2 August, 2024
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Concerti, spettacoli dal vivo e animazione. Prosegue il fitto calendario di appuntamenti di “Pula dimensione estate 2020″. Domani, alle ore 21.00, in Piazza del Popolo ad esibirsi sarà Adele Grandulli, in trio. La sua voce è conosciuta ormai da 15 anni nei palcoscenici isolani e nazionali. A Pula porterà in scena uno spettacolo di musica live emozionante, adatto ad accompagnare queste serate di fine estate.

Adele Grandulli, negli ultimi anni ha collaborato con i resort più rinomati della Sardegna e si è esibita in numerosi concerti come spalla di celebri artisti del calibro di Silvia Mezzanotte dei Matia bazar, Omar Pedrini, Simone Cristicchi, Andrea Pucci, Sonia San, Kevin Leo, Valentina Persia, Pino e gli anticorpi, Pago e Fiordaliso. Riesce sempre a creare un sound distinto e impeccabile, cimentandosi con grande e riscontrato successo dal jazz più raffinato, ai successi pop e soul.

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Cinque goal del Carbonia nell’amichevole di Villamassargia, contro la squadra allenata da Titti Podda, la terza dall’inizio della preparazione, dopo quelle disputate al Comunale “Carlo Zoboli” con Sant’Elena Quartu e Guspini. Sono andati in goal Ador Gjuci, autore di una doppietta, Fabio Mastino, Marco Piredda e Daniele Cannas. La squadra, nonostante i grandi carichi di lavoro imposti dal tecnico Marco Mariotti con il preparatore atletico Diego Mingioni, ha progressi rispetto alle uscite precedenti, fornendo utili indicazioni per il proseguo della preparazione che la porterà all’esordio stagionale, prima in Coppa Italia, il 20 settembre, sette giorni dopo in campionato.

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La squadra di pronto intervento “6A” del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Carbonia, è intervenuta intorno alle 8.20 per un incidente stradale verificatosi sulla strada statale 126 in territorio del comune di San Giovanni Suergiu, dove due autovetture sono rimaste coinvolte in un sinistro. Uno dei due conducenti è rimasto chiuso all’interno dell’abitacolo, i vigili del fuoco hanno provveduto con le cesoie ed il divaricatore del gruppo da taglio in dotazione alle attrezzature di soccorso, a liberarlo ed ad affidarlo agli operatori sanitari, inviati dal servizio di emergenza del 118. Fortunatamente è rimasto ferito lievemente.
I vigili del fuoco hanno provveduto anche alla messa in sicurezza dei veicoli e della sede stradale.
Per gli accertamenti i rilievi di legge e la viabilità, sono intervenuti i carabinieri.

Domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si terrà il referendum costituzionale confermativo relativo alla riduzione del numero dei parlamentari.
Il quesito stampato sulla scheda sarà il seguente: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?ı
Per la validità del referendum costituzionale confermativo, a differenza che per il referendum abrogativo, non è previsto dalla legge un quorum di validità; non si richiede, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto e l’esito referendario è, comunque, valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.
Al fine di nominare gli scrutatori che opereranno nei seggi presenti sul territorio comunale, lunedì 31 agosto si è riunita la Commissione Elettorale Comunale.

“Questa mattina ho ricevuto dall’Ats la notizia di due nuovi casi positivi. Si tratta di due persone di Iglesias che erano nell’elenco dei 18 contatti diretti del nostro concittadino riscontrato positivo venerdì scorso.”

Lo ha annunciato con un post pubblicato su Facebook il sindaco di Iglesias, Mauro Usai.

“In queste ore stiamo ricostruendo l’elenco dei contatti diretti e gli spostamenti delle ultime due settimane dei due nuovi casi – ha aggiunto Mauro Usai -, intimando il rispetto della quarantena e sottoponendo a tampone tutte le persone in elenco. Tutte le altre persone sottoposte a tampone, hanno dato fortunatamente esito negativo.”

