25 December, 2024
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Cresce ancora, 538, il numero dei nuovi positivi al Covid-19 identificati in Sardegna, 4.744 i tamponi eseguiti. Salgono a 22.878 i casi dall’inizio dell’emergenza. Dei 538 nuovi casi, 58 sono stati diagnosticati il 1 dicembre nella Città Metropolitana di Cagliari, ma inseriti solo oggi nel monitoraggio in seguito a un riallineamento del dato.

Si registrano 9 decessi (462 in tutto), quattro donne e cinque uomini fra i 52 e 95 anni. Le vittime: 4 residenti nella provincia del Sud Sardegna, 2 nella provincia di Sassari, 2 nella Città Metropolitana di Cagliari e una nella provincia di Oristano.

In totale sono stati eseguiti 384.979 tamponi. Sono 593 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+16 rispetto al dato di ieri), 66 (invariato) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.561. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 8.111 (+182) pazienti guariti, più altri 85 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 22.878 casi positivi complessivamente accertati, 4.779 (+151) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.639 (+79) nel Sud Sardegna, 1.835 (+26) a Oristano, 4.240 (+112) a Nuoro, 8.385 (+170) a Sassari.

La giornalista Mariella Cossu, membro del Collegio nazionale dei garanti dell’Ucsi, è tornata alla casa del Padre. E’ deceduta ieri mercoledì 2 dicembre ad Iglesias dove si trovava ricoverata da tempo presso la Rsa “Rosa del Marganai” per la grave malattia che l’affliggeva. Mariella Cossu era nata a Sant’Antioco, da una famiglia composta dai genitori e cinque fratelli di cui Mariella era la primogenita; e nella sua Sant’Antioco, dove vivono ancora una sorella e due fratelli, sarebbe voluta ritornare per trascorrere serenamente la vecchiaia. Mariella Cossu aveva 78 anni e dagli anni ’80 era iscritta all’associazione giornalisti cattolici che sentiva un pò la sua seconda famiglia. Dal 2009 al 2016 è stata Tesoriera Nazionale dell’Ucsi affiancando il presidente Andrea Melodia. Ma è stata anche segreteria di Ucsi Sardegna con la presidenza di Mario Girau. Laureata in lettere, sposata, era vedova da diversi anni e da quando aveva iniziato a lavorare aveva lasciato Sant’Antioco e risiedeva a Cagliari. Mariella Cossu ha lavorato per 37 anni presso l’ERSAT, l’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo in Sardegna, prima nella segreteria del Consiglio di Amministrazione e poi all’ufficio stampa che ha diretto per 15 anni. Era una giornalista specializzata nel comparto agricolo, agroalimentare ed ambiente. Per tanti anni ha collaborato con diverse riviste del settore, soprattutto per «L’Informatore Agrario», «Vita in Campagna» e «Origini – Edizioni L’Informatore Agrario». Mariella Cossu è stata anche presidente di Arga Sardegna nonché vice presidente dell’Unaga, l’Unione Nazionale Associazione Giornalisti di Agricoltura). Per 12 anni, poi, è stata componente del Consiglio direttivo dell’Assostampa Sarda di cui è stata anche Tesoriera. Nel giugno 2009, venne insignita, insieme ad  altri due giornalisti, del premio giornalistico “Sentinelle del creato”, la cui premiazione si svolse nella sala Maggiore del comune di Pistoia. I funerali si sono svolti il 2 dicembre nella Basilica di Sant’Antioco Martire, da dove la salma è stata  accompagnata in cimitero secondo le prescrizioni anti-Covid. Tito Siddi

«Nomina dei nuovi vertici, prevista durante la giunta odierna, la proposta di modifica dell’assetto societario, il ruolo nel sistema regionale di ricerca e la partecipazione a nuove sfide progettuali.»
Sono queste le tappe del percorso di rilancio della Sotacarbo illustrato dall’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino, durante l’incontro di questa mattina con i rappresentanti sindacali che hanno manifestato con i lavoratori davanti alla sede dell’assessorato.

