Il Carbonia film festival chiude in bellezza con un omaggio al territorio
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Volge al termine l’edizione 2020 del Carbonia Film Festival, che in un anno così complicato non ha rinunciato ad offrire una selezione di livello affiancando la programmazione in streaming a quella cittadina, con la possibilità di mostrare gratuitamente i film in tutta Italia tramite la piattaforma streaming.
Spazio anche al teatro, domenica alle ore 16.00, quando al Cine-Teatro Centrale andrà in scena Oltre il velo di e con Preziosa Salatino, cofondatrice del Teatro Atlante di Palermo che tuttora dirige. Il suo spettacolo, basato su storie vere, nasce per dare continuità ai laboratori teatrali condotti nell’ambito del progetto “OLTRE L’ORIZZONTE – Contro narrazioni dai margini al centro”, con giovani musulmani di seconda generazione. Attraverso le loro testimonianze, Preziosa Salatino prova a mettere ordine fra i tanti pregiudizi legati a questo tema, come religione, velo e patriarcato.
Nell’attesa di scoprire i film vincitori, per la giornata odierna, domenica 11 ottobre, il focus è dedicato al territorio con il consolidato appuntamento “Spazio Sardegna” (ore 18.30, Cine-Teatro Centrale), durante il quale verranno proiettati Padenti di Marco Antonio Pani, documentario girato nella foresta di sughero di Is Pranus che osserva il duro lavoro di estrazione del sughero e il rispetto del territorio da parte degli uomini che ci lavorano; Progresso Renaissance di Marta Anatra, film ambientato in un tempo non definito a Portovesme che osserva, alternando immagini d’archivio, il racconto di una generazione che ha attraversato l’era industriale dalla nascita al suo declino; Inferru di Daniele Atzeni, che racconta il mondo delle miniere attraverso il monologo di un minatore tra passato, presente e futuro. I registi dei tre film saranno in sala per dialogare con il pubblico del festival.
La serata si concluderà con la premiazione dei film vincitori, intorno alle 19.30.
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