28 December, 2024
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8 nuovi casi di positività al Covid-19 nella città di Carbonia. Li ha annunciati stamane il sindaco Paola Massidda.

«Cari concittadini, l’ATS mi ha appena comunicato che nella città di Carbonia ci sono 8 nuovi casi di positività al Coronavirus. Di questi, 2 risultano asintomatici, mentre gli altri 6 presentano i sintomi del Covid-19. Si tratta di due famiglie. Questo aggiornamento sulla mia pagina dei casi di contagio da Covid-19 è diretto semplicemente a darvi conto dell’andamento della curva di contagio anche se non possediamo i dati sul numero di tamponi effettuati.»
«In totale sono 93 casi di positività rilevati nel nostro Comune da Marzo ad oggi, di cui 32 negativizzati ha aggiunto Paola Massidda -. Ricordo ancora una volta a tutte le persone positive, in isolamento domiciliare e in quarantena che non dispongono del sostegno di una rete familiare o amicale in grado di aiutarle a far fronte alle necessità quotidiane, che il comune di Carbonia ha attivato il Centro Operativo Comunale (COC) per la consegna di farmaci e spesa a domicilio. Per usufruire del servizio basta telefonare al numero di riferimento del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) 347 3855336 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00.»
«Il servizio di spesa alimentare e di farmaci a domicilio è attivato dalla Protezione Civile Comunale grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio Caritas e Croce Rossa Italianaha concluso il sindaco di Carbonia -. I volontari contatteranno poi l’interessato per sapere quali medicinali e quali generi alimentari occorrono.»

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Si è costituito nei giorni scorsi il Comitato Promotore Sebadas di Sardegna Igp. Composto da dieci imprese artigiane del settore della pasta fresca, sparse in tutto il territorio regionale, l’organismo ha già inoltrato la richiesta di Indicazione Geografica Protetta al ministero delle Politiche Agricole e alla Assessorato Agricoltura Regione Sardegna. Tra i promotori figurano i maggiori produttori isolani di Sebadas: la pasticceria La casa della nonna di Bolotana, il Laboratorio di pasta fresca e pasticceria di Richard Marci di Cardedu, il pastificio Contini srl di Santa Giusta, il pastificio Calitai di Cagliari, Il pastificio Antonio Cossu srl di Iglesias, la ditta I Sapori d’Ogliastra di Vito Arra, il panificio La fornarina di Marco Orrù di Cagliari, il Biscottificio Demelas di Stintino e La Sfoglia d’Oro di Sassari.

Il disciplinare. Pur essendo realizzate a base di pasta fresca ripiena, le Sebadas – come è noto – si servono e si consumano come dolce. Il disciplinare, che richiama rigorosamente la ricetta classica, prevede varianti minime che si rifanno alla tradizione locale talvolta diversa da comune a comune e sono prevalentemente relative alla tipologia di formaggio utilizzato, agli aromi, alla dimensione e al peso. La ricchezza del patrimonio gastronomico sardo, infatti, non sta solo nella peculiarità di prodotti che non esistono fuori dall’isola, ma anche nelle leggere difformità da zona a zona, a sottolineare l’artigianalità del prodotto e il suo stretto legame con il territorio.

«Da anni lavoriamo a questo progetto e ora, anche grazie al prezioso supporto della CNA Alimentare Sardegna, siamo riusciti a fare quadrato tra imprese e avviare un processo di tutela e valorizzazione di uno dei più caratteristici prodotti sardi, che il resto del mondo ci invidia – dichiara Franco Calisai, presidente del Comitato Promotore Sebadas di Sardegna IGP e titolare del pastificio La Sfoglia d’Oro di Sassari -. Puntiamo a far entrare le Sebadas nell’Olimpo delle eccellenze gastronomiche mondiali, con l’acquisizione di una denominazione che è innanzitutto una tutela per il consumatore, ma anche un modo per sottrarre il prodotto a tentativi di usurpazione del nomeCi dobbiamo ritenere fortunati se al momento ancora nessun pastificio industriale nel resto d’Italia o all’estero ha iniziato a produrre Sebadas, utilizzando la denominazione in maniera impropria, magari per un prodotto di qualità scadente o semplicemente molto diverso».

