26 November, 2024
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«I pazienti disabili gravissimi del Sulcis Iglesiente non ricevono più, adeguatamente e con puntualità: guanti sterili, guanti in lattice o in nitrile, fascette reggi cannula tracheostomica, garze sterili, circuiti per il ventilatore, alimenti diversi da quelli utilizzati per anni che hanno provocato non pochi problemi fisici ai malati.»
La denuncia è al centro dell’interrogazione presentata questa sera dal consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu. Fabio Usai pone l’accento sulla qualità dell’offerta sanitaria prodotta nel territorio di pertinenza dell’Area Socio Sanitaria Locale di Carbonia. Luogo in cui, dal 2000 ad oggi, sono stati assistiti oltre 70 pazienti in ventilazione meccanica continuativa. Attualmente l’età mediana di questi pazienti è di 58,4 anni.
«Un contesto nel quale la partecipazione attiva dei componenti familiari nell’assistenza evidenzia Fabio Usai – ha fatto sì che la percentuale di ricorso alle cure ospedaliere, rispetto al numero totale di assistiti, sia stata bassissima. Una condizione dietro la quale spesso si sono celate, soprattutto nelle famiglie più fragili dal punto di vista reddituale, gravi criticità e svariate situazioni estreme nelle quali i componenti di tali famiglie, per assistere i propri cari h24, hanno rinunciato spesso a cercare lavoro.»

«Sarebbe opportunosottolinea Fabio Usaiche l’Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia e le istituzioni locali in genere, attivassero una minuziosa analisi dei bisogni delle fragilità di queste famiglie, per far fronte alle situazioni maggiormente critiche, offrendo concreta assistenza. Ma, soprattutto, che l’Azienda Sanitaria si adoperasse per fornire (sveltendo le procedure e rafforzando i canali di distribuzione esistenti) i pazienti disabili gravissimi di tutto ciò che concerne i presidi socio-sanitari indispensabili per la loro cura ed assistenza. Da mesi, infatti, si manifestano, nelle famiglie beneficiarie di un piano farmaceutico mensile gestito dalla farmacia territoriale, criticità ed interruzioni nella fornitura di guanti sterili, guanti in lattice o in nitrile, fascette reggi cannula tracheostomica, garze sterili, circuiti per il ventilatore, alimenti diversi da quelli utilizzati per anni che hanno provocato non pochi problemi fisici ai malati. »
«E’ una situazione inaccettabile, indegna di un paese civile e di una sanità moderna ed attenta alle esigenze dei pazienticonclude Fabio Usai -, in particolare di quelli più gravi. Per risolvere la quale sono stati sollecitati i principali decisori politici regionali.»

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«La sanità territoriale della Sardegna rischia il collasso: ad oggi non è possibile prenotare visite specialistiche o esami tramite il Cup. O meglio , è possibile prenotare soltanto presso le strutture private accreditate.»

La denuncia arriva dal coordinamento del Partito Democratico Sardegna che rilancia: «Durante i mesi delle restrizioni per il Covid, sono state eseguite solo le visite urgenti ( 5% del totale) e dal mese di maggio anche le visite brevi ( altro 5% del totale), mentre le visite differite  e le visite programmate che sono al 45% del totale, sono state rinviate a data da destinarsi e a tutt’oggi non si sa quando verranno eseguite. Un problema che si unisce alle già interminabili liste d’attesa, che sconfortano chi ha bisogno di effettuare visite o esami in tempi utili e tempestivi  a garantirne l’efficienza. Il Covid ha evidenziato le carenze di un sistema sanitario già claudicante, ora, nella fase della lenta ripresa, il diritto alla salute dovrebbe essere già tornato al centro dell’agenda quotidiana, ma così non è».
«E il risultato è catastroficoaggiungono dal coordinamento del Pd Sardegna -, perché queste carenze compromettono ancora di più il sistema sanitario, negano il diritto alla salute, creano un aggravio di spesa alle casse della sanità pubblica. È urgente riaprire le prenotazioni e tornare a prendersi cura delle persone se non individuate per tempo, alcune patologie possono diventare incurabili. La responsabilità è in capo all’assessorato regionale della Sanità e all’ATS, arenati in un assordante ed inaccettabile immobilismo.
Si invita peraltro la Giunta Regionale, a dare seguito a quanto previsto dalla rete ospedaliera varata negli anni scorsi, ed evitare iniziative che possano comprometterne gli esiti.»
Antonio Caria

