28 July, 2024
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Le misure di contenimento per l’emergenza sanitaria hanno avuto effetto anche sulle fasi di riproduzione degli animali ed alcune specie di avifauna, non disturbate dalla presenza umana, si sono riappropriate di territori anche per la scelta dei siti di nidificazione.

«Soprattutto nel mese di maggioha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampisil Corpo forestale è stato impegnato anche nella salvaguardia della riproduzione di queste specie che arricchiscono la biodiversità dell’Isola, intensificando l’attività di monitoraggio e presidio del territorio al fine di consentire il completamento della fase riproduttiva

Tra i siti controllati, i più sensibili sono quelli nei quali hanno nidificato alcuni esemplari di fratino, un piccolo trampoliere limicolo che vive nelle zone costiere e lagunari, specie in pericolo di estinzione che, grazie alla chiusura delle spiagge alla frequentazione umana, ha deposto le uova in diverse spiagge solitamente frequentate dai bagnanti nel Sarrabus e nel Cagliaritano. Un altro caso è stato quello di una coppia di splendide cicogne bianche, che solitamente non nidificano in Sardegna, ma, avendo interrotto nel Sulcis il percorso migratorio dall’Africa verso il centro Europa, hanno utilizzato un palo elettrico dismesso in uno spartitraffico stradale, costruendovi il proprio nido.  

«L’attività di controllo del Corpo forestale è  indirizzata a dissuadere e prevenire qualsiasi comportamento che possa compromettere la nidificazione e la riproduzioneha concluso l’assessore Gianni Lampis -. A questa attività hanno collaborato anche i volontari delle associazioni ambientaliste e le guardie zoofile volontarie, presidiando i siti e sensibilizzando i cittadini al rispetto degli animali.»  

Dal Corpo forestale arriva l’invito a chi dovesse trovare nidi apparentemente abbandonati, anche in luoghi atipici, di lasciarli dove si trovano senza prelevarli ed a segnalare la loro posizione al numero di emergenza ambientale 1515.

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Penny Market, catena di supermercati discount nata in Germania e leader sul mercato europeo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, assumerà in Italia 100 nuove figure, soprattutto Addetti alla Vendita, i quali dovranno garantire un ottimo livello di servizio ai clienti e svolgere tutte le attività quotidiane, supportare la clientela, occuparsi delle attività di cassa, rifornire i banchi, esporre la merce e tenere pulito ed ordinato il negozio.

Le altre figure ricercate riguardano: Direttori di Negozio, che dovranno gestire i dipendenti e il punto vendita, tutte le attività di cassa, gli ordini e relazionarsi con la clientela; Assistenti al Direttore di Negozio, i quali dovranno supportare il direttore del negozio nella gestione e nell’esposizione della merce nel punto vendita, nell’attività e nella chiusura cassa, nella gestione degli ordini, nella relazione con la clientela e dovranno gestire i controlli igienico-sanitari del punto vendita.

Inoltre Penny Market offre anche tante opportunità di…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_penny_6_20.html .

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1 nuovo caso positivo al Covid-19 nelle ultime 24 ore in Sardegna su 1.244 tamponi eseguiti. Nessun decesso.

I casi accertati nell’Isola dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente 1.356 (1 nella Città Metropolitana di Cagliari, nel comune di Decimomannu). In totale nell’Isola sono stati eseguiti 55.831 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 39, di cui 37 con sintomi e 2 in terapia intensiva, mentre 151 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 190. I dimessi/guariti sono 1.036. Non si registrano nuove vittime, in tutto 130.

Sul territorio, dei 1.355 casi positivi complessivamente accertati, 251 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+1), 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.

 

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Gli agenti del Commissariato di P.S. di Carbonia, ieri mattina sono intervenuti presso un’attività commerciale, a seguito di una richiesta di aiuto al 113 da parte dei dipendenti che avevano appena bloccato un giovane con della merce non pagata. Gli agenti hanno accertato che lo stesso aveva indossato sopra i suoi indumenti, con intento furtivo, un paio di jeans e tre t-shirt, dai quali aveva asportato proprio le placchette trovate poco prima. Inoltre, all’interno dello zainetto, sono stati trovati un cavatappi ed un paio di forbici, utilizzati per danneggiare ed asportare il sistema di antitaccheggio.

