29 July, 2024
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«Dalla bocciatura del ponte di Sant’Antioco arriva la conferma che migliorare il Piano Sulcis non solo è possibile ma, a questo punto, doveroso. Bisogna riorientare gran parte delle risorse verso iniziative e attività condivise dal territorio, capaci di incidere realmente nell’economia del sud-ovest dell’isola e non più calate dall’alto e senza alcuna efficacia.»
Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras, che «contro la realizzazione della faraonica infrastruttura (della lunghezza di due km, sostenuta da 25 piloni e per un costo di quasi 58 milioni di euro) aveva presentato un’interrogazione nel mese di ottobre di due anni fa».
«La politica deve farsi portavoce delle istanze del territorio e bisogna dare atto a questo Governo di avere ascoltato le proposte del Comitato Porto Sulky che da solo, e spesso tra l’ostilità di molti amministratori che solamente alla fine hanno capito che quella del ponte era una lotta perdente, ha condotto una battaglia meritoria. Una battaglia che il Movimento 5 Stelle ha avuto il coraggio di sostenere a tutti i livelliaggiunge Pino Cabras -. Con la bocciatura del ponte viene bocciata anche un’idea di sviluppo basata sulla realizzazione di opere pubbliche tanto inutili quanto costose, che fanno solo la fortuna dei progettisti e di poche imprese. Il settore del turismo, duramente colpito dalla pandemia, potrebbe invece essere aiutato con la realizzazione di infrastrutture, di sicuro più utili del ponte di Sant’Antioco che non sarebbe servito a nessuno. Ecco perché conclude Pino Cabrasora il nostro impegno non si fermerà ma continuerà con più vigore perché il Piano venga riscritto con la condivisione delle comunità e diventi finalmente quello strumento di vero rilancio economico che il Sulcis da troppi anni attende.»

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Un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Pula sta intervenendo su un incendio in agro del comune di Pula, in località Sant’Aliana.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Pula.

La foto di copertina è di repertorio.

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Estensione della platea dei beneficiari ai contributi a fondo perduto a liberi professionisti, artigiani, commercianti e coltivatori diretti. Lo chiede la deputata sarda Mara Lapia in un emendamento al Decreto legge n. 34/2020 per la sostituzione del comma 2 dell’articolo 25. Con questo emendamento, fermo restando il requisito del calo di fatturato del 33%, il contributo viene esteso anche ai beneficiari del bonus da 600 euro. Lo prevede un emendamento presentato dall’on. Mara Lapia, deputato del Movimento 5 Stelle.

«L’art. 25si legge nel testo presentato da Mara Lapia introduce per gli esercenti attività di impresa e gli autonomi, che hanno subito perdite di ricavi o compensi pari almeno a due terzi del fatturato e corrispettivi al mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Requisito, quest’ultimo, non previsto per le imprese e gli autonomi che abbiano iniziato l’attività dal primo gennaio 2019 in poi. Con la formulazione precedente del comma 2 venivano di fatto esclusi dai soggetti che possono accedere alla misura tutti i professionisti iscritti agli Ordini, in maniera indistinta, e tutti i contribuenti che hanno già usufruito del cosiddetto ‘bonus Covid-19’. Con questa nuova riformulazione si intende far accedere alla misura economica anche i contribuenti – compresi i lavoratori professionisti – che abbiano redditi complessivi fino a 35mila euro, abrogando di fatto l’incumulabilità prevista precedentemente con i bonus previsti dal decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24 aprile 2020. Ciò mira a limitare le disparità anche all’interno della categoria dei professionisti stessi, dove sono ricompresi soggetti a basso reddito e che necessitano dunque di accedere alla misura prevista, sostenendo maggiormente anche i contribuenti non iscritti ad Ordini professionali (ad esempio gli artigiani) e che hanno subito perdite a causa dell’emergenza sanitaria.»

Nella premessa, la deputata del Movimento 5 Stelle fa presente che «il contributo a fondo perduto di cui al comma 1 non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza di cui al comma 8, agli enti pubblici di cui all’articolo 74, ai soggetti di cui all’articolo 162-bis del Testo unico delle imposte sui redditi. Lo stesso contributoconclude Mara Lapianon spetta altresì ai lavoratori dipendenti e ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, che abbiano un reddito superiore ai 35mila euro con riferimento all’anno di imposta 2018».    

