26 November, 2024
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E’ in fase avanzata la costruzione di 90 loculi ubicati nel cimitero nuovo di Medadeddu, a Carbonia. I lavori sono cominciati nel corrente mese di luglio e la prima consegna potrebbe già avvenire tra poche settimane.

«È un intervento importante per dare risposta all’elevato fabbisogno di loculi espresso dalla cittadinanza di Carbonia. Si tratta di un ulteriore tassello di un ampio progetto di ampliamento del cimitero comunale, già iniziato e concretizzatosi nel 2017 con la realizzazione di 120 nuovi loculi, a cui hanno fatto seguito 230 loculi e 80 cellette nel 2018», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

«L’importo complessivo del progetto è di circa 70 mila euro, messi a correre dall’Amministrazione Comunale al fine di garantire una gestione virtuosa della struttura. A ciò si aggiunge l’ottimizzazione degli spazi nel cimitero vecchio con l’esecuzione di circa 100 estumulazioni ed oltre 100 esumazioni tra dicembre 2019 e luglio 2020. ll nuovo regolamento cimiteriale, l’importante lavoro di ricerca sulle concessioni dei loculi scadute e sulle autorizzazioni copritomba hanno permesso nel 2019 il rinnovo di 234 autorizzazioni di sepolture decennali e 104 rinnovi di concessioni loculi», ha precisato l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai.

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Gli studenti universitari di Cagliari, al termine dell’assemblea di ieri, hanno diffuso un comunicato stampa che tiene conto dei nuovi sviluppi creatisi in seguito alle mobilitazioni.

«Durante il sit-in di ieri, organizzato per richiedere la riapertura del servizio mensa, abbiamo ricevuto la notizia dell’accordo raggiunto tra Ersu e Pellegrini – si legge nel comunicato -. L’accordo, come già comunicato da Camoglio alle associazioni, prevede il ripristino del servizio mensa da lunedì 13 con l’erogazione di un pasto caldo e la possibilità di consumarlo nella sala mensa. Tuttavia, il servizio verrà erogato solo dal lunedì al venerdì, mentre il sabato continueranno a essere distribuite le lunch box e la domenica la mensa sarà completamente chiusa. Questa soluzione è un compromesso al ribasso e le conseguenze le subiscono ancora una volta studenti e lavoratori.»

«L’Ersu e la sua dirigenza si rivelano per ciò che sono e – sulla strada già intrapresa da tempo, quella del “contingentamento dei costi” sulle nostre spalle – continuano a non garantirci il diritto allo studio e, così facendo, neanche il diritto al lavoro per tutte le persone impiegate nelle menseaggiungono gli studenti -. Allo stato attuale, sono tante le risposte che vorremmo avere e sono poche quelle che abbiamo ricevuto dall’ente:
– per quanto riguarda il servizio mensa, non si sa nulla su quali saranno le modalità di riapertura a settembre, né sappiamo nulla di certo riguardo al rimborso una tantum dei pasti che non sono stati utilizzati;
– per quanto riguarda gli alloggi, non abbiamo avuto più nessuna notizia sull’indennizzo di 600 €, richiesto a parziale copertura dei canoni d’affitto anticipati e mai usufruiti;
– sappiamo però che i posti letto sono drasticamente diminuiti a tempo indeterminato e che l’ente pare non aver predisposto misure alternative per sopperire a queste mancanze.
Per questo abbiamo deciso di continuare sulla linea tenuta finora: i fatti hanno dimostrato che la lotta è l’unica modalità che pagaconclude il comunicato -. Lunedì 13 ci riuniremo in assemblea nel piazzale della mensa di via Trentino per decidere sui prossimi passi da fare!»

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Dopo Sandro Scioni, Paolo Uccheddu e Momo Cosa, un quarto rinforzo per la nuova Monteponi arriva dall’Arbus, Giacomo Chessa, centrale difensivo, 37 anni. Si tratta di un calciatore di lunga esperienza in categorie superiori, avendo giocato in C2 con Castel Di Sangro e Frosinone e in serie D con Selargius, Muravera, Villacidrese e Sant’Elia, oltreché in squadre di Eccellenza e Promozione.

