27 July, 2024
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Poste Italiane prosegue nel programma di ripristino delle consuete giornate di apertura e degli orari pre Covid negli uffici postali del Sud Sardegna. A partire da domani, giovedì 14 maggio, riapriranno al pubblico, dal lunedì al sabato, altri sedici uffici postali del Sud Sardegna il cui orario di apertura al pubblico era stato temporaneamente rimodulato.

A riaprire, con il consueto orario, saranno gli uffici postali di  Barumini, Burcei, Esterzili, Escalaplano, Masainas, Musei, Nuraminis, Nurri, Perdaxius, Silius, Siurgus Donigala, Suelli, Vallermosa, Villanovafranca, Villaperuccio, Villaspeciosa, che osserveranno i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 ed il sabato dalle 8.20 alle 12.45.

Oltre alla riapertura su sei giorni dei suddetti uffici è previsto anche il ripristino dell’apertura, anche nel turno pomeridiano, degli uffici di Villacidro e di via Simeto a Cagliari che, conseguentemente, saranno aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 ed il sabato dalle 8.20 alle 12.35.

Poste Italiane coglie l’occasione per ribadire l’invito ai cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

A questo proposito, l’Azienda ricorda che sono a disposizione della clientela, presso gli uffici postali della città metropolitana di Cagliari e del Sud Sardegna, 102 ATM Postamat, disponibili sette giorni su sette ed in funzione 24 ore su 24, che consentono di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale.

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«Nel momento in cui si parla di aperture ci sono aspetti organizzativi che non possono assolutamente essere rimandati né aspettare oltre. Quello che sta accadendo in alcuni ospedali della Sardegna, in cui i pazienti oncologici sono costretti a fare la fila anche di ore non è ammissibile. Stiamo parlando di persone con il sistema immunitario compromesso, più esposte non solo al rischio contagio, ma soprattutto che non possono subire uno stress psico-fisico tale per poter effettuare le cure e le visite mediche di cui hanno bisogno.»

Lo scrive, in una nota, Michele Ciusa, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

«Secondo le più recenti stime il ritardo accumulato nell’erogazione dei servizi ai malati oncologici è di proporzioni enormi: sono oltre 4 milioni gli screening rinviati e che dovranno essere effettuati a partire delle prossime settimaneaggiunge Michele Ciusa -. Ma nei due mesi di lockdown i disagi hanno riguardato diversi ambiti e tutte le visite previste nelle diverse fasi della malattia, sia quelle dedicate alla prevenzione che quelle di follow up, alle quali occorre sottoporsi a seguito di un’operazione. Controlli, esami, test periodici che in questi mesi sono stati spesso rinviati esponendo i pazienti che hanno avuto una diagnosi di neoplasia e hanno subito un intervento anche di recente al rischio di doversi sottoporre a trattamenti più invasivi se non addirittura al rischio di recidive.»

«Per questo chiedo all’assessore della Sanità, Mario Nieddu, di poter conoscere quali saranno le direttive e i protocolli che la Regione ha intenzione di adottare nel più breve tempo possibile per far ripartire in sicurezza tutti i servizi dedicati ai malati oncologici ed evitare il ripetersi di situazioni altamente critiche come quelle verificatesi nei giorni scorsi all’Ospedale Businco di Cagliari conclude Michele Ciusa -. La riapertura deve concentrarsi sugli aiuti ai più deboli in tutti gli ambiti, e quello sanitario in particolare, quello che riguarda i pazienti più fragili come i pazienti oncologici, non può essere lasciato indietro. Spero che la giunta e l’assessore Mario Nieddu si attivino immediatamente affinché la ripartenza si svolga nelle migliori condizioni possibili e che sia un’occasione per migliorare le condizioni in cui le prestazioni sono state erogate sinora e riprogrammare i servizi in un’ottica più efficiente e plasmata sulle nuove esigenze. Non possiamo permettere che ai ritardi si sommino altri ritardi.»

 

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Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è intervenuto oggi in apertura della sessione plenaria del Parlamento europeo.

