26 November, 2024
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Ritorna a vestire la maglia del Latte Dolce Calcio, dopo l’esperienza nel campionato di eccellenza con l’Ossese Carlo Nurra, centrocampista classe 2002.
«Sono molto contento di tornare a casaqueste le prime parole di Carlo Nurra -, nella stagione appena conclusa sono cresciuto tanto e non vedo l’ora di mettermi in gioco in un campionato di serie superiore. L’Eccellenza mi è servita molto. Per questo devo ringraziare l’Ossese, a partire dal presidente ai dirigenti, allo staff tecnico e in particolare ai miei compagni di squadra e a mister Giuseppe Cantara: mi hanno dato una grande possibilità, permettendomi di fare una fantastica esperienza. Sono migliorato, dal punto di vista calcistico e umano. Ho vissuto uno spogliatoio con giocatori esperti, ho ricevuto consigli preziosi e non vedo l’ora di metterli in pratica.»
Nella sua prima esperienza con i sassaresi, guidati dai mister Sergio Dossena e Giovannino Oggiano, vince il suo primo campionato regionale.
Nel primo anno allievi disputa e vince il campionato provinciale, ma è l’ultimo ad avere un posto speciale fra i ricordi più belli: l’annata culmina con il successo nel campionato regionale, con la squadra di mister Calledda a farsi valere nelle finali nazionali.
Gli obiettivi per la prossima stagione? «Si spera ovviamente di arrivare il più lontano possibile e di fare il meglio possibile. Le potenzialità ci sono, lo dicono i progressi fatti negli ultimi anni. Certo occorre lavorare duro, e fare sempre le cose con calma e tranquillità. Mister Stefano Udassi è allenatore che conosce bene il calcio e ha una forte personalità. Devo ringraziare anche lui per avermi concesso di fare esperienza all’Ossese. Per quanto riguarda i compagni, sono tutti grandi giocatori e ho molto da imparare da tutti, da quelli più giovani e dai grandi. Metterò in campo la mia massima disponibilità: ho tanto da dare e tanta voglia di fare, cercherò di ritagliarmi uno spazio e quando avrò la chance di essere in campo cercherò di dare il mio contributo alla squadra.»
Antonio Caria

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Come preannunciato nei giorni scorsi, stamane l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha fatto visita ai lavoratori al presidio ai cancelli dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme. Con lei c’erano i due consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Fabio Usai del Partito sardo d’Azione e Michele Ennas della Lega. I lavoratori portano avanti ormai da dieci giorni, esattamente da venerdì 26 giugno, la mobilitazione ai cancelli dello stabilimento, per sollecitare la conclusione della vertenza (iniziata 8 anni fa) che sembra ormai vicina, con la firma del contratto di fornitura dell’energia a prezzo agevolato dall’Enel alla Sider Alloys.

«La visita dell’assessora dell’Industria ai lavoratori è stata importante per far sentire loro la vicinanza delle istituzioni regionali nel prosieguo della vertenza con l’azienda ed il Governo centraleha commentato in una nota l’on. Fabio Usai – e, ovviamente per far comprendere meglio alla multinazionale svizzera che su questa partita c’è la massima attenzione e determinazione da parte della Regione per il raggiungimento di un risultato positivo nell’interesse di coloro che in quella fabbrica ci lavoravano e oggi legittimamente ambiscono a lavorarci di nuovo. Per quanto mi riguardaha aggiunto Fabio Usaiè giunto il momento che Sider Alloys sciolga definitivamente le riserve e dica cosa vuole fare dello stabilimento di Portovesme. Il tempo dei rinvii è finito.»

«La multinazionale svizzera sottoscriva l’accordo energetico, presenti un piano industriale credibile e strutturato, rinnovi i contratti scaduti e attivi il revamping della fabbrica per dare il via alla ricollocazione di tutti lavoratori che da lunghi anni attendono di essere rioccupatiha sottolineato Fabio Usai -. Nel frattempo che tutto ciò accada è necessario attivarsi, la Regione in tal senso si è già adoperata per ciò che è di sua competenza e verso il governo nazionale, per sostenere il reddito di quei lavoratori che oggi arrivati all’ennesimo rinnovo della mobilità in deroga si trovano a percepire poco più di 450 euro, ovvero una cifra inadeguata per sostenere la sopravvivenza delle proprie famiglie.»