La società guidata dal presidente Giorgio Ciccu, sta operando anche nel settore dei fuoriquota ed ha tesserato Dylan Congiu, classe 2003, originario di Santadi, proveniente dalla Ferrini dove ha disputato il campionato Élite.

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Continua la consegna dei “buoni spesa” alle famiglie della nostra città che versano in condizioni di difficoltà economica rese ancora più acute dall’emergenza Coronavirus.

A seguito dell’istruttoria delle domande che risultavano in sospeso, 31 nuove famiglie sono state ammesse al beneficio e a breve riceveranno a domicilio i “buoni spesa” distribuiti dalle associazioni che fanno capo al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile.
Salgono così a oltre 667 i nuclei familiari di Carbonia che hanno fino ad ora beneficiato della misura urgente di solidarietà alimentare a favore delle persone in ristrettezze economiche, introdotta all’ordinanza del Capo della Protezione civile (O.c.d.p.c.) n. 658 del 29 marzo 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19.

Le nuove graduatorie dei beneficiari dei “buoni spesa” sono consultabili al seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/servizi/servizi-sociali-e-politiche-giovanili/item/3357-misura-urgente-di-solidarieta-alimentare-cd-buoni-spesa-riapertura-dei-termini-graduatoria-aventi-diritto-ed-elenco-esclusi-e-sospesi

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A Tratalias, la famiglia di Dario Garau, 67 anni, attende da un anno giustizia per la morte dell’uomo, deceduto il 10 luglio dello scorso anno in seguito ad un incidente sul luogo di lavoro, le Saline di Sant’Antioco.
Alla famiglia fu raccontato di una caduta accidentale dal mezzo su cui Dario Garau stava lavorando, ovvero una pala meccanica. L’uomo morì in ospedale dopo più di un’ora, in seguito alle numerose fratture riportate nell’incidente.
Dai primi dati di anamnesi riportati dai verbali dell’ambulanza che soccorse l’uomo e da quelli del pronto soccorso dell’ospedale “Sirai” di Carbonia dove fu trasportato, si leggono i numerosi traumi e le fratture riportate dal 67enne. Tuttavia, i dati dell’autopsia a cui fu sottoposto non sono mai stati depositati ed i risultati non sono stati resi noti.
La moglie e i figli del signor Dario, non credono alle circostanze della morte del loro congiunto e ritengono che le fratture riportate dall’uomo siano troppo gravi ed estese, per essere relative ad una semplice caduta da un’altezza di poche decine di centimetri.
Anche su questo punto, le teorie si fanno confuse, perché in alcuni verbali è riportata un’altezza di circa 60 centimetri, mentre altre testimonianze parlano addirittura di due metri.
Insomma, sulle cause che portarono al decesso di Dario Garau, c’è ancora molta nebbia.
Dalle prime analisi, risultarono traumi costali sul fianco sinistro, con fratture multiple e scomposte dalla prima alla dodicesima costola e conseguente foratura della pleura; un danno importante alla milza; fratture al bacino e all’osso dell’anca ed una leggera contusione cranica, con taglio del sopracciglio sinistro.
L’uomo, però, a quanto è stato comunicato verbalmente ai familiari, all’arrivo in ospedale risultava cosciente. In seguito, era sopraggiunto un arresto cardiaco, ma la morte resta imputata alla diffusa perdita emorragica.
I figli di Dario Garau però non si danno pace e hanno deciso di mettere tutto in mano agli avvocati, per cercare di far luce su quello che realmente successe quel pomeriggio al loro padre, durante il turno di lavoro appena iniziato.
«Noi familiari chiediamo di sapere la verità su quanto è accaduto il 10 luglio del 2019 dice Simona Garau -. Per noi è necessario conoscere la verità perché è stato un anno di dolore, sia per la morte di nostro padre ma anche per il fatto che non conosciamo appieno le cause che hanno portato a questa caduta e a questi traumi così importanti che ha riportato. Quindi chiediamo che la magistratura ci dia delle risposte, perché meritiamo di sapere la verità e di mettere la parola fine. Per darci finalmente pace.»
In questa vicenda sono tante le cose che la famiglia non sa, perché la carenza di informazioni in merito alle modalità dell’incidente, all’orario in cui è realmente avvenuto e a cosa sia realmente successo quel giorno, è veramente enorme. Una risposta sarebbe potuta arrivare dal referto dell’autopsia, effettuata due giorni dopo l’accaduto, ma neppure su quei dati le cose sono andate come dovevano.
«La famiglia attende da un anno il deposito dell’esame autoptico che doveva essere depositato entro 60 giorni – afferma l’avvocato Alberto Cani -. Ad oggi non si sa come sia deceduto il povero Dario Garau. Noi attendiamo il deposito, da parte dei consulenti del Pubblico ministero, del referto dell’autopsia.»
Si brancola nel buio, quindi, mentre la giustizia aspetta in un angolo, in attesa di poter fare il suo corso senza ulteriori ostacoli.
«Noi chiediamo di avere accesso agli atti di indagineribadisce l’avvocato Marco Zusa, secondo legale incaricato dalla famiglia Garau -. Chiediamo di sapere gli esiti della perizia autoptica. Chiediamo di avere contezza delle sommarie informazioni rilasciate nell’immediatezza, dell’ordine delle chiamate fatte da parte dei presenti. Quello che chiediamo, sostanzialmente, sono degli elementi che ci facciano capire cosa sia realmente successo.»
Fino a quando questo non avverrà, i figli di Dario Garau, operaio di 67 anni che, nonostante l’età, ancora lavorava per continuare a dare un sostegno economico alla propria famiglia, non potranno trovare la giusta pace.
Federica Selis