Mauro Usai ha infine rinnovato l’invito all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento sociale, oltre che ad una corretta informazione. “Comunicheremo in seguito il numero di persone che verranno sottoposte a tampone e ad isolamento fiduciario. Complessivamente salgono a 4 i casi positivi dell’ultimo mese.”

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«E’ giusto tornare alla verità dei fatti, e difendere la Sardegna da tante falsità che sono state pubblicate, e che hanno indicato la nostra Isola come focolaio nazionale del virus.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo nell’Aula del Consiglio regionale, nel corso del dibattito sulla mozione presentata dalla maggioranza, primo firmatario il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, che impegna la Giunta ad intraprendere qualunque strada, comprese le vie giudiziarie, per tutelare l’immagine della Sardegna.
«La nostra Isola – ha detto il presidente Christian Solinas -, si è difesa dalla pandemia con grande sacrificio di tutti i cittadini, e tra questi gli operatori del settore turistico, che in tanti anni di lavoro hanno contribuito a costruire un’invidiabile immagine della Sardegna nel mondo. Proprio nel momento in cui le nostre aziende turistiche, iniziavano a raccogliere i frutti di tanta serietà e di tanti sacrifici, e a vedere la fine del tunnel con numeri confortanti pur in presenza di una forte crisi, hanno dovuto subire il grave danno di una campagna mediatica studiata a tavolino per tentate di costruire l’immagine di una Sardegna epicentro della diffusione del virus. Questo non è accettabile, soprattutto perché i numeri ci dicono che la realtà è ben diversa. Nessuna volontà, da parte nostra, di limitare il diritto di cronaca, che è sacrosanto, ma non posso non osservare, che davanti a tante testate giornalistiche che con onore e rigore cercano e raccontano la verità, poche altre hanno rappresentato falsamente la realtà.»
«Il ministero della Salute ha accertato che la sieroprevalenza in Sardegna aveva un indice di 0,3 fino a luglio, il più basso in Italia. Ciò significaha sottolineato il presidente Christian Solinas -, che il virus non c’era, ed è stato portato qui. Se io utilizzassi la stessa scorrettezza di coloro che attaccano la Sardegna, dovrei esibire i conti di quanti turisti positivi sono arrivati dalle varie regioni italiane.  Non ci interessa questo tipo di guerra. Occorre semmai capire perché qualcuno è riuscito ad arrivare senza essere riscontrato come positivo. Abbiamo molti casi di “rei confessi” che davanti a taccuini e telecamere dei giornalisti hanno attestato di avere assunto forti dosi di paracetamolo per bloccare la febbre prima del viaggio. Comportamenti incoscienti che hanno avuto conseguenze. E’ ingiusto e assurdo, attribuire responsabilità alla Sardegna, il cui sistema sanitario ha fronteggiato egregiamente le situazioni di difficoltà. I controlli negli scali sono competenza dello Stato. Non accusiamo nessuno – ha concluso il presidente Christian Solinas -, ma intendiamo difenderci dalle falsità, e da quella pandemia economica che potrebbero generare, e che colpirebbe la Sardegna in modo gravissimo.»

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La defezione del sassofonista svedese Mats Gustafsson ha costretto gli organizzatori del 35° Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” a modificare il programma della terza serata. L’associazione culturale Punta Giara ed il direttore artistico Basilio Sulis hanno elaborato una modifica per la serata di oggi che avrà comunque grandissimi protagonisti. Aprirà Giancarlo Schiaffini, con il suo “Pinocchio Parade”, come già da calendario, mentre il secondo set vedrà salire sul palco il duo formato dal pianista Alexander Hawkins e dal batterista Hamid Drake per un esclusivo progetto elaborato per il Festival. I due musicisti sono stati protagonisti già ieri sera di due concerti straordinari: il primo in un “solo”, il secondo in trio con il sulcitano Alberto Balia ed il siciliano Alfio Antico.

