17 July, 2024
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10 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati a Carbonia, l’annuncio arriva dal sindaco Paola Massidda.

«L’ATS mi ha comunicato la presenza di 10 nuovi casi di positività nella nostra città rispetto al precedente aggiornamento di cui vi ho informato lo scorso 11 dicembre. A ciò si aggiungono le gravi notizie relative il reparto di Medicina dell’Ospedale Sirai, chiuso per la presenza di 20 positivi tra operatori sanitari e pazienti. Ne approfitto per ricordare che, a seguito dell’Accordo integrativo regionale approvato il 27 novembre 2020, è stato disposto il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta esclusivamente per l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi e limitatamente al periodo influenzale. Il Tampone Antigenico Rapido ricerca nel muco nasale o nella parte profonda della bocca (faringe) la presenza di proteine virali del virus SARS-CoV-2 (antigeni) e rivela se è in corso l’infezione da Covid-19 al momento dell’esame. A differenza del Tampone Nasofaringeo molecolare, che ricerca l’RNA virale e che necessita di maggior tempo per essere processato, il suo risultato è veloce. Per l’esecuzione dei tamponi, i medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta potranno usufruire di strutture messe a disposizione dai Comuni e/o dall’Azienda del Servizio sanitario regionale. Per quanto concerne Carbonia, i tamponi rapidi verranno effettuati attraverso la modalità di erogazione nota come drive through e/o walking through anche nel Distretto Ex Inam di piazza Matteotti. I tamponi verranno eseguiti tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, con disponibilità di 5 giorni settimanali. Ricordo che il test è gratuito e riservato alle persone che il proprio medico di famiglia o pediatra riterrà necessario sottoporre a controllo al fine di garantire un opportuno tracciamento dei contatti e l’identificazione di soggetti asintomatici positivi al Covid-19.»

Sono 184 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.987 i tamponi eseguiti. Salgono a 28.867 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano 12 decessi (681 in tutto). Le vittime: cinque residenti della provincia di Nuoro, tre della provincia di Sassari, due della Città Metropolitana di Cagliari e due rispettivamente delle province del Sud Sardegna e Oristano.

In totale sono stati eseguiti 454.446 tamponi. Sono 526 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (sedici in meno rispetto al dato di ieri), 48 (invariato) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.305. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 12.019 (+224) pazienti guariti, più altri 288 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 28.867 casi positivi complessivamente accertati, 6.407 (+28) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.605 (+33) nel Sud Sardegna, 2.259 (+23) a Oristano, 5.792 (+48) a Nuoro, 9.804 (+52) a Sassari.

Il sostituto direttore medico del Presidio Ospedaliero Unico Carbonia – Iglesias, ASSL Carbonia, dottor Luca Giovanni Marini, ha disposto la chiusura ai visitatori ed al ricovero di pazienti Covid negativi del reparto di Medicina dell’Ospedale Sirai di Carbonia, dopo le «segnalazioni inerenti pazienti e personale sanitario, risultati Covid-19 positivi, provenienti dai primari e dirigenti medici». Sono risultati positivi 1 medico, 7 infermieri e 20 pazienti, la quasi totalità degli attualmente ricoverati nel reparto. I pazienti Covid negativi «qualora compatibili per tipologia di ricovero e patologie con il reparto di Medicina, andranno ricoverati presso l’Ospedale CTO di Iglesias o in altri Ospedali». Il dottor Marini, inoltre, ha disposto che «in riguardo ai reparti di Endoscopia digestiva degli Ospedali Sirai e CTO, del Presidio Ospedaliero Unico Carbonia – Iglesias, temporaneamente vengono sospese le attività sanitarie, sino ad avvenuta sanificazione degli ambienti e dichiarazione da parte del primario del ripristino delle attività».

La comunicazione inviata ai dirigenti medici segnala, inoltre, la procedura da seguire in relazione alla cronica carenza di personale sanitario e alla prevenzione, valutazione ed esposizione al rischio lavorativo e per la sicurezza ambientale, del personale in forza al Presidio Ospedaliero Unico Carbonia – Iglesias.

I tamponi cui è stato sottoposto tutto il personale sanitario, potrebbe portare, già nelle prossime ore, all’accertamento di nuovi casi di positività al Covid-19.

