30 July, 2024
Home2020 (Page 178)

[bing_translator]

Da sempre, Iglesias aiuta concretamente i più bisognosi, che forse sarebbe meglio definire “i più sfortunati”, perché, l’inabilità al lavoro, l’inabilità psico/fisica  l’indigenza, l’anzianità non autosufficiente, sono determinate anche da circostanze sfortunate. Tale concetto, rappresenta l’asse portante di una società inclusiva, solidale ed equa, che non abbandona nessuno, pertanto, apprendiamo con preoccupazione e dispiacere, l’eventuale chiusura di Casa Serena, unica struttura pubblica socio-assistenziale ad Iglesias e forse in Sardegna che ospita una sessantina di bisognosi, di cui, il 75% è in condizioni di non autosufficienza, con necessità di cure e assistenza continua, di giorno e di notte. Hanno bisogno di amore, di conforto, di cure, di carezze, di pazienza, di indulgenza per i loro comportamenti talvolta esagerati ma generati dalla loro sofferenza. Il loro futuro è ricorrente; da quando arrivano, Casa Serena diventa la loro casa, gli operatori sono la loro famiglia, escono solo per ricoveri ospedalieri, da cui, se fortunati, rientrano per proseguire il soggiorno fino alla fine dei loro giorni. Vivono nel ricordo (chi ce l’ha) dei loro cari e nell’attesa delle loro visite e dei loro abbracci. A Casa Serena festeggiano i compleanni, guardano la tv, mangiano, dormono, ma soprattutto, ricevono ciò di cui hanno bisogno; un sorriso d’amore. La gente come noi non resisterebbe a lungo, scapperebbe il giorno dopo, invece, loro, più passa il tempo e più si sentono a casa. Si affezionano ad un operatore piuttosto che ad un altro, alcuni per empatia, altri perché è scambiato per la figlia che forse non ha mai avuto.

Il loro passatempo preferito è guardare la tv, qualcuno ce l’ha in camera, qualcuno, pur avendola, ha dimenticato cosa sia, ma tutti ricordano e vogliono  amore, e quando lo ricevono, i loro occhi si illuminano, il viso si rilassa e tutti, proprio tutti, gravi e meno gravi, offrono tenerezza che rallegra il cuore più di ogni bene materiale, e chi non è avvezzo a queste situazioni rischia la lacrima. Non si può destabilizzare questi nostri concittadini chiudendo Casa Serena e rinunciare a un servizio socio/assistenziale di questa portata.

Detto questo, siamo con il nostro Sindaco e con chi, avendo a cuore la sorte dei ricoverati e dei lavoratori di Casa Serena, si impegneranno fattivamente per evitare disoccupazione ed effetti devastanti che la destabilizzazione di questi non autosufficienti produrrà. La soluzione definitiva non può che essere l’immediata apertura della struttura Margherita di Savoia, per cui sono stati impegnati 2.200.000 € di soldi pubblici per la ristrutturazione iniziata nel 2006. Avvicendare il M.D.S. a Casa Serena, consentirebbe un risparmio significativo, sarebbe un alloggio adeguato alle esigenze degli ospiti, eviterebbe disoccupazione e si confermerebbe parte della buona storia del nostro territorio a favore dei più bisognosi, infatti, il M.D.S. fu costruita nel 1881 come Istituto pubblico per Assistenza e Beneficienza di inabili al lavoro, sopravvisse anche grazie ai contributi di cittadini sensibili verso i più bisognosi, avallando la finalità nobilissima dell’istituto, che nel 1966 fu convertita a Casa di Riposo per Anziani e nel 1977 fu affidata al comune di Iglesias. 