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Nessun nuovo caso positivo al Covid-19 nelle ultime 24 ore in Sardegna su 749 tamponi eseguiti. Sono 1.356 i casi complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 56.580 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 36, di cui 2 in terapia intensiva, mentre 150 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 186. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 980 pazienti guariti (+7 rispetto al dato precedente), più altri 60 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime (130).
Sul territorio, dei 1.356 casi positivi complessivamente accertati, 251 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.

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«La Regione intende impegnarsi concretamente per assicurare vantaggi fiscali a imprese, artigiani e lavoratori attraverso un percorso virtuoso. Detrazioni fiscali e deducibilità di alcuni costi sostenuti per il lavoro possono generare un impulso positivo per il rilancio del tessuto economico e produttivo dell’Isola e in questo momento di particolare fragilità del sistema siamo pronti a fare la nostra parte da subito.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, incontrando una delegazione di partite Iva, commercianti, artigiani ed altre categorie produttive che stamane hanno manifestato a Cagliari.

«Abbiamo messo in campo provvedimenti che consentono di abbattere in modo significativo il costo del lavoro e immettere liquidità nel sistema economico regionale per permettere alle categorie produttive di resistere in questo difficile momento», ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro.

«Ma non bastaha concluso Alessandra Zedda serve subito un tavolo tecnico sul quale confrontarsi per definire le azioni più efficaci, anche attraverso una mobilitazione nei confronti del Governo se necessario. I vantaggi fiscali che immaginiamo prevedono l’applicazione di risparmi d’imposta per le imprese che intendono svolgere o delocalizzare la propria attività produttiva nelle aree svantaggiate dell’Isola.»

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Mare e Miniere si appresta a dare inizio alla sua tredicesima edizione con un programma speciale ideato in conformità con le disposizioni governative in ordine al distanziamento sociale. Baluardo di resistenza culturale, la rassegna itinerante sarda ha trasformato quella che poteva apparire come una limitazione in una vera e propria peculiarità per ogni evento con i live che si svolgeranno in particolari location con l’obiettivo anche di perseguire una delle mission del festival che è da sempre la valorizzazione e la promozione delle bellezze naturalistiche ed architettoniche della Sardegna.

Si partirà il 28 giugno nella suggestiva cornice delle montagne di Sarroch con il primo appuntamento di Muidas, in collaborazione con l’associazione Officina delle Idee: un’imperdibile concerto per piano solo di Rita Marcotulli, prodotto in collaborazione con l’associazione officina delle idee.  Strumentista e compositrice jazz tra le più apprezzate in Italia, la musicista romana è autrice di colonne sonore di successo che le hanno fruttato premi prestigiosi come Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011.

Il festival proseguirà con un programma serrato di eventi culturali, presentazioni, focus poetici e letterari con la presenza degli autori ma soprattutto produzioni musicali che, tra luglio, agosto e settembre, toccheranno Portoscuso, Sarroch, Sant’Anna Arresi, Ittireddu, Elmas, Villacidro, Fluminimaggiore e Teulada e che vedranno protagonisti tra gli altri: Canzoniere Grecanico Salentino, guidati da Mauro Durante, il trio Café Loti con Stefano Saletti, Nando Citarella e Pejman Tadayon, Fanfara Station, vincitori dell’edizione 2019 del Premio Andrea Parodi, i valdostani Trouveur Valdoten e tanti altri. Inoltre la produzione originale con il gemellaggio tra Sardegna e Kurdistan, stato dilaniato da lungo tempo da sanguinosi conflitti e stretta nella morsa tra Iraq e Turchia. Protagonista sarà il polistrumentista curdo Mubin Dunen ed alcuni dei musicisti e docenti dei seminari di Mare e Miniere diretti da Mauro Palmas. Grande rilievo, come di consueto, sarà dato anche ai musicisti e alle produzioni sarde ai quali saranno riservati eventi speciali in particolari location. Ci sarà anche uno sguardo verso la canzone d’autore con Carlo Marrale, cantautore tra i più raffinati in Italia, che ripercorrerà il suo percorso artistico in un concerto-racconto tra canzoni, racconti e aneddoti. Parallelamente verrà valorizzato anche lo streaming con incontri formativi online con gli allievi degli scorsi anni e ciò nell’ottica di mantenere vivo il legame costruito negli anni.