Il giovane è stato arrestato per furto aggravato ed è stato accompagnato presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza direttissima.

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«Vittoria storica per il comune di Sant’Antioco: il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha comunicato ufficialmente l’esito negativo della conferenza di servizi del progetto denominato “Piano Sulcis S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco”. Dopo anni di battaglie, si mette la parola fine alla realizzazione di opere considerate inutili e dannose dalla comunità antiochense e dal Consiglio comunale di Sant’Antioco. Il 6 marzo del 2018, infatti, l’Assemblea Civica, espressione degli interessi e della volontà degli antiochensi, aveva approvato all’unanimità la proposta di delibera con cui si chiedeva la modifica del piano infrastrutturale di Sant’Antioco, così come previsto nel Piano Sulcis (ponte alto e circonvallazione), e la conseguente rimodulazione delle risorse, oltre 50 milioni di euro.»

Dopo un breve post su Facebook, il sindaco di Sant’Antioco ha commentato con un più articolato comunicato stampa, il “NO” del Ministero al progetto del nuovo ponte e della circonvallazione.

«Intanto, in attesa di raggiungere il prossimo traguardo, ovvero la rimodulazione delle risorse con progetti che creino realmente sviluppo e nuova occupazione, incassiamo la parola fine a opere da noi osteggiate sin dal principioha aggiunto Ignazio Locciadesso non dobbiamo mollare la presa, non possiamo permetterci di perdere le risorse e pretendiamo che vengono riprogrammate per la nostra isola, ovvero per l’oggetto originario della convenzione Stato Regione Sardegna: la connessione terrestre tra l’isola di Sant’Antioco e la terra madre e una serie di progetti ad essa legati. Intendiamo rispettare la volontà dei cittadini e del Consiglio comunale. Lo diciamo sin da adesso: chi proverà a sottrarre questi fondi, che sono nostri, troverà in noi un ostacolo. Siamo convintiha concluso Ignazio Locciche al nostro fianco avremo il Governo regionale, il quale vorrà certamente spendere queste risorse secondo la programmazione e nel rispetto di quanto deciso dai cittadini di Sant’Antioco.»

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Le organizzazioni sindacali di categoria degli edili Feneal, Filca e Fillea di Cagliari denunciano ancora una volta il mancato pagamento delle spettanze maturate dai lavoratori del comparto, fermi per tre mesi a causa del Corona Virus e privi di sostegno a causa dei ritardi e della confusione nel pagamento della Cig.

«Fra poco saremo a giugno e ancora tanti lavoratori non hanno percepito neanche la mensilità di marzo – affermano i segretari provinciali Gianni Olla (Feneal Uil), Marco Ambu (Filca Cisl) ed Erika Collu (Fillea Cgil) -. Dispiace constatare l’incapacità dell’Inps di essere in grado di soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie. La situazione ancora meno accettabile dal punto di vista sindacale perché causata da scelte governative disgraziate. In questi casi di assoluta emergenza l’eccessiva burocrazia pregiudica il soddisfacimento di un bisogno primario dei lavoratori. Quello di avere un paracadute sociale, rappresentato dalla Cig, in tempi certi. Per questo motivo, consci della lentezza della macchina amministrativa dell’Inps avevamo chiesto la possibilità di procedure più snelle. Nonostante le rassicurazioni non siamo stati ascoltati e a essere penalizzati sono stati i lavoratori. L’anello più debole del processo produttivo – concludono Gianni Olla (Feneal Uil), Marco Ambu (Filca Cisl) ed Erika Collu (Fillea Cgil) -. Siamo convinti della necessità di una forte accelerazione nei provvedimenti di pagamento che auspichiamo avvenga immediatamente.»

 

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Il comune di Carbonia ha avviato la procedura per ricoprire con mobilità esterna, mediante trasferimento di dipendenti in servizio presso pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 31 marzo 2001, il posto vacante di 1 dirigente amministrativo a tempo pieno ed indeterminato.