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Il nuovo allenatore ed il nuovo direttore sportivo del Carbonia Calcio, sono già al lavoro per preparare la prossima stagione che vedrà la squadra biancoblù protagonista nel campionato nazionale di Serie D. Ieri abbiamo proposto la prima intervista con il nuovo allenatore Marco Mariotti, oggi proponiamo la prima intervista con il nuovo direttore sportivo Andrea Colombino, 39 anni, sassarese, scelto per coprire il vuoto aperto dalle dimissioni di Sebastian Puddu, passato al Muravera, dove ricopre lo stesso incarico di direttore sportivo.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10223392450147392/10223392440787158/?type=3&theater

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Nel corso di questa Consiliatura, precisamente nel mese di novembre 2017, il 31 marzo 2019 e, da ultimo, il 26 giugno 2020, ho presentato alcuni atti, tra cui mozioni e interrogazioni, volte ad avere notizia certa in merito,
all’esistenza o meno, di un presunto affresco e/o dipinto murale che, secondo quanto riportato dai mass media locali e da voci ricorrenti, si troverebbe “nascosto” sotto la vernice delle pareti in una delle sale della Torre Civica (ex Torre Littoria), ossia, nella grande sala, un tempo denominata, “Sala dell’Arengario”, risalente al periodo della fondazione della città di Carbonia e che non si sarebbe ritenuto di recuperare e/o restaurare durante i lavori di  ristrutturazione della Torre civica eseguiti nel 2001.

Questa mia azione, oltreché essere finalizzata a “far luce” su una questione tanto dibattuta, quanto “oscura”, mira a preservare e/o recuperare il patrimonio architettonico e storico identitario della Città di Carbonia, ancora oggi, risorsa poco valorizzata, a dispetto della sua notevole consistenza, della sua elevata attrattività dal p.v. turistico, culturale e della concorrenza al rafforzamento della memoria storica.

Per questo, non avendo avuto, ad oggi, risposte esaurienti da parte dell’Amministrazione comunale, ho ritenuto di inviare, in data 29 giugno 2020, una missiva informativa alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
A seguito di ciò, in data 07.07.2020, l’Ente sopra indicato, ha riscontrato la mia predetta nota, portandomi a conoscenza del fatto che, già dal mese di luglio del 2019, con loro richiesta formale si richiedeva all’Amministrazione
comunale di Carbonia di presentare «un progetto di maggiore dettaglio circa i saggi che si intenderebbero effettuare e una relazione con le testimonianze storiche circa la presenza di pitture murali del periodo fascista».
Si legge ancora «si rinnova tale richiesta e si ricorda che per l’esecuzione di tali saggi i lavori dovranno essere affidati ad un restauratore di beni culturali con i requisiti di legge».
Quanto appreso mi lascia seriamente perplessa e dispiaciuta per il silenzio che circonda questa vicenda, a dispetto delle forti istanze provenienti dalla società civile e dalla stessa politica,
e mi induce a reiterare, con determinazione e forza, salva la necessità di dover intraprendere ulteriori azioni, la richiesta di dare seguito immediato a quanto anzitempo già avanzato.

SAREMO VICINI ALLA VERITA’ E LA VERITA’ CI RENDERA’ PIU’ LIBERI….!!!???

Daniela Garau

Consigliera comunale di Carbonia

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La presidenza del Consiglio si farà carico di rappresentare alla Giunta regionale e all’assessore alla Sanità la grave situazione di disagio in cui sono costretti a lavorare i dipendenti delle aziende sanitarie della Sardegna. Lo ha assicurato il presidente dell’Assemblea sarda, Michele Pais, ai sindacati confederali. Una delegazione di Cgil, Cisl e Uil è stata ricevuta dalla Conferenza dei capigruppo al termine della manifestazione organizzata questa mattina sotto il palazzo di via Roma per denunciare i problemi irrisolti della sanità sarda.

I sindacati lamentano gravissimi deficit organizzativi e gestionali oltre alla cronica carenza di personale: «A due mesi dalla fine del lockdown, la sanità sarda è ancora in emergenza ha detto la segretaria regionale della Funzione pubblica della Cgil Roberta Gessa – l’attività ordinaria non è ancora ripresa. Per la carenza di personale molti servizi restano chiusi e, senza un piano di assunzioni, non potranno essere riaperti in sicurezza. E’ necessario procedere alle stabilizzazioni e rafforzare gli organici. Gli operatori sanitari meritano di più: abbiamo i salari più bassi d’Italia e, rispetto ai nostri colleghi europei, guadagniamo in media il 50% in meno».