Restando sul versante della didattica, Mare e Miniere tornerà in campo a settembre con una serie di seminari e masterclass con un programma formativo rinnovato ed integrato con alcune novità rispetto agli anni precedenti.

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Oggi, 30 maggio 2020, il ministero dello Sviluppo economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “lo Sport” dedicato al Cagliari Calcio S.p.A. nel centenario della fondazione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 €.

Tiratura: quattrocentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetto a cura di Cagliari Calcio S.p.A. e ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta riproduce il logo del Centenario del Cagliari Calcio che vanta nella sua secolare storia di essere la prima squadra del Mezzogiorno ad avere conquistato il campionato italiano di Serie A nel 1969-1970.

Completano il francobollo la leggenda “CENTENARIO CAGLIARI CALCIO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Cagliari Centro.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione, è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 15 €.

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Nell’ambito del costante impegno della Polizia di Stato per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne, ai reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza domestica, nella giornata di ieri il Commissariato di PS di Quartu Sant’Elena ha svolto in due operazioni distinte un’attività finalizzata al contrasto della violenza di genere.

Giovedì mattina i poliziotti hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa emesso dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari nei confronti di un uomo, un 50enne quartese, che con la sua condotta aveva messo in atto dei veri e propri atti persecutori nei confronti una donna più giovane di lui.

La donna, che non aveva mai avuto alcuna relazione con il soggetto, era diventata letteralmente l’oggetto del desiderio dell’uomo, il quale ha posto in essere nei suoi confronti dei comportamenti persecutori, consistenti in pedinamenti e tentativi di approccio, reiterati nel tempo, sia nel luogo di lavoro che nei pressi della abitazione della donna, fino ad arrivare ad inseguire la vittima con la propria autovettura, riuscendo a bloccare il traffico di una via cittadina pur di molestarla.

La donna in più occasioni aveva chiesto aiuto alle forze di polizia denunciando gli episodi, per il quale il G.I.P. del Tribunale di Cagliari, accogliendo le risultanze degli investigatori del Commissariato di Quartu Sant’Elena, ha emesso il provvedimento cautelare.

Sempre nella giornata di ieri, nel corso della nottata, un’adolescente ha chiesto aiuto alla polizia chiamando il 113, perché vittima di aggressione da parte del compagno della madre.

L’intervento degli agenti del Commissariato di Quartu Sant’Elena presso la sua abitazione è stato immediato. Al loro arrivo, i poliziotti hanno trovato la minore in forte stato di ansia, con ancora visibili i segni dell’aggressione appena subita, per i quali è stato necessario anche l’intervento del personale medico.

I poliziotti hanno avuto il sospetto che questo fosse solo l’ultimo episodio di una serie di aggressioni patite nel corso degli ultimi tempi, circostanza per la quale sono in corso ulteriori approfondimenti.

L’uomo, un 48enne, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato ed al termine degli accertamenti è stata adottata nei suoi confronti la misura pre-cautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla minore.

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I tre portavoce del Comitato Porto Solky, Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, plaudono alla bocciatura del progetto che prevedeva la realizzazione del nuovo ponte e della circonvallazione di Sant’Antioco, decisa dalla conferenza dei servizi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Nonostante il Nuovo Ponte di Sant’Antioco sia definita un’opera strategica a livello nazionale, la sua realizzazione è stata sonoramente bocciata dal ministero Infrastrutture e Trasportiscrivono in una nota Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -. Questo è potuto avvenire grazie alla presa di posizione unanime dei Sindaci del Sulcis che, accettando l’invito del Comitato Porto Solky, recentemente avevano costituito il granitico fronte del NO condividendo le Osservazioni Tecniche che dimostrano l’assoluta inutilità del progetto Anas, in quanto privo di valenza strategica sia per la Nazione che tanto meno per la ripresa socio economica del Sulcis Iglesiente. Si è rischiato di sperperare 57,5 milioni del Piano Sulcis in quanto l’Anas aveva chiesto l’applicazione degli articoli di legge, per cui a fronte di un progetto strategico l’opposizione del solo Comune di Sant’Antioco sarebbe stata inutile. Tra l’altro il progetto proposto era compatibile con il PUC vigente.»

