19 November, 2024
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«Manca un mese all’inizio del campionato e, purtroppo, manca una visione equa e lungimirante che attesti un interessamento da parte dell’Amministrazione 5 stelle. Non posso esprimere attraverso questa nota tutto lo sconforto che mi porta a classificare questa amministrazione come la più incapace e incompetente di tutta la storia della città.»

E’ durissima la critica del consigliere comunale Federico Fantinel nei confronti della Giunta Massidda sulla vicenda che vede lo scontro aperto tra il Carbonia Calcio e l’Amministrazione comunale.

«Il Carbonia calcio, la conquista della serie Dconclude Federico Fantinel rappresentano un vanto ed un orgoglio per tutti i cittadini o per chi si sente parte integrante di questa comunità. Farò tutto quello che è nelle mie possibilità per affrontare l’argomento nelle sedi opportune ed ufficiali. Noi vogliamo che il Carbonia calcio ci sia. Noi ci siamo.»

 

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Poste Italiane comunica che a Cagliari e nel Sud Sardegna le pensioni del mese di settembre verranno accreditate a partire da mercoledì 26 agosto per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 102 ATM Postamat disponibili nella città metropolitana di Cagliari e nel Sud Sardegna, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’ufficio postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento.

Poste Italiane ricorda che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i carabinieri.

Poste Italiane comunica inoltre che in 39 uffici postali della città metropolitana di Cagliari e della provincia del Sud Sardegna è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 371 5003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi. Negli uffici postali con possibilità di prenotazione “a distanza”, è inoltre possibile tornare ad attendere il proprio turno allo sportello all’interno dei locali.

Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

CALENDARIZZAZIONE PER COGNOME

Per gli uffici postali aperti 6 giorni

dalla A alla B mercoledì 26 agosto

dalla C alla D giovedì 27 agosto

dalla E alla K venerdì 28 agosto

dalla L alla O sabato mattina 29 agosto

dalla P alla R lunedì 31 agosto

dalla S alla Z martedì 1° settembre

Per  gli uffici postali aperti 3 giorni

dalla A alla D il primo giorno

dalla E alla O il secondo giorno

dalla P alla Z il terzo giorno

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Tre consiglieri comunali di minoranza, Maurizio Soddu, Nino Spanu ed Ugo Piano, ed il rappresentante dell’associazione “Carbonia Avanti”, Marco Murru, hanno tenuto una conferenza stampa questa mattina, allo Stadio Comunale Carlo Zoboli di Carbonia, su quella che definiscono «la paradossale situazione venutasi a creare in merito al futuro calcistico della società Carbonia Calcio, data l’inagibilità dello stadio per poter affrontare il campionato calcistico di serie D».

Al termine della conferenza stampa, abbiamo intervistato Maurizio Soddu, componente della commissione Sport del Consiglio comunale.

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Dopo le dimissioni (confermate) del presidente del Carbonia Calcio Carlo Foti, non si placa lo scontro tra la stessa società e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paola Massidda. Qualche minuto fa, Paola Massidda ha diffuso un comunicato stampa, durissimo, che riportiamo integralmente.

«Il 18 agosto Carlo Foti, affida a Facebook e ai giornali la “ufficializzazione” delle sue dimissioni dalla Presidenza del Carbonia Calcio. È chiaramente un fulmine a ciel sereno, che a poco più di un mese dall’inaugurazione del campionato che vede la nostra squadra debuttare in serie D, sembra interrompere i frenetici preparativi per questo nuovo inizio: preparazione della squadra, campagna acquisti di nuovi giocatori, nuovo allenatore, ricerca di sponsor e di finanziamenti, incognite legate a un campionato che inizia in un periodo di probabili nuove restrizioni anti Covid e di cui non si sa se potrà giocarsi col pubblico.
Miriadi di problemi. Eppure, nelle poche righe delle dimissioni del Presidente Foti emerge solo una motivazione alla base del suo intempestivo e inaspettato dietro front: il “menefreghismo” dell’Amministrazione comunale con in testa la sua sindaca.
Tralascio il Carosello delle dichiarazioni, accuse e indignazioni che hanno fatto seguito a queste dimissioni (ennesime: il Presidente aveva già ufficializzato le sue dimissioni, sempre su Facebook, a giugno) che sono piovute da destra e sinistra: segretario del Pd, consigliere del Pd ed ex sindaco, portavoce dei sardisti, consiglieri di minoranza, ex capo della tifoseria, ecc.
Tutti a sfruttare questa golosa occasione di puntare il dito contro questa Amministrazione disgraziata che neanche in piena campagna elettorale riesce a manifestare vicinanza ai suoi cittadini e, fregandosene di tutto e di tutti, persegue un’astiosa quanto autolesionista volontà distruttrice dell’orgoglio sportivo cittadino, incurante del valore sociale dello sport per i giovani atleti e delle ricadute di immagine per la città.
Una cosa inaudita che meriterebbe lanci di pomodori (come qualcuno suggerisce via social) con l’aggiunta delle cassette che li contengono (dico io).