La produzione di Sebadas in Sardegna. Non ci sono dati ufficiali sulla reale produzione di Sebadas in Sardegna. Sono oltre 250 i pastifici nell’isola e molti di questi producono questa specialità. Ma la regina dei dessert isolani viene spesso realizzata anche nei panifici, nei ristoranti, nelle aziende agrituristiche e nelle pasticcerie, non è quindi facilissimo fare delle stime esatte. La CNA Alimentare Sardegna ipotizza però una produzione complessiva media di 1.625.000 pezzi prodotti annualmente nell’isola, pari a circa 1.300 quintali e oltre 1.300.000 euro di fatturato. Il numero di dipendenti sarebbe invece di circa 150 e quello degli addetti, che comprende oltre ai dipendenti, anche titolari, soci e coadiuvanti, di 250.

«Si tratta di un settore importante che non solo rappresenta un’economia di assoluto rilievo, ma che ha anche enormi potenzialità di ulteriore sviluppo – evidenzia Maria Antonietta Dessì, responsabile CNA Alimentare Sardegna -. Le Sebadas rappresentano l’incontro di tre filiere che da sole reggono l’economia regionale: quella ovina, quella suinicola e quella cerealicola e sono un piatto, unico nel suo genere, che della nostra isola, esprime il meglio della cultura gastronomica locale, tanto più che si sposa con gli aromi degli agrumi e con il miele, anch’esso prodotto d’eccellenza. Puntiamo, dunque, a tutelare il nome di questa straordinaria specialità, ma anche a legarla il più possibile al territorio, valorizzando la materia prima locale e soprattutto il saper fare dei nostri produttori pastai che con sapienza e impegno, rinnovano il patto con la tradizione culinaria regionale che è anche espressione della nostra cultura e della nostra identità

Le Sebadas di Sardegna diverrebbero così il sesto prodotto di pasta alimentare ad acquisire la denominazione europea, dopo la Pasta di Gragnano Igp, i Maccheroncini di Campofilone Igp, i Cappellacci di Zucca Igp, i Culurgionis d’Ogliastra Igp e i Pizzoccheri della Valtellina Igp”.

La certezza è che l’indicazione Geografica Protetta possa aprire la porta ai mercati extraregionali, essere volano per un’economia oggi in forte sofferenza e dare una garanzia di qualità al consumatore.

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Terminerà in anticipo, a sei mesi e mezzo dalla scadenza naturale, la consiliatura del comune di Perdaxius. Le dimissioni in massa di 2 consiglieri di maggioranza (tra i quali un assessore) e cinque di minoranza, porteranno allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. A porre fine all’esperienza amministrativa guidata dal sindaco Gianfranco Trullu dal 5 giugno 2016 (alla seconda elezione consecutiva, aveva guidato il Comune anche in una precedente consiliatura), sono stati l’assessore Stefano Esu (responsabile di Agricoltura, Ambiente ed Assetto del territorio, Artigianato e Beni culturali) ed un secondo consigliere di maggioranza, Samuele Caddeo; e cinque consiglieri di minoranza: Ivano Marongiu (eletto in maggioranza e passato all’opposizione lo scorso anno), Gianluigi Loru, Riccardo Serventi, Sabrina Nocco e Gian Nicola Mulas.

Gianfranco Trullu il 5 giugno 2016 venne eletto con il 63,44% dei voti, con la lista “Perdaxius nel cuore”, superando Giancarlo Desogus, candidato della lista “Per Perdaxius”.

