1 August, 2024
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Poteva scapparci il morto, oggi a Cala Domestica, se non fosse stato per il tempestivo intervento del bagnino che ha messo in salvo un bagnante.
Il fatto è stato raccontato dalla sindaca di Buggerru, Laura Cappelli, sul suo profilo Facebook: «Oggi a Cala Domestica un bagnante ha rischiato la vita, solo grazie all’intervento di Marco, il bagnino dello stabilimento balneare, si è scongiurato il peggio».
E poi la sua rabbia: «Non lamentatevi quando il bagnino vi riprende per i vostri tuffi nel mare mosso, quel fischio vi sta salvando la vita. E scusatemi se sono poco diplomatica, ma dopo avervi salvato la vita io vi prenderei a calci nel sedere, perché oltre alla vostra, mettete a rischio la vita dei bagnini di salvataggio, che tra l’altro potrebbero evitare di intervenire durante mareggiate di questo tenore.»
Antonio Caria

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Regione Sardegna, ministero della Difesa, Rete di Solidarietà Ad Adiuvandum, associazioni ed altri soggetti promotori, hanno dato vita al progetto che prevede l’effettuazione di screening di massa contro il Coronavirus, presentato oggi a Cagliari, nel corso di un incontro nella sede del Comando Militare Esercito della Sardegna, a cui hanno partecipato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, i rappresentanti delle autorità pubbliche e delle associazioni coinvolte.

Lo screening di massa verrà effettuato con test sierologici, con il coinvolgimento dei soggetti più fragili, come i pazienti affetti da patologie croniche, oncologici, cardiopatici o emotrasfusi, i lavoratori delle categorie più esposte, come gli appartenenti alle forze dell’ordine e, più in generale, chi svolge attività professionale a contatto col pubblico e ha continuato a dare un servizio anche durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria. Un monitoraggio che punti a essere esteso quanto più possibile ad ampie fasce della popolazione.

«Grande sinergia fra le istituzioni. Un progetto a cui lavoriamo da tempo. Prosegue la collaborazione fra sanità civile e militare, rivelatasi già preziosa in Sardegna durante le fasi più delicate della pandemia sul nostro territorio – dichiara l’assessore Mario Nieddu -. Grazie a una raccolta fondi, con il coinvolgimento della società civile, puntiamo a realizzare uno screening di massa con decine di migliaia di test che ci consentiranno di tracciare in modo sempre più preciso la circolazione virale sul nostro territorio. Un’indagine fondamentale per capire come si è diffuso il Covid-19 in Sardegna, verificare in che modo e quali misure anti-contagio hanno funzionato meglio e prepararci a un’eventuale recrudescenza della pandemia con strumenti di contrasto sempre più efficaci.»

E proprio sul fronte della prevenzione l’assessore regionale della Sanità precisa«Anche se sottotraccia il virus circola ancora. I semplici comportamenti individuali, il distanziamento sociale, l’uso della mascherina, all’occorrenza, e l’igiene delle mani, restano strumenti anti-contagio irrinunciabili. Oggi un grande rischio è rappresentato dalla possibile sovrapposizione tra influenza stagionale e Covid. Per questo ci stiamo preparando e la Sardegna è stata la terza Regione in Italia a chiudere la gara per la fornitura dei vaccini antinfluenzali, raddoppiando le scorte rispetto all’anno precedente. Sarà una campagna di prevenzione impegnativa per il nostro sistema sanitario, ma puntiamo ad una copertura importante, consapevoli dei vantaggi che la vaccinazione antinfluenzale comporterà nella battaglia contro il virus».

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Due nuovi casi positivi al Covid-19 sono stati riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna: il primo nella provincia di Sassari, una turista testata perché fra i contatti di una persona precedentemente in Sardegna per soggiorno e risultata positiva una volta rientrata in Svizzera; il secondo nella Città Metropolitana di Cagliari, un cittadino proveniente dalla Bulgaria e già in isolamento fiduciario in conformità con le restrizioni previste per i soggetti in arrivo da quell’area. Sono ora 1.416 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime 134 in tutto.
In totale sono stati eseguiti 107.836 tamponi (420 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 3, nessuno in terapia intensiva, mentre 41 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.235 pazienti guariti (+1 rispetto al dato di ieri), più altri 3 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 1.416 casi positivi complessivamente accertati, 262 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 123 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 83 a Nuoro, 887 (+1) a Sassari.

