19 November, 2024
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Cinque consiglieri comunali di minoranza, Maurizio Soddu, Nino Spanu, Ugo Piano, Federico Fantinel e Carla Cannas, ed il rappresentante dell’associazione “Carbonia Avanti”, Marco Murru, hanno convocato una conferenza stampa per domani mattina, alle ore 10.30, di fronte allo Stadio Comunale Carlo Zoboli di Carbonia, su quella che definiscono «la paradossale situazione venutasi a creare in merito al futuro calcistico della società Carbonia Calcio, data l’inagibilità dello stadio per poter affrontare il campionato calcistico di serie D».

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Sono 23 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna: 10 nel nord Sardegna, 7 nella Città Metropolitana di Cagliari, 5 nella provincia di Nuoro e 1 nella provincia del Sud Sardegna. Il numero complessivo dei casi nella provincia di Nuoro resta invariato, perché a fronte dell’incremento odierno, si registra una riduzione dello stesso numero di casi, attribuiti nella giornata di ieri sia a Sassari (correttamente), sia a Nuoro (per errore). Salgono a 1.567 i casi di positività al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime: 134.
In totale sono stati eseguiti 121.352 tamponi (1.134 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 12, nessuno in terapia intensiva, mentre 159 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.258 pazienti guariti (+1 rispetto al precedente aggiornamento), più altri 4 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 1.567 casi positivi complessivamente accertati, 290 (+7) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 166 (+1) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 100 (+5 oggi; -5 da ricalcolo del dato di ieri) a Nuoro, 950 (+10) a Sassari.

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«Oltre il danno anche la beffa. Siamo al teatro dell’assurdo! Abbiamo cercato per mesi di proteggere l’isola e la sua economia e oggi ci accusano di contagiare mezza Italia.»
A pronunciare queste parole è stato il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha replicato all’articolo apparso oggi alla pagina 3 del Corriere della Sera.
«Il giornalista Pinna e la giornalista Salvatori nell’attacco del pezzo scrivono ‘In poche settimane la Sardegna da Covid Free – così proclamava con orgoglio il governatore Solinas – a regione che diffonde il contagio in mezza Italia e rischia, da indiscrezioni ministeriali, di essere isolata’. Niente di più falsoha sottolineato Michele Pais -. È evidente che chi scrive non ha analizzato la provenienza dei contagi. Buona parte dei 37 casi non sono ascrivibili a sardi o residenti.»
«Era il mese di maggio quando il presidente della Regioneha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – aveva prospettato i test in entrata alla Sardegna che il governo aveva bocciato come incostituzionali, salvo riproporli ora che la curva nel resto d’Europa riprende a salire. Noi abbiamo sempre e solo chiesto che il sacrificio che i sardi hanno fatto in questi mesi non fosse vanificato. Il governo anche stavolta arriva in ritardo nelle soluzioni, così come quando il governatore Solinas aveva chiesto di poter chiudere porti ed aeroporti per proteggere l’Isola e non, badate bene, per puro campanilismo ma per le difficoltà di gestione sanitaria e infrastrutturali delle nostra regione. Anche in quell’occasione il governo centrale rispose con un secco “No” per poi chiudere tutto dieci giorni dopo a contagi ed esodo già avvenuti.»
«Vivere su un’isola porta con sé la necessità di una protezione ulteriore che lo stato centrale non percepisce e non per mancanza di volontà ma di sensibilità e distanza fisica ha rimarcato Michele Pais -. Come isola abbiamo necessità di più attenzioni e queste oltre ad esserci negate ci vengono pure proibite quando ci organizziamo per prenderci cura da soli della nostra terra.»
«Passare da untori è un oltraggio alle nostre richieste di screening efficaci e non la mera misurazione della temperatura corporea che fino ad ora si è utilizzata come metro di valutazione per il diffondersi dell’emergenza – ha concluso il presidente del Consiglio regionale -. Ci sentiamo insultati come cittadini italiani e come Popolo sardo e pretendiamo delle scuse.»
Antonio Caria

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«È incomprensibile e inaccettabile che qualcuno, intervenendo sui recenti contagi che si sono verificati nel nostro territorio, continui con insistenza a puntare il dito contro la nostra Isola.»

Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in risposta alle dichiarazioni del collega della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

«Grazie alle misure messe in campo e alla responsabilità dei sardi, siamo riusciti a ridurre a un valore prossimo allo zero la circolazione del virus nella nostra regioneaggiunge l’assessore regionale della Sanità -. I casi accertati nelle ultime settimane sono tutti d’importazione, cioè riconducibili a contagi avvenuti fuori Sardegna o a migranti arrivati sulle nostre coste, nonostante l’allarme lanciato dalla regione affinché fossero impediti gli sbarchi clandestini. L’attività di tracciamento e l’isolamento dei contatti dei casi positivi è sempre stata portata avanti con grande professionalità e scrupolo dai nostri sanitari, per garantire la sicurezza dei cittadini.»

«Indicare la Sardegna come un pericolo per le altre regioni, al punto di invocare i test per chi parte dall’Isola, non solo non rispecchia la reale situazione epidemiologica del nostro territorio, ma è profondamente ingiusto nei confronti di una terra che ha combattuto il virus con forza, anche a costo di grandi sacrifici. Spero che certe affermazioni non vengano esternate per spostare l’attenzione da mancanze avvenute altroveconclude Mario Nieddu -. Non accettiamo di essere bollati come untori e di doverne pagare ingiustamente il prezzo anche a livello di immagine.»

Un nuovo caso di positività al Coronavirus è stato accertato a Iglesias. Lo ha annunciato pochi minuti fa il sindaco Mauro Usai.

“In seguito all’attività di profilassi e contenimento dell’infezione Covid-19, nel comune di Iglesias è stato individuato un caso di positività, reso noto e confermato dall’ATS Sardegna – ha scritto in una nota Mauro Usai -. Il paziente, rientrato ad Iglesias dopo un soggiorno fuori dalla Sardegna, risulta asintomatico, è monitorato costantemente dai sanitari, ed è stato posto in isolamento domiciliare insieme ai familiari, per i quali i tamponi diagnostici effettuati hanno dato esito negativo.”

“Sono stati attivati tutti i protocolli relativi alle valutazioni cliniche, all’attività di prevenzione ed al contenimento dell’infezione – ha spiegato Mauro Usai -. Il caso risulta circoscritto e sotto controllo, grazie all’attività svolta in sinergia dall’Amministrazione e dall’ATS Sardegna, che hanno messo in campo le risorse e le competenze necessarie ad affrontare la situazione.
Ricordo alla cittadinanza di osservare in maniera responsabile e scrupolosa le prescrizioni sanitarie di prevenzione ed il distanziamento interpersonale, unica maniera per tutelare la propria salute e quella del prossimo.”

Quello odierno è il secondo caso di positività che viene accertato a Iglesias, il primo, che fu anche il primo in assoluto nel Sulcis Iglesiente, risale al 6 marzo.

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«Il Cagliari Calcio comunica che dai test sanitari effettuati in vista dell’inizio della ripresa dell’attività agonistica, sono emerse le positività al Covid-19 dei componenti della prima squadra Filip Bradarić, Luca Ceppitelli ed Alberto Cerri. I tre calciatori si trovano in isolamento domiciliare.»

L’annuncio in un breve comunicato pubblicato nel sito ufficiale del Cagliari Calcio.

«In accordo con le autorità sanitarie, in base ai protocolli vigenti e in via precauzionale, è stata disposta la quarantena con sorveglianza attiva per altri due calciatori della prima squadra che sono stati in contatto stretto con i positivi.

La ripresa degli allenamenti è prevista per domani giovedì 20 agosto al centro sportivo di Assemini; il breve ritiro di Aritzo, d’accordo con il Comune della località barbaricina, è stato rimandato alle prossime settimane.»

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«Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle Lavoratrici e ai Lavoratori, dirigenti della Ceramica Mediterranea per quanto accaduto e, allo stesso tempo, ringraziamento a chi si è adoperato per lo spegnimento delle fiamme, contenendo un danno che sarebbe potuto essere ben più grave. Naturalmente chiediamo e attendiamo che venga fatta chiarezza su quanto accaduto. Dopo lo stop di 8 settimane legato al lockdown i lavoratori, con grande senso di responsabilità, hanno rinunciato alle ferie estive per affrontare l’emergenza Covid e garantire la produzione anche ad agosto. Auspichiamo che si riparta da subito con tutte le procedure e attività propedeutiche al riavvio della produzione, senza dover fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali. Si tratta di un sito importante con una prospettiva di sviluppo produttivo che supera la nostra stessa regione.»