È evidente che a molti fa comodo che la storia sia così, ma i fatti sono altri. E sono tutti certificati da atti pubblici tanto che, se qualcuno vorrà leggerli, non ha che da chiederli nelle modalità previste dalla legge.
I fatti sono che la dirigenza del Carbonia calcio ha manifestato all’Amministrazione comunale la volontà di prendere in gestione lo Stadio Zoboli con un progetto che prevedeva INTERVENTI STRAORDINARI DI MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE A LORO SPESE IN CAMBIO DI UNA DISPONIBILITÀ ALMENO VENTENNALE DELLA STRUTTURA.
Si parlò di questo a un tavolo sul finire dell’anno scorso, con un campionato in corso che vedeva già la squadra del Carbonia ricoprire promettenti posizioni in classifica.
L’amministrazione si rese disponibile a spiegare i percorsi burocratici da seguire per arrivare a quell’obiettivo oltre che ad accompagnarli nelle pratiche di ricerca finanziamenti. Si valutò la possibilità del credito sportivo ad esempio, che la dirigenza rigettò perché comportava la necessità di garantire il prestito con l’accensione di ipoteche sui loro immobili di proprietà.
A FINE MAGGIO, per la PRIMA VOLTA, venne spedita via mail all’ufficio tecnico comunale una proposta di gestione dello stadio, assolutamente non confacente allo scopo: in essa non è presente un progetto preliminare, con un computo metrico estimativo dei lavori e un piano di fattibilità economico finanziaria. Nulla di serio dunque!!
A quel punto (le tempistiche in questa vicenda non sembrano mai casuali) i tempi sono ormai stretti per la richiesta delle autorizzazioni alla Sopritendenza, necessarie essendo lo Stadio Zoboli un bene storico tutelato.
Il Presidente Foti e il sig. Fele chiedono subito dopo un incontro urgente, in cui si ribalta la situazione: a loro dire, udite udite, è impensabile che sia l’associazione a sobbarcarsi le spese per lo Stadio, e chiedono al Comune di sostenere la spesa per la qualificazione funzionale del campo al campionato di serie D. L’amministrazione aveva chiesto già a tecnici di quantificare i lavori strettamente necessari ad affrontare il campionato: si tratta di circa 300.000 Euro, comprensivi di spese tecniche, oneri per la sicurezza e IVA, non certo facili da reperire in breve tempo.
Siamo a giugno, e il Presidente Foti formalizza le sue prime dimissioni.
L’amministrazione continua a studiare il caso con la persona delegata a rappresentare la società, il sig. Stefano Canu.
A luglio, dopo il sopralluogo della Lega Nazionale Dilettanti, si apre una nuova possibilità: quella di poter giocare la prima parte del campionato in deroga a tutte le prescrizioni che sarebbero necessarie allo Stadio, limitando gli interventi ad alcune lavorazioni immediatamente realizzabili.
Il 28 luglio la società fa pervenire una comunicazione in cui si dichiara disponibile ad effettuare gli interventi ma questa proposta poiché la convenzione è scaduta a maggio e la società non ha ancora firmato la nuova, non è praticabile. Sarà pertanto il comune a farsi carico dei lavori concordati.
Siamo ad agosto, la settimana di Ferragosto (vedete come le tempistiche non sono mai casuali?) quando la Dirigenza nelle persone del Presidente e Vicepresidente, ripresentano le dimissioni senza comunicare formalmente quali siano le intenzioni per la prosecuzione delle attività.
Questo è il “menefreghismo dell’Amministrazione Comunale”.
Questo è ciò che è realmente accaduto e che è certificato dagli atti.

