24 November, 2024
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E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala riunioni della Torre Civica, lo stato di avanzamento dei lavori di Open Fiber per la realizzazione della rete in fibra ottica cittadina. I lavori sono iniziati nello scorso mese di agosto, hanno consentito di cablare già 2.000 unità immobiliari ed entro metà 2021 porteranno la fibra superveloce in 10mila abitazioni di Carbonia. Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco Paola Massidda, l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai ed il Regional Manager di Open Fiber in Sardegna, Gianfranco Podda.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda: «La città di Carbonia dimostra, in questo modo, di saper attrarre investimenti nel settore delle infrastrutture tecnologiche e di comunicazione nel territorio comunale. Investimenti che stanno portando all’installazione della banda ultralarga, in grado di garantire una connessione Internet ultraveloce per i nostri abitanti, decisiva in modo ancor più accentuato in questo periodo contraddistinto da un’emergenza che ha comportato la diffusione di nuove modalità operative di insegnamento, formazione e lavoro – tra cui la Didattica a distanza e lo Smart Working – che necessitano di connessioni alla rete stabili e rapidi».

Come previsto dagli accordi, l’azienda sta riutilizzando, ove possibile, cavidotti ed infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per stendere i 120 chilometri di fibra previsti dal progetto, in modo da evitare disagi ai cittadini.

La fibra di Open Fiber è in modalità Fiber to the Home (FTTH – fibra fino a casa), in grado di supportare velocità di trasmissione, sia in download che in upload, consentendo così il massimo delle performance.

Nel progetto, che vede un investimento diretto da parte della società di 3 milioni e mezzo di euro, è previsto anche il cablaggio a titolo gratuito di alcuni siti di particolare interesse per la cittadinanza, potenziando così le relazioni tra Amministrazione comunale e cittadini ed aumentando la produttività e la competitività delle imprese presenti sul territorio.

Grazie all’accordo con il comune di Carbonia i tempi di realizzazione della nuova rete saranno rapidi, avendo già realizzato quasi 10 chilometri di infrastruttura di cui 3 di sotto equipaggiamento.

«Siamo felici per l’accordo raggiunto con il comune di Carbonia per la realizzazione della nuova infrastruttura. Oltre ai benefici che la fibra porterà a Carbonia, il nostro investimento sulla città contribuirà, in termini occupazionali, alla ripresa di un territorio da sempre importante per l’Isola. Basti pensare alle circa 50 persone di aziende locali e del territorio impiegate nei lavori in corso di svolgimento in città», ha spiegato Gianfranco Podda, Regional Manager di Open Fiber in Sardegna.

«L’Amministrazione comunale ha accolto immediatamente le opportunità derivanti dalla stipulazione di una convenzione con Open Fiber, le cui attività riguarderanno anche le periferie e le frazioni attraverso i programmi del ministero dello Sviluppo Economico. Intanto si stanno completando i lavori di copertura della zona di Barega con tecnologia FWA, a cui seguiranno nel 2021 interventi su Cortoghiana e Is Gannaus. La frazione di Bacu Abis è oggetto di lavori in corso di realizzazione per la copertura FTTC, mentre Barbusi gode di una copertura ADSL performante grazie all’azione incisiva di questa Amministrazione Comunale e alle sue continue interlocuzioni con TIM», ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai.

Open Fiber non vende servizi alla clientela ma è un fornitore agli operatori di caratura nazionale ed internazionale, e ad operatori regionali, tra i quali si inserisce Medianet, un’azienda di Carbonia in grande crescita che opera da alcuni anni con grande professionalità su tutto il territorio regionale.

                           

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«La Sardegna è pronta a fronteggiare efficacemente ogni possibile scenario di evoluzione della pandemia, garantendo una adeguata assistenza ai malati di Covid che necessitano di ricovero ospedaliero.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta così i numeri e gli scenari tracciati dalla rimodulazione del piano strategico regionale per l’emergenza Covid-19, approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta.

