18 July, 2024
Home2020Agosto (Page 16)

Nell’ ambito dell’Operazione Mare Sicuro 2020, i militari dell’ Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, coordinati dal T.V. (CP) Francesco S.M. D’Istria, sono stati impiegati nel pattugliamento sia in mare che a terra del litorale costiero, di competenza al fine della prevenzione e repressione di condotte illecite ai danni del pubblico Demanio marittimo, il fermo contrasto all’abusivismo alle innovazioni non autorizzate ed all’occupazione di suolo demaniale, il rispetto delle normative sul diporto, sull’ambiente, sulla pesca e la balneazione con lo scopo di garantire agli utenti la pacifica e sicura fruizione degli arenili e degli spazi connessi.
In particolare durante la prima parte della stagione estiva, le attività sono state caratterizzate da un’intensa vigilanza circa l’osservanza dell’Ordinanza di sicurezza balneare con la costante sorveglianza delle condizioni di sicurezza per il corretto svolgimento delle attività balneari e con specifico riguardo alle dotazioni di sicurezza obbligatorie per le strutture ricettive e all’organizzazione del servizio di assistenza e salvataggio e all’abbandono dei rifiuti in modo incontrollato sul territorio.
Nell’ambito di tale attività, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, ha riscontrato diverse violazioni all’ordinanza balneare, in particolare, mancanza di idoneo servizio di salvataggio e di dotazioni per espletare tale servizio.
In particolare, sono stati elevate 29 sanzioni amministrative per un totale di circa 30.000 euro. Inoltre, nella giornata del 12/08/2020, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, ha proceduto al sequestro di n° 78 lettini e 39 ombrelloni, abusivamente piazzati sull’arenile, restituendo alla pubblica fruizione circa 577 Mq di arenile.
Il responsabile di tale abuso, è stato deferito alla Procura della Repubblica, per il Reato di abusiva occupazione di area demaniale marittima.
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco comunica che tali verifiche continueranno per tutta la stagione estiva ed in particolare nel periodo di Ferragosto, dove verrà rafforzata la presenza del personale sia a terra che in mare della Guardia Costiera.
È sempre attivo 24h su 24h il numero blu 1530 per le emergenze in mare.
La Guardia costiera è presente anche sui profili social su Twitter, Facebook e Youtube.

Anche nelle ultime 24 ore sono stati accertati 5 nuovi casi positivi al Covid-19 in Sardegna. Salgono così a 1.489 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 4 nuovi casi nel Sud Sardegna, cittadini extracomunitari, migranti, e 1 nella Città Metropolitana di Cagliari, il caso di un residente in Sardegna testato al rientro dalla Spagna. Nella giornata di oggi è stata apportata una correzione: il caso registrato ieri per la Città Metropolitana di Cagliari è stato riportato nella provincia del Sud Sardegna. Anche oggi nella comunicazione dell’Unità di crisi regionale non figurano i 5 casi positivi di altrettanti turisti annunciati ieri dal sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda. Resta invariato il numero delle vittime, 134.

In totale sono stati eseguiti 117.404 tamponi (654 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 8, nessuno in terapia intensiva, mentre 93 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.249 pazienti guariti (+7 rispetto al dato precedente), più altri 5 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 1.489 casi positivi complessivamente accertati, 277 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 164 (+4) nel Sud Sardegna, 62 a Oristano, 85 a Nuoro, 901 a Sassari.

La consigliera regionale e segretaria dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Carla Cuccu (M5S), ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, sulla situazione in cui si trova del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

Nel luglio dello scorso anno, la stessa Carla Cuccuaveva presentato una mozione per chiedere il rilancio e l’avvio di un dialogo tra le amministrazioni competenti.

«L’obiettivo – specifica Carla Cuccu – era quello di rafforzare il ruolo del Consorzio del Parco come una vera e propria agenzia di sviluppo alternativo e sostenibile, attraverso la quale valorizzare e riqualificare l’area mineraria dismessa».