Lunedì faremo un sopralluogo allo stadio e verificheremo le condizioni in cui si trova, perché da un video pubblicato sui social -girato da chi ha potuto accedere allo Stadio all’insaputa dell’Amministrazione (quanti altri possono liberamente accedervi? Quanti mazzi di chiavi ci sono in circolazione e chi, nel caso, li possiede?) rileva che abbisogna della manutenzione del manto erboso di cui si farà carico l’Amministrazione, ma anche di una pulizia da immondizia e rottami la cui presenza è inspiegabile visto che l’unico utilizzatore è l’ASD Carbonia Calcio.
La speranza è che in quella occasione si chiarisca cosa VERAMENTE vuol fare la società del Carbonia calcio per la squadra della nostra città.
La palla passa a loro e pur trattandosi di calcio, non è più tempo di giocare!»

Paola Massidda – Sindaco di Carbonia

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«I pochi nuovi contagi al Covid che si registrano sull’isola sono colpa del governo Conte che ha bocciato i noti protocolli di prevenzione proposti tre mesi fa dal nostro Governatore Christian Solinas e che si ostina a non bloccare i clandestini che arrivano sulle coste del Sulcis dall’Algeria. A farne le spese il turismo di questa meravigliosa isola che resta una meta assolutamente sicura grazie alle azioni messe in campo dagli operatori del settore e dalla Giunta regionale come l’applicazione informatica “Sardegna Sicura”.»
Lo ha dichiarato, in una nota, il coordinatore regionale e deputato della Lega, Eugenio Zoffili, che aggiunge: «È però assurdo, inaccettabile e offensivo che ora i sardi vengano bollati da alcuni organi di stampa nazionali come untori quando ben 8 regioni in Italia registrano un indice virale più alto e 25 positivi sono algerini arrivati clandestinamente sull’isola».
Antonio Caria

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«Dopo gli episodi legati al Covid-19 delle settimane scorse, circoscritto il virus e limitati i contagi a poche unità, Carloforte sta cercando di riprendere la propria quotidianità. Non sarà facile riconquistare la fiducia degli amici turisti che frequentano la nostra Isola, complice una informazione giornalistica e una campagna mediatica sui social che ha enfatizzato le notizie, screditando l’Isola sia a livello regionale che nazionale.»

Lo scrive, in una nota diffusa oggi, Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte.

«Lo stesso tipo di informazione non è stata riservata ad altre realtà turistiche del territorio, con un danno di immagine non indifferente per la nostra Comunitàaggiunge Salvatore Puggioni -. Alcuni turisti sono andati via, ed altri hanno rinunciato a venire e magari hanno optato per un soggiorno in località a noi molto vicine. Registriamo, comunque, in questi giorni, un cambio di tendenza e ci auspichiamo che i flussi si invertano.»

«Ad oggi sono stati eseguiti quasi 1.000 tamponi, non paragonabili a nessuna altra realtà Sarda. Ribadiamo quindi che alla luce dei risultati ottenuti, con il lavoro condotto dall’ATS e dal Comune, che in questi giorni non si è fermato con monitoraggi, campionamenti e controlli quotidiani, che Carloforte oggi è un luogo sicuro. L’Amministrazione ha già rivisto alcuni provvedimenti presi nei giorni in cui registravamo i primi contagi, riaprendo i mercatini, il mercato ambulante e riportando la chiusura dei locali alle 02.00, a dimostrazione che riteniamo la situazione assolutamente sotto controlloconclude Salvatore Puggioni -. Invitiamo tutti a non farsi condizionare dalla cattiva informazione, a venire a visitare la nostra meravigliosa Isola, degustare i nostri piatti prelibati e godere della nostra ospitalità.»

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Sono 42 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna: 27 nel Nord Sardegna, 13 nella Città Metropolitana di Cagliari e 2 nella provincia del Sud Sardegna. Salgono a 1.609 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime: 134.
In totale sono stati eseguiti 122.296 tamponi (944 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 13, nessuno in terapia intensiva, mentre 200 sono le persone in isolamento domiciliare.

Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.258 pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 1.609 casi positivi complessivamente accertati, 303 (+13 rispetto al dato precedente) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 168 (+2) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 100 a Nuoro, 977 (+27) a Sassari.

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Con lo scrittore Gesuino Nemus e il suo ultimo libro “L’eresia del cannonau” domenica 23 agosto cala il sipario sul IX festival culturale Liberevento, organizzato dall’associazione Contramilonga.

L’appuntamento è alle 21,30, nel Nuraghe Seruci di Gonnesa, dove Nemus ripercorrerà le pagine del suo libro (edito nel 2019 da Elliot) in dialogo con il giornalista Manolo Mureddu.

Dopo l’incontro con l’autore la serata prosegue con Cinquetto tirato a lucido. Il concerto che sconcerta, spettacolo firmato Lucidosottile che vedrà protagoniste le voci di Carla Caredda, Daniela Pibiri, Alessandro Ragatzu e Stefano Onano accompagnati al pianoforte da Federico Melis.

 

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E’ tempo di un primo bilancio della preparazione, per il Carbonia Calcio, al termine delle prime due settimane di allenamenti, iniziati lo scorso 7 agosto allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, sotto la guida del nuovo tecnico, Marco Mariotti. Stamane, abbiamo intervistato Marco Mariotti.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10223774247772094

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Da mercoledì 26 a sabato 29 agosto ritorna il festival Narcao Blues, sotto il titolo “Sardinia Plays The Blues”, progetto nato con il chiaro intento di trasformare una difficoltà in opportunità, nella seppur non semplice situazione creata dal Coronavirus, per meglio far conoscere agli amanti del genere di tutta Europa, lo straordinario talento dei bluesman sardi e, allo tempo stesso, le bellezze del Sud/Ovest dell’isola.
Si esibiranno nomi di spicco della scena blues nazionale ed una nutrita rappresentanza di quella locale: attesi sul palco di piazza Europa, nella consueta formula con due set per serata, la Treves Blues Band, la Gnola Blues Band, e i sardi Francesco PiuVittorio PitzalisIrene Loche, il duo Don Leone, i King Howl ed il Bad Blues Quartet.
«Le limitazioni derivanti dall’emergenza sanitaria non ci hanno permesso di costruire il nostro consueto programma in cui artisti internazionali si alternano a quelli nazionali e isolani – spiega il direttore artistico Gianni Melis -. Queste limitazioni, tuttavia, diventano un’occasione per ripensare il progetto, mettendolo al servizio dei bluesmen della nostra isola, dando loro visibilità.»
Sarà, dunque, una quattro giorni particolare, questa trentesima edizione di Narcao Blues, che l’associazione culturale Progetto Evoluzione, organizza con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao. Un’edizione particolare ma che saprà comunque regalare bella musica e tante emozioni al pubblico di Narcao Blues, con la fiducia «di poter tornare presto alla normalità», come si legge nel sito del festival, insieme all’invito alla prossima edizione del festival rivolto a «tutti coloro che non potranno esserci quest’anno». Nel rispetto delle misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del Covid-19, ogni serata non potrà, infatti, ospitare più di duecento spettatori. Per l’ingresso ai concerti non sono previsti biglietti ma un unico abbonamento (al costo di 20 euro), che si può acquistare solo presso la sede dell’associazione Progetto Evoluzione, a Narcao (in via Carbonia, 11) dalle 10.00 alle 13.00 dal lunedì al sabato.
 
Il compito di tenere a battesimo il trentesimo Narcao Blues, nella serata di mercoledì 26 agosto, spetta a due formazioni che salirono sul palco del festival proprio nella sua prima edizione. Apre, alle 21.30, la Gnola Blues Band capitanata da Maurizio Glielmo, artista dai lunghi e prestigiosi trascorsi nella scena del blues italiano. Per anni a fianco del grande Fabio Treves, il chitarrista e cantante lombardo ha calcato i palchi dei più importanti festival italiani e internazionali, dando così vita a questo progetto che nasce ufficialmente nel 1989 con l’obbiettivo iniziale di percorrere gli itinerari più classici del blues degli standard sino a fondere gli elementi della tradizione in interessanti composizioni originali. Ad affiancare Maurizio Glielmo sul palco di piazza Europa ci saranno Paolo Legramandi (basso e voce) e Cesarone Nolli (batteria e percussioni e voce).
 