Segreteria SPI CGIL Iglesias

[bing_translator]

Il momento che stiamo attraversando non è per niente positivo ed il futuro rimane incerto. La pandemia ha causato tante vittime e ha lasciato una situazione disastrosa sul versante sociale. Inevitabilmente la situazione industriale ne ha risentito e le ripercussioni sono sotto gli occhi di tutti. Per la Sardegna la situazione non è certamente rosea, in particolare nel settore industriale che ci riporta ancora una volta al Polo industriale di Portovesme con l’interminabile vertenza Sider Alloys.
Sull’emergenza industriale, abbiamo interpellato l’assessore regionale Anita Pili.
«La Regione Sardegnadice Anita Pili è l’unica ad aver erogato le risorse e, a questo punto, è opportuno che ognuno si assuma le proprie responsabilità. L’accordo con Enel era pronto alla firma già da qualche settimana, ma ancora non abbiamo avuto notizia della chiusura e, soprattutto, non abbiamo avuto da parte dell’investitore, un quadro chiaro che illustri la tempistica del piano industriale.»
«Abbiamo il diritto di conoscere esattamente tempi e dimensionamento. I lavoratori e la ripresa industrialeconclude Anita Pilisono la nostra priorità e non sono più ammesse inutili lungaggini che aumentino le attese nel nostro territorio. Pretendiamo serietà e concretezza.»
Armando Cusa

[bing_translator]

Il futuro di Casa Serena, a Iglesias, è sempre più buio. Oggi sulla situazione della casa di riposo iglesiente, interviene Bruna Moi, consigliera comunale di minoranza, del Movimento 5 Stelle.

«Purtroppo, il giorno che nessuno avrebbe mai pensato di vedere, è arrivato. I primi 9 lavoratori provenienti dalla struttura Casa Serena sono ufficialmente senza lavoro dice Bruna Moi -. Quello che molti definiscono una situazione improvvisa invece è una morte preannunciata. Una situazione iniziata con l’allora Giunta del Sindaco Carta (centrosinistra), proseguita durante quella
Gariazzo (centrosinistra) ed ultimata con quella Usai (centrosinistra). Il fallimento della politica locale è ormai conclamato, la stessa politica che anziché guardare la Regione Sardegna finanziare anno dopo anno le casse del comune con contributi piovuti dal cielo, avrebbe dovuto fin da subito cercare un rimedio ed una soluzione alternativa.»
«Una situazione nota da tempo aggiunge Bruna Moi -. Questa amministrazione non è altro che il prosieguo della precedente, la stessa di cui l’attuale Sindaco Usai era presidente del Consiglio. Il problema lo conosce fin troppo bene da tempo, ma finché la Regione finanziava e copriva i buchi di bilancio tutto andava bene, la realtà sta nel fatto che nessuno si è mai posto il problema di trovare una soluzione alternativa.
Usai non si finga estraneo al problema e non cerchi scusanti varie in quanto risulta essere complice di quella politica locale da lui stesso sostenuta e che oggi ha completamente fallito, la stessa che con la chiusura della Casa Serena ed il licenziamento dei i lavoratori ha raggiunto il suo punto più basso.»
«Il Margherita di Savoia nel frattempo continua ad essere un cantiere in continua evoluzione, sarà curioso il momento (si spera) della sua apertura, ci sarà ben poco da festeggiare, vent’anni di attesa dovrebbero far vergognare tutti quegli amministratori locali che fino ad oggi hanno fatto credere ai cittadini di lavorare per l’interesse della cittàconclude Bruna Moi -. Il mio pensiero oggi va a quelle famiglie che da questo momento in poi si ritroveranno a casa per colpa di una scellerata politica che tutto ha fatto tranne che cercare soluzioni.»

[bing_translator]

Non si ferma la protesta degli studenti universitari di Cagliari. «Con la “riapertura” del servizio mensa, ancora una volta ci sentiamo presi in giro dall’ERSU – si legge in una nota -.Dal primo luglio, stando a quanto comunicato dal sito ufficiale, il servizio ci verrà infatti erogato in formato da asporto, presso la mensa di via Trentino, l’unica che per il momento riaprirà e verrà usata soltanto come punto di ritiro. Nel menù pubblicato sul sito, è previsto soltanto pane, cibo in scatola e affettato preconfezionato, in violazione alle più basilari regole di sana alimentazione, mentre le cucine delle case – secondo quanto ci è stato finora comunicato – saranno chiuse in conformità dei protocolli proposti dall’ente ad ATS.»

