26 December, 2024
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«Siamo ormai a poche ore dall’applicazione dell’ultima ordinanza del presidente della Regione ed è panico totale. Non è dato sapere quando verrà emessa l’annunciata “circolare esplicativa “, che vista la situazione poco chiarirà. È necessario che attorno alla questione accessi in Sardegna si fissi un punto fermo e cessi la corsa all’inutile propaganda così come dichiarato dal ministro Boccia che invita la Regione Sardegna al rispetto delle regole e alla condivisione delle strategie per il contenimento della pandemia.»
Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.
«Il momento è ancora molto difficile, le istituzioni, in primis la Regione, devono dare regole certe e applicabili e non inventarsi modalità che generano sono caos – conclude Emanuele Cani -. Il presidente Christian Solinas concordi con il Governo nazionale un provvedimento che rispetti la legge e che possa essere applicato.»

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«Il ministro Boccia bene farebbe a chiarire come e perché i cittadini sardi siano discriminati in alcune regioni senza che il Governo abbia detto una parola. Lazio, Campania e Puglia hanno adottato ordinanze che impongono a chi rientra dalla Sardegna il tampone e la quarantena. E’ di oggi la notizia di una famiglia sarda con bambini, che riconosciuta all’ingresso dello zoo di Roma per via della nostra lingua, è stata fermata e le è stato impedito l’accesso sulla base di disposizioni amministrative della Regione Lazio, per paura che potesse contagiare gli animali. E su questo il Governo di Boccia, quello che si dichiara “vicino alla Sardegna” , non ha avviato nessuna istruttoria, nessuna verifica di legittimità costituzionale, non ha nemmeno sentito il bisogno di chiedere scusa.»

Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha risposto così alle dichiarazioni rese dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia.

«Abbiamo subito dalla metà di Agosto un attacco politico e mediatico senza precedenti nei confronti della Sardegna da parte di Regioni del centrosinistra, che hanno creato un danno enorme all’immagine dell’Isola volendola rappresentare come epicentro della nuova ondata di Coronavirus. Ora ha aggiunto il Governatore sardo“stranamente” lo stesso leitmotiv viene ripreso dal Ministro Boccia con una inaccettabile mistificazione della realtà. Basti vedere i numeri diffusi oggi dallo stesso Governo per smentire le sue parole e comprendere chi stia facendo propaganda sulla pelle dei sardi: su 1.458 nuovi casi in Italia, solo 33 sono segnalati in Sardegna mentre il Lazio e l’Emilia sono a 143 e la Campania a 122. E il problema saremmo noi? Boccia addirittura afferma che solo in Sardegna i protocolli nazionali non funzionerebbero ma dimentica di sottolineare che nel resto d’Italia stanno funzionando talmente meglio che ci sono 37.105 casi attuali contro i nostri 1.404, la cui genesi epidemiologica è interamente riconducibile a casi d’importazione o di ritorno.»

«L’indagine epidemiologica nazionale ha certificato che con il più basso indice di sieroprevalenza del Paese, pari a 0,3, fino a luglio la Sardegna non ha avuto circolazione virale – ha rimarcato il presidente della Regione -. Avevamo chiesto di preservare questa situazione attraverso un sistema di controlli che il Governo non ha voluto accettare ed in particolare il ministro Boccia ha osteggiato in qualsiasi modo a favore di una riapertura senza filtri della circolazione di persone in tutto il territorio nazionale e dall’estero. Risultato: i grandi flussi turistici registrati in Sardegna, con oltre 10 milioni di presenze, hanno riportato il virus e favorito la sua diffusione, che abbiamo comunque affrontato in maniera ordinata e tempestiva con il nostro servizio sanitario regionale.»

«La proposta di accordo con la sola Regione Lazio, che non abbiamo accettato, era a dir poco paradossale: proponeva i controlli ( che in quel caso sarebbero stati inspiegabilmente “costituzionali” ) solo lungo le rotte marittime tra porti sardi e Civitavecchia, lasciando che sul resto delle linee via mare ed in tutti gli aeroporti la gente potesse continuare ad entrare in Sardegna senza controllo – ha sottolineato Christian Solinas -. L’ordinanza non parla di alcun passaporto sanitario. Anche questa volta è la propaganda di regime che cerca di mistificare il nostro modello per contrastarlo, esattamente come ha fatto con i numeri dei positivi: abbiamo assistito ad annunci di positivi in un camping dati a reti unificate prima ancora che fossero effettuati i test di laboratorio, che hanno certificato l’esatto opposto. Si è creato un caso nazionale su un noto locale della Costa Smeralda, attribuendogli oltre 60 casi positivi mentre i dati ufficiali ci dicono che erano 32 e, soprattutto, lascia sgomenti come tutta la comunicazione si sia concentrata su questo mentre nelle stesse ore venivano registrati 133 casi positivi in una discoteca di Cervia. Stranezze di una propaganda geopoliticamente selettiva.»