     

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«Nonostante si sia lavorato per una sintesi che unisse tutte le anime del consiglio regionale, la minoranza ha scelto di non votare l’ordine del giorno che da mandato alla giunta regionale e al presidente di tutelare l’immagine della Sardegna, a seguito della pesante campagna diffamatoria posta in essere contro la nostra regione, e per ristabilire un clima di serenità basato su una comunicazione veritiera. I sardi ora avranno una visione più chiara di quali sono le priorità dei consiglieri regionali di Centrosinistra e dei 5S. Oggi era necessario, attraverso un atto del Consiglio regionale condiviso da tutti, condannare senza se e senza ma la campagna mediatica orchestrata contro la Sardegna. Questa condivisione è mancata perché la minoranza ha preferito porsi nella posizione di fare l’avvocato difensore dell’indifendibile governo nazionale, eseguendo gli ordini di scuderia e confermando in qualche modo una matrice politica degli attacchi alla Sardegna.»

Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Michele Ennas dopo l’approvazione dell’ordine del giorno.

«Oltre a tutelare in tutti i modi l’immagine della Sardegna, ritengo sia necessaria una grande campagna di comunicazione per contrastare la diffusione di informazioni non veritiere che stanno causando un pesante danno all’economia dell’isola – ha concluso Michele Ennas -. Una fortissima azione con il coinvolgimento delle personalità sarde del mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura per ribaltare il messaggio e far sapere a tutti che la Sardegna è sana e vuole accogliere ogni visitatore che voglia godere delle nostre meraviglie.»

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Sono 73 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna. Salgono a 2.316 i casi dall’inizio dell’emergenza. 65 dei 73 nuovi casi, sono maturati da attività di screening e 8 da sospetto diagnostico. Oggi si registra una nuova vittima, un paziente di 77 anni, con gravi patologie pregresse, ricoverato a Sassari, in terapia subintensiva. I decessi salgono a 135.

In totale sono stati eseguiti 139.273 tamponi, con un incremento di 1.907 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 32 i pazienti ricoverati in ospedale (+1 rispetto al dato di ieri). Cinque attualmente i pazienti in terapia intensiva (al totale si sottrae un’unità conteggiata erroneamente nella giornata di ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 872. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.268 pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 2.316 casi positivi complessivamente accertati, 418 (+12) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 233 (+1) nel Sud Sardegna, 76 (+9) a Oristano, 165 (+5) a Nuoro, 1.424 (+46) a Sassari

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Il ricco programma degli eventi del 250° anniversario della fondazione del comune di Calasetta è stato presentato questa mattina a Cagliari, negli spazi dell’Exma. Sono intervenuti Claudia Mura, sindaca di Calasetta; Igor Lobascio, assessore della Cultura del comune di Calasett; Efisio Carbone, direttore del MACC, il Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta; Stefano Delunas, presidente dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