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Un nuovo contagio, nella Città Metropolitana di Cagliari, e un decesso, nella provincia di Sassari, nelle ultime 24 ore, in Sardegna. I casi di positività accertati dall’inizio dell’emergenza salgono a 1.371,  le vittime a 134.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 87.798 tamponi (245 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 3, nessuno in terapia intensiva, mentre 7 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.216 pazienti guariti (+2 rispetto al precedente aggiornamento), più altri 11 guariti clinicamente. Salgono a 134 le vittime.
Sul territorio, dei 1.371 casi positivi complessivamente accertati, 254 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 877 a Sassari.

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#semiabbandonicrollo: la campagna lanciata dagli archeologi per salvare i Nuraghi del Sulcis Iglesiente sta dando i suoi frutti.
«Questa mattina la Regione Sardegna comunica l’archeologa responsabile della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Simona Leddaha deciso per una proroga di un mese. Il nostro auspicio è che la proroga concessa serva a fissare meglio, nel contraddittorio tra le parti sociali, i termini della questione della tutela del patrimonio archeologico del Sulcis in una visione di continuità col lavoro fatto da venti anni ad oggi. Deve essere data la possibilità ai cantieri archeologici attivati di poter continuare il loro lavoro di valorizzazione, scavo e manutenzione.»
Sotto l’istituìto #semiabbandonicrollo, il tentativo da parte degli addetti ai lavori sta dando i suoi frutti: la dott.ssa Carla Perra, direttore scientifico dello scavo di Nuraghe Sirai di Carbonia, continua a domandarsi perché gli estensori del Progetto non abbiano considerato la lettura del Decreto istitutivo del Parco e del suo Statuto; e perché non si tenga in considerazione il beneficio che queste aree comportano ogni anni ai Comuni del Sulcis.
L’appello degli archeologi, Simona Ledda, Mauro Puddu, Elisa Pompianu e Matteo Tatti, è sempre lo stesso: «Ci auguriamo che questi luoghi vengano salvati. Non dimentichiamo il nostro patrimonio storico e archeologico, un patrimonio che la regione Sardegna ha il dovere di tutelare e valorizzare».

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Poste Italiane entra nella top five della classifica sulla parità di genere delle società appartenenti all’indice FTSE MIB della Borsa di Milano stilata da Equileap, un’organizzazione indipendente che elabora dati e analisi sulla gestione della gender equality nelle più importanti imprese su scala internazionale.

Nella Città Metropolitana di Cagliari e nella provincia del Sud Sardegna la presenza femminile in Poste Italiane, per quanto attiene al personale degli uffici postali e di staff, arriva al 61%, superando di 7 punti percentuale la media nazionale.

Nel paese infatti, è composto da donne il 54% dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane, l’incidenza del personale femminile tra quadri e dirigenti è pari al 46% e il 44,4% dei componenti del CdA è donna. Nell’ambito delle posizioni manageriali il 30% è ricoperto da popolazione femminile e il 20% è presente nelle posizioni di top management.

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In un’altra operazione di Polizia condotta a Cagliari, ieri sera, gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato tre persone di Carbonia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Gli agenti hanno notato un’auto sospetta in via Marongiu, al cui interno hanno identificato un 55enne, un 32enne, e una 29enne, tutti e tre residenti a Carbonia e pregiudicati e hanno trovato 11 grammi di cocaina in pietra, una metà nascosta sotto il sedile su cui viaggiava il 32enne, e l’altra metà occultato negli indumenti intimi della donna; è stata rinvenuta, inoltre, la somma di 745 euro, di cui 715 all’interno di un portafoglio da donna e gli altri 30 euro nascosti nel cruscotto della macchina, suddivisi in banconote di piccolo taglio.
Da un controllo accurato esteso anche alle abitazioni dei tre fermati, effettuato in collaborazione con la Volante del Commissariato di Carbonia, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 3 boccette di metadone da 20 mg ciascuna, nascoste all’interno di un pouf della camera da letto di uno dei tre, oltre a diverso materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza stupefacente.
I tre fermati sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa dell’udienza direttissima.
I due più giovani erano stati arrestati già lo scorso 8 maggio per il medesimo reato; la donna inoltre era sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Carbonia ed è stata denunciata anche per la violazione di tale misura.