«Ieri abbiamo celebrato la Giornata internazionale degli infermieri e l’OMS ha dichiarato il 2020 l’anno degli infermieri e degli ostetriciha detto David Sassoli -. Vorrei quindi iniziare oggi con una parola di elogio e ringraziamento alle donne e agli uomini in camice bianco che forniscono servizi sanitari essenziali con dedizione, coraggio e umanità in tempi così difficili. È nostro dovere comune consentire loro di svolgere il proprio lavoro in sicurezza ed efficienza. Abbiamo già messo a disposizione, da un Paese all’altro, ospedali, risorse umane, macchinari e materiale sanitario grazie anche al grande lavoro della protezione civile. Uno sforzo di solidarietà che rappresenta una ricchezza per i nostri paesi.»
«Oggi sentiamo la necessità di rafforzare i poteri dell’UE in ambito sanitario. Il Parlamento ha chiesto un meccanismo europeo di risposta sanitaria per preparare e rispondere in modo comune e coordinato a qualsiasi tipo di crisi sanitariaha aggiunto David Sassoli -. La pandemia di Covid-19 ha mostrato la necessità di una politica di salute pubblica più proattiva, una maggiore e migliore cooperazione per costruire sistemi di assistenza sanitaria resilienti e accessibili e soprattutto la necessità di una maggiore solidarietà in Europa.»
«Abbiamo una grande responsabilità davanti a noi e dobbiamo essere all’altezza delle aspettative dei cittadini europei e rilanciare una grande riflessione sul Futuro dell’Europa insieme a risposte immediate ai problemi che affrontiamoha concluso il presidente del Parlamento europeo -. Questa crisi ci sta insegnando che solo insieme si può ripartire.»

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Dal 14 marzo sono 43.851 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

Nella giornata di ieri sono stati effettuati 253 controlli: 50 nell’area di Cagliari, 19 Oristano, 83 Sassari, 12 Tempio, 59 Nuoro, 30 Lanusei. Non è stata sanzionata alcuna persona, perciò il totale complessivo (dal 14 marzo) è di 825.

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«È di ieri una notizia secondo la quale la Confesercenti insieme al comune di Cagliari, nella persona dell’assessore Alessandro Sorgia, avrebbe proposto un ticket a pagamento per l’accesso alla spiaggia del Poetto, sollevando un polverone sui social, che ha visto il comune di Cagliari e la nostra Associazione come i principali indiziati (accusati) di una proposta che non è fondata.»

Lo scrive, in una nota, Marco Medda, presidente provinciale della Confesercenti di Cagliari.

«Ci teniamo a spegnere immediatamente tutte le polemiche che si stanno alimentando dietro un fraintendimento che nulla ha a che vedere con l’intenzione nostra e, tantomeno, dell’assessore Sorgia, a voler determinare un accesso a ore o (ancora peggio) a pagamento alla spiaggia dei cagliaritani – sottolinea Marco Meddae ci dispiace per tutti coloro che si sono sentiti colpiti da questa informazione. La nostra intenzione è quella di analizzare quanto previsto dal regolamento previsto dall’INAIL, uscito ieri, in base al quale comunque bisogna ripensare, purtroppo, anche la fruizione delle nostre spiagge rispetto all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Il documento che è circolato (e che non abbiamo fatto in tempo neppure a condividere con l’assessore Sorgia), era una mera proposta che, visto il polverone, verrà ritirata. Stiamo studiando alcune ipotesi, che condivideremo con il comune di Cagliari e con gli operatori. Resta però il problema determinato dalle regole stringenti che l’INAIL ha fatto uscire proprio ieri e con le quali, purtroppo, bisognerà fare i conti. L’emergenza sanitaria sta cambiando forzatamente le nostre abitudini e dovremo ragionare su sistemi che ci aiutino a vivere anche le nostre spiagge in modo differenteconclude Marco Medda -. Non sarà facile, probabilmente ci aiuterà la tecnologia, ma l’importante è che ognuno di noi si senta parte integrante di questo cambiamento forzato.»

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Il 20 maggio, alle ore 15.00, si svolgeranno i colloqui dei candidati alla selezione pubblica comparativa per la copertura di 1 posto di dirigente del Settore 2 “Urbanistica ed Edilizia Privata – Tutela del Paesaggio – Lavori Pubblici – Patrimonio – Ambiente” a tempo determinato e pieno, della durata fissata entro i limiti temporali del mandato del Sindaco.

I candidati sono invitati a partecipare alla riunione in videoconferenza mediante l’applicativo informatico Cisco Webex Meetings e dovranno presentarsi al colloquio muniti di documento di riconoscimento.