Alle 23 un’altra vecchia conoscenza del festival ricamerà blues nella notte narcarese: in scena Fabio Treves, “il puma di Lambrate”, con la sua Treves Blues Band con la quale ha festeggiato nel 2014 i suoi prolifici quarant’anni di carriera (ricevendo l’Ambrogino d’oro, importante riconoscimento conferito dal Comune di Milano per i suoi meriti artistici), percorsi con coerenza e passione sulla lunga e tortuosa strada della “musica del diavolo”: un cammino cominciato nel 1974 quando l’allora ventiquattrenne armonicista lombardo fondò la formazione con l’intento di divulgare i valori del blues, le sue storie ed i suoi impareggiabili interpreti. Unico artista italiano ad aver condiviso il palcoscenico con Frank Zappa, Fabio Treves – che vanta anche collaborazioni con pilastri del genere come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones – ha festeggiato lo scorso novembre le sue prime settanta primavere. A Narcao sarà accompagnato da Ale “Kid” Gariazzo (chitarre, mandolino, ukulele, lap steel, voce), Gabriele “Gab D” Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni). “Down The Line” è l’ultimo lavoro del gruppo, uscito nel 2015 sotto l’etichetta Appaloosa/IRD e prodotto da Cesare Nolli e Paolo Legramandi.
 
Un altro piacevole ritorno in apertura della serata di giovedì 27 agosto: alle 21.30 ,riabbraccerà virtualmente il pubblico di Narcao Blues il duo Don Leone, composto dai sulcitani Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra e batteria), un progetto nato dall’urgenza espressiva dei suoi musicisti dopo un’intensa attività su palcoscenici regionali e nazionali. Chitarra slide, battiti di mani, voci rauche e una vecchia valigia sulla quale tenere il tempo: è questa l’essenza di Don Leone, vincitore dell’edizione 2017 dell’Italian Blues Challenge che l’ha portato a competere nella finale dell’European Blues Challenge 2018 ad Hell in Norvegia e alle semifinali mondiali dell’International Blues Challenge a Memphis.
 
Chiusura della seconda serata con l’heavy blues dei cagliaritani King Howl, formazione attiva dal 2009 e composta da Diego Pani (voce ed armonica), Marco Antagonista (chitarra) e Alessandro Cau (basso) e Alessandro Sedda (batteria). I suoni della prima metà del Novecento, di grandi del blues come Son House, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati assumendo nuove forme, incorporando gli stili dello stoner rock, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea.
 
Il ruvido e graffiante Bad Blues Quartet approda sul palco di piazza Europa venerdì 28 agosto per presentare il suo secondo album, “Back On My Feet“, prodotto dall’etichetta Talk About Records (2019) e patrocinato dall’associazione Blues Made in Italy. Composta da Eleonora Usala (voce), Federico Valenti (chitarra), Frank Stara (batteria) e Gabriele Loddo (basso) la band isolana, attiva dal 2014, ritorna a Narcao con nuova energia e consapevolezza, traducendo in musica gli ultimi due intensi anni, ricchi di importanti esperienze in alcuni tra i palcoscenici più rappresentativi in Italia.
 
A farla da padrona nel secondo set (ore 23.00) sarà la regina del blues isolano, Irene Loche, sul palco con un progetto in cui sonorità folk e soul si incontrano, e dove accordature aperte e ritmi lontani diventano protagonisti. Dal 2015, la cantautrice e chitarrista oristanese è ufficialmente artista Magnatone USA, unica italiana nel panorama mondiale insieme a Jeff Beck, Billy Gibbons, Keith Richards, Jackson Browne, Neil Young, tra gli altri. Dal 2018 è diventata, inoltre, artista della Asher Guitars & Lap Steels, insieme ad artisti come nomi del calibro di Ben Harper, Jackson Browne, David Crosby, Marc Ford, Gregg Leisz, James Valentine, Zack Brown. Al fianco di Irene Loche, venerdì 28 a Narcao, ci saranno Andrea Sanna al Feder Rhodes e organo Hammond, Gian Luca Canu al basso e Alessandro Cau alla batteria.
 