Nelle prossime ore, subito dopo la presa d’atto delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri (7 su 12) e l’automatico scioglimento dell’assemblea, la Giunta regionale nominerà un commissario che guiderà il Comune fino alla prima finestra elettorale utile, prevista nella prossima Primavera, che coincide con quella che sarebbe stata la conclusione naturale della consiliatura.

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Da lunedì 16 novembre, l’Ufficio Urbanistica del comune di Carbonia aprirà al pubblico nei locali del Front Office di piazza Roma nei giorni e negli orari indicati:

• Per il procedimento delle istanze di accesso agli atti: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00;

• Per l’edilizia privata il martedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00.

 

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Dopo l’appuntamento della settimana scorsa, con l’escursione lungo i sentieri della Miniera di San Giovanni, e le visite guidate nelle vie del Centro Storico di Iglesias, proseguono le iniziative turistiche e culturali all’aperto, nel rigoroso rispetto dei protocolli di prevenzione sanitaria previsti a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Domenica 15 novembre, l’Ufficio Turistico organizzerà un trekking nella Foresta Demaniale del Marganai, un percorso agevole e spettacolare di circa 7 km e della durata di 4 ore, in una tra le più vaste foreste di lecci del Mediterraneo, alla scoperta delle forme carsiche, dei fenomeni che le hanno generate e delle specie vegetali autoctone, lungo sentieri che offrono straordinari panorami.

Durante il percorso escursionistico, i partecipanti, accompagnati dalle guide ambientali, si inoltreranno nel bosco in direzione di Su Gruttoni Mauris, tra forme carsiche create in milioni di anni dall’azione incessante delle acque, lungo un sentiero che si raccorda alla pista che va in direzione di Punta Cungiaus.
Di seguito, percorrendo un’altra pista immersa nel verde, si arriverà in prossimità di Punta Sa Martinedda, da cui è possibile ammirare l’ampia valle del Cixerri, arrivando ad abbracciare con lo sguardo un panorama mozzafiato che, con le giuste condizioni di visibilità, può arrivare fino alle le isole di Sant’Antioco e San Pietro.
Nel corso dell’escursione inoltre, verranno descritte le principali essenze arboree e arbustive, che sarà possibile rivedere presso il Giardino Montano Linasia, dove sono raccolte numerose specie tipiche dell’ambiente montano sardo.

Il ritrovo è previsto domenica mattina, alle ore 9.00, nella radura del Giardino Linasia, e per informazioni sui costi e sulle modalità del trekking, è possibile chiamare l’Ufficio del Turismo di Iglesias al numero 0781 / 274507, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15,30 alle 18,30.

«Vogliamo rispondere alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria con impegno e senso di responsabilitàha spiegato il sindaco Mauro Usaiadattandoci in tutta sicurezza a questa situazione e mantenendo viva la cultura, insieme al turismo un settore strategico per il nostro territorio.»

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L’ANAS ha accolto le richieste di integrazioni e revisioni al primo progetto di adeguamento della SS 195 presentate dal comune di San Giovanni Suergiu.