«I pasticci e la propaganda non appartengono certo all’operato della Regione Sardegna ma suggerisco cristianamenteha concluso il presidente Christian Solinas -, a chi rivolge queste accuse di indagare dentro il proprio occhio, perché ne trarrebbe nuove e più corrette consapevolezze.»

 

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Il ministro per gli Affari generali e le Autonomie, Francesco Boccia, interviene sul decreto approvato dal governatore Solinas per contrastare e prevenire la diffusione del Coronavirus.

«Sulla Sardegna c’è tanta propaganda politica e le conseguenze rischiano di pagarle i cittadini sardidice il ministro Francesco Boccia -. Sui test la Regione Sardegna ha rifiutato diverse volte di sottoscrivere un accordo con la Protezione civile ed il ministero della Salute, rinviando senza motivi. Il Governo è sempre a totale disposizione della comunità sarda ma fare propaganda su un passaporto che non c’è, che non può esistere, è molto grave. Il passaporto sanitario non c’entra nulla con la reciprocità dei test in ingresso e in uscita che abbiamo più volte proposto e organizzato con la stessa regione Lazio. Quella proposta era semplicemente una richiesta di forte assistenza inoltrata al ministro della Salute per la Sardegna e il Lazio per mettere in campo tutte le misure adeguate per prevenire e bloccare la diffusione del contagio. Peraltro avevamo proposto che l’iniziativa si estendesse anche ad altre Regioni con legami frequenti attraverso i porti per evitare assembramenti rischiosi.»
«In questi mesi abbiamo organizzato test ovunque e fornito a richiesta test d’ingresso ogni tipo in caso di esigenza a partire da quelli molecolari e assicurato anche attraverso la Protezione civile qualsiasi supporto; la Regione Sardegna avrà sempre il nostro supporto ma deve chiarirsi le idee su cosa fare aggiunge Francesco Boccia -. Non esiste una ‘soluzione sarda’ al Coronavirus, ma azioni sinergiche tra Stato e Regioni per bloccare la diffusione del contagio.»

«La Sardegna è l’unica Regione italiana che ha avuto problemi con le linee guida nazionali approvate all’unanimità anche dalla stessa Sardegna; le regole funzionano ovunque tranne in Sardegna o si fa propaganda sulla pelle dei sardi? Il nostro obiettivo è sempre e solo garantire la massima sicurezza. In questi mesi tra Stato e Regione abbiamo sempre lavorato per trovare accordi di varia natura sulle entrate, sui trasporti, sul federalismo fiscale, la Regione Sardegna ha avviato da marzo un’importante collaborazione con il ministero della Difesa e la sanità militare; arrivare allo scontro adesso su un’ordinanza in materia di Covid-19, dopo i mesi passati a lottare fianco a fiancoconclude Francesco Boccia -, rischia soltanto di far strumentalizzare politicamente l’emergenza sanitaria.»

Sono 33 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati in Sardegna nelle ultime 24 ore. Salgono a 2.874 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 33 nuovi casi, 21 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 12 da sospetto diagnostico.  Resta invariato il numero delle vittime, 140.

In totale sono stati eseguiti 158.080 tamponi, con un incremento di 1.252 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 80 i pazienti ricoverati in ospedale (+18 rispetto al dato di ieri), mentre è invariato il numero dei pazienti (14) attualmente in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.310. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.323 (+8) pazienti guariti, più altri 7 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 2.874 casi positivi complessivamente accertati, 478 (+5) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 288 nel Sud Sardegna, 150 a Oristano, 250 (+8) a Nuoro, 1.708 (+20) a Sassari.

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Il Carbonia Calcio ha ufficializzato il tesseramento di quattro giovani Under provenienti da società professionistiche. Si tratta di Fabio Fredrich classe 2002, Mattia Mura classe 2003 e Daniel Pischedda classe 2003, provenienti dal Cagliari Calcio e Lorenzo Isaia, proveniente dalla Lodigiani, reduce dal prestito alla Roma.

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«Come movimento politico liberale, chiediamo urgentemente al presidente della Regione Sardegna Solinas di sospendere l’ordinanza n° 43, perché inapplicabile in termini pratici, per mancanza di adeguate strutture sanitarie atte ad eseguire i test della positività sul Covid-19. L’ordinanza, così come è formulata, non protegge la Sardegna ma, al contrario, danneggia l’isola e i Sardi.»

Lo scrive, in una nota, Tore Piana, coordinatore del movimento politico Liberale “Energie Per L’Italia”.