«I Sindaci del Piano Sulcis, legittimati ad indirizzare i finanziamenti che si renderanno disponibili alla rimodulazione hanno già deciso: si deve perseguire l’obiettivo principale del Piano Sulcis, lo sviluppo della Nautica nel territorio e la riqualificazione della viabilità di tutto il Sulcis, nessuno escluso; d’altronde quei finanziamenti sono il frutto delle battaglie del 2012 che rivendicavano una nuova opportunità di ripresa socio economica della provincia più povera d’Italiaaggiungono i tre portavoce del Comitato Porto Solky -. La decisione dei Sindaci, che auspicano tutti alla riqualificazione del porto di Sant’Antioco, potrebbe essere soddisfatta con la realizzazione dell’anello stradale che collega Carbonia-Portoscuso-Matzaccara-Giba-Nuxis, nonché riqualificando l’intera S.S. 126, iniziando dalla circonvallazione per Calasetta; interventi già definiti invarianti dal Piano Sulcis ed essenziali per il collegamento del nuovo porto di Sant’Antioco con la viabilità provinciale e regionale.»

«Il Comitato Porto Solky – concludono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau – è fiducioso che sia la Regione Sardegna che il ministero dello Sviluppo economico prendano atto rapidamente della volontà del territorio e si rendano disponibili nel velocizzare la rimodulazione dei 57,5 milioni di euro così come hanno già richiesto all’unanimità dai Sindaci del territorio.»

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«Non esistono prezzi fissati per legge nel lavoro di acconciatori ed estetisti ma la dicitura “contributo Covid” non esiste.»

Confartigianato Imprese Sardegna mette lo stop alle polemiche di questi giorni sul fatto che la riorganizzazione del lavoro a causa del Cocid-19 nei due settori abbia indotto alcuni titolari a ritoccare il listino dei prezzi. Una tendenza evidenziata in particolare dalle associazioni dei consumatori, pronte a denunciare l’aumento del costo dei servizi.

«E’ sbagliato generalizzare attaccando l’intero settore del benessere artigiano – sottolineano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna a fronte di chi ha voluto aumentare i prezzi, la maggior parte degli operatori non ha praticato ritocchi dimostrando così solidarietà verso i clienti, penalizzati anche loro da un periodo di inattività. Sottolineiamo come non esistano prezzi fissati per legge in questo lavoro ma la qualità del servizio, e tutta la attenzione che viene garantita ai clienti per curare la loro bellezza e salute, potrebbe giustificare la scelta di un parrucchiere di rivedere il proprio listino. Quello che non va fatto, è giustificare l’aumento con dicitura “contributo Covid 19”: questa è una cosa che non può sussistere e non deve passare il messaggio che i costi della ripartenza vengano scaricati sul cliente. Ricordiamoci che per le imprese sono previste diverse misure di sostegno alle spese effettuate per l’adeguamento: non solo contributi statali, ma anche l’Ente Bilaterale e altri fondi integrativi.»

«Particolarmente nei centri estetici aggiungono Antonio Matzutzi e Daniele Serramolte attenzioni e molti dispositivi di protezione facevano già parte delle dotazioni necessarie. Piuttosto a mancare, o difficilmente reperibili, sono proprio i dispositivi di protezione

Confartigianato Sardegna sottolinea come l’aumento dei prezzi sia imputabile non tanto all’acquisto di prodotti, quanto all’aumento dei tempi di lavoro.

«Parrucchieri ed estetisti – rimarcano Presidente e Segretario da sempre assicurano e garantiscono igiene e sicurezza degli strumenti e degli ambienti; il problema, adesso, è che le operazioni di disinfezione e di ulteriore pulizia, che vengono svolte dopo il passaggio di ogni cliente, allungano gli orari di esercizio

L’associazione ricorda anche come chi ha ritoccato il listino, potrebbe averlo fatto perché sta proponendo soluzioni diverse, magari integrando ulteriori servizi ai trattamenti, o prodotti che sanno essere graditi dalla clientela.

L’organizzazione artigiana, segnala anche come un aumento dei prezzi in altri settori, ad esempio al supermercato, venga normalmente accettato ed è scelta del cliente decidere se continuare a dare fiducia allo stesso esercizio.

«Crediamo che ognuno sia libero di guadagnarsi la fiducia dei propri clienticoncludono Antonio Matzutzi e Daniele Serrae molte persone particolarmente in questo periodo lo apprezzano ancora di più. Ai clienti infatti viene offerto benessere psicofisico anche grazie alla costante formazione che i professionisti del settore svolgono.»