Fabio Usai (PSd’Az): «Il Sulcis Iglesiente merita rispetto»
In questi mesi abbiamo assistito a svariati momenti di tensione e difficoltà nella (nostra) maggioranza che guida la Regione Sardegna.
Molti, oggettivamente, dettati dalle strumentalizzazioni portate avanti dall’opposizione soprattutto tramite l’ausilio dei media regionali e nazionali.
Altri, al contrario, provocati da una certa macchinosità nell’intervenire su molte questioni dirimenti la vita dei cittadini sardi, soprattutto nell’attuale contesto di emergenza sanitaria.
Altri ancora, purtroppo, causati da miopia e in certi casi l’abitudine, forse ereditata dal passato e consolidata nel tempo, di riproporre anacronistici schemi di politica decisionale sulle dinamiche amministrative, economiche e sociali, nei territori della nostra isola: che, in particolare nel Sulcis Iglesiente, hanno ingenerato in questi due anni, disservizi, ritardi, inadempienze e veri e propri ingessamenti, nell’ordinaria attività di strategici enti deputati a fornire fondamentali servizi ai cittadini e alle imprese.
Dalla provincia del Sud Sardegna, i cui vertici risultano essere ancora quelli precedentemente nominati dalla vecchia amministrazione regionale, passando dall’Igea, dalla Sotacarbo, alla Carbosulcis, fino al Consorzio Industriale e all’Azienda Socio Sanitaria Locale, non si contano i ritardi accumulati nel conseguimento di obiettivi legati alle politiche pubbliche, ai progetti di rilancio, potenziamento e riconversione dei siti produttivi, e all’offerta di adeguati standard nei servizi e (soprattutto in campo sanitario) dei livelli minimi di assistenza agli utenti.
Questo è avvenuto perché la gestione di alcuni degli enti sopracitati è stata lasciata in mano a gruppi dirigenziali espressione della precedente amministrazione regionale e, pertanto, privi di una visione strategica realmente orientata e allineata al nuovo corso politico-istituzionale della Regione Sardegna dopo le elezioni del 2019, nonché al fortissimo segnale di cambiamento emerso dalle urne dal voto popolare.
Mentre negli altri enti, nonostante la chiara volontà degli elettori di modificare radicalmente la geografia politico-elettorale del territorio, si sono continuate a perseguire delle logiche (che si vorrebbero continuare a perseguire anche in questi giorni) appartenenti al passato con la nomina di dirigenti trasversali alle attuali aree politiche di riferimento dell’arco costituzionale sardo, “buoni per ogni stagione” , soprattutto, per garantire il mantenimento del potere fine a se stesso o a specifici gruppi politici ampiamente ridimensionati territorialmente dal voto popolare (nel Sulcis Iglesiente), che nel tempo tutto hanno dimostrato di aver a cuore, meno che il perseguimento del bene comune.
Logiche di fronte alle quali, è impossibile continuare a stare in silenzio. E rispetto alle quali i cittadini-elettori del nostro territorio si sono chiaramente espressi alle precedenti elezioni regionali con un voto schiacciante per il cambiamento.
Nondimeno il Sulcis Iglesiente è, in questa particolare fase storica, un territorio che soffre innumerevoli diseconomie, ma allo stesso tempo è anche un’area della Sardegna che ha espresso nel tempo importanti classi dirigenti e notevoli personalità capaci di ricoprire qualsiasi ruolo.
Una ricchezza nel capitale umano che persino oggi, in epoca di crisi economica e spopolamento, permane e rappresenta uno dei punti di forza di maggior valore.
Appare, perciò, quantomeno paradossale che nella scelta dei gruppi dirigenti che potrebbero e dovrebbero guidare le dinamiche politiche, economiche e sociali territoriali, si debba continuare a rivolgersi a esponenti esterni, buoni per ogni stagione e confacenti a becere logiche di trasversalismo politico, invece che alle tante energie positive del Sulcis Iglesiente rispondenti a logiche di competenza, autorevolezza e, soprattutto, di effettiva corrispondenza con la volontà della maggioranza degli elettori-cittadini del territorio.
Come esponente politico più votato in assoluto nel Sulcis Iglesiente alle scorse regionali, risultato che ha garantito al PSD’Az, partito che mi onoro di rappresentare, uno straordinario (quanto ineguagliato in passato) incremento elettorale in termini numerici e percentuali, ho avuto un mandato specifico dagli elettori che intendo in ogni modo rispettare e far rispettare.
Pertanto, combatterò, in ogni sede e a ogni livello, queste logiche dannose e irrispettose delle prerogative degli abitanti del nostro territorio.
Fabio Usai
Consigliere regionale PSD’Az