In particolare, sono state accolte:
1. La realizzazione di una nuova rotatoria di ingresso al Villaggio Palmas Suergiu;
2. La realizzazione di una viabilità locale che collega la nuova rotatoria con i centri abitati di Is Achenzas e Is Pistis, con la conseguente eliminazione di 3 incroci a raso esistenti ritenuti particolarmente pericolosi a causa della scarsa visibilità;
3. La ridefinizione della viabilità locale di collegamento con il villaggio Fragata, posizionando la nuova viabilità locale in corrispondenza di un attuale stradello di
accesso ai fondi;
4. La realizzazione di opere di mitigazione acustica, come il potenziamento di aree verdi in corrispondenza del Villaggio Palmas;
5. La definizione di una viabilità alternativa da utilizzare durante l’esecuzione dei lavori, che consenta l’ingresso e l’uscita al Villaggio Palmas Suergiu, mediante il ripristino funzionale di una strada comunale esistente che collega l’abitato con la SP 77;
6. La riattivazione dell’ingresso e della viabilità al Villaggio Palmas Vecchio ed alla Chiesa di Santa Maria di Palmas, con la conseguente chiusura dell’attuale incrocio a raso esistente posizionato in prossimità del viadotto;
7. La ridefinizione della viabilità provvisoria di cantiere, con lo spostamento delle stesso sul lato fasce frangivento, al fine di contenere l’uso e gli espropri nell’agro
attualmente in produzione.
«Le proposte sono state ritenute valide ed accettate dall’Anasdice Elvira Usai, sindaco di San Giovanni Suergiu -, che con la variante al progetto definitivo ha recepito le richieste dell’Amministrazione comunale che saranno portate alla conferenza dei servizi di gennaio 20121, consentendo di ottenere un importante miglioramento delle condizioni di sicurezza nell’utilizzo della viabilità esistente.»
Per il 18 novembre è stata fissata una riunione con un gruppo ristretto del comitato di cittadini della frazione di Palmas, per illustrare i dettagli del progetto.

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L’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, ha convocato le segreterie territoriali FIOM-CGIL, FSM-CISL, UILM-UIL e CUB per mercoledì 18 novembre, alle 10.30, nella sede dell’assessorato, in via Roma, a Cagliari, per fare il punto sulla vertenza Sider Alloys. La convocazione è arrivata alcune ore dopo la richiesta avanzata dalle segreterie sindacali, fortemente preoccupate dagli sviluppi assunti dalla vertenza in occasione del vertice in videoconferenza tenutosi due giorni fa a livello ministeriale, nel corso del quale è emersa la richiesta della Regione di sottoporre il progetto di rilancio produttivo dello stabilimento a valutazione di impatto ambientale, della quale non si era mai parlato prima, il cui iter pare destinato ad allungare ulteriormente i tempi di ripresa della produzione.

 

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«Esprimo anche a nome del Partito Democratico cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore di Iglesias che ha perso la vita in un incidente mentre svolgeva il suo lavoro. Non ci si può esimere dal fare una riflessione sull’importanza e osservanza della sicurezza negli ambienti di lavoro, partendo da una sempre più accurata formazione e prevenzione.» Lo ha scritto, in una breve nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

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Il sindaco Paola Massidda, preso atto di un’email dell’Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica di Carbonia che ha comunicato di aver accertato la presenza di un caso positivo al Covid-19 nella Scuola dell’infanzia “Don Milani” di via Dalmazia e raccomandato precauzionalmente la sospensione temporanea delle lezioni in attesa di disporre eventuali quarantene e tamponi di screening, ha disposto con efficacia immediata la sospensione temporanea della frequentazione di docenti e alunni limitatamente allo svolgimento delle attività didattiche.

Il primo cittadino ha altresì ordinato la sanificazione dei locali scolastici del plesso di via Dalmazia da parte di una ditta specializzata.

La ragione del provvedimento sindacale nasce dalla necessità di adottare ogni misura idonea volta a contenere la diffusione del contagio da Coronavirus e a garantire la maggiore sicurezza possibile ai minori e agli adulti.

L’ordinanza ha immediata esecutività e sarà efficace fino a nuova disposizione o revoca della stessa.

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8 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati accertati tra i residenti nel comune di Iglesias. L’annuncio alcuni minuti fa è arrivato dal sindaco, Mauro Usai. Per uno dei nuovi positivi, si è resa necessaria l’ospedalizzazione.

Rispetto alle ultime rilevazioni il totale dei pazienti attualmente positivi è sceso a 76, tenendo conto del dato relativo ai 15 pazienti che risultano essersi negativizzati.
«Siamo costantemente in contatto con la Sanità Territoriale e con gli altri Comuni del territorio ha messo in evidenza il sindaco Mauro Usaie forniremo periodici aggiornamenti sulla situazione.»