21 December, 2024
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Sarà visitabile fino al 15 novembre la mostra “Minatori e Miniere tra lampade e sottosuolo. B’at zente asut’e terra cada die traballande”. Frammenti di storia mineraria attraverso il linguaggio filatelico, mostra filatelica internazionale dedicata ai minatori.
La mostra, inaugurata il 26 settembre scorso in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è stata allestita, curata da Graziano Lebiu ed è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
L’esposizione consiste in duecento pezzi tra francobolli, buste e cartoline legate alla tematica del lavoro in miniera. La gravosità del lavoro nelle miniere diventa in filatelia un’opportunità culturale capace di rappresentare intere generazioni industriali e operaie all’interno della comunità e i loro territori. Imparare per la vita era una necessità: tramandare le conoscenze di padre in figlio, da minatore anziano a nuovo assunto, faceva la differenza tra la vita e la morte. Il filo conduttore tra i francobolli dedicati ai minatori e alle miniere, alle loro realtà e all’immaginario collettivo rispetto alle condizioni del lavoro nel sottosuolo, risiede nell’identità della miniera quale luogo di aggregazione talmente unico da marchiare profondamente lo sviluppo non solo del minatore e della sua famiglia, non solo dell’industria e dei suoi piani aziendali, ma delle società e delle nazioni che ospitavano l’intera filiera produttiva. La collezione stessa è una testimonianza della vita vissuta attraverso la luce di una lampada, quale compagna inseparabile: un raggio di sole artificiale che ha scandito turni e ore di lavoro. Una testimonianza che diventa veicolo di conoscenza e coscienza del passato per le nuove generazioni, così lontane da questi modelli di vita.
La mostra filatelica è ad ingresso gratuito.

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«La Regione Sardegna attraverso la legge 22 del 23 luglio 2020 ha voluto dare sostegno a tutti i comparti messi in ginocchio dall’emergenza Covid-19. Il nostro gruppo ha appoggiato e voluto fortemente l’inserimento in legge dei contributi a favore delle imprese operanti nel settore delle tonnare, un settore che riveste un’importanza strategica per il nostro territorio e per la Sardegna tutta.»
Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale del gruppo Lega Sardegna.
«L’oro rosso di Sardegna non è, infatti, solo un vanto ma rappresenta anche uno sbocco occupazionale importanteconclude Michele Ennas -. Assieme agli altri importanti settori coinvolti dal bando, era doveroso sostenere questo comparto in un momento di così grave difficoltà per tutte le imprese.»

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L’on. Carla Cuccu, consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, ha presentato una nuova interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sulla condizione dei servizi sanitari a Calasetta, dove attualmente sono in servizio due medici e un sostituto pediatra. 

«Sono molto preoccupata per queste gravi carenze – ha dichiarato Carla Cuccu -. Una serie di problematiche già segnalate dalla sindaca, Claudia Mura, che ha già manifestato a chi di dovere le lamentele e le perplessità dei cittadini. Il pericolo è quello di vedere, ancora una volta, depotenziati o addirittura chiusi, i servizi essenziali per il territorio del Sulcis Iglesiente.»

A pagarne le conseguenze sarebbe, soprattutto, la fascia più debole della popolazione: bambini e anziani. «Chiedo al presidente Solinas e all’assessore Nieddu – ha concluso Carla Cuccu – che vengano immediatamente nominati un medico di medicina generale e un pediatra e, così come proposto dalla stessa prima cittadina, di effettuare, a rotazione, la sperimentazione di un servizio territoriale infermieristico nei Comuni del Sulcis Iglesiente per garantire la riapertura delle sale prelievi e degli ambulatori per le prestazioni specialistiche.»

