Rete sarda in difesa della Sanità pubblica: «Si istituisca subito il Punto Covid nel presidio ospedaliero del Santa Barbara di Iglesias»
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Nuova presa di posizione della Rete sarda in difesa della Sanità pubblica (coordinamento Sulcis Iglesiente) sulle lunghe attese alle quali viene sottoposta l’attuale e prevista impennata dei contagi da Covid-19.
«Di fronte a questa nuova incontrollabile ondata epidemica – si legge in una nota – ad oggi non è ancora attivo il centro Covid con annessa terapia intensiva e sub intensiva prevista all’ospedale Santa Barbara di Iglesias, approvata con delibera regionale a luglio 2020! Lo stesso assessore regionale dott. Mario Nieddu affermava che questa soluzione avrebbe permesso un leggero decongestionamento sulle altre strutture presenti nell’isola dedicate a contrastare il Covid-19. La reale carenza di personale Medico Infermieristico e Oss si aggiunge alle difficoltà presenti nella riorganizzazione della Rete Ospedaliera.»
«Il macchinario per processare i tamponi non può sopperire alle altre carenze, quale il personale dedicato in forte carenza, nella necessità oggettiva di tenere liberi il CTO ed il SIRAI, nel rispetto delle altre patologie croniche e non. La Sanità già fortemente in agonia da anni, non è in grado di contrastare l’ondata di contagi nel sud Sardegna, e la mancata attivazione dei suddetti servizi, crea un ulteriore tracollo delle strutture sulcitane – aggiunge il coordinamento Sulcis Iglesiente della Rete sarda in difesa della Sanità pubblica -. L’impossibilità di tracciare tutti i casi in esponenziale aumento mette ancora di più in evidenza tali difficoltà! L’apertura del reparto Covid ad Alghero, Ozieri ed Oristano avvenuto nel rispetto della delibera regionale, pone il Sud Sardegna in una situazione di svantaggio rispetto alla non applicazione della delibera regionale, imputando le responsabilità alla Giunta regionale e all’ATS. L’incontrollabile situazione sanitaria ci porta a toccare un punto a nostro avviso chiave, la mancanza di unione di tutte le forze politiche che amministrano la Regione e l’unione dei Sindaci dei territori, questi ultimi con responsabilità dirette nei confronti della salute dei cittadini. Vanno evidenziate le difficoltà per la tutela e le cure per le fasce più deboli.»
«Pur consapevoli delle responsabilità politiche preferiamo soffermarci alle forti e indiscriminate carenze di personale e posti letto depotenziati prima della pandemia, oggi è tempo di accelerare le falle che la Sanità presenta. La posa in essere non si costruisce con interrogazioni recriminazioni ma con l’unione delle forze politiche e direzione ATS, la Rete Sarda ha spesso evidenziato più volte le falle che si creavano tra le delibere della Regione e la messa in opera delle stesse – conclude il coordinamento Sulcis Iglesiente della Rete sarda in difesa della Sanità pubblica -. La Rete sarda in difesa della Sanità pubblica rivolge a tutte le forze politiche, sociali, associazioni ai rappresentanti istituzionali siano essi Sindaci, consiglieri regionali di maggioranza ed opposizione, a fare quadrato per l’immediata attivazione del punto Covid nel presidio ospedaliero del Santa Barbara di Iglesias previsto, al fine di salvaguardare il corretto e continuo funzionamento dei Servizi già in sofferenza dei Presidi ospedalieri.»
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