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Dopo il successo della serata inaugurale con lo scrittore ed archeologo Valerio Massimo Manfredi, domani, martedì 4 agosto, il festival culturale Liberevento prosegue con la giornalista e saggista Ritanna Armeni, che sarà protagonista delle prossime tre tappe della manifestazione.

L’appuntamento è alle 22.00, nell’Antica tonnara di Portoscuso dove, in dialogo con la blogger Manuela Zurru, Ritanna Armeni parlerà del suo ultimo libro, dedicato alle donne, “Mara. Una donna del Novecento”, uscito quest’anno per Ponte alle grazie. La serata proseguirà con un concerto del Quartetto K, formazione che propone, rielaborandolo, il repertorio musicale dall’area mittel-europea, russa e balcanica.

Mercoledì 5 agosto, alle 22.00, invece, la scrittrice presenterà il suo ultimo libro nel Chiostro di San Francesco di Iglesias, dove a dialogare con lei sarà Manuela Zurru. Chiusura di serata nel segno di “Senza rete tutto quello che avreste voluto sapere sul doppiaggio e non avete mai osato chiedere”, pièce di e con Simeone Latini.

Infine, giovedì 6 agosto, alle 20,30, Ritanna Armeni sarà a Carloforte, per un evento organizzato in collaborazione con il festival letterario “L’isola dei libri”.

 

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Nel 2020 ricorrono a Teulada i compleanni di dieci centenari, uno ogni 350 abitanti, su una popolazione di 3450. E’ un record che supera quello del 2012, quando vi furono di sette centenarie, solo donne, due delle quali, Giovanna Putzu e Bardilia Marras, decedute rispettivamente nel 2015 e nel 2018, all’età di 107 e 106 anni compiuti.
La presenza di tanti centenari è nota agli studiosi: nel 2014 l’equipe che individuò la zona Blu dell’Ogliastra (i professori G.M. Pes e M. Poulain), ha compiuto una missione in loco per studiare la documentazione anagrafica e tuttora segue l’evoluzione della longevità nel paese. Teulada, d’altra parte, negli ultimi decenni ha visto il succedersi di circa 40 anziani che hanno superato il secolo di vita, una tendenza che trova conferma nella storia del Comune, con dati in questo senso dai primi del 1700, grazie a questa statistica Teulada si colloca all’apice della classifica della longevità studiata da demografi, genetisti e nutrizionisti.
«Siamo molto lieti di poter dare questa notizia proprio in un anno così difficile per l’Italia, i cui anziani sono stati duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19 dice il sindaco Daniele Serra -. Ci sentiamo ancora più in dovere di rispettare, tutelare e sostenere questo patrimonio di vita e conoscenza, attraverso la rete di solidarietà familiare e l’approccio comunitario che caratterizzano ancora questa parte di Sardegna e che consideriamo un bene prezioso, da consolidare e di cui speriamo di poter rendere partecipi tutti i nostri visitatori.»
Il comune di Teulada ha da tempo avviato un percorso di valorizzazione di tale peculiarità e partecipa attivamente agli studi sul fenomeno della longevità e a convegni di studio, conferenze e proiezioni dedicate alla vita pastorale di ieri e di oggi, che tanta parte ha avuto nella salute delle generazioni teuladine.
«Ci auguriamoconclude il sindaco Daniele Serradi ricevere maggiori attenzioni dalle Istituzioni deputate allo studio della genetica locale e del sistema delle diete alimentari, su cui stiamo facendo approfondimenti. Speriamo che Teulada possa entrare presto a pieno titolo nella mappa delle Zone Blu della longevità, al pari dell’Ogliastra.»
Dati dei centenari del 2020:
Elisetta Urru (1915);
Pietrino Culurgioni e Emanuele Garau (1917);
Ignazia Ledda e Speranza Uccheddu (1919);
Salvatore Angioni, Rosa Virdis, Carmela Marongiu, Purifica Cuccu e Maria Piras (1920).