Ieri mattina, gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Iglesias hanno arrestato un 50enne pluripregiudicato di Iglesias, per spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti, mentre transitavano in via Roma, hanno incrociato un uomo che in sella alla sua bicicletta, appena visti i poliziotti, ha accelerato vistosamente l’andatura per eludere un possibile controllo.
Nel breve inseguimento, gli operatori hanno notato che l’uomo si è liberato di un piccolo sacchetto di plastica gettandolo via. Prontamente recuperato dagli agenti, l’uomo è stato finalmente bloccato e identificato. Apparso da subito particolarmente agitato, è stato trovato in possesso della somma di circa 290 euro divisi in banconote di piccolo taglio, nonché, messo alle strette, ha riconosciuto l’involucro di cui ha cercato di liberarsi poco prima, contenente 23 grammi di marjuana.
Perquisendo l’abitazione dell’uomo, sono stati scoperti nel cassetto del comodino un portafoglio con all’interno 600 euro, oltre a tutto il materiale usato per il confezionamento della sostanza. In un altro mobile è stata rinvenuta una busta contenente altri 2 grammi circa di marjuana e un rotolo di banconote da 50 euro sigillato con della pellicola trasparente, per un ammontare di 1.000 euro.

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Con un voto unanime, l’assemblea dei soci del Consorzio di tutela del pecorino romano ha approvato il bilancio 2019.
Queste le cifre: il valore della produzione nel 2019 è stato di 2 milioni e 710mila euro: le contribuzioni a carico dei produttori (94,84% produttori associati e 5,16% produttori non soci) è stata di 1 milione e 76mila euro, gli altri ricavi e proventi sono rappresentati in particolare dai contributi da Enti pubblici (1 milione e 199mila euro).
Nel corso dell’incontro, che è avvenuto in videoconferenza, si è parlato di un nuovo allarme Dazi Usa per il prossimo mese di settembre.
«Abbiamo lavorato intensamente e ininterrottamente per mesiha dichiarato il presidente, Salvatore Palittacon i nostri legali negli Usa per scongiurare il rischio Dazi, che sarebbero stati un vero disastro per noi e più in generale per l’economia della Sardegna. Siamo riusciti a evitare di finire nella black list per due volte, ma non possiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo stare molto attenti perché a settembre è previsto un ulteriore inasprimento: stiamo perciò continuando a rafforzare la nostra presenza negli Stati Uniti, a far valere le nostre ragioni con audizioni, memorie e attività lobbistiche attraverso i rappresentanti parlamentari.»
Un occhio di riguardo è stato dato alla lotta contro le contraffazioni del marchio. «È una delle attivitàha aggiunto Salvatore Palittache più hanno impegnato il Consorzio, per esempio a Singapore dove si è riusciti a ridimensionare l’associazione dei nomi comuni rispetto al nostro marchio, ma anche in Giappone dove abbiamo finalmente registrato il marchio distintivo con la testa di pecora stilizzata e in tanti altri Paesi dove si cerca di contrabbandare prodotti scadenti con nomi simili al nostro. Per portare avanti quest’attività di tutela, nel 2019 abbiamo triplicato le spese legali.»
Non è mancato un accenno alle attività promozionali del prodotto, tra cui il progetto Propaseu ha impegnato il pecorino romano in una campagna di promozione insieme a Speck e Asiago in Canada e Stati Uniti (2 milioni e mezzo di euro in 3 anni, l’80% finanziato dall’Unione europea); il progetto Rosafi ha promosso le tre dop ovine sarde in contemporanea in Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito (4 milioni di euro, 3 di compartecipazione dalla Regione); il progetto Chizu, che partirà quest’anno, porta il pecorino romano in Giappone, in particolare nei ristoranti dell’area metropolitana di Tokyo (1 milione in 3 anni, iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea). L’attività promozionale ha compreso inoltre sponsorizzazioni, pagine pubblicitarie su riviste, affissioni negli aeroporti e allestimenti fieristici.
Via libera anche al progetto “Life Magis – Made Green in Italy”, co-finanziato dal Programma LIFE della Unione europea ecoordinato da ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha preso avvio a settembre 2019 e si concluderà a dicembre 2022.
Nel corso dello scorso anno è stata anche approvata la modifica del Disciplinare di produzione, per introdurre tre nuove tipologie di prodotto e un preciso elenco delle razze abilitate alla produzione: un Pecorino romano “Extra”, a basso contenuto di sale (non potrà avere più del 3,5% di componente salina), un altro che avrà l’indicazione “Riserva” con una stagionatura di almeno 14 mesi (saranno poi applicati bollini supplementari da 18-20-24-30 mesi in base al livello di maturazione a cui si vorrà portare il prodotto) e un ultimo di “Montagna” (già previsto da un regolamento comunitario che presuppone una serie di requisiti rispetto allo standard e una serie di vincoli orografici, come l’allevamento al di sopra dei 600 metri o le lavorazioni in ambito territoriale fatte al massimo a 10 chilometri dal limite altimetrico.
«Consideriamo la scelta di orientarci su nuovi prodotti estremamente importante per il futuro del pecorino romano e dell’economia che generaha concluso Salvatore Palitta -. Con i nuovi prodotti potremo posizionarci su segmenti di mercato inediti, far conoscere un prodotto più delicato ed elegante e andare incontro alle esigenze di consumatori che cercano sapori gourmet. Non dimentichiamo poi che il 2019 è stato l’anno di lancio dello snackorino, lo snack di pecorino romano da 20 grammi destinato a bambini, ragazzi e sportivi ma gradito a tutti. Tutto questo ci permetterà anche di affrontare con più forza i mercati post Covid: gli analisti di mercato sono infatti tutti concordi nel dire che le strategie vincenti per sopravvivere alla crisi economica da pandemia sono innovazione e differenziazione. Solo così ci si potrà imporre su mercati profondamente cambiati, che non saranno mai più gli stessi: noi, con i nostri prodotti, andiamo esattamente in questa direzione.»
Antonio Caria