Millesettecentosessantanove: trentotto famiglie di pescatori di corallo e, poi, di tonni – genti di origini liguri, di Pegli, provenienti dall’isola tunisina di Tabarka, che avevano già fondato Carloforte trent’anni prima – chiedono al re Carlo Emanuele III di Savoia di popolare anche la costa settentrionale dell’isola di Sant’Antioco. Giunge così nella punta estrema di quel lembo di Sardegna sud-occidentale una prima comunità di Tabarchini. Quei coloni si insediarono, formalmente, nel settembre del 1770, duecentocinquant’anni fa, in quel luogo dal nome poetico, Cala di Seta (secondo alcune interpretazioni, dal sardo campidanese Cala de Seda, ovvero Cal’e Seda, perché i fondali dell’arcipelago sulcitano hanno sempre abbondato di una “seta di mare”; naturale, il bisso, ricavato dai filamenti secreti da particolari molluschi, le “nacchere”). E si stabilirono proprio di fronte all’isola di San Pietro e al suo centro abitato, Carloforte. Poi arrivarono coloni piemontesi, da Carignano (preziose le loro tecniche di coltivazione vitivinicola, da cui la produzione del  famoso Carignano del Sulcis), infine, giunsero altri coloni, dalla Sicilia. Gli originari tratti tabarchini e liguri sono però sempre rimasti immutati nella cultura e nelle tradizioni locali, compresa la lingua tabarchina, l’idioma ligure parlato a Calasetta e a Carloforte, ed il simbolo del paese, l’imponente torre costiera sabauda che lo domina.
E il comune di Calasetta ha voluto celebrare con tutti gli onori, con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorati alla Cultura e al Turismo), il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e con l’organizzazione dell’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, il 250° anniversario della fondazione del paese tabarchino, con un programma denso e ricco di eventi, nel totale rispetto delle norme anti-Covid. Programma lungo, che è partito lo scorso 6 agosto, fra serate letterarie (con ospiti come Grazia Di Michele, Alessandro Cecchi Paone e Giampiero Mughini per il festival LiberEvento), presentazioni di libri, mostre e passeggiate culturali, curate dalla Fondazione MACC (Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta) e dalla cooperativa Millepiedi, fra i partner delle iniziative, e che troverà il suo culmine in questa prima settimana di settembre, fino al 6, data che segna il 250esimo e in cui si svolgerà la cerimonia commemorativa civile, per poi proseguire con gli appuntamenti legati alla festa del patrono del paese, San Maurizio (fra il 20 e il 26 settembre).
Una curiosità: “Piccola Torino”, così viene definita Calasetta. Perché? Sempre a partire dal 1770 ebbe inizio la sua costruzione per opera di Pietro Belly, ingegnere militare piemontese, che dà oggi il nome alla piazza principale del paese e che progettò un borgo concepito a scacchiera, proprio come la prima capitale dell’Italia unita, arrampicato su una collinetta, dove spicca la Torre settecentesca, e che va a declinare in modo estremamente regolare e ordinato fino al porto.

«Duecentocinquant’anni fa un gruppo di uomini e donne si insediava a Calasetta per dare vita al nostro paesericorda Claudia Mura, sindaca del comune tabarchino, che sottolinea -: in questo 2020, segnato da una delle più grandi sfide che come essere umani ci siamo trovati ad affrontare, vogliamo ancorarci, ancora più saldamente, alle nostre radici, stringerci come comunità, per continuare insieme a costruire la nostra storia. Nonostante le limitazioni legate all’emergenza sanitariaconclude Claudia Muraabbiamo voluto con forza che questa importante data per la nostra comunità non passasse sottotono e che i festeggiamenti, nel rispetto della normativa vigente, non venissero rimandati».