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La squadra di pronto intervento “5A” del distaccamento vigili del fuoco di Iglesias è intervenuta intorno alle 18.00 per spegnere l’incendio di un’autovettura sulla strada statale 130, all’altezza del km 30, nel territorio del comune di Siliqua.
Il conducente del veicolo si è accorto in tempo che dal vano motore usciva del fumo e si fermato in in una piazzola di sosta, allontanatosi dal veicolo si è messo in sicurezza e tempestivamente, con il telefono cellulare, ha chiamato il numero di emergenza 115.
Gli operatori VVF, all’arrivo sul posto, hanno delimitato l’area e con un APS hanno provveduto a spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area circostante e la sede stradale.
Le probabili cause ancora da accertare ma possibilmente dovute ad un problema elettrico o surriscaldamento di parti meccaniche o elettriche.

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Sarà scontro aperto con la maggioranza anche sul Dl 162 della Giunta regionale che prevede azioni si sostegno a imprese e lavoratori colpiti dall’emergenza Coronavirus.
Ad annunciarlo questa mattina, in una conferenza stampa, sono stati i gruppi di opposizione del Partito Democratico, Progressisti, Movimento Cinque Stelle e Liberi e Uguali Sardigna.
«Il ritardo con il quale si procede per gli aiuti al sistema economico sardo – ha sottolineato Gianfranco Ganau, capogruppo del PDsono tutti della Giunta e della sua maggioranza, basta considerare che le opposizioni hanno rinunciato anche ai dieci giorni regolamentari per la relazione di minoranza, e lunedì, dopo aver favorito un iter veloce nelle commissioni, saremo in Aula con una serie di proposte migliorative per tentare di dare ai sardi le risposte che attendono da mesi.»
«L’esecutivo regionaleha aggiunto Desirè Manca, capogruppo del M5S ha impiegato 132 giorni per portare in Aula il testo che punta ad aiutare l’economia dell’Isola per fronteggiare la crisi da Covid, ma piuttosto che concentrarsi sulle emergenze, non ha mancato di inserire norme e aiuti che niente c’entrano con le difficoltà e i drammi provocati dalla pandemia.»
«Il centrodestra ha rimarcato Eugenio Lai, capogruppo di LeU Sardigna cerca di scaricare sulle minoranze le responsabilità e i ritardi che gli appartengono, per provare a nascondere le divisioni interne e le spaccature tra e nei partiti che la compongono».
Calendario alla mano, Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, afferma: «Il Dl 162 è stato approvato dalla giunta lo scorso 17 aprile ma è stato trasmesso al Consiglio soltanto un mese fa, con una formulazione irricevibile per la stessa maggioranza che, infatti, l’ha riscritto in commissione».
Nel mirino di centrosinistra e pentastellati finisce l’ipotesi di un click day per catturare gli aiuti, la scarsa efficacia e la poca tempestività della maggior parte delle misure proposte e in particolare, gli stanziamenti per i proprietari dei cavalli (450 euro a puledro), i fondi per gli indigenti destinati però alle imprese di trasformazione del latte (5 milioni) e la scarsità di risorse per la Cultura, gli operatori culturali e dello spettacolo.
Alcune di queste, sostengono Piero Comandini (Pd), Roberto Li Gioi (M5S) e Laura Caddeo (Progressisti), possono essere condivise ma sono «pochi 65 milioni per il fondo “resisto” ed è impensabile stanziare un solo milione per il sociale e la cultura. Troppe le risorse sottratte a Lavoras»
«La verità – ha concluso Massimo Zedda, dei Progressisti – è che giunta e maggioranza dimostrano di non avere la percezione della profondità della crisi che attraversa la Sardegna, mentre a noi è facile comprendere che l’intero sistema rischia di andare per aria, con la fine del blocco dei licenziamenti, con il Pil regionale precipitato a meno 12 per cento e un crollo del turismo quantificato nell’80 per cento in meno delle presenze.»
Antonio Caria