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Anche il presidente della Regione Christian Solinas si unisce al cordoglio che ha accompagnato la notizia della scomparsa del grande compositore Ennio Morricone.

«Un genio dell’arte che amava la Sardegnadice il presidente Christian Solinas -, e che seppe interpretarne lo spirito e le radici etniche accompagnando, con note indimenticabili, lo storico documentario sulla nostra Isola realizzato nel 1978 da Folco Quilici per la Rai. Morricone, inoltre, ricorda il Presidente, scoprì e valorizzò il talento di colei che resta la più fulgida icona della nostra musica e del canto sardo, Maria Carta, lanciandola nel panorama internazionale e consentendole di raggiungere i più alti traguardi artistici. Il compositore fu insignito della Laurea honoris causa dall’Università di Cagliari nel 2000. Mi unisco anche a nome dei Sardi conclude Christian Solinasal cordoglio profondo per la sua perdita.»

La foto è tratta dal profilo Facebook del Maestro Ennio Morricone

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Ieri, nello stesso giorno in cui ha annunciato il nuovo tecnico, Fabio Piras, il Cortoghiana guidato dal presidente Corrado Piras ha definito la prima operazione di mercato in vista del prossimo campionato di Promozione regionale. Nicola Boi, 27 anni domani 6 luglio, torna protagonista in Promozione, dopo una stagione vissuta all’Isola di Sant’Antioco, in 2ª Categoria, scelta condizionata dagli impegni di lavoro.

Esterno difensivo di qualità e sicuro affidamento, Nicola Boi sarà sicuramente uno dei punti di forza del nuovo Cortoghiana che, da questi primi movimenti, sembra avere tutte le intenzioni di confermare quanto di buono fatto nella stagione 2019/2020, terminata anzitempo, dopo la 7ª giornata del girone di ritorno, per l’emergenza Coronavirus, con il settimo posto ed una semifinale di Coppa Italia.