«Sono ancora sconosciuti i tempi e le modalità di rientro nelle Case dello Studente, né ci sono notizie sull’indennizzo richiesto per rimborsare i canoni affitto già detratti e anticipati, mentre i lavoratori delle mense restano a casa senza lavoro e senza stipendio aggiungono gli studenti -. Chiediamo che l’ente ponga fine a questa ennesima farsa! A nome di tutti gli studenti universitari, chiediamo che questo Consiglio d’Amministrazione, a cominciare dal suo Presidente, presenti le proprie dimissioni, ammettendo la propria incapacità a risolvere i nostri problemi e a tutelare i nostri diritti.»

Il comune di Sant’Antioco ha pubblicato l’avviso per la realizzazione del progetto “Street Art e riqualificazione urbana”una delle azioni rientranti nel più ampio “Museo Diffuso”, il cui obiettivo principale è dare una nuova immagine ad angoli del centro città ma anche ad alcune aree periferiche in attuale stato di abbandono e degrado, migliorando il paesaggio e il decoro urbano grazie all’espressione artistico-creativa dei partecipanti: artisti professionisti o emergenti, scuole e associazioni. La direzione artistica è affidata a Giorgio Casu, sardo di San Gavino Monreale, di comprovata fama ed esperienza internazionale, esecutore di murales in Messico e Sardegna ma anche a Miami, New York, Los Angeles, Costa Rica, Serbia, India e Australia.

L’avviso pubblicato dagli Uffici, reperibile nel sito istituzionale www.comune.santantioco.ca.it, è proiettato verso l’affidamento degli spazi ed è finalizzato unicamente alla raccolta di manifestazioni di interesse da parte dei soggetti interessati ad una partecipazione attiva al progetto, all’interno del quale sono previste differenti tipologie di intervento, per le quali verranno predisposti appositi elenchi per l’affidamento degli spazi. Al fine di favorire la cittadinanza attiva, si offre la possibilità ad associazioni, gruppi di cittadini e comitati di quartiere regolarmente costituiti, di presentare proposte legate ad eventi, progetti e iniziative extra. Gli interessati sono invitati a compilare e sottoscrivere l’apposito allegato, corredato dalla relativa documentazione richiesta, indicando le azioni che si intendono realizzare, il bozzetto dell’opera da proporre unitamente ad una proposta delle aree da destinare a tali iniziative, individuate nel Catalogo degli Spazi Disponibili. Tale proposta potrà essere accettata, sostituita o modificata se non ritenuta idonea dalla Commissione. Nel caso in cui il richiedente necessiti di materiale e attrezzatura per la realizzazione dell’opera, dovrà essere corredato da un preventivo di spesa dettagliata che indichi quanto necessario per la realizzazione della stessa (codice colore, quantità, dimensioni).

La concessione dello spazio espositivo rilasciata dalla Commissione è della durata di un anno. L’artista è tenuto a realizzare l’opera entro tre mesi dall’assegnazione dell’area. Le manifestazioni d’interesse dovranno essere inviate e fatte pervenire, entro le 10.00 del 30/07/2020 in formato cartaceo presso l’ufficio protocollo del comune di Sant’Antioco o tramite PEC all’indirizzo protocollo@comune.santantioco.legamail.it .

 

[bing_translator]

Is Molas Resort riapre la stagione estiva e lo fa all’insegna della sicurezza, ma anche di imperdibili promozioni e novità. “Unlimited Golf Summer 2020” prevede una settimana intera di golf illimitato, per un soggiorno con Green Fee incluso nel prestigioso Circolo di Golf Is Molas, considerato tra i migliori tracciati d’Europa.

Inoltre, grazie all’Early Booking che garantisce uno sconto esclusivo valido per prenotazioni effettuate fino al 15 luglio sarà più facile concedersi il lusso di vivere l’experience all’interno di un’opera d’arte, in una delle ville disegnate da Massimiliano e Doriana Fuksas

In quel paradiso di macchia mediterranea che si trova alle pendici del Parco di Gutturu Mannu, la foresta di lecci più antica ed estesa del Mediterraneo, le ville rappresentano dei preziosi gioielli abitativi, minimali e al contempo ipertecnologici, una costellazione di sculture arricchite da servizi di altissima conciergerie.