«Questa ha aggiunto l’assessoreè la strategia per una eccellenza sarda, già tra mercoledì o giovedì prossimo incontreremo nuovamente i sindacati con il nuovo presidente per portare avanti scelte condivise. Condividiamo la preoccupazione espressa dai rappresentanti dei lavoratori e siamo convinti che l’ambizione sia quella di rilanciare una realtà strategica per il sistema-Sardegna, non solo la salvaguardia, pur importante, di posti di lavoro. Sotacarbo non solo è strategica  per disegnare un nuovo modello di sviluppo per la nostra isola ma è anche una fucina di intelligenze e di idee, capace di valorizzare la professionalità delle nuove generazioni e di offrire ad esse un’opportunità per metterle a frutto. Con questa consapevolezza e con il dialogoha concluso l’assessore della Programmazione sono certo che supereremo le difficoltà e apriremo una nuova fase in cui Sotacarbo emergerà per quello che è già: una risorsa per la nostra isola, apprezzata a livello internazionale.»


A dicembre Ferrero, la multinazionale italiana specializzata nei prodotti dolciari, ha aggiornato gli annunci di lavoro riguardanti l’assunzione di Operai e Impiegati. La ricerca è rivolta a Operai da inserire presso i diversi stabilimenti e Operai Produzione Korvella, i quali dovranno dedicarsi ai clienti e occuparsi del prodotto ottenendo risultati brillanti, movimentare e scaricare le materie prime in entrate sulle linee di produzione, occuparsi di attività di cernitura, sgusciatura, selezione e condizionamento di nocciole e della attività di imballaggio, etc. Essi dovranno avere attenzione per il cliente e per il prodotto, capacità interpersonali e comunicative, attitudine al lavoro in team e cooperazione, flessibilità, precisione e sensibilità verso i temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. Le altre assunzioni riguardano Manutentori Meccanici ed Elettronici, che dovranno occuparsi di diverse tipologie di intervento tra le quali: pompe automatiche, pompe per cioccolato, magazzini automatici, isole robotizzate e macchine confezionatrici complesse oltre a preparare e confezionare i prodotti; Manager delle Infrastrutture, che dovranno garantire la manutenzione e progettare nuove strutture conformi alle normative locali, coordinare la manutenzione nelle strutture, controllare i requisiti legali relativi agli edifici e all’antincendio e garantire la conformità alla sicurezza nelle strutture; Specialisti in Gestione dei Dati, che dovranno contribuire all’intero ciclo di vita dell’applicazione, garantire il costante e continuo aggiornamento delle tecnologie di propria competenza, gestire un team dei principali fornitori di software, eseguire analisi e diagnosticare i problemi, etc.

Per verificare tutte le figure… c

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ferrero_12_20.html .

29 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati a Iglesias, dove
11 persone risultano essersi negativizzate. Il totale delle persone attualmente positive è 111.
«Siamo in costante contatto con le autorità sanitarie, al fine di monitorare la situazione e fornire gli aggiornamentiha spiegato il sindaco Mauro Usai voglio rinnovare l’invito alla prudenza e ad assumere comportamenti responsabili, come utilizzare la mascherina e osservare il distanziamento, prescrizioni fondamentali per tutelare la nostra salute e quella degli altri.»

Nasce nell’Ats-Assl del Sulcis Iglesiente la prima USCA Strutture, un nuovo servizio, il primo sul territorio regionale dedicato esclusivamente alla sorveglianza sanitaria delle strutture per anziani, case protette, RSA.
La situazione di emergenza evidenziata a livello nazionale e regionale
ha reso necessaria una riflessione sulle strategie intraprese per la prevenzione e il controllo dell’epidemia nei luoghi in cui l’esposizione al rischio è maggiore, per la presenza di anziani generalmente più vulnerabili alle infezioni rispetto al resto della popolazione.

Il servizio, composto da un team al quale sono dedicati in maniera esclusiva 4 medici e un infermiere è stato fortemente voluto dal direttore della ASSL Carbonia, dott. Carlo Murru, ed è coordinato dal direttore del distretto di Carbonia, dott. Aldo Atzori, con la collaborazione del Servizio Professioni Sanitarie e di tutte le figure e i servizi coinvolti nella gestione del paziente sul territorio, tiene conto della popolazione, e dei dati epidemiologici attualmente conosciuti.

Le Unità Speciali di continuità assistenziale (U.S.C.A.) sono équipe costituite da Medici ed Infermieri con funzioni principalmente rivolte alla presa in carico del paziente caso sospetto o confermato Covid 19 a domicilio, al fine di potenziare la sorveglianza sanitaria per chi si trova in isolamento domiciliare.