«L’emergenza Covid non ha insegnato niente ha aggiunto Fulvia Murru della UIL FPL la politica prima ci ha riempito di elogi e poi ci ha dimenticati. La nostra categoria ha pagato un prezzo altissimo a causa della pandemia, abbiamo avuto due morti e 150 contagiati. Eppure non si vuole far nulla. Il progetto di riforma della sanità non dà risposte ai cittadini e agli operatori sanitari. Niente si dice sulle liste di attesa e sull’assistenza sanitaria nei territori.»

Della difficile situazione gestionale ha parlato anche il segretario regionale della Cisl FP Massimo Cinus: «La sanità è senza governo le aziende sanitarie continuano ad essere commissariate, non può essere questo il modello di gestione ordinario».

I capigruppo hanno convenuto sulla necessità di un immediato cambio di rotta: «La politica ha il dovere di dare una sterzataha detto il capogruppo di Leu Daniele Cocconon è ammissibile che alcune decisioni prese all’unanimità in commissione Sanità non siano state attuate. C’è una risoluzione sulle liste d’attesa che è rimasta lettera morta. Stesso discorso sulle stabilizzazioni».

«Le belle parole non bastano piùha aggiunto il capogruppo dei M5S Desirè Mancaè ora di dare risposte concrete ai cittadini e agli operatori sanitari. Questa situazione non può andare avanti». Più cauto il consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Mario Mundula: «Il Covid è stato uno tsunami per la sanità. E’ vero che la politica ha dettato le linee guida ma occorre capire se le strutture sanitarie siano in grado di applicarle in sicurezza. Serve senso di responsabilità».

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha definito “inaccettabile” la mancata ripresa delle normali attività ospedaliere: «La sensazione è che ci sia stato un black out nella catena di comando. Sulla necessità di intervenire sul contratto integrativo degli operatori sanitari siamo d’accordo. Il problema è vecchio, la politica deve portare avanti un’azione comune nei confronti delle aziende sanitarie».

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, infine, ha auspicato un’inversione di rotta sul modello di governance: «I commissariamenti sono un limite. Non si capisce perché non si nominino i direttori generali almeno nelle strutture dove questo è possibile come il Brotzu e l’Aou di Sassari. Il problema va superato».

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A partire dal 10 luglio e fino al 31 agosto nella zona dell’abitato di Maladroxia compreso fra Via Golfo di Palmas e la spiaggia è istituita una zona a traffico limitato (ZTL), valida tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00. L’accesso all’area sarà consentito esclusivamente a residenti, dimoranti e ospiti di alberghi, bed & breakfast e case vacanza. Per poter accedere alla ZTL sarà necessario esporre relativo contrassegno autorizzativo rilasciato dal Comando di Polizia locale previa presentazione di richiesta corredata di documentazione attestante il diritto all’accesso alla ZTL. I pass per la ZTL saranno di due tipi: uno con sfondo giallo per l’accesso alle proprietà private comprese all’interno della ZTL ed uno con sfondo rosso per la sosta in area pubblica compresa nella zona a traffico limitato. I pass saranno a validità limitata al periodo di soggiorno per gli ospiti o gli affittuari e per l’intero periodo per i residenti. Possono essere richiesti massimo due pass per nucleo familiare o gruppo per la sosta nella ZTL.

Per qualche giorno, al fine di dare modo agli interessati di richiedere il pass al Comando di Polizia municipale (sarà possibile recarsi nella sede dei Vigili urbani dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00, dal lunedì al sabato), le forze dell’ordine saranno tolleranti. Il modulo è reperibile nel sito istituzionale del Comune di Sant’Antioco.

Secondo gli amministratori, la ZTL non va considerato un privilegio dei possessori delle case a Maladroxia, quanto piuttosto la necessità di contingentare gli arrivi nel litorale, tra gli arenili antiochensi maggiormente battuti. Negli anni passati, infatti, nella spiaggia di Maladroxia si sono raggiunti livelli di affollamento incompatibili con le vigenti norme per la prevenzione della diffusione del Covid-19. La ZTL sarà valida fino al 31 agosto: ha dunque carattere temporaneo.