Sono complessivamente 1.006 i posti letto individuati. Un programma che, seguendo l’impostazione già adottata nelle precedenti fasi dell’emergenza, prevede l’attivazione progressiva di 552 posti letto che andranno ad incrementare i 454 già attivi o di prossima attivazione, con una modularità che può consentire di arrivare a 832 posti letto in degenza ordinaria, 39 in sub intensiva e 135 in intensiva.

«La nostra strategiaspiega il presidente Christian Solinas consolida e rafforza significativamente l’impostazione già adottata nella prima fase, e la rimodula tenendo conto dell’attuale crescita della curva epidemiologica. Abbiamo identificato un percorso che ci consente di adeguare la nostra risposta in termini di assistenza al modificarsi dello scenario della pandemia. Siamo pronti a fronteggiare ogni emergenza.»

Nella riorganizzazione prevista anche l’operatività della struttura ospedaliera del Binaghi di Cagliari, con 100 posti letto dedicati ai pazienti Covid, attraverso una strategia, «che consentiràprecisa il presidente della Regionedi supportare il Santissima Trinità ed alleggerire la pressione sugli altri presidi».

«Tutti i servizi attualmente erogatiassicura ancora Christian Solinascontinueranno a essere garantiti. Il Binaghi, oltre ad essere centro di riferimento regionale per la Sclerosi multipla, cui si rivolgono circa 4mila persone, ospita diversi servizi di grande importanza per l’assistenza sanitaria e la prevenzione. Le soluzioni adottate consentiranno di continuare a garantire le cure, preservandone la sicurezza e l’efficienza.»

«In particolare, i livelli assistenziali dei servizi rivolti ai pazienti affetti di sclerosi multipla saranno mantenutidichiara l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, in riferimento al Centro regionale -. Il virus sta mettendo fortemente sotto pressione i nostri ospedali. Siamo costantemente al lavoro per dare risposte che assicurino l’assistenza ai pazienti Covid e garantiscano le cure di chi soffre a causa di altre patologie. La riorganizzazione progressiva del sistema sanitario va in questa direzione e ci consente di ottimizzare le risorse a disposizione, che non sono infinite, e di intervenire nel modo più efficace.»

Coinvolte nel piano dell’emergenza, come nella prima fase, anche le strutture private dell’Isola che, all’occorrenza, vedranno una progressiva attivazione di posti letto per pazienti Covid: Mater Olbia con 36 posti letto, di cui 6 in terapia intensiva, 6 in subintensiva e 24 in degenza ordinaria; Policlinico Sassarese con 70 posti letto, 10 in intensiva, 25 in subintensiva e 35 in ordinaria; Kinetica con 50 posti letto, 10 in intensiva e 40 in ordinaria. Con questa finalità la Giunta regionale, nel corso della stessa seduta, ha inoltre approvato, con un ulteriore provvedimento, le linee di indirizzo per l’attivazione dei posti letto negli ospedali convenzionati e per la loro gestione, indicando i costi (già fissati dal nomenclatore tariffario regionale) e stabilendo i termini del rapporti tra le strutture e Ares-Ats, che deciderà sui ricoveri, e dell’impiego di personale dedicato ai soli pazienti Covid.

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E’ attivo, a Carbonia, il sistema comunale di Protezione Civile per la consegna di farmaci e spesa a domicilio.
«Si tratta di un utile servizio di supporto che abbiamo messo in campo per aiutare le persone che stanno vivendo momenti di difficoltà e di isolamento a causa dell’emergenza da Coronavirus spiega il sindaco, Paola Massidda -. Possono richiedere il servizio le persone positive in isolamento domiciliare, quelle in quarantena o gli anziani e i disabili che non hanno il sostegno di una rete familiare o amicale in grado di aiutarli ad approvvigionarsi delle necessità quotidiane.»
Per attivare il servizio, gli interessati dovranno telefonare al numero di riferimento del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) 347.3855336 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00.
Il servizio di spesa alimentare e di farmaci a domicilio è attivato dalla Protezione Civile Comunale grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio Caritas e Croce Rossa Italiana. I volontari contatteranno poi l’interessato per sapere quali medicinali e quali generi alimentari occorrono.

