27 November, 2024
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Dopo la recente assegnazione di 28 alloggi, mercoledì 15 luglio, nella sala polifunzionale di piazza Roma, dalle ore 9.00, l’Amministrazione comunale di Carbonia ed i dirigenti di AREA incontreranno gli utenti inseriti nelle graduatorie del programma ERP, per procedere all’assegnazione di altri 17 appartamenti del complesso di via Suor Anna Lucia Piredda (tra via Roux e via Ogliastra), nella lottizzazione già inaugurata nell’agosto del 2018.

Con l’appuntamento di mercoledì 15 luglio si completeranno le procedure di assegnazione di tutti i 60 appartamenti che insistono nella lottizzazione.

«Si tratta di un passo avanti in un territorio comunale caratterizzato da una forte domanda di abitazioni», ha ribadito il sindaco Paola Massidda.

«Sono varie le modalità attraverso le quali si può usufruire degli appartamenti: in locazione permanente; in locazione per almeno 8 anni con proprietà differita; in locazione a termine per almeno 15 anni», ha specificato l’assessore delle Politiche della Casa, Valerio Piria.

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È stato siglato oggi ad Alghero, un accordo tra il presidente Salvatore Sechi e mister Antonello Cuccureddu che fa della Scuola Calcio Aps Cuccureddu 1969, Accademia della Torres di Alghero.
«La Torres è stato il mio trampolinoha dichiarato Antonello Cuccureddue sono orgoglioso di poter stringere questo accordo con la mia prima squadra. Mi fa un enorme piacere perché so quanto sia difficile emergere per tanti giovani sardi. Vogliamo collaborare in modo costruttivo per dare un’opportunità in più ai nostri ragazzi. La Torres ha un’attenzione particolare verso i giovani, soprattutto del vivaio, e lo ha dimostrato in questi mettendoli sempre al centro del progetto sportivo. Il progetto di collaborazione con il presidente Sechi non può che farci piacere e darci nuovi stimoli. E’ giusto che i ragazzi abbiano le possibilità di crescita e, se meritano, che possano andare avanti nella loro vita sportiva. Il nostro obiettivo è formali e mi piacerebbe vedere in futuro qualche nostro allievo alla Torres e, chissà, anche di intraprendere la carriera che ho avuto la fortuna di fare io.»
Antonio Caria

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«Come Regione saremo sempre pronti a dare sostegno a chi è impegnato in prima linea per migliorare la qualità della vita delle persone disabili e delle loro famiglie. La presenza sul nostro territorio di realtà che esprimono dinamismo ed energie positive ci rende orgogliosi.»
A sottolinearlo sono stati il vicepresidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, e l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, che oggi a Cagliari hanno incontrato i ragazzi della Polisportiva Olimpia Onlus.
Gli atleti erano accompagnati dal presidente dell’associazione, Carlo Mascia, e dalla rappresentante della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi, ed Eugenia Falchi.
I due esponenti della Giunta Solinas sono stati omaggiati con una targa. Per l’occasione è stato anche presentato l’evento ‘Olimpia week water emotion’, corso di sci nautico che impegnerà gli atleti diversamente abili dell’associazione dal 19 al 26 luglio a La Maddalena.
Antonio Caria

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Un nuovo caso positivo al Coronavirus, è stato riscontrato nelle ultime 24 ore in Sardegna, in provincia di Sassari. Sono ora1.373 i casi di positività complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 93.207 tamponi (516 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 3, nessuno in terapia intensiva, mentre 7 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.224 pazienti guariti, più altri 5 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 134 in tutto.

Sul territorio, dei 1.373 casi positivi complessivamente accertati, 255 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 878 (+1) a Sassari.

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«Ci sono i fondi del Piano Sulcis per le imprese ma non si pubblicano più i bandi.»

A dirlo è Tore Cherchi, ex coordinatore del Piano Sulcis.