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Un’ordinanza del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, dichiara non potabile al consumo umano l’acqua di via Catalani e delle vie ricomprese nel Distretto 2 Monte Cresia.
Il testo integrale.
Il sindaco di Iglesias:
vista la nota della A.T.S. Sardegna (Azienda Tutela Salute), Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione, ASSL Carbonia, del 09/10/2020 n.PG/2020/0236755, avente ad oggetto “Giudizio di idoneità d’uso acque destinate al consumo umano” – Richiesta Ordinanza Non Potabilità – Restrizione parziale, assunta al Protocollo Generale al n.35866 in data 12/10/2020, con la quale si evidenzia che le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato in data 06/10/2020 nel comune di Iglesias presso la Via Catalani, sono risultate non conformi agli standard di qualità previsti dal D.Lgs.vo 31/2001.
Considerato che:
• La Via Catalani è ricompresa nel “Distretto 2 Monte Cresia, comprendente le seguenti Vie: Via Alfredo Catalani, Via Amilcare Ponchielli, Via Antonio Canepa, Via Antonio Vivaldi, Via Arborea, Via Arrigo Boito, Via Belgio, Via Buon Cammino, Via Campidano, Via Claudio Monteverdi, Via Domenico Cimarosa, Via Domenico Scarlatti, Via Enea Marras, Via Ennio Porrino, Via Eva Mameli Calvino, Via Francesco Cilea, Via Francia, Via Gaetano Donizetti, Via Giacomo Puccini, Via Gioachino Rossini, Via Giovanni Antonio Pintus, Via Giovanni Battista Pergolesi, Via Giovanni Battista Viotti, Via Giovanni Pierluigi da Palestrina, Via Giuseppe Pietri, Via Grazia Deledda, Via Lao Silesu, Via Marco Tangheroni, Via Maria Montessori, Via Monteponi, Via Niccolo’ Paganini, Piazza Monsignor Enea Selis, Via Roberto Cattaneo, Via Ruggero Leoncavallo, Via Sant’Antioco, Via Saverio Mercadante, Via Svezia, Via Tenente Alessandro Maccio’, Via Trexenta, Via Ungheria, Via Villamarini, Via Vincenzo Bellini, Via Zardin, Viale Aligi Sassu, vicolo 1° Trexenta, Vicolo 2° Trexenta, Vicolo Danimarca, Vicolo Domenico Scarlatti, Vicolo Francia, Vicolo Primo Vergine Maria, Vicolo Primo Zardin, Vicolo Quarto Vergine Maria,Vicolo Secondo Vergine Maria, Vicolo Terzo Vergine Maria e Vicolo Zardin.
• a seguito di tali risultanze, nella nota di cui sopra è stato espresso un giudizio di non idoneità dell’acqua destinata al consumo umano, con “Divieto di utilizzo dell’acqua come bevanda e per la preparazione degli alimenti”;
• è consentito l’utilizzo per l’igiene della persona e della casa;
Dichiara che:
L’acqua in distribuzione nella vie elencate non idonea al consumo umano.
E’ consentito l’utilizzo dell’acqua per l’igiene della casa e della persona.
Informa:
gli interessati, che ai sensi dell’articolo 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990, n. 241, contro la presente ordinanza sono ammissibili: ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Legge 6/12/1971, n.1034) entro 60 giorni decorrenti dalla data della notificazione o della piena conoscenza del provvedimento, ovvero ricorso straordinario al Capo dello stato (DPR. 24/11/1971, n. 1199) entro 120 giorni decorrenti dalla data della notificazione o della piena conoscenza del provvedimento.

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Sono 129 i nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna. Salgono a 5.138 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 129 nuovi casi, 105 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 24 da sospetto diagnostico. Si registra anche una vittima di 78 anni residente nel Sud Sardegna. Le vittime sono in tutto 166.

In totale sono stati eseguiti 214.037 tamponi con un incremento di 1.578 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 157 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+17 rispetto al dato di ieri), mentre 23 (+1) sono i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.679. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.066 (+41) pazienti guariti, più altri 47 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 5.138 casi positivi complessivamente accertati, 794 (+9) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 632 (+13) nel Sud Sardegna, 399 a Oristano, 752 (+49) a Nuoro, 2.561 (+58) a Sassari.