Coloro che non si presenteranno nel giorno stabilito per il colloquio saranno considerati rinunciatari alla selezione.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il link allegato: https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/bandi-di-concorso/item/3238-comunicazione-sede-e-orario-colloquio-della-selezione-pubblica-per-il-conferimento-dell-incarico-di-dirigente-del-settore-2-ex-art-110-comma-1-tuel

 

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«Intendiamo rafforzare le politiche di accoglienza turistica nella nostra terra definendo l’identità culturale e ambientale attraverso un programma di comunicazione digitale che vedrà il coinvolgimento attivo delle edicole in Sardegna. Pensiamo al futuro: superare in fretta questa emergenza fornendo un supporto per rendere competitiva la nostra Isola è uno dei nostri obiettivi.»

Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, a margine della firma del protocollo d’intesa tra la Regione – con gli assessorati del Turismo e degli Enti locali – l’Anci Sardegna e la Fieg.

«Vogliamo raggiungere il duplice obiettivo di sostenere le edicolepresidi diffusi capillarmente nella nostra Regione – con iniziative funzionali che, valorizzando e ridefinendo il loro ruolo tradizionale, possano essere un punto di erogazione di servizi per i turisti e i cittadini», puntualizza l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.

«Il rapporto diretto degli edicolanti con il pubblico e gli spazi a disposizione nelle loro attività commerciali rappresentano un elemento innovativo col quale comunicheremo la nostra identità turistica in maniera immediata ed efficaceaggiunge Gianni Chessale edicole saranno ‘punti di informazione’ riconoscibili attraverso una specifica immagine coordinata.»

Il protocollo descrive obiettivi che consentono, inoltre, in cambio di servizi per la comunità, di mantenere l’occupazione in attività economiche che hanno risentito nel tempo di un calo progressivo del fatturato.

L’accordo quadro – condiviso con gli enti locali e gli editori – rientra nelle azioni descritte recentemente con una delibera della Giunta regionale.

Il documento approvato dà il via libera al Programma Regionale di Sviluppo che ha definito per i prossimi quattro anni le linee prioritarie nell’ambito strategico dell’identità turistica e contiene il “Progetto pilota edicole” per potenziare la rete di accoglienza.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha firmato l’ordinanza per la prevenzione degli incendi, garantire la sicurezza stradale, il decoro urbano e, infine, per prevenire la diffusione di insetti nocivi.

L’ordinanza dispone che tutti i proprietari e detentori, a qualsiasi titolo, di fondi rustici e di fabbricati adiacenti ad abitazioni private, strade, piazze, marciapiedi, aree pubbliche, provvedano a proprie cure e spese, entro il termine perentorio del 31 maggio 2020, agli interventi di seguito indicati:

  • taglio di erba, alberature, piante e siepi, con rimozione dello sfalcio, nelle aree private e, in particolare, nelle aree private prospicienti il suolo pubblico, laddove la crescita di erba incolta, siepi e rami si protenda oltre il ciglio stradale;
  • eseguire la bonifica delle aree medesime da accumuli di rifiuti o depositi di altri materiali di scarto che possano essere rifugio per i parassiti;
  • procedere al taglio e alla rimozione delle ramaglie cadute o pericolanti che possano sporgere su spazio pubblico;
  • pProvvedere alla manutenzione delle viabilità private e vicinali, in particolare, con la realizzazione di opere atte alla regolazione del deflusso delle acque meteoriche e al controllo di fuoriuscita dalle stesse di materiali terrosi, o di altra natura, su aree pubbliche;
  • provvedere alla pulizia degli animali domestici e mantenere costantemente puliti, a mezzo di disinfezioni periodiche, gli spazi a questi dedicati.

Questi interventi dovranno essere eseguiti frequentemente dai soggetti interessati anche durante il periodo che va dal 1° giugno al 31 ottobre 2020 per impedire che i fattori di rischio richiamati (erba, sterpaglie e rifiuti) possano rappresentare un pericolo per l’innesco e la propagazione degli incendi, l’igiene pubblica, la circolazione stradale e il decoro urbano.

Materiali di risulta, verde e ramaglie potranno essere smaltiti gratuitamente previa prenotazione al numero verde della De Vizia, 800591387, o presso l’Ecocentro comunale in via Nazionale, zona PIP.

