PSd’Az: «Basta sbarchi nelle coste sarde, il Governo nazionale si assuma le proprie responsabilità»
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«È necessario ricordare a tutti, soprattutto ai sostenitori dell’immigrazione incontrollata per ragioni di carattere umanitario, che l’attuale flusso migratorio nelle coste sarde tramite imbarcazioni di fortuna, riguarda quasi totalmente giovani migranti maschi, irregolari, provenienti da Paesi del Nord Africa, soprattutto l’Algeria, nei quali oggettivamente non esistono pericolosi quanto instabili contesti di guerra o di persecuzione politica, religiosa, sessuale e razziale, tali per cui sia giustificata l’emigrazione illegale alla quale stiamo assistendo in questi giorni ma che in realtà si protrae ormai da molto tempo – prosegue il gruppo sardista in Consiglio regionale -. Allo stesso tempo è ormai evidente, visto il numero di migranti approdati risultati positivi al Covid-19 (di sicuro destinato ad aumentare fra coloro che sono stati sottoposti a esame diagnostico), che i luoghi di partenza degli stessi rappresentano dei pericolosi focolai epidemici che inevitabilmente, con gli sbarchi di questo periodo, si stanno propagando e ripresentando nella nostra isola.»
«Nondimeno, pur essendo pienamente consapevoli e convinti della complessità del fenomeno in atto, delle diverse responsabilità istituzionali nazionali e internazionali coinvolte nella vicenda, e del fatto che esso non possa in alcun modo essere affrontato con superficialità o con approccio propagandistico, riteniamo però incontrovertibile l’evidenza secondo la quale il governo nazionale non abbia fatto e non stia facendo tutto ciò che è in suo potere per affrontare alla radice il problema; intervenendo efficacemente nei Paesi di partenza e transito dei migranti con tutti i mezzi di cui lo Stato dispone – conclude il gruppo del PSd’Az dell’Aula di via Roma -. Pertanto, ancora una volta, sollecitiamo fortemente un intervento del governo centrale affinché si assuma totalmente le proprie responsabilità e ottemperi ai propri doveri istituzionali in merito alla difesa dei confini nazionali e regionali e contestualmente per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini sardi.»
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