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Prestigioso riconoscimento per l’EcoMuseo Miniera Rosas, il villaggio minerario tra i monti di Terrubia, a Narcao. La Direzione generale dei Beni culturali dell’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione ha approvato l’inserimento dell’importante sito di archeologia mineraria tra i musei ufficiali della Sardegna.
Un riconoscimento importante, ancor più perché ottenuto a fronte di ben 69 istanze di approvazione avanzate da altrettanti Comuni ed istituzioni presenti nel territorio regionale. Ma alla fine, dopo un iter istruttorio avviato nel 2013, dalla Commissione tecnico scientifica, è arrivato l’atteso riconoscimento per l’EcoMuseo Miniera Rosas di Narcao.
«Questo riconoscimento – ha commentato con soddisfazione Gianfranco Tunis, presidente dell’Associazione miniere Rosas, l’ente che in collaborazione con il comune di Narcao gestisce l’area mineraria – premia anni di impegno per valorizzare un sito che, oltre ad essere un pezzo importantissimo della nostra storia, è anche un tassello fondamentale per il nostro futuro.. Scoperta nel 1832, Rosas divenne una delle miniere di piombo, zinco e ferro tra le più importanti del Sulcis sino al suo declino. Rilevata dal Comune è stata trasformata in un museo e i vecchi alloggi dei minatori riconvertiti in confortevoli case vacanza, oggi fiore all’occhiello del turismo minerario del Sulcis Iglesiente. La soddisfazione è ancora più grande perché il risultato è legato al lavoro, costante e incessante, svolto anche nei momenti più difficiliha aggiunto Ginfranco Tunisanche da tutti coloro, guide, operai e maestranze, che ci lavorano e contribuiscono ad accogliere i visitatori e a renderlo vivo ed accogliente.»
Soddisfazione per l’importante riconoscimento è stata espressa anche da Danilo Serra, sindaco di Narcao. «Un risultato che, grazie a chi ha sempre creduto nell’immenso valore storico e culturale del sito, premia e gratifica tutta la comunità di Narcao. E’ un motivo di orgoglio ha dichiarato Danilo Serra – per l’Amministrazione comunale, la comunità, per il personale che ci lavora e per il presidente che, in prima persona, lo gestisce con dedizione e sacrificio.»

Si sono concluse alle 16.13 le operazioni di spegnimento dell’incendio sviluppatosi stamane nelle campagne di Iglesias, in località “Cuccu Mannu”, dove sono intervenuti 2 elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Pula e Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla stazione di Iglesias coadiuvata dal personale eliportato, due squadre Forestas, una squadra di volontari ed altre forze di polizia.

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La squadra di pronto intervento “5A” del distaccamento vigili del fuoco di Iglesias è intervenuta, attorno alle 11.00 di oggi, per spegnere un incendio che si è sviluppato in un appartamento in via Cremona, a Iglesias.
È stato necessario l’impiego di un autopompaserbatoio per spegnere le fiamme che stavano interessando arredi, biancheria, accessori per la casa e materiali plastici. I vigili hanno anche portato in salvo un cane ed alcuni gatti che al momento si trovavano all’interno dell’edificio. È stata anche messa in sicurezza una bombola di Gpl.
Non si registrano feriti, mentre sono in corso di accertamento le cause per stabilire l’origine del rogo.
Antonio Caria

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Altri 4 casi positivi al Covid-19 sono stati riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2 nella provincia del Sud Sardegna e 2 nella provincia di Sassari. Salgono a 1.414 i casi dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 134.
In totale sono stati eseguiti 107.416 tamponi (377 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono 3, nessuno in terapia intensiva, 40 le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.234 pazienti guariti, più altri 3 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 1.414 casi positivi complessivamente accertati, 261 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 123 (+2 rispetto al dato di ieri) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 83 a Nuoro, 886 (+2) a Sassari.