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Anche nell’isola, a quasi tre anni dall’emissione del francobollo dedicato al 50° anniversario della morte di Antonio De Curtis, in arte Totò, il 16 novembre del 2017, Poste Italiane celebra il grande artista napoletano con un nuovo folder. Realizzato in formato A4 a 2 ante, il folder contiene una cartolina e una busta personalizzata e sarà disponibile nei prossimi giorni nei 12 uffici postali con sportello filatelico della Sardegna: Cagliari Centro (Piazza del Carmine), Cagliari 10 (Via San Benedetto 57/a), Iglesias Centro (Corso Colombo), Quartu 2 (Via Verdi), Oristano Centro (Via Mariano IV d’Arborea 14), Nuoro Centro (Piazza Crispi), Macomer (Via Gramsci 2), Sassari Centro (via Brigata Sassari 13), Sassari 5 (via Luna e Sole 8/A), Alghero Centro (Via Carducci 35), Olbia Centro (Via Acquedotto 5) e Arzachena (Viale Costa Smeralda 159).
Sul sito filatelia.poste.it, il nuovo portale dedicato interamente agli appassionati di filatelia, il folder “Antonio De Curtis in arte Totò” è già on line e disponibile all’interno della sezione “Catalogo”.
Sul nuovo folder sono rappresentate alcune immagini tratte da dipinti del maestro Renato Cocozza che ritraggono Totò, mentre sulla quarta di copertina è presente un codice QR tramite il quale si potrà ascoltare la voce dell’artista che recita “A’ livella”, una delle sue opere più famose.
La cerimonia di presentazione della cartella filatelica si è svolta oggi a Napoli nella Sala Matilde Serao della Filiale di Poste Italiane alla presenza di alcuni rappresentanti aziendali e dell’”Associazione Amici di Totò…a prescindere onlus”; in questa occasione è stato realizzato anche un annullo speciale.

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Sopralluogo questa mattina da parte dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Frongia, sulla 195 “Sulcitana” per verificare lo stato dei lavori dei lotti 1 e 3.
«Abbiamo potuto constatare con grande soddisfazione – queste le parole di Roberto Frongia – che il cantiere procede speditamente. Stiamo portando avanti una intensa attività per ammodernare la rete viaria sarda. La Sulcitana, nei cui cantieri tra i vari lotti sono impiegate circa 200 maestranze, rappresenta un’arteria fondamentale sia in qualità di collegamento tra i territori e sia in termini turistici.»
Il lotto 3 (di cui una parte del tracciato che comprende anche lo svincolo di Sarroch e già aperto al traffico) si estende fino a Pula con uno sviluppo di 6,5 km e comprende anche lo svincolo di Sarroch, mentre il numero 1 si sviluppa per circa 8 km e costituisce il tratto di collegamento tra il lotto 2 in gestione Cacip e permette la continuità a 4 corsie tra Capoterra e Pula.

Antonio Caria

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Da lunedì 13 luglio 2020, presso il laboratorio analisi del P.O. Santa Barbara di Iglesias, verranno garantiti un massimo di 40 prelievi ematici giornalieri oltre a tutti i prelievi urgenti. Questa misura- si legge in una nota aziendale – si è resa necessaria al fine di evitare assembramenti in relazione all’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

L’Azienda si scusa per eventuali disagi.