«Tra il 2016 e il 2018 dicesono stati pubblicati 5 bandi a sportello, finanziati dal Piano Sulcis, per incentivare i programmi di investimento compresi fra 15mila e 800mila euro presentati da   nuove imprese o da imprese esistenti.  Vi hanno avuto accesso 276 imprenditori di cui 102 del settore turistico e 21 del settore agroindustriale; 96 sono imprese di nuova costituzione.  Fra queste proposte d’investimento 123 hanno avuto un’istruttoria positiva e sia pure con gravi ritardi stanno ricevendo gli incentivi. Gradualmente si era arrivati, infine, a una situazione di regime. Poi? Nel 2019 non è stato pubblicato alcun bando e neppure, a estate inoltrata, nel 2020. Eppure per nuovi bandi ci sono le risorse finanziarie e a ben vedere si tratta semplicemente di ripubblicare i bandi già utilizzati se non si ha tempo per migliorarli. Stessa cosa si può dire per i contratti d’investimento compresi fra 1,5 milioni di euro e 20 milioni di euro aggiunge Tore Cherchi -. In questo caso sono state presentate ben 19 manifestazioni d’interesse per investimenti rilevanti, di cui 9 istruite positivamente già a fine 2018. Poi più nessun bando. Eppure anche in questo caso ci sono imprenditori che attendono e risorse disponibili.»

«Qualcosa va detto anche a proposito dell’assistenza tecnica alle impresesottolinea Tore Cherchi -. Negli anni passati ne hanno usufruito in vario modo oltre seicento imprenditori. Inoltre, sono stati organizzate pubbliche riunioni di informazione nel territorio, rivolte alle imprese e alle amministrazioni locali. Dell’assistenza tecnica hanno usufruito anche i Comuni quando richiesta, come nel caso di Tratalias per elaborare  lo studio di pre-fattibilità, concluso positivamente,  finalizzato a realizzare un albergo diffuso nel borgo storico.»

«L’attuazione del Piano Sulcis è stata fondatamente criticata in passato per i ritardi cumulati.  Si dovrebbe lavorare per superarli perché  questo è l’interesse generaleconclude Tore Cherchi -. Posto che non viene più pubblicato alcun rapporto sullo stato di attuazione ed è impossibile una puntuale verifica, l’impressione è che i ritardi si stiano amplificando almeno nel caso dei bandi per le imprese.»

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Stato di agitazione tra i lavoratori della Cooperativa Sistema Museo, la società umbra che gestisce, tra gli altri, i siti di Carbonia e Villaperuccio. Al centro della vertenza avviata su tutto il territorio nazionale, c’è la modifica del contratto (da Turismo a Multiservizi), con conseguente riduzione degli stipendi, ritenuti assolutamente inadeguati alle professionalità dei dipendenti.

«Personale qualificato che per effetto di una migrazione contrattuale (dal settore turismo al multiservizi) si è visto ridurre la retribuzione e continua a svolgere attività di grande pregio senza il dovuto riconoscimentosi legge in una nota della segreteria Filcams Cgil -. Si tratta di guide esperte e titolate, guardasala, addetti ai servizi di biglietteria e accoglienza, lavoratrici e lavoratori che a causa del nuovo contratto di lavoro (da applicare in virtù di un accordo che Filcams Cgil non ha firmato) si ritrovano demansionati e con una retribuzione ridotta a circa 6 euro lordi all’ora.»

Filcams Cgil non ha ritenuto di dover avallare questo accordo, e per questo motivo «vede vanificare ogni tentativo di ulteriore accordo con i vertici della Cooperativa che, invece, proseguono sulla strada scelta applicando norme che deprivano delle loro funzioni le lavoratrici e i lavoratori, demansionati e sottopagati».

La Filcams Cgil ha proclamato una serie di iniziative di mobilitazione territoriali, «ritenendo ci siano gli estremi per l’avvio di una procedura per comportamento antisindacale (ex art. 28 della L. 300/70, meglio nota come Statuto dei Lavoratori) per vedere riconosciuti i pieni diritti e le tutele maturate da lavoratrici e lavoratori».