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Iglesias si organizza per reagire alla pandemia da Coronavirus. Nonostante la temporanea sospensione delle attività della Biblioteca Comunale e dell’Archivio Storico, e delle visite guidate nei siti ex minerari di Porto Flavia e della Grotta Santa Barbara, una serie di iniziative da svolgersi all’aria aperta ed in tutta sicurezza, permetteranno ai visitatori di conoscere i luoghi più suggestivi e caratteristici della città, con il suo passato fatto di tradizioni, di storia, di cultura e di vita di miniera.

Si inizierà domenica 8 novembre, con il trekking nella Miniera di San Giovanni, organizzato in collaborazione con la società Iglesias Servizi.
Un percorso semplice, adatto a tutti ed allo stesso tempo spettacolare, lungo 9 km, della durata di circa 4 ore e mezza, alla scoperta della Miniera e del Villaggio Normann, con i visitatori che verranno accompagnati dalle guide ambientali escursionistiche e potranno attraversare l’area che ospita i vecchi caseggiati minerari.
L’escursione sarà accompagnata dai racconti legati alla Miniera di San Giovanni, tra le più longeve e produttive del bacino minerario dell’Iglesiente, nonché da aneddoti riguardanti le storie di vita e di lavoro in miniera.
Appuntamento domenica mattina alle ore 8.30 nel piazzale della Grotta Santa Barbara, per informazioni e prenotazioni sarà possibile chiamare l’Ufficio Turistico del Comune di Iglesias al numero telefonico 0781.274507. E’ necessaria la prenotazione.

«Non ci arrendiamo alla pandemia ha ribadito il sindaco Mauro Usai -. Lo sport e la cultura da anni sono settori trainanti della nostra politica, e grazie agli investimenti fatti negli impianti sportivi e nel turismo, con l’assunzione di guide qualificate, possiamo reagire alle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria con criterio e responsabilità.
Abbiamo permesso alle società sportive della Città di usufruire degli spazi all’aperto per proseguire negli allenamenti, e ora proseguiremo nel percorso di rendere Iglesias un museo a cielo aperto, con visite guidate nelle aree minerarie, alle quali seguiranno percorsi nelle vie del Centro Storico e nei luoghi della cultura – ha concluso Mauro Usai -. Il buon governo delle nostre comunità passa anche dalla capacità di adattarsi nei momenti di emergenza.

Coraggio Iglesias!»

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Mariella Piredda, referente dell’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR) per la Regione Sardegna, ha inviato una lettera aperta al presidente Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, sulla situazione del reparto di Reumatologia del Policlinico di Monserrato. 

Il testo integrale.