Tra i requisiti richiesti alla figura professionale figurano quelli di essere dipendenti di una Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato in qualità di dirigente contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato ed in possesso di diploma di laurea conseguito con il vecchio ordinamento o laurea specialistica/magistrale.

L’individuazione del candidato sarà effettuata sulla base dei titoli e di un colloquio o prova pratica.

La domanda dovrà essere trasmessa entro il 27 giugno 2020, alla casella di posta elettronica certificata del comune di Carbonia: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, con l’ordinanza n. 80 emanata firmata oggi, venerdì 29 maggio 2020, ha disposto – ad integrazione del precedente provvedimento sindacale assunto lo scorso 4 maggio – la riapertura domenicale dei cimiteri comunali di Carbonia e Cortoghiana-Bacu Abis.

I cimiteri comunali, già riaperti in città in seguito al superamento della fase più acuta del Covid-19, potranno così ampliare le loro giornate di accesso dei nostri concittadini, estendendole alla domenica.

I cimiteri comunali saranno aperti nei seguenti giorni: martedì, giovedì, sabato e domenica, la mattina dalle ore 7.30 alle ore 12.00 ed il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

I visitatori dovranno utilizzare mascherina e garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, eccezion fatta quando si tratta di conviventi o di persone che accompagnano minori, anziani, disabili e soggetti con difficoltà motorie.

È consentita la sola visita diretta ai loculi dei propri cari, evitando ulteriori spostamenti all’interno dell’area cimiteriale, salve le attività connesse al riordino dei loculi stessi.

Sarà chiuso al pubblico l’utilizzo dei servizi igienici.

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Il ministero delle Infrastrutture ha bocciato il progetto del nuovo ponte e della circonvallazione di Sant’Antioco. La decisione è stata ufficializzata oggi e questo pomeriggio è stata così commentata dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, in un post publicato su Facebook.

«La conferenza di servizi si è chiusa negativamente. Adesso pretendiamo il rispetto dell’accordo di programma sulla connessione terrestre (statale 126). Nessuno pensi di poter toccare quelle risorse. È possibile cantierare l’opera, così come la vuole il comune di Sant’Antioco, entro un anno.»

Il progetto del nuovo ponte è stato contrastato con grande determinazione dal Comitato Porto Solky che ha portato avanti negli ultimi anni una battaglia per la sua bocciatura e per una rimodulazione delle risorse contenute nel Piano Sulcis, sulla quale vi sono posizioni divergenti che promettono di far discutere.

La posizione del comune di Sant’Antioco è chiara, ribadita oggi dal sindaco Ignazio Locci nel breve post pubblicato su Facebook, mentre 17 sindaci di altrettanti Comuni del Sulcis Iglesiente alcune settimane fa hanno chiesto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di essere convocati alla Conferenza dei Servizi e di potersi esprimere sul progetto Ponte/Circonvallazione di Sant’Antioco e, quindi, sulla rimodulazione delle risorse.

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La giornata è stata caratterizzata dalle accese polemiche seguite alla richiesta avanzata a più riprese dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, di consentire l’ingresso in Sardegna ai soli turisti in possesso di certificato di negatività al Coronavirus. Tutti i media nazionali hanno amplificato questa posizione e la durissima risposta del sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha “promesso” che ricorderà le parole di Christian Solinas quando sceglierà la destinazione per le sue vacanze. Nel primo pomeriggio sono arrivati i nuovi dati sulla diffusione del Covid-19 che per il 7° giorno consecutivo hanno riscontrato in Sardegna zero nuovi casi positivi e per il 5° giorno consecutivo zero decessi.

I numeri delle ultime 24 ore nell’Isola sono tutti orientati al superamento dell’emergenza. E’ invariato il numero dei casi positivi dall’inizio dell’emergenza, 1.355. Sono 38 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi, 3 meno di ieri; 2 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, come ieri; 160 le persone in isolamento domiciliare, 12 meno di ieri; 200 gli attualmente positivi, 15 meno di ieri; 1.025 i dimessi/guariti, 15 più di ieri. Invariato il numero totale dei decessi, 130.

Dei 1.355 casi positivi complessivamente accertati, 250 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.