La situazione di gravissima emergenza presente nel reparto di Medicina, arriva dopo i problemi emersi nel Pronto Soccorso nei giorni scorsi e già nei primi giorni dello scorso mese di novembre, quando venne parzialmente occupato da pazienti Covid positivi, presenza prolungatasi per diversi giorni, in attesa di trasferimento presso altri presidi. Allora una cinquantina di medici segnalarono l’emergenza all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, al commissario straordinario dell’ATS Massimo Temussi, al direttore sanitario dell’ATS Giorgio Carboni, al direttore della ASSL di Carbonia Carlo Murru, al direttore DAP dell’ATS Sardegna Sergio Pili, al direttore medico del Presidio Ospedaliero Unico Giovanna Gregu.

«La presenza, ormai quotidiana, di pazienti Covid positivi nel nostro Pronto Soccorso rende, di fatto, impossibile la gestione contemporanea dei pazienti con codici più gravi, dei pazienti dell’osservazione breve e di quelli in attesa di referto del tampone molecolare per ricoveroscrissero i medici -. Infatti, tutti questi pazienti permangono in Pronto Soccorso in assenza di spazi adeguati e di personale sufficiente a fornire un’assistenza appropriata che, ormai in gran parte, esula dalle competenze del Pronto Soccorso stesso...

L’assistenza di questi pazienti provoca non solo un’elevata possibilità di contagio, con gravissimo pregiudizio sulla sicurezza e salute degli operatori sanitari e degli assistiti, ma anche un ritardo nella gestione delle emergenze -urgenze che, naturalmente, non può essere accettabile per il personale che si trova coinvolto in prima persona nell’assistenza ai pazienti e, soprattutto, per i pazienti stessi. Le condizioni di lavoro inaccettabili dell’Ospedale Sirai di Carbonia ed in particolare del Pronto Soccorso, porteranno inevitabilmente ad una riduzione della qualità dell’assistenza e al rischio di errori medici che potranno avere ripercussioni sulla salute dei pazienti nonché di tipo medico-legale. L’esigenza di identificare un “Ospedale Covid” dove far confluire i casi sospetti e dove si possano assistere separatamente e con competenza i pazienti affetti da tale patologia, era del tutto evidente fin dall’inizio dell’epidemia e, pertanto, prevista nel Piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera…»

«Non programmare il futuro, limitandosi ad inseguire l’epidemia – scrissero in conclusione i medici – potrebbe non lasciare tempo e condannarci a conseguenze tragiche. In tale ipotesi, non ci assumeremo responsabilità morali e legali delle eventuali conseguenze.»

L’appello dei medici non è stato recepito dai vertici del sistema sanitario regionale e la situazione all’Ospedale Sirai di Carbonia è precipitata, con un reparto, quello di Medicina, quasi interamente contagiato e chiuso ai visitatori e ai ricoveri di pazienti Covid negativi. E del Centro Covid individuato nell’Ospedale Santa Barbara di Iglesias ed inserito nel Piano di emergenza della Regione Sardegna diversi mesi fa, ancora oggi, non c’è traccia…

Giampaolo Cirronis

Domani mattina nuovo sit-in dei lavoratori Sotacarbo davanti alla presidenza della Regione, organizzato dalle segreterie Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil.
«Nonostante le rassicurazioni e gli impegni assunti lo scorso 3 dicembre dall’assessore regionale della Programmazione Giuseppe Fasolino, ancora non ci sono atti concreti che possano delineare il futuro della Sotacarbo scrivono in una nota Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi -. La delibera con cui si nomina il presidente non è ancora cliccabile. Della volontà della Regione in merito al futuro del centro ricerche, ci risulta non abbia notizie neppure l’Enea.»
«Per questo motivo, e davanti a promesse che rimangono tali, davanti a una situazione sempre più preoccupanteconcludono i tre segretari sindacali -, come organizzazioni sindacali e rappresentanza Rsu convocheremo un sit-in davanti alla presidenza della Regione martedì 22 dicembre alle ore 10,00.»

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha annunciato questa sera che l’ATS ha comunicato quattro nuovi casi di positività al Covid-19 e due negativizzazioni. Gli attualmente positivi sono ventidue.

Ignazio Locci ha aggiunto che, in virtù dell’accordo tra i medici di base e l’ATS Sardegna, anche a Sant’Antioco si potranno svolgere i tamponi rapidi nei locali messi a disposizione dal Comune: è in via di programmazione tutta l’attività da parte dei medici di base.

E’ stato messo a dimora oggi, a Fluminimaggiore, “l’erede” del pino secolare nel nascente parco naturale proposto dal sindaco Marco Corrias, per il quale è stata avviata una raccolta di fondi.

La messa dimora del nuovo pino è stata documentata con alcune fotografie pubblicate su Facebook da Marco Corrias che – ha aggiunto«speriamo diventi vecchio e saggio come il Pino Secolare deceduto».