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Europa di Kivu Ruhorahoza (lungometraggio) e So What if the Goats Die di Sofia Alaoui (cortometraggio) hanno vinto il Carbonia Film Festival 2020 che, nonostante le incertezze e le difficoltà di questo anno così particolare, si è conclusa con successo, proponendo ancora una volta una ricca selezione internazionale incentrata su due grandi temi della contemporaneità, ovvero lavoro e migrazioni. Il primo successo è stato quello di riportare il pubblico ad avvicinarsi alla sala cinematografica per seguire gli appuntamenti del palinsesto cittadino. Il secondo successo è stato quello della sala virtuale del festival, la piattaforma streaming del CFF, che ha permesso ai film in concorso di varcare i confini regionali rendendoli fruibili gratuitamente in streaming su tutto il territorio nazionale.

«Possiamo considerare vinta la sfida che abbiamo accolto di realizzare il festival malgrado il difficile contesto italiano e internazionale. Lo streaming si è rivelato una scelta vincente. Lo dimostrano le migliaia di persone che hanno affollato la nostra sala virtuale, la ricchezza delle conversazioni registrate con gli autori della competizione e l’altissima media che tutti i film del concorso hanno registrato con il voto del pubblico -. dichiara il direttore del Carbonia Film Festival, Francesco Giai Via -. Nel panorama nazionale dei festival cinematografici di qualità Carbonia c’è, ha guadagnato un suo posto grazie alla capacità progettuale di un gruppo di lavoro radicato nel territorio ma che ha le competenze e la voglia di ampliare costantemente i propri orizzonti.»

«È stata un’edizione “complicata” ma comunque di grande interesse e partecipazione! Il lavoro profuso in tutti questi mesi ha portato i suoi frutti: lo testimoniano le tante presenze in sala durante le proiezioni e le visualizzazioni dei film del concorso sulla piattaforma streaming, cresciute in modo costante e progressivo. Un’esperienza che, ci siamo già detti, contiamo di ripetere, anche senza i condizionamenti dettati dalla pandemia! – aggiunge Paolo Serra, Direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria -. Ci confortano le numerose attestazioni di stima e i complimenti per la macchina organizzativa che è stata approntata e che ha garantito la partecipazione in sicurezza, merito di un intenso lavoro condiviso. Un successo, quello dell’edizione 2020 che appartiene non solo al CSC Carbonia della Società Umanitaria/Fabbrica del Cinema ma anche alla Cineteca Sarda, alla Regione Sardegna, al comune di Carbonia e alla Fondazione Sardegna Film Commission, al Mibact e, naturalmente a tutti quelli che, a vario titolo, vicini o lontani, hanno sentito “come proprio” il Carbonia Film Festival.»

16 film in concorso per 13 paesi, dalla Cina all’Africa, dagli Usa al Sud America passando per l’Europa. E poi ancora 7 eventi speciali2 mostreuna performance live, 8 conversazioni con i registi (in collaborazione con Eja TV e Fondazione Sardegna Film Commission) e un’assemblea digitale pubblica in partnership con LaComune.

Oltre al calore del pubblico in sala, che con grande interesse e desiderio di tornare al cinema ha partecipato alle proiezioni e agli appuntamenti del CFF, tante sono state le persone che hanno seguito la programmazione del festival online.

Un’edizione riuscita che ha visto trionfare EUROPA, “BASED ON A TRUE STORY” di Kivu Ruhorahoza come Miglior Film del Concorso Internazionale Lungometraggi. Il Premio Ucca CFF è andato a OVERSEASdi Sung-A Yoon, mentre BLOODY NOSE, EMPTY POCKETS di Bill & Turner Ross ha conquistato la Menzione Speciale della giuria Ucca oltre al Premio del Pubblico. Per il Concorso Internazionale Cortometraggi, il Premio al miglior corto è andato a SO WHAT IF THE GOATS DIE di Sofia Alaoui; acclamato anche GENIUS LOCI di Adrien Mérigeau, che ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria Sardegna Film Network, il Premio Giuria Cinema Giovani e il Premio Giuria CFF Scuole. 