Il Servizio è attivo tutti i giorni, festivi compresi per 6 ore al giorno, ha competenza su tutte le strutture che insistono nei tre distretti della ASSL (Carbonia, Iglesias, Carloforte) ha a disposizione un mezzo di trasporto autonomo aziendale, un ricettario del SSN, farmaci e presidi medici disponibili e necessari all’attività erogata (termometri, saturimetri, etc.), una postazione pc collegata in rete e di un telefono cellulare: il personale ha a disposizione una dotazione autonoma di Dispositivi di Protezione individuale (DPI), secondo quanto disposto dal D.lgs 81/2008 e dalla normativa e indicazioni ministeriali in materia di Covid 19.

«In questo momento la sorveglianza attiva a domicilio o nelle strutture di tipo abitativo è la chiave per poter gestire al meglio i pazienti asintomatici o pauciasintomatici ha detto il dott. Carlo Murru, direttore della ASSL di Carbonia per questo sono molto soddisfatto dell’avvio delle USCA Strutture, una soluzione che consente il monitoraggio delle persone anziane e fragili in  tutta sicurezza senza sovraccaricare il sistema ospedaliero.»

«Monitoreremo questo nuovo servizio nelle prossime settimane per renderlo sempre più efficiente ed efficaceha aggiunto Aldo Atzori, direttore del Distretto di Carbonia insieme alle USCA tradizionali ci
consentirà la sorveglianza ottimale dei pazienti Covid positivi che non
necessitano di cure ospedaliere.»

Nella mattinata di oggi, nell’asse mediano di Cagliari, si è verificato un incidente stradale che ha visto coinvolta una Citroen C2 condotta da una trentenne oristanese che, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del veicolo andando a impattare sul Guard Rail posto alla sua sinistra.

La donna è stata portata in ambulanza al Brotzu in codice giallo.  Sul posto la Polizia Locale per i rilievi di legge.

Antonio Caria

Sono 445 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 3.297 i tamponi eseguiti. Salgono a 22.340 i casi dall’inizio dell’emergenza. Dei 445 nuovi casi, 241 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 204 da sospetto diagnostico.

Si registrano 4 decessi (453 in tutto). Le vittime: due uomini e una donna residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, rispettivamente di 79, 70 e 87 anni, e una donna di 94 anni residente nella provincia del Sud Sardegna.

In totale sono stati eseguiti 379.431 tamponi con un incremento di 3.297 test. Sono 577 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (sei in meno rispetto al dato di ieri), 66 (-2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.240. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 7.929 (+174) pazienti guariti, più altri 75 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 22.340 casi positivi complessivamente accertati, 4.628 (+47) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.560 (+93) nel Sud Sardegna, 1.809 (+26) a Oristano, 4.128 (+95) a Nuoro, 8.215 (+184) a Sassari.

«La Regione valuti l’utilizzo dello screening di massa in tutta la Sardegna al fine di permettere una più rapida ed efficace individuazione dei soggetti positivi al Covid-19 e il rallentamento della diffusione del contagio.»

Lo chiedono, attraverso un’interrogazione, i consiglieri regionali del Partito democratico, primo firmatario Roberto Deriu.
«Per contrastare in maniera concreta il diffondersi del virus – spiega Roberto Deriu – è necessario mettere in campo misure più forti, non tardive e timide come quelle utilizzate finora dalla Sardegna, altrimenti continueremo a rincorrere il problema senza mai avvicinarci alla soluzione. Lo screening in alcuni piccoli comuni non può consegnarci una risposta adeguata. Servono test di massa, estesi a tutta la popolazione della Sardegna, come ha fatto in modo esemplare l’Alto Adige, che a fine novembre ha disposto lo screening di massa sui cittadini mediante i tamponi antigenici, allestendo numerose postazioni e linee di test nel territorio.»

Un’attività utile soprattutto per il suo valore scientifico, in quanto con un grande numero di partecipanti allo screening è stato stimato l’abbassamento della diffusione del contagio e la rilevazione più rapida dei soggetti positivi asintomatici, da mettere subito in quarantena.
«La Sardegna, invece, continua ad essere in ritardo anche sotto questo aspetto. Per questo motivo – conclude Roberto Deriu – chiediamo al presidente Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu se ritengano opportuno utilizzare lo screening di massa in tutta la Sardegna, al fine di arrestare la diffusione del contagio sull’intero territorio regionale e tutelare al meglio la salute della popolazione.»