Il programma
Eventi legati all’ufficialità del 250° anniversario della fondazione, valorizzazione della cultura tabarchina, del territorio e dei prodotti locali, concerti, convegni, itinerari storico – culturali e
naturalistici, arte e performance artistiche: questo il menù degli appuntamenti che Calasetta continuerà a ospitare nel mese di settembre. In Piazza Belly è stato allestito ed è attivo un info-point, dove è possibile ricevere tutte le informazioni utili sugli eventi in programma ed effettuare le relative prenotazioni (tel. 347 0502072).
Mentre fino al 6 settembre il Museo MACC – che accoglie fino al 20 ottobre la mostra COSMOMED, tracce di cosmopolitismo intorno al Mediterraneo, migrazioni, memorie, attualità – ospiterà ogni giorno, alle 11.00 e alle 17.00, Dalle radici al contemporaneo, laboratori didattici per bambini curati dalla Fondazione del Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta, la serata di giovedì 3 prevede nel Piazzale della Torre Sabauda, alle 19.00, un concerto del QUARTETTO D’ARCHI CASTELLO, guidato dal violinista Alessio De Vita, che proporrà un repertorio cameristico con musiche della fine del ‘700.
L’ensemble nasce nel 1999 ed è composto da musicisti che si sono formati nelle più prestigiose accademie internazionali, fra cui la F. Liszt Academy of Music di Budapest e l’Orchestra Giovanile Italiana, e che hanno collaborato con alcune fra le più importanti istituzioni concertistiche nazionali e internazionali, come l’Orchestra Filarmonica del Mediterraneo e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari. Il quartetto, che vanta anche numerose incisioni discografiche, si esibisce nei più importanti teatri isolani e della Penisola, con un repertorio che spazia dalla musica classica alla musica “leggera”.
Venerdì 4, nell’Aula consiliare del Comune si svolgerà, dalle 18.30, il convegno Lentiggia naigra de Cadesedda – La lenticchia nera di Calasetta. Una biodiversità agricola identitaria, organizzato dal comune di Calasetta in collaborazione con l’Agenzia Laore Sardegna (Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura) e la Comunità di tutela biodiversità – Lenticchia nera di Calasetta. Ai saluti della Sindaca Claudia Mura, di Igor Lobascio, assessore comunale della Cultura, ed Ambra Cincotti, consigliera comunale referente del progetto di valorizzazione della lenticchia nera, seguirà la presentazione di un breve filmato con testimonianze storiche sulla lentiggia naigra de cadesedda, curato dalla Comunità di tutela. Per parlare degli aspetti storici, culturali ed identitari, del progetto e dei percorsi di valorizzazione della biodiversità vegetale della lenticchia nera calasettana interverranno Silvana Pusceddu (Comunità di tutela), Luca Mameli (Agenzia Agris Sardegna), Francesco Sanna (Agenzia Laore Sardegna). In chiusura uno chef locale presenterà le potenzialità gastronomiche della lenticchia nera e la Comunità per la sua tutela consegnerà ufficialmente la documentazione storica (relazioni, interviste, filmati e foto) al Museo della Cultura Tabarchina “Ràixe”, che in calasettano significa “radice”, per l’appunto.
E proprio dall’Archivio Multimediale della Cultura Tabarchina “Ràixe”, in via Umberto 61, partirà alle 19.00 una Passeggiata naturalistica, condotta dalla guida specializzata Annalisa Mura, di Aguadora Experience, che rientra negli itinerari culturali con visite guidate curati dalla cooperativa Millepiedi. L’ex Tonnara e la scogliera del Nido dei Passeri, le mete (per le prenotazioni: 328 8836251; raixe@coopmillepiedi.it).
La prima edizione del Babel Music Fest si aprirà, alle 22.00, in Piazza Principato di Monaco (nella passeggiata del Porto) con il concerto dei CORDAS ET CANNAS.