TUTTI I FILM PREMIATI

La Giuria del Concorso Internazionale Lumgometraggi composta da Paolo Bertolin, Marcello Sannino e Manuela Buono, ha assegnato il Premio Miglior Film, del valore di 4.000 euro, a EUROPA, “BASED ON A TRUE STORY” di Kivu Ruhorahoza con la seguente motivazione: «La giuria ha deciso di segnalare un’opera che incorpora dialetticamente nella sua forma la riflessione personale e politica del cineasta. Il suo film interroga il ruolo del cinema nella discussione contemporanea sull’identità e la rappresentazione del migrante. Gli interrogativi e le contraddizioni che il regista solleva attraverso il testo filmico attivano un dialogo aperto e fruttuoso con lo spettatore».

Vince il Premio Ucca Carbonia Film Festival per il miglior film del Concorso Internazionale Lungometraggi del valore di 1.000 euro, attribuito da una giuria nominata dall’Unione Circoli Cinematografici dell’Arci e composta da Antonio Borrelli, Marino Canzoneri e Chiara Malerba, OVERSEAS di Sung-A Yoon con la seguente motivazione: «Per la capacità di raccontare con ironia ed empatia attraverso uno spaccato inconsueto – una scuola di formazione alla migrazione – la condizione di donne costrette a sottomettersi ad un regime di lavoro disumano in una terra straniera, il tutto restituito con una cifra stilistica consapevole, che, mediante l’uso della camera e la cura della composizione, riesce a raccogliere la sintesi di quella esperienza». 

La giuria ha assegnto inoltre una Menzione Speciale a: BLOODY NOSE, EMPTY POCKETS di Bill & Turner Ross, «Per l’idea di mostrare come un luogo possa diventare spazio di confronto e incontro di un’umanità ai margini, spesso oscurata nella narrazione contemporanea degli Stati Uniti e in straordinaria contrapposizione al “sogno americano”».

Il Premio del Pubblico, del valore di 1.000 euro, attribuito dagli spettatori che hanno potuto votare anche online, va a BLOODY NOSE, EMPTY POCKETS di Bill & Turner Ross .

Sono tre i premi assegnati ai film del Concorso Internazionale Cortometraggi.

La Giuria Sardegna Film Network composta dalla rete dei festival di cinema sardi – riuniti sotto l’egida della Fondazione Sardegna Film Commission – di cui fanno parte Joe Bastardi, Dolores Calabrò, Massimiliano Mazzotta, ha assegnato il Premio Concorso Internazionale Cortometraggi, di 1.000 euro, a SO WHAT IF THE GOATS DIE di Sofia Alaoui, «Per la capacità di mettere in scena lo spettro delle urgenze umane, e al contempo ribaltare gli equilibri, relativizzando il senso della nostra esistenza; e per averlo fatto utilizzando un linguaggio fresco e mai lusinghiero». 

La giuria ha assegnato inoltre una Menzione  speciale a GENIUS LOCI di Adrien Mérigeau «Per la forza estetica impetuosa attraverso la quale restituisce il mondo interiore della protagonista; per averci portato in un mondo fatto di sensazioni, paure e angosce dandoci la possibilità di visualizzarle».

lI Premio Giuria Cinema Giovani al miglior cortometraggio, assegnato da una giuria composta dalle partecipanti e dai partecipanti al Programma Carbonia Cinema Giovani che quest’anno si è svolto online, per un valore di 500 euro, va a GENIUS LOCI di Adrien Mérigeau Per il sapiente e raffinato uso di un’animazione  sorprendente, vibrante e Kandinskyana. Lo spettatore viene catapultato all’interno della psiche di una giovane ragazza, divisa fra pregiudizi culturali e classismo sociale, persa nel caos della città, gabbia nemica ma anche non-spazio antropomorfo in cui tutto è possibile. Viaggio mistico e surreale che diventa liberazione, catarsi, scioglimento dell’io nel magma dell’esistente, oltrepassando la questione identitaria. Un perfetto connubio di magia e perturbamento rendono quest’opera un esempio di ciò che il cinema può fare: divenire-tutto di forme e suoni in perenne metamorfosi. 

