l’AD di Sider Alloys Giuseppe Mannina, esprima chiaramente quali sono le sue intenzioni; ovverosia se gli impegni assunti il 15 febbraio 2018, quando sottoscrisse alla presenza dell’allora ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda l’accordo per l’acquisizione dello smelter, sono ancora attuali e validi. Se lo sono rompa gli indugi, firmi l’accordo e, di concerto con le parti sociali, le istituzioni provinciali, regionali e nazionali, dia il via alla reindustrializzazione del sito. Dia il via alla ricollocazione di tutti i lavoratori. Se non lo sono, ci spieghi i motivi per cui ha cambiato idea e si faccia immediatamente da parte. Ma se questa situazione di stallo dovesse perpetrarsi, è compito di tutte le istituzioni coinvolte, Regione compresa ma in particolare del MISE, quale titolare pieno della vertenza, intervenire per fare chiarezza obbligando la multinazionale svizzera ad assumersi fino in fondo, in un senso o nell’altro, le proprie responsabilità. I lavoratori e le loro famiglie meritano rispetto e risposte certe e definitive sul proprio futuro.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, interviene stamane con fermezza sulla situazione in cui versa la vertenza per il riavvio della produzione nello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, oggi Sider Alloys, a poche ore dal rilancio dello sciopero ad oltranza annunciato ieri dalle segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB.

«Da tempo ormai i lavoratori ex Alcoa, in minima parte oggi riassunti dalla Sider Alloys, manifestano legittimamente la loro preoccupazione contro le incertezze inerenti il prosieguo della vertenza per la ripartenza della fabbricaaggiunge Fabio Usai -. E nello specifico sulle lungaggini sorte nella concretizzazione dell’accordo per la concessione delle tariffe energetiche riequilibrate fra ENEL e la multinazionale svizzera. Questi ritardi, ingiustificati secondo quanto dichiarato dal ministero dello Sviluppo economico che avrebbe esaurito i compiti di sua competenza sull’argomento, stanno mettendo a dura prova la condizione psicologica nonché economica dei lavoratori e delle rispettive famiglie. Perché ogni giorno che passa senza la concretizzazione di questo fondamentale passaggio per rendere competitiva la produzione di alluminio, è un giorno in più nel quale non viene presentato un piano industriale credibile per il revamping ed il riavvio della produzione e nel quale i lavoratori permangono senza un salario degno di questo nome; obbligati vivere solo grazie all’ormai risicato sostegno dell’ammortizzatore sociale in deroga – conclude Fabio Usai -. Identico discorso per coloro che, già occupati dentro la fabbrica, si sono visti ultimamente negare il rinnovo del contratto di lavoro, per la medesima ragione.»