Il Parco Geominerario è stato poi escluso dalla Rete dei Global Geoparks Network Unesco, decisione che ha dato un duro colpo a coloro che avevano lottato per la salvaguardia del sito.«Visto è considerato che, a quanto pare, il Consiglio Direttivo del Parco intende riproporre la candidatura nella Rete dei Global Geoparks Network Unesco, sarebbe il caso – conclude Carla Cuccu – che la Regione mettesse in campo una serie di azioni concrete e di risorse, per fare in modo che la nostra Isola torni ad essere inserita tra i Geoparchi Mondiali Unesco».

Nella giornata di ieri, su un totale di 17 incendi sviluppatisi in Sardegna, 3 hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

Nelle campagne di Bottida, in località “Su Furraghe”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla stazione di Bono, coadiuvata dal personale eliportato, da una squadra Forestas dei cantieri di Burgos – Figu Niedda, una squadra della Compagnia barracellare di Bottida. L’incendio ha percorso una modesta superficie di incolti. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.25.

Ad Austis, in località “Bruncu Occolè ”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla atazione di Sorgono coadiuvata dal personale eliportato e da una squadra a rinforzo del Corpo Forestale, da una squadra Forestas composta da 5 unità e dai vigili del fuoco di Sorgono.  L’incendio grazie al pronto intervento delle squadre a terra e del mezzo aereo, ha percorso una limitata superficie di terreni a pascolo. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.50.

Nelle campagne di Villamar (precedentemente individuato in comune di Villanovafranca), in località “Riu S’Ollioni”, infine, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di  Villasalto. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dirette dalla stazione di Barumini coadiuvata dal personale eliportato, hanno partecipato alle operazioni di spegnimento la squadra GAUF del CFVA di Cagliari, una squadra Forestas della postazione di Barumini- Centro Urbano ed i volontari di Villanovafranca. La superficie percorsa dall’incendio è di lieve entità. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18 55.

Centocinque sindaci di tutta l’isola e di tutte le appartenenze politiche hanno già firmato un documento di solidarietà Sardegna Solidale, il Centro di servizio per il volontariato che, con una decisione improvvisa, si è visto negare l’accreditamento dall’Organismo Nazionale di Controllo e ora rischia di dover interrompere la sua attivitàa favore delle oltre 1.700 organizzazioni di volontariato dell’isola.

Promotore dell’iniziativa e primo firmatario è il sindaco di Ozieri Marco Murgia, che ha coinvolto nella sua azione, tra gli altri, il primo cittadino di Cagliari Paolo Truzzu, Andrea Soddu di Nuoro, Andrea Lutzu di Oristano, Settimo Nizzi di Olbia, Stefano Delunas di Quartu Sant’Elena, Mario Conoci di Alghero, Mauro Usai di Iglesias, Marta Cabriolu di Villacidro, Gianni Addis di Tempo Pausania, Davide Burchi di Lanusei, Paola Massidda di Carbonia, Antonio Succu di Macomer, Francesco Dessì di Capoterra, Paola Secci di Sestu, Tarcisio Anedda di Sinnai, Carla Medau di Pula, Alberto Urpi di Sanluri, Stefano Defrassu di Ghilarza, Luca Pilia di Isili, Carlo Tomasi di San Gavino Monreale e Sandro Broccia di Mogoro.

“Il tentativo di ridurre il ventennale operato di Sardegna Solidale all’interno di impersonali e freddi termini burocratici e procedimentali getta discredito e dubbi sulle capacità operative e sulla lungimiranza dell’Organismo Nazionale di Controllo che, viste le deliberazioni adottate in questo caso specifico, appare come incapace di effettuare una serena valutazione dell’operato della vostra organizzazione, alla luce dei risultati raggiunti, delle associazioni e dei volontari coinvolti, delle persone e delle famiglie sostenute, della trasparenza nella gestione delle risorse” si legge nel documento, firmato anche dai primi cittadini.