Band capitanata da Francesco Pilu, voce storica del gruppo e polistrumentista (armonica, launeddas, organetto), che l’ha fondata a Olbia nel 1978, i Cordas et Cannas fin dalle origini incidono ed eseguono musica tradizionale e composizioni proprie in limba, rivalutando il repertorio dei poetas e cantadores, una rielaborazione musicale contaminata da elementi rock e jazz, che li ha avvicinati anche alle nuove generazioni. Band flessibile, quella dei Cordas, nel trattare, in tempi non sospetti, la musica sarda in forma aperta verso altre culture, che ha ottenuto così risultati affascinanti e individuato interessanti possibilità di confronto sul piano internazionale.
Il gruppo ha suonato dal vivo in tutta la Sardegna, nella Penisola e all'estero (Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Australia), ha partecipato al festival Womad di Peter Gabriel, collaborato con artisti come Paolo Fresu, Antonello Salis, Gavino Murgia, Marino De Rosas e Andrea Parodi. Del 2018 l’album più recente, “Terra Muda”.
Ad aprire gli appuntamenti di sabato 5 sarà ancora una Passeggiata nel centro storico, condotta da Annalisa Mura, a cura della cooperativa Millepiedi, con partenza sempre dall’Archivio Multimediale “Ràixe” alle 19.00 (con prenotazione). Alle 21.00, il Piazzale della Torre accoglierà alle 21.00 il Concerto d’;estate della storica “Banda Musicale G. Puccini”; di Calasetta.
E alle 22.00, per il Babel Music Fest, nel palco deputato di Piazza Principato di Monaco l’interessante concerto dei gruppi SABER SYSTÈME e GAI SABER.
I SABER SYSTÈME, “sistema sapere”, nascono nel 2014. Piemontesi, del Cuneese, hanno sviluppato una proposta musicale “glocal”, che si riferisce strettamente alla musica, alla cultura e alle lingue del proprio territorio transfrontaliero e che, nello stesso tempo, mescola world music e pop elettronico di oggi, sempre presenti nelle loro performance. L’occitano e l’italiano sono le lingue che utilizzano, ma anche le vicine francese e spagnolo, con qualche accenno al “dioula” dell’Africa occidentale, lingua madre della cantante Fatima. I Saber Système, proprio per la loro musica che mixa conoscenza delle proprie radici e modernità, hanno ricevuto apprezzamenti importanti a livello internazionale, in particolare da esponenti della scena musicale underground europea. Partecipano ai più importanti festival internazionali di world music e musica etnica.
I GAI SABER nascono invece prima, nel 1992, e la loro ricerca parte dalla musica colta dei trovatori medievali di lingua occitana. Si ispirano quindi al significato profondo della poetica trobadorica, parlano nei loro brani di convivenza e tolleranza e nelle loro linee melodiche si ritrovano i tratti della musica araba, i legami con la musica popolare, i riferimenti alla musica sacra gregoriana. Anche i Gai Saber mescolano sonorità diverse, sospese fra tradizione e modernità, fondendo folk, rock, musica latina ed elettronica. La multimedialità caratterizza spesso i concerti del gruppo, che ha partecipato a molti importanti eventi musicali in Italia e in Europa, in particolare in Francia, e ricevuto importanti riconoscimenti.
Domenica 6 settembre si arriverà al clou delle celebrazioni per il 250° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL COMUNE DI CALASETTA. La mattinata si aprirà alle 9.30 con una cerimonia religiosa nella chiesa di San Maurizio. Alle 10.30, in Piazza Belly avrà inizio la cerimonia commemorativa civile, momento solenne alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Ma la giornata del 6 sarà lunga e densa di eventi. Alle 9.00 si darà il via, dagli impianti sportivi, a “Calasetta In Bike”, ciclopedalata di 30 km (evento gratuito e aperto a tutti), a cura di A.S.D. Sulcis Bike Cross Country. Nel pomeriggio, alle 16, si potrà assistere alla performance/installazione di Gabriella Locci, curata da Casa Falconieri, in collaborazione con il MACC. L’esibizione dell’artista è pensata in due momenti, quello del viaggio e quello della nascita del paese e della comunità di Calasetta. Il primo momento performativo, “E’ rosso sotto e sopra l’acqua”, avrà luogo nella spiaggia di Sottotorre, dove Gabriella Locci aprirà la sua grande opera su carta (4 metri x 7) e la spingerà in mare, facendole compiere un viaggio simbolico nell’acqua.
Il viaggio da Tabarka a quella terra che diventerà Calasetta è rappresentato dalla scelta di una gamma cromatica che si dipana quasi esclusivamente attraverso i rossi e gli aranciati, colori della vita, dell’amore ma anche delle ferite e delle difficoltà, che sicuramente hanno accompagnato un viaggio non semplice.

