Fabio Usai (PSd’Az): «Da oggi torniamo ad essere artefici, in campo sanitario, del nostro destino»
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«Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato la riforma sanitaria che manda in soffitta quella della precedente legislatura promossa dalla giunta Pigliaru, che tanti danni ha creato nella nostra isola, dalla chiusura d’interi reparti, al depotenziamento dei servizi, al blocco del turnover, alle liste d’attesa lunghissime anche per eseguire una semplice visita diagnostica, sono innumerevoli gli strascichi della precedente riforma che aveva accentrato i poteri, allontanando i luoghi ove si costruisce l’offerta sanitaria dai territori e dunque dalle esigenze e dai bisogni dei cittadini.»
Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.
«Oggi abbiamo voluto svoltare pagina – aggiunge Fabio Usai -. La nostra idea è stata fin da subito ed è ancora adesso quella di riavvicinare i centri di governo della sanità regionale ai territori. Perciò abbiamo promosso la ricostituzione delle 8 aziende sanitarie locali, fra cui quella del Sulcis Iglesiente, le quali avranno natura giuridica e concreta autonomia gestionale e organizzativa. Non si dovrà più andare a Sassari, sede della ormai precedente ATS, per rivendicare i diritti sanitari del nostro territorio. Da oggi torniamo a essere artefici, in campo sanitario, del nostro destino. Ovviamente sono molteplici i problemi e le criticità del sistema-sanità del Sulcis Iglesiente, e ancora lunga la strada per risolverli, ma presto avremo gli strumenti per sanare ogni situazione di difetto e ricostruire una rete sanitaria territoriale adeguata e rispondente alle necessità dei pazienti e di chi nella sanità ci opera quotidianamente.»
«Per spiegare meglio la ratio e l’articolazione della riforma sanitaria, nonché per parlare di sviluppo infrastrutturale, di scuola, trasporti, industria, lavoro e servizi, nei prossimi giorni renderemo nota la data in cui, entro il mese di settembre, arriverà nel nostro territorio il presidente della Regione Christian Solinas, il quale incontrerà innanzitutto i Sindaci (legittimi rappresentanti delle comunità del Sulcis Iglesiente) e, successivamente in altri incontri organizzati appositamente per tale scopo, gli stakeholders locali – rimarca Fabio Usai -.Una visita importantissima che dimostra l’attenzione della giunta regionale sarda verso il nostro territorio e grazie alla quale, è fortemente auspicabile, si rinnoverà un forte spirito di leale collaborazione fra istituzioni per addivenire alla soluzione dei problemi più urgenti dei cittadini. Nonostante questa disponibilità istituzionale a risolvere i problemi, devo però registrare che non tutti i Sindaci nel Sulcis Iglesiente seguono i principi del buon senso e del perseguimento dell’interesse reale e concreto dei propri cittadini, preferendo attivare invece azioni di pura propaganda politica, forse in ottica di prossime consultazioni elettorali. È il caso della sindaca di Carbonia Paola Massidda, che forse preoccupata dal suo sempre più basso indice di gradimento fra i propri cittadini, si lascia andare a iniziative politiche discutibili e dimostra, dopo 4 anni dal suo insediamento, di non aver acquisito i minimi rudimenti del proprio ruolo politico-istituzionale: isolandosi e isolando la comunità che amministra da tutte le dinamiche provinciali e regionali. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è quella intrapresa nella “conferenza socio-sanitaria” , dove non ha rinunciato a promuovere la propria campagna propagandistica. Dapprima promuovendo un (quantomeno) irrituale questionario, in pieno stile grillino, fra i Sindaci per farli esprimere sull’ipotesi di un ospedale unico nel territorio. Senza rendersi conto, così come ricordato da vari interventi dei suoi colleghi sindaci, che non solo ancora questa ipotesi non è all’ordine del giorno, insomma non è immediata, ma anche che i fondi per tale progetto, eventualmente, saranno vincolati a tale scopo. Quando e dove si farà. Ma se si farà, non diventerà un ospedale unico, ma bensì una NUOVA struttura che potenzierà l’offerta sanitaria per il Sulcis Iglesiente. Motivo per cui non esiste, fra la gran parte dei primi cittadini, un’ostilità preconcetta a questo investimento che potrebbe valere ben 80 milioni di euro.»
«A nemmeno due giorni dall’approvazione della riforma sanitaria, senza che la stessa sia ancora attuata e senza minimamente conoscere il nuovo testo emendato, ufficialmente approvato dal Consiglio regionale, la dottoressa Massidda ha abbozzato delle feroci quanto ingiustificate critiche addirittura affermando di voler emendare tale provvedimento di legge, magari alla presenza del presidente della Regione. La Presidente della Conferenza Socio Sanitaria non dovrebbe utilizzare questo importante strumento e ruolo per fare propaganda elettorale e scatenare astio verso i propri avversari politici. Dovrebbe essere imparziale e raccogliere, sintetizzandole, le proposte, istanze ed esigenze dei Comuni del territorio facenti parte di tale organismo. Assegnando a ognuno pari dignità.»
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