La Filcams Cgil lancia inoltre un appello alle stazioni appaltanti, ai Comuni e agli Enti che si avvalgono dei servizi della Cooperativa Sistema Museo, «perché si facciano carico di ottenere informazioni chiare sul grado di rispetto dei diritti dei lavoratori, mettendo conseguentemente in atto tutte le tutele necessarie affinché questi servizi vengano resi nel pieno rispetto delle mansioni realmente svolte e delle professionalità coinvolte, e che nessuna svalutazione contrattuale potrà cancellare».

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«La Regione riconosce il cinema come mezzo fondamentale di espressione artistica, di formazione culturale, di comunicazione e rilevante strumento di crescita sociale per la ripresa della Sardegna.»

Così il presidente della Regione, Christian Solinas, presenta il pacchetto di contributi ad organismi pubblici e privati per chi vuole incentivare la produzione in Sardegna di opere cinematografiche, sostenere la distribuzione di produzioni riguardanti la Sardegna, promuovere le attività culturali, incentivare l’attività di associazioni e circoli del cinema, favorire la formazione, assicurare l’acquisizione, la conservazione, la fruizione e la diffusione del materiale audiovisivo per fini culturali ed educativi e, inoltre, dare impulso allo studio, alla ricerca e alla sperimentazione nell’ambito del cinema e degli audiovisivi. Oltre quattro milioni di euro sono stati destinati, su indicazione dell’assessore della Cultura, Andrea Biancareddu, per lo sviluppo del Cinema in Sardegna.

«L’emergenza epidemiologica e tutte le misure restrittive che ne sono conseguite ha voluto sottolineare Andrea Biancareddu hanno fortemente danneggiato il comparto del cinema in tutte le componenti della filiera, dalla produzione alla distribuzione, senza escludere promozione e didattica. Dopo aver attivato diverse interlocuzioni con gli organismi del cinema e dell’audiovisivo che, insieme, hanno manifestato l’esigenza di beneficiare per l’annualità 2020 di misure di sostegno rispondenti al particolare momento di crisi, abbiamo, con il presidente Solinas, predisposto un programma di spesa più confacente alle esigenze del comparto.»

Nel rispetto delle percentuali previste dalla normativa di legge, è stato destinato il 64,5 per cento dello stanziamento complessivo per un importo pari a 2 milioni e 595 mila euro per Sviluppo della sceneggiatura, produzione di cortometraggi, di lungometraggi e diffusione e distribuzione. Alla Fondazione Sardegna Film Commission e per la Commissione tecnico artistica, sono stati destinati 519mila euro. Il restante 34,5% pari ad un milione e 428mila euro è rivolto ad interventi di promozione della cultura cinematografica, come Festival, Rassegne, Premi, Circuiti, nuovi interventi ed Esercizio cinematografico. Per la didattica del cinema (contributi a scuole e università) stanziati 198 mila euro e per gli studi e ricerche sul cinema e l’audiovisivo altri 140mila euro. La proposta di programmazione delle risorse per il 2020, nel rispetto delle percentuali stabilite dalla legge, risente della particolare contingenza e, in qualche misura, si discosta dalle programmazioni degli anni precedenti. Per dare risposte a tutta la filiera del cinema, gravemente colpita dalle misure restrittive dovute all’epidemia da Covid-19 è stato aumentato fino a 190mila euro (a fronte dello stanziamento degli anni precedenti che si attestava intorno a 90mila) delle risorse destinate alle persone fisiche per la realizzazione di cortometraggi, tenuto conto che il bando annuale per tale intervento vede un numero considerevole di partecipanti. Inoltre è previsto per il 2020 un finanziamento di 300mila destinato all’esercizio cinematografico per la promozione del cinema e per incoraggiare l’afflusso di pubblico. Le sale cinematografiche, com’è noto, costituiscono una componente della filiera che ha subito considerevoli perdite a causa delle misure restrittive e, in tal senso, l’assessore, ritiene, stante l’importante ruolo di veicolo di diffusione del cinema e dei suoi prodotti, debbano essere incoraggiate nella ripresa.

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Si è svolta lunedì 6 luglio, presso l’aula consiliare di San Giovanni Suergiu, una prima riunione di presentazione del Pul (piano di utilizzo dei litorali). L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Elvira Usai, ha effettuato un esame preliminare a porte chiuse, con gli addetti ai lavori e tutto il Consiglio comunale.