L’indebolimento delle attività dell’organizzazione dei servizi di solidarietà che opera da anni in Sardegna a supporto dei nostri concittadini più fragili, non può che impoverire le nostre comunità già provate da tante difficoltà note a tutti” scrivono i sindaci, perché “le organizzazioni di volontariato, anche grazie al supporto loro offerto dal Csv Sardegna Solidale, rappresentano, specie per le amministrazioni locali, un prezioso strumento che opera ed interviene anche dove le istituzioni non riescono o non arrivano”. 

Per gli amministratori “la volontà di risolvere le questioni procedurali, a nostro parere, non deve prevalere sullo spirito di servizio e collaborazione, indispensabile a sostenere chi ogni giorno è chiamato a risolvere i profondi problemi che affliggono le nostre comunità: povertà economica, sociale e culturale”. Per questo motivo, proseguono i sindaci, “confidiamo nel buon senso delle donne e degli uomini che compongono l’Organismo Nazionale di Controllo affinché intervengano per risolvere la situazione inquadrandola nella giusta dimensione. In attesa di ciò, comunque, sappiate che le nostre Comunità saranno al vostro fianco qualora decidiate di intraprendere qualsiasi azione a sostegno della vostra vertenza” si conclude il documento.

Le firme di numerosi altri sindaci sono attese nelle prossime ore, per una mobilitazione che vede le comunità sarde a fianco di Sardegna Solidale per questa battaglia in difesa di vent’anni di solidarietà e contro il tentativo di smantellare una rete di relazioni e di lavoro costruita dai volontari nell’esclusivo interesse dei volontari. Le adesioni possono essere inviate alla mail sindaco@comune.ozieri.ss.it

“In questi giorni a Carloforte, grazie all’intervento dell’ATS – Ufficio di Igiene Pubblica, è stato eseguito un numero rilevante di tamponi al fine di individuare ed arginare la diffusione del Covid-19.

Alla luce dei risultati dei tamponi ad oggi eseguiti, possiamo dire che i numeri dei positivi sono al di sotto delle statistiche e del tutto fisiologici, tali da smentire chi si aspettava un numero di positivi ingestibile, chi parlava di chiusura dell’isola, chi si è prodigato a mettere Carloforte in prima pagina, sia a livello regionale che nazionale, chi ha cercato di denigrarla creando infondati allarmismi.”

Lo scrive, in una nota, Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte.

“Oggi Carloforte è un luogo sicuro e la sua comunità è responsabile e coraggiosa – aggiunge Salvatore Puggioni -.

Lo dimostra il fatto che si è scelto di fare 575 test sierologici rapidi alla fine del lockdown e ad oggi oltre 800 tamponi.

Questa pervasiva e scrupolosa indagine epidemiologica dimostra che il virus circola, e circola ovunque, e se, per ipotesi, in tutte le realtà simili alla nostra per presenze turistiche si producesse lo stesso sforzo i numeri non sarebbero molto diversi.”

“A Carloforte oggi abbiamo piena e totale contezza dell’estensione del virus e pieno e totale controllo, inoltre grazie alle scrupolose e puntuali attenzioni dei nostri operatori e al monitoraggio costante da parte delle Autorità competenti, è garantita la sicurezza anche nelle strutture e locali a servizio dei turisti.”

E questo certamente fa della nostra isola un luogo più sicuro di altri. Soprattutto, alla luce dei numeri, davvero esigui riscontrati in questi giorni e all’indagine che puntuale e costante sorveglia la situazione – conclude Salvatore Puggioni -.

Non si sa cosa accada in altre realtà, sappiamo che nel nostro Comune abbiamo raggiunto livelli di conoscenza del virus non paragonabili.”