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Venerdì 17 luglio, alle ore 10.30, si svolgerà la cerimonia di intitolazione di una via nel ricordo di una giovane ragazza di Carbonia, Gisella Orrù, la cui scomparsa nel 1989 ed il successivo omicidio lasciarono sgomenta ed incredula un’intera comunità. La richiesta dell’Amministrazione comunale, già inoltrata lo scorso anno in occasione del trentennale della morte della nostra concittadina, è stata esaminata dalla Prefettura di Cagliari e dalla Deputazione di Storia Patria della Sardegna, che hanno emesso parere favorevole dopo una lunga istruttoria durata circa un anno e conclusasi il 17 giugno.

«Il nostro obiettivo è ricordare Gisella, una giovane ragazza figlia della nostra città, tragicamente e prematuramente scomparsa in un omicidio efferato, avvenuto in circostanze ancora poco chiare. Una vicenda dai contorni incerti e su cui non si è ancora fatta piena luce, così come è peraltro accaduto per l’intera storia della città di Carbonia degli anni Ottanta e Novanta. L’intitolazione di una strada dedicata a Gisella Orrù è un modo per mantenere vivo il ricordo di una giovane ragazza a cui fu rubato il proprio futuro, impedendole di realizzare le sue legittime aspirazioni personali e professionali», ha spiegato il Sindaco Paola Massidda.

L’appuntamento è fissato venerdì 17 luglio, alle ore 10.30, nel tratto di strada compreso tra via Abruzzi e via D’Annunzio.

 

 

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Roberta Manutza è la nuova direttrice amministrativa dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. Il direttore generale Giorgio Sorrentino l’ha nominata oggi. Prende il posto di Vincenzo Serra, che torna all’Ats in un ruolo importante.

Roberta Manutza, 52 anni, professionalmente è nata a metà degli anni ‘90 all’azienda Brotzu dove, attualmente, è direttrice della Struttura Complessa Comunicazione e Relazioni esterne. Solida preparazione amministrativa, esperta di processi di budget, dirigente analista, al Brotzu è stata responsabile della Trasparenza ma anche della Prevenzione della corruzione. Sempre al Brotzu è stata direttrice del Controllo di gestione per poi guidare il Servizio economico finanziario, approdando infine al vertice degli Affari Generali.

«L’arrivo in squadra di Roberta Manutza – dice Giorgio Sorrentino – è un valore aggiunto per la nostra azienda: prende le redini di una direzione amministrativa brillantemente guidata, negli ultimi cinque anni, da Vincenzo Serra che ha contribuito in maniera determinante a far diventare l’Aou di Cagliari una delle più importanti realtà sanitarie della Sardegna. La sua esperienza e la sua professionalità sono un patrimonio per tutti i sardi.»

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«La maggioranza preferisce spendere tempo con provvedimenti inspiegabili invece che discutere immediatamente degli aiuti al sistema produttivo sardo. Nonostante le rassicurazioni della Ministra De Micheli sullo sblocco della Sassari-Alghero in Consiglio dei Ministri, la maggioranza vuole andare avanti con l’interpretazione autentica del PPR. A questo punto è evidente che la vera ragione non è la realizzazione della strada, ma la volontà di scardinare la tutela sulla fascia costiera, le zone agricole e i beni identitari.»
Sono le parole pronunciate dalla consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù, a margine delle dichiarazioni della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, sullo sblocco dei lavori per il completamento della strada Sassari-Alghero.
«Abbiamo chiesto una sospensione dei lavori del Consiglio regionale per esaminare questa nuova situazione in Commissione, ma la maggioranza non ci ha voluto ascoltare . ha aggiunto il consigliere Antonio Piu -. Evidentemente il nuovo cemento sulle coste prevale sulla volontà di dare risposta al tessuto economico imprenditoriale, messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria. Continueremo a oltranza a difendere il territorio della Sardegna.»
Antonio Caria

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Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha attivato un bando per la selezione di 276 operatori volontari da impegnare nel 2020 in 11 progetti di Servizio Civile Universale da realizzarsi in Italia, che saranno così suddivisi: 234 operatori volontari saranno impegnati in 5 progetti presentati dall’ente F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia); 16 operatori saranno impegnati in tre progetti presentati dall’ente l’Università degli studi di Pavia; 20 operatori saranno impegnati in un progetto presentato dall’ente Fondazione IDIS–Città della Scienza della Regione Campania e infine 6 operatori saranno impegnati in due progetti presentati dall’ente AMESCI. Il Servizio civile rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per tutti i giovani che rappresentano un’importante risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese. Possono partecipare alla selezione…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_civile_7_20.html .