Lo scrivono, in una nota, i segretari territoriali Filctem CGIL Emanuele Madeddu e Femca CISL Lorenzo Mallica, dopo l’incendio verificatosi nello stabilimento Ceramica Mediterranea.

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Gli ultimi contagi da Coronavirus registrati in Sardegna confermano in maniera inequivocabile quanto sia necessario tenere alta la guardia ed essere vigili.
Gli esperti dell’Istituto Superiore della Sanità, in occasione del Ferragosto hanno ventilato la possibilità di un’ulteriore recrudescenza dei contagi e questo, purtroppo, si è puntualmente verificato. Il numero delle persone positive al Covis-19 è aumentato sensibilmente.
La Sardegna non è rimasta indenne, i contagi sono aumentati e le zone interessate sono sparse a macchia di leopardo.
Il caso di Santo Stefano è emblematico, il controllo forse sarebbe dovuto essere maggiore e la movida ha veicolato il virus.
C’è da chiedersi cosa accadrà nei prossimi giorni e bisogna augurarsi che i controlli sanitari vengano intensificati, proprio per inibire un ritorno pericoloso della pandemia.
Indubbiamente, la situazione, sia quella sarda si quella nazionale, è preoccupante e non vorremmo che ciò possa essere preludio di un nuovo lockdown.
Armando Cusa

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Il 17 agosto, nella meravigliosa ed oltremodo suggestiva piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi, un pubblico attento è stato letteralmente “rapito” dallo spettacolo “Corpi al vento”, inserito nel cartellone NurArcheoFestival 2020, organizzato da Il Crogiuolo, sotto la direzione di Rita Atzeri.

Le due attrici, Antonella Ruggiero ed Ilenia Gelmi, hanno dato vita ad un vero e proprio viaggio fantastico nel mondo della mitologia greca, impersonando Dei, eroi ed eroine con gesti, parole ed espressioni cariche di significato ed emozione, tali da creare dello spettatore un phatos continuo.

È stato come se il “filo” che ha unito, nella loro storia, Teseo ed Arianna, fosse lo stesso che ha tenuto insieme attrici e spettatori che, col fiato sospeso, hanno seguitole vicende narrate con una maestria ed una leggiadria, risultato di un grande lavoro di preparazione.

Una storia di vicende intricate, dove due corpi e due voci si amalgamavano, fondendosi in una poetica musicalità, per poi subito dopo separarsi e distinguersi senza mai perdere la complicità e la sinergia.

Abiti morbidi, ora verdi, ora celesti, frutto di un abile gioco di luci che, Tea Primiterra, ha saputo abilmente giostrare quasi ad accarezzare le scene nei momenti più salienti.

Forza e fragilità delle donne dipinte dalla antica storia, messe in luce da una parola: “creta”, chiave di una metafora riferita al continuo mutamento della donna ai tempi moderni così come nel passato più lontano.

Alla fine della serata, un lungo e caloroso applauso ha decretato il successo dell’evento.

Tutto si è svolto nel rispetto delle regole del Dpcm anti- Covid-19, per garantire uno spettacolo in totale sicurezza.

“Corpi al vento” è stato il terzo appuntamento dell’edizione 2020 di NurArcheofestival. Sottotitolo significativo quello proposto nell’edizione 2020, “Viaggio in Sardegna: Sulcis da scoprire”. Viaggio in Sardegna dopo la quarantena e con le restrizioni ancora in atto in forma di prevenzione dal Covid-19, Sulcis da scoprire, perché le prime amministrazioni a confermare la loro partecipazione e ad avere la forza di organizzare sono state quelle di Sant’Anna Arresi e Teulada, supportate dall’associazione Sarditinera.

Lunedì 27 luglio, in piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi, è stato rappresentato Su Connottu; il  7 agosto, nella casa baronale di Teulada, “La vedova scalza” da Salvatore Niffoi.

Nadia Pische

      

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Sono ben 37 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna: 20 nel nord Sardegna, 13 a Nuoro, 3 nella Città Metropolitana di Cagliari e 1 nella provincia del Sud Sardegna. Salgono così a 1.549 i casi di positività  dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 134.
In totale sono stati eseguiti 120.218 tamponi (1.125 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 11, nessuno in terapia intensiva, mentre 143 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.257 pazienti guariti (+4 rispetto al precedente aggiornamento), più altri 4 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 1.549 casi positivi complessivamente accertati, 283 (+3) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 165 (+1) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 100 (+13) a Nuoro, 940 (+20) a Sassari.