“La dorsale del gas non è la soluzione adatta alle esigenze energetiche della Sardegna. Lo conferma lo studio condotto da Rse (Ricerca Sistema energetico Spa) sulle possibili configurazioni infrastrutturali per lo sviluppo energetico. Un’analisi che rinforza la volontà del Governo, contrario all’infrastruttura. Posizione sostenuta in particolare dalla Sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessandra Todde che, con il suo impegno costante, ha dimostrato di avere a cuore il tema dell’approvvigionamento energetico dell’isola e la crescita che ne potrebbe derivare.”

Lo sostengono i consiglieri regionali del M5S Desire’ Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas e Michele Ciusa.

“È altrettanto vero – sottolineano i consiglieri regionali del M5S  – che la crescita, per potersi considerare tale e duratura, deve essere sostenibile.  È nell’interesse dei sardi investire in opere  e protocolli che garantiscano l’approvvigionamento energetico, indispensabile per permettere lo sviluppo della nostra economia a pari condizioni rispetto al resto d’Italia e d’Europa (pensiamo all’industria, alle imprese ma anche agli utenti privati). Tuttavia, è necessario che queste opere non ancorino la Sardegna a modelli insostenibili e non ammortizzabili nel lungo periodo, perché i costi della dorsale andrebbero a gravare esclusivamente sui sardi. Bisogna preferire altre strade rispetto alla dorsale. Rifacendoci al modello proposto da Rse non intendiamo di certo appoggiare proposte che limitino lo sviluppo della Sardegna, piuttosto, crediamo sia necessario un lavoro d’intesa tra Governo e Regione affinché vengano individuati nel più breve tempo possibile dei modelli di approvvigionamento energetico che si adattino completamente alle nostre esigenze”.

26904470_10155768887680813_7507433231865231882_n.png

Torna Mara e Mare edizione 2020, la manifestazione voluta dall’Amministrazione comunale di Maracalagonis ed organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, dà vita a un variegato programma di intrattenimento nei luoghi più suggestivi del territorio.

L’obiettivo è quello di valorizzare i siti di valore paesaggistico, storico e archeologico come palcoscenico e contenitore di qualità, per la comunità e per i turisti.

Sabato 15 agosto, alle ore 22.00, nell’anfiteatro di Torre delle Stelle andrà in scena con le migliori canzoni italiane, pop cantautorali, il trio dei Made in Italy. La voce di Gabriele Pancotto, sarà accompagnata dalla chitarra di Federico Valenti e la tastiera di Massimo Pancotto.

Sono 5 i nuovi casi di positività al Coronavirus accertati oggi dall’Unita’ di crisi regionale, 3 nella provincia di Sassari, 1 nella provincia di Oristano e 1 nella Città Metropolitana di Cagliari. Sì tratta, evidentemente, di un dato da aggiornare, dopo l’annuncio di 5 nuovi casi tra i turisti, fatto dal sindaco di Arzachena, e del caso accertato sui circa 200 tamponi eseguiti ieri a Sant’Antioco. Il dato dell’Unita’ di crisi regionale porta a 1.484 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 134.

In totale sono stati eseguiti 116.750 tamponi (573 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 8, nessuno in terapia intensiva, mentre sono 95 le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.242 pazienti guariti (+2 rispetto al dato precedente), più altri 5 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 1.484 casi positivi complessivamente accertati, 277 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 159 nel Sud Sardegna, 62 (+1) a Oristano, 85 a Nuoro, 901 (+3) a Sassari.

Una sola persona, una donna che da diversi giorni si trovava in isolamento domiciliare, è risultata positiva tra le circa 200 che ieri sono state sottoposte a tampone a Sant’Antioco. Il risultato dello screening è stato reso noto dal Sindaco, Ignazio Locci, che non ha nascosto la sua soddisfazione, sottolineando che lo screening è andato al di là del numero di tamponi preventivato, 120.

Ignazio Locci ha rinnovato l’invito a tenere alta l’attenzione per evitare il ripetersi di situazioni come quelle scaturite dal caso maturato a Carloforte.