Il pino è stato piantato, in rappresentanza della comunità, da Miriam Farci e Andrea Atzori, alla presenza di una piccola folla di Fluminesi, della progettista Paola Thiella, che sarà anche direttrice del cantiere, e di Rosaria Preite presidente dell’associazione “Rimettiamo Radici”, che presterà la sua opera per la realizzazione del progetto. Poi ciascun presente ha aggiunto di suo un po’ di terra.

«Nel giorno del solstizio d’inverno, in vista del Natale e del nuovo annoha concluso Marco Corrias -, auguriamo che questo piccolo gesto di speranza sia propizio per un futuro di pace e di serenità per il mondo intero. Buon Natale e buone feste a tutti.»

Articolo 1 lancia una nuova proposta politica per la città, che parta dal talento e dalla creatività per la Carbonia di domani.

«Sentiamo la necessità di provare a lanciare un nuovo progetto politico per Carbonia, che si integri all’esperienza del passato per costruire nuove prospettive si legge in una nota delle segreteria . Per uscire da questa situazione difficile in cui si trova la nostra città dobbiamo necessariamente creare nuovi punti di vista sul futuro, per costruire insieme una Carbonia nuova.»
«Martedì 22 dicembre, alle ore 18.00, sulla piattaforma Zoom, abbiamo organizzato per questo un dibattito che coinvolgerà giovani creativi della città e del territorio. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta sui social network. Sarà solo un primo appuntamento, a cui ne seguiranno altri. Dobbiamo offrire una proposta politica nuova, che vada al di là dello sfalcio dell’erba e di coprire buchi nelle strade. Queste sono azioni importanti, per le quali un Comune ha l’obbligo di provvedere, ma occorre qualcosa di più profondo per costruire un futuro in cui le giovani generazioni possano scegliere di restare e chi è partito possa decidere di tornare. Vogliamo provare a costruire questo futuro coinvolgendo il meglio dei talenti che il nostro territorio ha da offrire.
Non costruiremo una narrazione negativa su Carbonia. Non diremo che la nostra città è brutta, sporca, abbandonata. Vogliamo concentrarci sulla proposta. Carbonia è bellissima e grazie alla creatività vogliamo renderla ancora più bella, solidale, che possa offrire opportunità di lavoro.»

Sono 297 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.616 i tamponi eseguiti. Salgono a 28.683 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza.
Si registrano 9 decessi (669 in tutto), cinque uomini e quattro donne tra 73 e 100 anni. Le vittime: 7 residenti della Città Metropolitana di Cagliari e 2 rispettivamente delle province di Oristano e Sud Sardegna.
In totale sono stati eseguiti 451.459 tamponi. Sono 542 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (6 in meno rispetto al dato di ieri), 48 (-2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.369. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 11.795 (+148) pazienti guariti, più altri 260 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 28.683 casi positivi complessivamente accertati, 6.379 (+111) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.572 (+87) nel Sud Sardegna, 2.236 (+3) a Oristano, 5.744 (+36) a Nuoro, 9.752 (+60) a Sassari.

«Le risorse previste dal Recovery fund sono un’occasione che la Sardegna non può perdere. Per questo motivo il Partito democratico sostiene l’iniziativa promossa dal  suo consigliere regionale Cesare Moriconi, primo firmatario della mozione che impegna il presidente della Regione Christian Solinas “ad assumere con urgenza le iniziative utili alla costruzione di un grande progetto di rinascita che parta da una vera consultazione con le parti sociali ed economiche, le Autonomie locali ed i rappresentanti sardi in Parlamento”.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«In un momento difficile e delicato come quello che si sta vivendo non servono fughe in avanti come quella del presidente della Regione ma condivisione e coerenza con linee guida. Per questo motivo riteniamo sia doverosa la convocazione di quelli che sono stati ribattezzati “stati generali della Sardegna” per discutere di indirizzi, criteri, strategie da adottare per l’adozione delle proposte progettuali.»

Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco per martedì 22 dicembre, alle 18,00, in seduta straordinaria prima convocazione, con termine prefissato entro le ore 22.00, presso la Sala Consiliare, con ben 17 punti all’ordine del giorno.

In alternativa alla presenza fisica in aula, i consiglieri potranno
scegliere di partecipare alla seduta in videoconferenza pertanto, al fine di poter testare la procedura, sono stati invitati a darne tempestiva comunicazione all’Ufficio Segreteria.
In ottemperanza alle disposizioni sul contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-­19, la seduta si terrà a porte chiuse e la riunione verrà trasmessa in streaming e in diretta radio.
In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno, entro le ore 22.00, la seduta sarà aggiornata previa convocazione della conferenza dei capigruppo.