Egregio Presidente Solinas,
Egregio Assessore Nieddu,
Consapevole dello sforzo nazionale messo in atto dal Governo e dalle Istituzioni Regionali, teso a bloccare il diffondersi dell’infezione da Covid-19, è altresì importante per me ricordare che le malattie Reumatologiche e Rare non sono andate in remissione in questo periodo. È doveroso per me dare una risposta concreta alle numerose telefonate quotidiane di persone che ogni giorno devono lottare per vivere una vita dignitosa. I pazienti ancora una volta si sono visti chiudere gli ambulatori e sono stati privati di un diritto fondamentale scritto all’interno della nostra
Costituzione Italiana: il diritto alla SALUTE.
Nonostante i numerosi incontri con le Istituzioni Regionali prima ancora che ci fosse la pandemia e le numerose promesse di impegno per risolvere la situazione che da diverso tempo coinvolge il reparto di Reumatologia del policlinico di Monserrato, ad oggi lo stesso, è ancora sprovvisto di personale medico che possa garantire una gestione sia delle visite ambulatoriali che della corsia ospedaliera. A pagare le conseguenze di tutta questa situazione sono le persone con Malattie Reumatologiche e Rare che hanno dovuto aspettare mesi prima di essere visitate e ora si vedono ancora rinviare a tempo indeterminato visite e prestazioni indispensabili e non differibili.
Questa situazione al Policlinico di Monserrato è nota da diverso tempo e non ci si può nascondere di certo dietro la situazione del Covid-19. Chiedo alle Istituzioni una risposta chiara e sincera: c’è la volontà di voler affrontare questa situazione che si trascina ormai da troppo tempo?
In questi mesi ho ricevuto tante telefonate di cittadini disorientati, privi di risposte, spaventati per le incertezze che stanno vivendo sulla loro salute. Nonostante i vari incontri in Regione con l’assessore Nieddu e i suoi delegati, nei quali avevano preso l’impegno di risolvere la problematica della carenza sanitaria nel reparto di Reumatologia del Policlinico di Monserrato, ancora oggi vengo informata che i pazienti non potranno essere visitati e si vedono rinviare le loro visite.
Conosciamo bene quanto sia importante la prevenzione e le cure tempestive in determinate patologie Reumatologiche e Rare, spesso sistemiche con il coinvolgimento di diversi organi vitali.
Per avere un’adeguata aderenza terapeutica è importante un monitoraggio costante dei pazienti, per monitorare il farmaco e adeguarlo volta per volta. Avere un punto di riferimento, rende la persona più sicura e più fiduciosa nei confronti della propria malattia.
I cittadini/pazienti Reumatologici e Rari sardi hanno diritto alle cure, nella sanità non ci si possono permettere ritardi ed è urgente creare delle corsie preferenziali che permettano ai pazienti cronici di accedere alle cure, nonostante la pandemia!

Come referente per la Sardegna dell’Associazione APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) sento la responsabilità di farmi portavoce con i vertici regionali, con il signor presidente della Regione Sardegna dott. Christian Solinas e l’assessore della Sanità dott. Mario Nieddu, sperando che ancora una volta non deleghi per impegni istituzionali alle persone di fiducia. Credo di avere il diritto come cittadina sarda, “paziente” e referente di un’Associazione Nazionale che rappresenta i pazienti Reumatologici e Rari sardi, di poter avere un confronto con le Istituzioni che si sono candidate e sono state elette, per rappresentare e tutelare il popolo sardo.
Per questo chiedo urgentemente un incontro in presenza, e qualora ci siano delle difficoltà mi rendo disponibile ad un incontro anche attraverso qualsiasi piattaforma online, con il presidente dott. Christian Solinas, con l’assessore della Sanità dott. Mario Nieddu e con i dirigenti della Reumatologia di Monserrato, affinché si possano avere delle risposte concrete per i cittadini sardi.
Rivolgo ancora il mio appello per riportare la giusta dignità alle Malattie Reumatologiche e Rare.
Questa situazione sta creando delle serie problematiche a tutti i cittadini sardi che devono affrontare quotidianamente la loro malattia. Sono conscia del periodo delicato che stiamo vivendo e sono ancora più consapevole che proprio perché viviamo un periodo delicato non si possono trascurare determinate malattie come quelle Reumatologiche e Rare riguardo le quali, le persone, vista l’importanza dei farmaci che assumono sono a rischio di gravi infezioni. Ogni persona ha diritto alle cure, i cittadini sardi devono essere messi nella condizione di poter accedere alle  visite ed essere curati senza passare da un pronto soccorso e subire altri stress psicofisici.
Sono certa che si possa arrivare ad una soluzione che tuteli il diritto alla salute di tutti i cittadini, diritto che la costituzione definisce fondamentale.
Cagliari, 6 novembre 2020
Mariella Piredda
Consiglio Direttivo APMARR APS
Referente Regione Sardegna APMARR APS

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5 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati riscontrati a Carbonia. Lo ha annunciato nella tarda mattinata il sindaco, Paola Massidda.