«Quando si prendono dei provvedimenti di questo tenore – conclude Tore Piana – occorre verificarne la fattibilità ed il rispetto con le restanti norme, occorre evitare di fare annunci che poi non possono essere posti in essere, per mancanza di strutture e mezzi

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51 nuovi casi di Covid-19 sono stati accertati in Sardegna, nelle ultime 24 ore. Salgono a 2.841 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 51 nuovi casi, 30 derivano da attività di screening e 21 da sospetto diagnostico. Si registra una nuova vittima nella provincia di Sassari: un uomo di 70 anni, ricoverato in terapia intensiva e con gravi patologie pregresse. I decessi sono 140.
In totale sono stati eseguiti 156.828 tamponi, con un incremento di 1.964 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 62 i pazienti ricoverati in ospedale (+1 rispetto al dato di ieri), mentre è di 14 (+2) il numero dei pazienti attualmente in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.303. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.315 (+8) pazienti guariti, più altri 7 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 2.841 casi positivi complessivamente accertati, 473 (+7) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 288 (+6) nel Sud Sardegna, 150 (+7) a Oristano, 242 (+5) a Nuoro, 1.688 (+26) a Sassari.

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Sulla strada statale 130 ‘Iglesiente’, lunedì 14 e martedì 15 settembre nella fascia oraria compresa tra le 8.00 e le 16.30, saranno attive limitazioni al traffico all’altezza di Iglesias.

Nel dettaglio il provvedimento prevede l’istituzione del senso unico alternato regolato da semaforo in un breve tratto al km 53 al fine di consentire gli interventi di sostituzione delle reti protettive su un cavalcavia.

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Ieri sera nei locali della libreria Cossu, a Carbonia, si è svolta una piacevolissima presentazione del libro del giornalista Luca Telese “Cuori Rossoblu” a cui hanno presenziato lo stesso giornalista-scrittore insieme ad una vecchia gloria del Cagliari, vincitore dello Scudetto del 1970: Giuseppe Tomasini. L’evento moderato dal giornalista Giampaolo Cirronis si è svolto nel rispetto delle norme anti Covid-19 per la sicurezza di tutti i presenti.

Sin dalle prime battute sul libro, si è potuto evincere una vera e propria “messa in sicurezza” dei ricordi di tutti gli uomini giocatori dal cuore “rosso-blu”. Aneddoti e storie raccontate in modo accattivante, scorrevole nella lettura e motivo di sorriso ad ogni volta pagina.

«E’ una storia ambientata nel calcio ma non è una storia di calcio, è una storia di uomini», ha spiegato Luca Telese, che ha aggiunto di avere un legame particolare con La città di Cagliari, dove è nato, e con il Cagliari, che ha vinto il “suo Scudetto” il 12 aprile 1970 (il giorno della vittoria sul Bari per 2 a 0, con i goal di Bobo Gori e Gigi Riva), due giorni dopo la sua nascita…

Grandi nomi che hanno fatto la storia di un Cagliari importante – quelli “raccontati” nel libro e in questa serata speciale (una delle tante per città e paesi della Sardegna), ad iniziare da Gigi Riva il mitico “Rombo di tuono” come lo “soprannominò” il grande Gianni Brera dopo averlo “smontato” perché in possesso del solo piede sinistro, seppur eccezionale…, storie di uomini in uno spaccato di vita quotidiana molto diversa da quella che vivono i giocatori di oggi, con agi e superficialità che forse prendono troppo spazio, arrivando anche ad ingrigire il mondo calcistico, in passato sicuramente più genuino e votato al sacrificio, di poche pretese e disposto a dare sempre il massimo.

Non sono mancati applausi e risate per i racconti del giornalista Luca Telese – sulle tappe che portarono alla conquista dello storico Scudetto – e per i ricordi di esperienze di vita vissuta dentro e fuori dai campi di calcio, in prima persona, da Giuseppe Tomasini, con momenti di grande commozione quando è stato ricordato il grande “Nenè”.

Oltre alle domande poste dal giornalista Giampaolo Cirronis, sono arrivate – sia a Luca Telese sia a Giuseppe Tomasini – anche diverse domande dal pubblico, curioso di soddisfare anche indiscrezioni legate a momenti particolari vissuti da quei cuori ancora tutti rosso-blu che non si sono mai persi e che tengono i contatti anche con le famiglie di chi non c’è più. Uomini che  in molti casi, dopo aver accettato dopo grandi resistenze il loro trasferimento in Sardegna, hanno poi scelto di diventare sardi, non hanno più lasciato l’Isola (Giuseppe Tomasini è in Sardegna da 53 anni) e, con la loro passione, hanno regalato un sogno, vincendo la sfida con le grandi potenze miliardarie di Torino e Milano, ad una Sardegna che mai li dimenticherà.

Nadia Pische

                                              

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Al via oggi, 12 settembre, la campagna abbonamenti del Carbonia Calcio per il campionato di serie D.

Quest’anno le norme anti Covid-19 consentiranno l’accesso allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” a sole 500 persone. Sarà limitata la vendita al botteghino, destinata esclusivamente con prenotazione.
Gli abbonamenti si possono acquistare solo al Bar Cagliari di Carbonia che la società ringrazia per la disponibilità.