Una giuria composta da studenti e studentesse degli istituti di istruzione superiore “Gramsci Amaldi” e “Angioy” di Carbonia e “Lussu” di Sant’Antioco ha assegnato il Premio Giuria CFF Scuole del valore di 500 euro a GENIUS LOCI di Adrien Mérigeau «Per l’animazione fluida e intensa che evidenzia la grande sensibilità dell’autore e la capacità di rappresentare, attraverso l’atmosfera caotica della metropoli, l’inquietudine del genio umano. Interessante il riferimento al “Genius Loci” dell’antica cultura Greco-Romana».

Fotografie di Fabio Dongu

 

 

 

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I 101 chilometri di rete idrica di Carbonia divisi in distretti telecontrollati e dotati di apparecchiature che regoleranno portate e pressioni. Abbanoa sta procedendo con gli interventi di ingegnerizzazione del sistema idrico cittadino avviato l’anno scorso con una campagna di monitoraggio dei principali snodi e dei serbatoi. Ciò ha consentito di studiare nel dettaglio le criticità e delineare gli interventi necessari a rendere efficiente la rete garantendone una migliore gestione. Ora sono in corso gli interventi che porteranno all’installazione di particolari strumentazioni di sezionamento, distrettualizzazione, misure e telecontrollo.

I distretti. La rete idrica cittadina sarà divisa in cinque distretti idraulici. Ognuno avrà una propria regolazione in base alle reali esigenze di portate e pressioni. Non solo: la distrettualizzazione delle reti consente, in casi di guasti, consente di isolare la sola zona interessata senza creare disservizi nel resto del centro abitato. Tutto questo grazie all’installazione di particolari apparecchiature la cui installazione è in corso.

Martedì 13 ottobre 2020 i tecnici saranno a lavoro nel nodo all’incrocio tra le vie del Minatore e Castelsardo dove saranno installate le nuove apparecchiature idrauliche di sezionamento e regolazione della pressione. Si verificheranno temporanee interruzioni nel tratto di via del Minatore tra la rotatoria per l’ospedale e l’incrocio con via Castelsardo.

Reti intelligenti. L’operazione rientra nel programma di ingegnerizzazione delle reti che il Gestore sta portando avanti tramite imprese altamente specializzate. La città di Carbonia è tra i primi trenta Comuni interessati dal progetto “Reti intelligenti” che si svolge a partire da un’indagine sulla rete ammalorata con installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e con ispezioni mirate. Alla fase di monitoraggio segue la “diagnosi”, ovvero la definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento della rete, con successivi rilasci di prescrizioni sempre più evolute e dettagliate per le soluzioni tecniche ottimali da adottare, tra le svariate combinazioni possibili (installazione di valvole regolatrici, sostituzione delle condotte, etc.), al fine di efficientare la rete dal punto di vista idraulico, energetico e gestionale (“prognosi”).  La strategia di Abbanoa prevede un cambiamento radicale del tradizionale – e il più delle volte inefficace-paradigma di intervento sulle reti: non si può pensare di sostituire sistematicamente tutte le tubazioni con risorse infinite; si devono piuttosto concentrare gli sforzi per rendere intelligenti le reti esistenti agendo sulle cause che generano le dispersioni: in primis gli sbalzi di pressione e la presenza di aria nelle condotte.

