Coronavirus. Emanuele Cani (Pd Sardegna): «Regione ferma, basta proclami»
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«Quanto stiamo vedendo oggi è a dir poco scandaloso. Le cronache parlano esclusivamente di drammi in tutta l’isola, con rete di tracciamento che non riesce a funzionare, l’apertura di reparti dedicati all’emergenza Covid, annunciati per evitare il sovraffollamento degli altri è solamente un annuncio. Vediamo però situazioni drammatiche, come quella che si registra all’ospedale Binaghi dove i pazienti che sono costretti a convivere con la sclerosi multipla o altre malattie autoimmuni stanno perdendo i punti di riferimento.»
A dirlo è il segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani, che prosegue: «Non parliamo delle visite specialistiche. Da tempo stiamo sentendo gli annunci della Regione, ultimo quello sul raddoppio dei posti letto. Peccato però che, ad andare vicino agli ospedali, si scopra e si senta il dramma, non solo di chi deve fare visite che sono state rinviate, ma anche di chi lavora che non riesce più a dare risposte ai pazienti. Le famose reti territoriali di cui si è parlato tanto sono rimaste lettera morta. C’è una concentrazione in pochi centri che si sono affollati. E’ necessario che ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di chi governa e che si attivi per trovare soluzioni rapide utilizzando risorse e personale. Oggi non c’è più tempo da perdere, si devono dare risposte alle persone che stanno combattendo contro il Covid, si deve lavorare per la prevenzione ma si devono dare risposte rapide e immediate alle altre persone che stanno combattendo con altre patologie. Dopo le parole, i proclami, i comunicati e gli annunci è necessario che si passi alla fase della concretezza».
Antonio Caria
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