Dopo il viaggio il racconto della costruzione del paese, simboleggiato dalla performance partecipata “Segni minimi nello spazio del tempo”: gli abitanti di Calasetta coinvolti sposteranno 250 opere, come gli anni dalla fondazione, realizzate da Gabriella Locci sotto forma di piccoli moduli di cemento, dal museo MACC all’Archivio Multimediale Ràixe, rappresentando così la nascita del paese, la sua strutturazione, e la possibilità dell’incontro tra lo sguardo verso il contemporaneo ed il patrimonio di memoria custodito dal Museo della Cultura Tabarchina.
Alle 18.00 il momento ufficiale dell’Annullo di Poste Italiane per Calasetta 250 (in via Marconi) e alle 19.00 la cooperativa Millepiedi organizza un’altra passeggiata nel centro storico, condotta daAnnalisa Mura  (con prenotazione, consueta partenza dalla sede di “Ràixe”, in via Umberto 61).
La giornata del 250esimo si chiuderà con il terzo appuntamento del Babel Music Fest, alle 22.00, in Piazza Principato di Monaco: l’atteso concerto dell’artista di casa Matteo Leone, con la partecipazione di Farees, polistrumentista italo-tuareg di fama internazionale. Matteo Leone, cantautore, chitarrista, batterista più che emergente, dopo un percorso artistico di ricerca nella cultura afroamericana, dove il blues è stato parte essenziale, ha sentito il bisogno di tornare alle sue origini: Calasetta e l’Africa. Il concerto di Leone per Calasetta 250 è diviso in due parti: nella prima verrà eseguito il primo disco del cantante calasettano, “Scattered House Place” (“Località Case Sparse”), in lingua inglese, che racconta di Cussorgia, frazione di Calasetta dove abita, e dei luoghi cari all’artista; nella seconda verrà presentato in anteprima il nuovo disco “Ràixe”, fra afroblues e musica del deserto, interpretato interamente in tabarchino, questa la peculiarità del lavoro, essendo i brani legati alla lingua, alla storia di Calasetta e dei suoi abitanti.
L’ultima fatica discografica di Matteo Leone vede la partecipazione e collaborazione di Farees, che sarà con lui sul palco di Piazza Principato di Monaco, e diverse collaborazioni importanti, con
i gruppi tuareg maliani Terakaft e Tinariwen, pionieri del “desert rock” e del “blues del deserto”, dall’affascinante sound sahariano, e con il cantante e chitarrista statunitense Ben Harper. Il concerto di Calasetta verrà registrato per essere poi pubblicato sulla rete social, per promuovere la musica indipendente, il territorio e la cultura calasettano-tabarchina. Matteo Leone ha suonato in svariati festival in Italia e all’estero, è stato in tournée negli Stati Uniti e in Giappone, ha suonato “in casa” al Narcao Blues, al Sant’Anna Arresi Jazz, al festival Rocce Rosse, ha collaborato con artisti isolani come le Balentes e Joe Perrino.
Domenica 20 settembre, sempre nell’ambito di Calasetta 250, avrà inizio il programma di eventi legati alle celebrazioni in onore del santo patrono del paese, San Maurizio, con un torneo organizzato dal Circolo Bocciofilo proprio a lui intitolato (alle 9.30, in via Strada Vecchia).
Martedì 22, segna la data della Festa di San Maurizio, che avrà il suo momento ufficiale alle 19.00 nella chiesa omonima, dove si svolgerà una solenne funzione religiosa. Alle 18.00, intanto, in Piazza Principato di Monaco, l’appuntamento con 250 sorrisi, con l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro, a cura della Pro Loco di Calasetta.

Venerdì 25, nell’Aula Consiliare del Comune, alle 10.00 si terrà il convegno Calasetta 250 – Percorsi storici e culturali, in collaborazione con l’Università di Sassari ed il Parco Geominerario, mentre sabato 26 settembre il Museo MACC ospiterà, alle 19.00, la Mostra diffusa Overlap, curata dall’associazione Senza Confini di Pelle.
Nel programma di Calasetta 250 rientrano, in realtà, tre progetti promossi dal Comune tabarchino con l’importante sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna: Calasetta: 250 anni di comunità, storia, tradizione e cultura, del quale sono parti integranti le presentazioni di libri, le mostre al Museo MACC, i concerti ede il cartellone del Babel Music Festival, un convegno e tutte le attività collegate alla cerimonia commemorativa del 6 settembre in Piazza Belly; comune di Calasetta: sviluppo della destinazione turistica, di cui fanno parte gli itinerari culturali con le passeggiate naturalistiche e nel centro storico, i laboratori e il convegno sulla lenticchia nera di Calasetta, la ciclopedalata per la promozione del territorio; Volontariato e servizio civico: un percorso di promozione e valorizzazione, che comprende le letture pubbliche in collaborazione con la Biblioteca comunale, i laboratori per bambini sulla storia di Calasetta, i tornei sportivi, la mostra e il convegno sui percorsi della memoria.