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La comunità di Buggerru e le autorità cittadine si sono unite coralmente per festeggiare il loro parroco don Marco Angius, in occasione della ricorrenza del 25° anniversario della sua ordinazione presbiteriale, esprimendo gratitudine per l’opera pastorale da Lui condotta.
La chiesa, recentemente ristrutturata e addobbata a festa ed una solenne celebrazione animata dal coro parrocchiale, sono stati il segno tangibile della stima, della comunione, dell’affetto che la comunità nutre nei confronti del buon Pastore, una Lode al Signore e alla
Chiesa per la Sua chiamata.
Don Marco svolge il ministero sacerdotale in mezzo alla comunità, condividendo empaticamente gioie e speranze, sofferenze e tribolazioni del paese ex minerario, mettendosi al servizio della comunità senza risparmiarsi in termini di tempo, risorse economiche ed energie, portando la Chiesa nelle case dei parrocchiani, aprendo gli occhi ed il cuore ai bisogni più autentici delle persone.
I fedeli hanno espresso gratitudine per il conforto alle persone in sofferenza e in povertà, con la distribuzione dei viveri, il sostegno economico alle persone in difficoltà, animando la comunità con un programma ricco di feste, attività ricreative e sportive, dedicando altresì tempo e luoghi per la preghiera con l’organizzazione di pellegrinaggi, rivolgendosi a tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani.
Il 3 ottobre, la comunità ha ringraziato il Signore per il dono ricevuto, un parroco che il giorno santo del 30 settembre 1995, si è messo al servizio del Vangelo, declinando la preghiera in un’incessante opera misericordiosa divina.
I parrocchiani di Buggerru, uniti in comunione di preghiera, hanno affidato il loro parroco alla Vergine Maria e a San Giuseppe affinché possano sorreggerlo nel cammino pastorale dandogli la forza per continuare ad essere un autentico Apostolo che con la preghiera e le opere è testimone di Cristo.

Don Marco, accompagna da ben 23 anni il paese, vivendo e partecipando attivamente e da protagonista alla vita dei suoi fedeli, un autentico cireneo che alleggerisce il peso delle loro croci, un parroco che anche in questo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 ha saputo far sentire la presenza ed il conforto della preghiera, entrando nelle case dei paesani.
A conclusione della Solenne Santa Messa, i numerosi fedeli accorsi per festeggiare il parroco, hanno avuto modo di manifestargli personalmente il proprio affetto.

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Martedì 13 ottobre 2020, ricorre il 60° Anniversario di Consacrazione della città di Portoscuso alla Madonna. Il raduno è previsto alle ore 17,00, in piazza Dante, proprio ai piedi della Madonna, dove alle 17,15 verrà recitato il Santo Rosario e, alle ore 18,00, la solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco di Portoscuso, don Giulio Demontis, alla presenza oltre che dei fedeli, delle autorità civili e militari. Dopo la Santa Messa, verrà letto e firmato il rinnovo dell’atto di affidamento da parte del parroco e del sindaco di Portoscuso, Alimonda Giorgio.

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Venerdì 9 ottobre, a Palmas, è stato festeggiato il centesimo compleanno della signora Giovanna Lai nata a Santadi il 9 ottobre del 1920. Una ricorrenza ormai abituale nel Sulcis, sempre più terra di centenari.

Sposata con Salvatore Mazzedda, nato a Palmas nel 1910 e morto nel 1993, all’età di 83 anni, per quarant’anni signora Giovanna ha svolto il lavoro di bidella, per i primi sette anni nel paese vecchio e poi, sino alla pensione, presso il paese nuovo.

Il marito era un minatore. Vedovo con una figlia, Emilia, avuta dalla prima moglie Eleonora, morta nel 1940, da Emilia ha poi avuto due nipoti. Poi ha sposato Giovanna che ha avuto una figlia che ha chiamato Eleonora, come la prima moglie, ha avuto quattro figli che le hanno poi dato quattro pronipoti.

Nel pomeriggio una messa in chiesa e poi una festa nel giardino di casa, alla presenza della sindaca Elvira Usai e di alcuni parenti ed amici che non sono voluti mancare all’appuntamento, in un giorno così importante.

A causa dell’emergenza sanitaria, si è dovuto ridurre il numero degli invitati che si sono alternati per dare gli auguri alla festeggiata e scattare alcune foto ricordo.

La nonnina, coccolata con parole gentili ed omaggi floreali, in paese è conosciuta e stimata da tutti, una grande figura di riferimento per tante persone e per i bambini della scuola, che ora adulti, la ricordano con affetto e stima.

Una donna forte che si è anche dedicata al lavoro in campagna e alla coltivazione dei fiori da lei tanto amati.

Un caro abbraccio a nonna Giovanna ed un buon proseguimento di vita insieme ai suoi cari.

Nadia Pische