«La programmazione partecipata di uno strumento urbanistico così importanteafferma l’assessore dei Lavori pubblici ed Urbanistica Giuseppe Pinnaè fondamentale per una corretta elaborazione del piano e per la sua futura applicazione.»

Durante l’incontro, che ha visto l’esposizione delle cartografie da parte dei tecnici incaricati della realizzazione del Pul, sono state illustrate alle categorie professionali del settore pesca e del settore sportivo alcune soluzioni progettuali per la valorizzazione dei 13 km di costa che vanno da Bruncu Teula sino a Porto Botte. Le prime indicazioni sulla programmazione del litorale arrivano dalle idee e dallo studio dell’amministrazione comunale che però ha voluto fortemente coinvolgere pescatori e kiters sulle esigenze e sulle criticità dei luoghi.

«Ascoltare le proposte degli operatori del settore spiega il sindaco Elvira Usaici consente di elaborare revisioni più veloci e di ottimizzare l’operatività dello strumento urbanistico che si trova già in una fase avanzata del suo percorso normativo e che contiamo di ultimare entro l’anno così come ci siamo proposti nelle nostre linee programmatiche.»

Il Pul andrà a normare la fascia costiera e le zone demaniali di competenza mentre per una pianificazione sulle aree restanti ci si dovrà affidare al Puc (piano urbanistico comunale), anche quello estremamente datato e vecchio (l’ultimo risale al 1982) che però in queste settimane si avvia a compiere passi importanti del suo percorso di elaborazione, grazie all’istituzione di un nuovo ufficio di piano e a un nuovo iter burocratico presso la Regione Sardegna.

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«Il potenziamento anche strutturale della rete territoriale dei Servizi per l’impiego, significa costruire un modello virtuoso nella strategia di sviluppo regionale che ha due focus principali: l’inserimento e reinserimento lavorativo e quindi sociale delle fasce di popolazione più deboli, e il rafforzamento dei servizi alle imprese, con la realizzazione di una solida struttura di consulenza e supporto per tutte le esigenze aziendali di reclutamento nel territorio.»
Lo afferma l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, commentando l’approvazione della delibera che prevede l’adozione del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.

Gli interventi previsti nel provvedimento individuano le risorse destinate allo sviluppo della rete dei servizi pubblici per il lavoro quale struttura fondamentale del mercato del lavoro e dell’integrazione attiva delle persone, nonché la programmazione e gestione nazionale per l’attuazione del programma del reddito di cittadinanza.

«In un contesto socio-economico dinamico e continuamente mutevole è indispensabile potenziare la rete di servizi per l’impiego, che costituisce un sostegno sempre più qualificato e autorevole per cittadini e imprese», aggiunge l’assessore Alessandra Zedda.

Presupposto per la realizzazione dell’obiettivo risulta la formazione efficace degli operatori dei Servizi per l’impiego della Sardegna, finalizzata e strettamente collegata alla capacità di comprendere le dinamiche del contesto esterno e a ciò che è effettivamente necessario ai fini della crescita e dello sviluppo dei Servizi e alla valorizzazione del capitale umano.

«Inoltreprecisa l’assessore regionale del Lavoroun ambiente di lavoro ben progettato, accessibile e riconoscibile, sarà in grado di rispondere alle specifiche esigenze e sviluppare il senso di appartenenza di chi ci lavora e di soddisfare le aspettative degli utenti, influendo positivamente sul benessere lavorativo e favorendo rapporti di qualità interni ed esterni al Centro per l’impiego.»

«In questa strategia, i CPI si devono connotare per la qualificazione e la puntualità dei servizi che erogano ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione, contribuendo alla creazione di una nuova cultura delle politiche per l’occupazione e va sviluppato, contestualmente, il ruolo del Centro per l’Impiego come facilitatore di relazioni tra soggetti del mondo del lavoro con una promozione della sinergia tra istituzioni, imprese e sistemi produttivi», conclude l’assessore regionale del Lavoro.