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La Polizia di Stato di Cagliari ha denunciato tre persone, amministratori di società con sede a Brescia ed in provincia di Salerno, responsabili dei reati di frode nell’esercizio del commercio e falsità materiale commessa dal privato in certificati.

L’Operazione Mask, avviata nell’ambito del contrasto alla commercializzazione di DPI da destinare all’emergenza Covid-19, è stata condotta dal Compartimento della Polizia postale e delle Comunicazioni di Cagliari con il coordinamento del Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni.

L’indagine è scaturita da una segnalazione di una nota farmacia di Cagliari la quale, ricevuta una partita di 1.800 mascherine del tipo FFP2, acquistate attraverso un agente di commercio titolare di una società con sede in provincia di Salerno, ha avuto sospetti sull’autenticità della documentazione attestante l’idoneità e la conformità alle normative vigenti del prodotto acquistato.

Le indagini, condotte nell’immediatezza, hanno consentito di accertare che i DPI erano stati fabbricati in Cina ed importati in Italia da una società di Brescia, operante nel commercio all’ingrosso di prodotti medicali, e sia il certificato che la dichiarazione attestante la conformità alla normativa italiana erano falsi, e solo apparentemente emessi da una società della provincia di Mantova.

Nella giornata del 5 maggio scorso, con la collaborazione delle Sezioni Polizia postale e delle Comunicazioni di Salerno e Brescia, sono state eseguite due perquisizioni delegate dall’Autorità giudiziaria cagliaritana nei confronti di altrettante società e relativi amministratori, attraverso le quali sono state rintracciate e sequestrate ulteriori mascherine (a Brescia e nella città di Sassari) nonché documentazione cartacea e contabile che ha consentito di ricostruire l’iter commerciale ed individuare due aziende cinesi che sembrerebbe abbiano fornito all’azienda bresciana la falsa certificazione.

Quest’ultima società conseguentemente sta procedendo a rintracciare sul territorio nazionale eventuali altri DPI non ancora messi in vendita, avendone chiesto il ritiro dal commercio e la restituzione.

Le indagini sono ancora in corso, anche con la collaborazione dell’OLAF (Ufficio europeo per la Lotta Antifrode presso la Commissione europea) per individuare i responsabili della falsificazione documentale.

 

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«Nell’incontro di questa mattina abbiamo appreso che si dovrà aspettare ancora alcune settimane per l’approvazione delle delibere degli operatori finanziari-assicurativi interessati nell’operazione delle garanzie per il progetto di riavvio della produzione di alluminio, per poter consentire a SiderAll0ys di firmare il contratto con Enel per la fornitura di energia.»

Lo hanno scritto, in una nota, il coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico Guglielmo Gambardella ed il segretario territoriale Uilm Sulcis, Renato Tocco, al termine della riunione svoltasi stamane in audio conferenza con la partecipazione della sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, del vice Capo di Gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, dei rappresentanti di Invitalia, della Regione Sardegna e della SiderAlloys.

«Abbiamo ribadito la nostra insofferenza rispetto alla necessità di aspettare ulteriore tempo per la firma definitivaaggiungono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoma almeno la multinazionale svizzera ha confermato la sua volontà in una sede istituzionale. Per la Uilm resta un’insofferenza che riporta l’insostenibilità da parte della maggioranza dei lavoratori ex Alcoa nel vedersi ancora una volta rinviato il loro rientro in fabbrica e continuare a restare con un sussidio di poco superiore ai 400 euro.»

«Abbiamo chiesto a SiderAlloys che da subito si impegni ad aggiornare il crono programma del progetto di revampingsottolineano Guglielmo Gambardella e Renato Toccoper essere pronti a ripartire alla sia realizzazione un attimo dopo la firma del contratto con Enel.»

«Restano ancora tanti aspetti da chiarire su questa drammatica vicendaconcludono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoa partire dai lavori di pre-revamping che l’azienda ha dichiarato di aver eseguito ma di cui non abbiamo avuto fino ad oggi evidenza. Speriamo che, nella prossima riunione che verrà convocata dal Mise nelle prossime settimane, non ci siano ulteriori sorprese e si possa mettere la parola fine a questa lunga e logorante vertenza.»