«Cari concittadiniha scritto Paola Massidda in un messaggioho ricevuto una nuova comunicazione dell’ATS, che certifica la positività al Coronavirus di 5 persone, che si aggiungono alle 44 già rilevate dal mese di agosto in poi. Salgono complessivamente a 50 i casi di Covid-19 registrati nella nostra città. Numero che comprende anche il primissimo caso verificatosi nello scorso mese di marzo.»

«I dati del nostro Comune non sono gravi, ma è necessario un sempre maggiore senso di autoresponsabilità da parte di tutti noiha aggiunto Paola Massidda -. Vi richiamo, pertanto, all’osservanza delle uniche ed elementari prescrizioni che ci proteggono dal virus: mascherina, divieto di assembramenti, distanza interpersonale, costante igienizzazione delle mani, scaricamento dell’App Immuni. E vi ricordo che è attivo il sistema comunale di Protezione civile per la consegna di farmaci e spesa a domicilio per le persone positive in isolamento domiciliare e quelle in quarantena che non dispongono del sostegno di una rete familiare o amicale in grado di aiutarle a far fronte alle necessità quotidiane.»

«Per attivare il servizio gli interessati dovranno telefonare al numero di riferimento del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) 347.3855336 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00. Il servizio di spesa alimentare e di farmaci a domicilio è attivato dalla Protezione Civile Comunale grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio Caritas e Croce Rossa Italiana ha concluso il sindaco di Carbonia -. I volontari contatteranno poi l’interessato per sapere quali medicinali e quali generi alimentari occorrono.»

 

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Il Nuraghe e villaggio di Palmavera di Alghero, Grutta is Janas di Baunei, la Necropoli di Su Murrone a Chiaramonti, il Complesso paleocristiano di Cornus a Cuglieri, Nuraghe Oes a Giave, il Pozzo sacro Milis a Golfo Aranci, Area archeologica di Monte Tarè e Scerì a Ilbono, il Nuraghe Luche a Illorai, l’area Nuraghe Luche Nolza a Meana Sardo,  l’area archeologica di Scaba ‘a Cresia – Santu Mraccu a Morgongiori, il Tempio di Demetra a Narcao, Sas Arzolas de Goi a Nughedu Santa Vittoria, il Nuraghe Burghidu ad Ozieri, Via Ponte Romano, 79 a Porto Torres, il Nuraghe Lu Brandali a Santa Teresa di Gallura, Villa Romana di Santa Filitica a Sorso e il Nuraghe Majori a Tempio Pausania.
Sono questi i siti archeologici che saranno interessati dalle campagne di scavo finanziati dalla Regione con 2 milioni di euro.
«In particolare sottolinea Andrea Biancareddula Regione promuove e coordina interventi di restauro dei beni culturali sulla base di metodologie definite d’intesa con gli organi statali competenti, con le università e gli istituti di ricerca archeologica e paleontologica nel territorio della Sardegna. Si tratta di azioni di carattere strutturale per il restauro e il recupero del patrimonio, la messa in sicurezza dei siti e lo scavo archeologico. Più in generale della creazione di spazi idonei anche all’erogazione di servizi finalizzati alla fruizione del patrimonio al pubblico.»
Antonio Caria

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«Stadio chiuso, lucchetti cambiati. Giocatori e allenatori fuori dallo Zoboli. Così, dall’oggi al domani, l’amministrazione sfratta la squadra della città dalla sua casa. C’era davvero tutta questa necessità? C’era l’urgenza, in un periodo come questo, di mettere in atto uno sfratto ad una delle poche realtà sportive cittadine che riesce ad andare avanti nonostante il Covid?»