Is Molas Resort è un complesso residenziale di lusso di cui fanno parte il comfort hotel 4 stelle con il suo apprezzato ristorante Le Ginestre, e il Circolo Golf Is Molas, un campo 27 buche riconosciuto tra i migliori d’Europa.

Il resort, oggetto di un costante upgrade, si appresta a vivere una stagione all’insegna della rinascita, con numerose novità, come la riqualificazione del “comfort” Hotel 4 stelle, posizionato accanto al campo da Golf e dotato di ampia piscina e ristorante.

Nuovissima anche l’esclusiva area lounge “La19”, composta da uno spazio ristorante, pool&cocktail bar e ampi spazi dove ospitare musica live: un originale palcoscenico naturale dove assistere a raffinati concerti sotto le stelle, una location tutta da scoprire, dove deliziarsi delle prelibatezze ideate dallo chef Ivano Congiu, esperto in cucina mediterranea creativa.

[bing_translator]

Carbonia potenzia il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Sale a 30 il numero di contenitori per la raccolta di indumenti usati. Dopo quelli installati nel giugno 2019, nelle scorse giornate sono stati posizionati altri 5 contenitori di abbigliamento e prodotti tessili nelle seguenti vie:

Via Mazzini (angolo di via Roux);
Via Lubiana (presso ASVOC);
Via Bellini;
Via Umbria;
Cortoghiana (presso Circoscrizione).

Il servizio, curato dalla De Vizia, prevede una raccolta con frequenza settimanale. A seconda del loro stato, gli indumenti potranno essere rimessi nel circuito della vendita oppure riciclati per il recupero delle fibre tessili.

Di seguito pubblichiamo l’elenco completo delle vie ove sono presenti i raccoglitori:
n. 2 a Cortoghiana (presso Circoscrizione);
Piazza Santa Barbara a Bacu Abis;
Piazza Olivastro a Barbusi;
Viale Trento (presso SerD);
Via Lubiana (presso bar incrocio con via della Vittoria);
n. 3 in Via Mazzini-angolo via Roux;
Via Nicotera (in prossimità della scuola);
Via San Giorgio;
Piazza 1° Maggio;
Via Logudoro;
n. 2 in piazza Iglesias;
Piazza Santa Rita a Medadeddu;
Via Fertilia;
Piazza Repubblica;
n. 2 in via Santa Caterina (presso parcheggio SuperPan);
Piazza Serbariu;
Piazza San Marco a Is Gannaus.
n. 2 in Via Lubiana (presso ASVOC);
n. 2 in Via Bellini;
n. 2 in Via Umbria;
n. 2 c/o Ecocentro Zona PIP.
Il nuovo servizio comprende la fornitura, la pulizia e la sanificazione dei contenitori, la raccolta e il monitoraggio della piazzola in cui sono allocati i contenitori stessi.

I raccoglitori sono dotati di apposita cartellonistica indicante il regolamento d’uso dell’attrezzatura, l’App di supporto al servizio e il numero verde di riferimento da contattare per ogni ulteriore informazione.

L’Amministrazione comunale invita i cittadini a utilizzare i contenitori in maniera corretta, non depositando nulla all’esterno e raccogliendo gli abiti in buste più piccole che possono essere agevolmente inserite nell’apposito vano.

 

[bing_translator]

L’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, attraverso gli assessorati dell’urbanistica e del Turismo, con l’intento di offrire un servizio più efficiente ed un’immagine più decorosa a Porto Pino, ha concordato con la Cosir, società appaltatrice del servizio di raccolta differenziata, l’anticipo dell’orario di ritiro dei rifiuti.
A partire da lunedì 6 luglio 2020 il ritiro dei rifiuti a Porto Pino verrà effettuato alle ore 6.00, per consentire a turisti e residenti di avere un ambiente più ordinato già dalle prime ore del mattino.