Sipario sul trentesimo Narcao Blues sabato 29 agosto: l’ultima serata, solitamente occasione per salutare in bellezza ogni edizione del festival, quest’anno non potrà ospitare la consueta festa, ma offrirà al pubblico la musica di due punte di diamante del blues in Sardegna. L’apertura, alle 21.00, è affidata a Vittorio Pitzalis, che grandi consensi ha raccolto con la sua prima pubblicazione, il disco “Jimi James”, prodotto dall’etichetta MGJR Records nel 2017 (vincitore del premio Mario Cervo come migliore produzione discografica in Sardegna nel 2018). L’album, acclamato al Delta Blues di Rovigo nel giugno 2018, gli ha permesso di volare negli Stati Uniti, dove nel 2019 ha concorso alla trentacinquesima edizione dell’IBC International Blues Challenge. Nel corso della sua carriera, Vittorio Pitzalis si è esibito su alcuni tra i palcoscenici più importanti della scena nazionale. Nel 1994 ha guadagnato la prima posizione al concorso indetto dal Narcao Blues Festival e nel 1995 si è aggiudicato il primo gradino del podio nel contest organizzato dal festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.
 
Chiusura in bellezza, alle 23.00, con Francesco Piu, bluesman che può essere definito uno dei figli del festival di Narcao: l’artista sassarese presenterà il suo nuovo album, “Crossing” (Appaloosa, 2019), in cui porta idealmente Robert Johnson ed i suoi brani leggendari nel Mediterraneo, attraverso la sua voce e lo slide della sua chitarra elettrica, colorandoli con le percussioni africane e mediorientali, le corde arabe, greche, l’elettronica e i suoni ancestrali della Sardegna (launeddas e canto a tenore). Sul palco, insieme a Francesco Piu, ci saranno Francesco Ogana (bouzouki, oud, guitalele, chitarra elettrica), Gavino Riva (basso), DJ Cris (samples, scretches), Paolo Succu (batteria, darbuka, djembè) e Bruno Piccinnu (calebasse, djembè, bongos).
 
Grazie alla collaborazione con una squadra di professionisti audio/video, le sei formazioni sarde di scena al festival, tra le migliori espressioni del panorama blues isolano, si esibiranno e verranno videoregistrate nei giorni della manifestazione in altrettanti, suggestivi scenari per mostrare le unicità del territorio, spaziando dall’archeologia classica a quella industriale, dal mare alle zone interne, dall’enogastronomia agli usi e costumi tradizionali, esplorando e rivisitando le polverose strade del blues, declinate nelle ormai mitiche dodici battute. Un progetto che si muoverà dunque su un percorso musicale le cui coordinate si dirameranno da quello arcaico importato dall’Africa, a quello rurale nato nelle piantagioni di cotone, passando per quello acustico legato alla caduta dello schiavismo, fino a quello elettrico, definito Chicago Blues, senza trascurare quello delle contaminazioni presente oramai in tutti i generi musicali contemporanei.
 
Frutto concreto del progetto sarà la produzione di un DVD nel quale troveranno posto le sei formazioni isolane chiamate a esibirsi dal vivo nei luoghi del territorio sulcitano. Il prodotto finale permetterà il raggiungimento di un duplice obbiettivo: far conoscere a tutti i professionisti che si occupano di blues a livello internazionale le potenzialità musicali della nostra isola, e, allo stesso tempo, promuovere le bellezze naturalistiche del territorio.
 
Tutte le fasi legate alla realizzazione del DVD saranno a carico dell’associazione Progetto Evoluzione; una volta mixato e ottenuto il master, con la collaborazione dell’EBU (European Blues Union) e dell’IBU (Italian Blues Union), organizzazioni di cui Narcao Blues fa parte, il disco video digitale verrà stampato e consegnato a tutti gli iscritti delle due associazioni. Allegato al DVD un libretto cartaceo che conterrà la descrizione dei luoghi e le biografie delle band.

Fabio Treves