A sollevare questi interrogativi è Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia, oggi consigliere di minoranza del Partito democratico.

«La vera domanda è chiedersi a cosa serve questa amministrazione. L’assessore dello Sport in persona, meno di 10 giorni fa, ha dichiarato di non essere in grado di reperire fondi per migliorare le strutture cittadine; non sono in grado di realizzare un progetto esecutivo da poi attuare; oggi abbiamo la riconferma che non sono in grado nemmeno di risolvere problemi per cui non serve denaro – aggiunge Giuseppe Casti -, Hanno fallito su tutta la linea e ormai il loro è solo un occupare poltrone finché potranno. Se avessero coscienza politica e amore per la città, si dimetterebbero oggi. Carbonia merita di meglio.»

«Non possiamo far altro che impegnarci, nel caso in cui facessimo parte, nel prossimo futuro, di un’Amministrazione cittadina seria, a eseguire un intervento importante sullo Stadio Carlo Zoboli, con risorse non inferiori ai 500mila euro, al fine di trasformare il prato erboso in sintetico, realizzare una copertura per la tribuna e l’impianto di illuminazione per le partite in notturna conclude Giuseppe Casti -. Sull’esempio di quanto è stato realizzato nel recente passato con la Piscina Comunale (interventi superiori ai 300mila euro), lo Stadio Comunale potrà essere messo a bando per un quindicennio e dato così in totale gestione alla società sportiva.»

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359 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 3.699 i tamponi eseguiti. Salgono a 11.412 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 359 nuovi casi, 166 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 193 da sospetto diagnostico.
Si registrano due vittime (249 in tutto): un uomo di 78 anni residente nella Città Metropolitana di Cagliari e una donna di 79 del Sud Sardegna.
In totale sono stati eseguiti 286.076 tamponi. Sono invece 392 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+52 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 46. Le persone in isolamento domiciliare sono 7.248. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.440 (+59) pazienti guariti, più altri 37 guariti clinicamente.
Sul territorio, di 11.412 casi positivi complessivamente accertati, 2.310 (+46) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 1.786 (+23) nel Sud Sardegna, 1.031 (+65) a Oristano, 1.437 (+43) a Nuoro, 4.848 (+182) a Sassari.

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La vicenda dello scontro tra Comune di Carbonia e Carbonia Calcio rischia di avere pesanti risvolti politici. Tra calciatori e tecnici del Carbonia che stamane hanno manifestato in piazza Roma, davanti al Municipio, dopo la chiusura dello Stadio decisa dal Comune di Carbonia, con il cambio delle serrature, che di fatto rilancia il contenzioso in atto da alcuni anni su debiti e crediti legati alla gestione dell’impianto sportivo, c’era anche Manolo Cossu, consigliere comunale di maggioranza, ex capogruppo di maggioranza. Manolo Cossu è il consigliere più votato della lista del Movimento 5 Stelle che ha vinto le elezioni del 5 e 19 giugno 2016, dietro Carla Mario, che ogi non fa più parte del gruppo di maggioranza e del Consiglio comunale, in quanto lasciò il Consiglio già in avvio di consiliatura per ricoprire l’incarico di assessore della Pubblica istruzione, successivamente lasciato per dimissioni volontarie, che si è schierato dalla parte della società calcistica. Stamane ha avuto parole durissime per il provvedimento di sfratto dallo stadio Comunale “Carlo Zoboli” messo in atto questa mattina e ha detto chiaramente che il problema va risolto con il ritiro del provvedimento, lasciando intendere che diversamente verrebbero prese decisioni forti, tragiche…

La maggioranza del Movimento 5 Stelle oggi si regge su un solo voto di differenza nei confronti della minoranza, quello del sindaco Paola Massidda, per cui anche una sola defezione porterebbe alla conclusione anticipata della consiliatura, a pochi mesi dalle elezioni in programma nella prossima Primavera…

Giampaolo Cirronis