«Affinché ciò sia possibile è necessaria la collaborazione di tutti, turisti, residenti e operatori commerciali, cui è richiesto come da istruzioni sul calendario, di conferire i rifiuti tra le ore 22.00 della sera prima e le 6.00 della mattina del ritiro spiegano gli assessori Adriana Lobina e Claudio Mei -. I rifiuti posizionati oltre le 6.00 della mattina e non ritirati non potranno restare nella pubblica via, ma dovranno essere riportati nelle pertinenze private a cura degli utenti e posizionati nuovamente per conferimento al primo giorno utile come da calendario.»
In alternativa, tutti i rifiuti differenziati, ad eccezione del secco, potranno essere conferiti all’ecocentro comunale sito in località Corti Abruxada zona PIP (strada provinciale 73) che nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre sarà aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì unico giorno di chiusura settimanale, dalle 8.30 alle 11.00. Dal 16 settembre si riprenderà con l’orario invernale che prevede una apertura nei giorni di lunedì, mercoledì, sabato dalle 8.00 alle 12.00. Eventuali variazioni di orario saranno pubblicati sul sito del comune.
I calendari, al momento in consegna porta a porta, sono inoltre disponibili presso l’ecocentro o in formato PDF sul sito del Comune.

[bing_translator]

Il direttore regionale dei vigili del fuoco della Sardegna, ing. Antonio Angelo Porcu, va in pensione, dopo una lunga esperienza professionale che lo ha visto ricoprire numerosi incarichi sia a livello locale che a livello nazionale.
Ha iniziato la sua carriera come funzionario del Comando dei vigili del fuoco di Cagliari, poi della Direzione Regionale Sardegna, occupandosi degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante. Nominato dirigente, diventa Comandante provinciale di Cagliari e, successivamente, Comandante di Caserta, Nuoro e Sassari.
Ha svolto anche vari incarichi a livello centrale, come Dirigente dell’Ufficio Centrale dei Servizi Informatici, dell’Ufficio Centrale per il Servizio antincendio boschivo, e nel periodo del terremoto dell’Italia Centrale del 2016 ha ricoperto il ruolo di vice direttore Centrale per l’Emergenza a Roma. Nel 2017 gli è stato affidato l’incarico di dirigente dell’Ufficio del Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Nominato dirigente generale, nell’agosto 2018 diventa direttore regionale dell’Abruzzo. Torna nella sua terra a novembre 2019, come direttore regionale, concludendo una brillante carriera durante la quale ha saputo dare un importante contributo nell’ambito del processo innovativo che ha interessato il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e il suo ruolo all’interno del sistema della Protezione civile nazionale.

 

[bing_translator]

«La Regione è impegnata attivamente nel raggiungere l’obiettivo della proroga di sei mesi della cassa integrazione ai lavoratori del Porto Canale. L’incontro odierno è stato positivo e tutti i partecipanti hanno dato il proprio contributo per dare delle prospettive concrete a un risultato che riteniamo importantissimo. Dal ministero dello Sviluppo economico abbiamo riscontrato la volontà di utilizzare il Fondo salva imprese e la cassa integrazione speciale ai sensi del decreto Genova e riteniamo si stia andando nella direzione giusta.»
Sono queste le parole pronunciate dall’assessora regionale al Lavoro, Alessandra Zedda, che oggi ha partecipato a un incontro, in videoconferenza, per discutere il futuro dei 200 lavoratori del Porto Canale.
Erano presenti anche Alessandra Todde, sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, i dirigenti del ministero del Lavoro, i rappresentanti del ministro per il Sud, le sigle sindacali, l’Autorità di Sistema e i rappresentanti della Cagliari International Container Terminal, società del gruppo Contship ed ex-concessionaria del Porto Canale.
«La proroga degli ammortizzatori di fatto cristallizza le procedure di licenziamento, pur mantenendone l’efficacia. Le soluzioni proposte ha aggiunto Alessandra Zeddae l’ipotesi di allungare i tempi di liquidazione dovranno trovare la disponibilità della società terminalista, che si è riservata la possibilità di decidere con i propri azionisti. In questa fase, in attesa che si chiudano le procedure delle manifestazioni di interesse per l’individuazione di una nuova gestione, garantire la tutela dei lavoratori è di rilevanza strategica. Continueremo a lavorare nella direzione segnata, con responsabilità e spirito costruttivo – ha concluso Alessandra Zedda -, nella massima collaborazione fra le istituzioni. Crediamo fermamente nelle potenzialità dello scalo che per la Sardegna significano opportunità di sviluppo e lavoro irrinunciabili.»
2 allegati