26 July, 2024
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Il presidente Daniela Marras ha convocato la prossima seduta del Consiglio comunale di Carbonia per venerdì 15 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.
La seduta, che si svolgerà come di consueto nella sala polifunzionale di piazza Roma, verterà sui seguenti punti all’ordine del giorno:
1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Interrogazioni, interpellanze e mozioni.
I consiglieri potranno partecipare alla riunione in presenza o in videoconferenza.

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Con delibera n. 30 del 7/05/2020 la Giunta comunale di Sant’Anna Arresi ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di messa in sicurezza della torre campanaria, per un importo complessivo di 280.000 euro.
«Grazie ad un finanziamento regionale di 250mila euro e l’integrazione con 30mila euro di fondi comunali, diamo avvio alla messa in sicurezza della torre campanaria – commenta l’assessore dei Lavori pubblici, Claudio Mei -. Unitamente all’aspetto fondamentale della sicurezza, uno degli obiettivi del progetto è quello di renderla fruibile al pubblico che, in modi regolamentati, potrà godere di una vista panoramica a 360 gradi sulla piana di Porto Pino, da un punto di osservazione a 115 metri sul livello del mare.

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La vera riforma urgentissima del sistema sanitario sardo è quella che consente di passare dall’attuale sistema centrato sugli Ospedali ad un nuovo sistema centrato sul paziente. Lo sostengono i Riformatori sardi che hanno presentato oggi una proposta elaborata dal loro Centro Studi che indica come unica strada possibile quella della rivoluzione della filosofia dell’assistenza in Sardegna.

«La Sanità digitale – sottolineano i Riformatori sardinon è “la sanità del futuro”: è ormai la sanità del presente e non utilizzarne gli strumenti significa portare il Titanic della sanità sarda verso il disastro. Il fascicolo sanitario elettronico (FSE) con tutte le informazioni del paziente, la prenotazione ed il pagamento delle visite via web, la rete delle farmacie cliniche sono una realtà che, purtroppo, avanza faticosamente. Ma la vera frontiera per la Sardegna è quella della Telemedicina che consente di visitare il paziente da remoto (televisita), consente la consulenza congiunta di più medici (teleconsulto), consente la assistenza nel corso di procedure terapeutiche (telecooperazione) e soprattutto la rilevazione a distanza dei parametri biologici dei pazienti (telemonitoraggio). Non è il futuro, è il presente: già oggi, attraverso il nostro smart watch o altri semplici devices, è possibile rilevare a distanza la frequenza cardiaca e respiratoria, la pressione arteriosa, la saturazione di ossigeno, il peso corporeo. Ma è possibile anche inviare il proprio elettrocardiogramma allo specialista di fiducia, misurare la glicemia, valutare l’aderenza terapeutica, controllare con attività di coaching a distanza gli stili di vita, l’attività fisica, il consumo di calorie.»

«I devices in comunicazione tra loro attraverso l’internet delle cose (IOT) e il ricorso all’intelligenza artificiale (AI), come supporto all’attività sanitaria consentono un incredibile salto di qualità nell’assistenza aggiungono i Riformatori sardi -. Si tratta di una vera rivoluzione nella gestione del paziente cronico, che non deve più spostarsi alla ricerca dell’Ospedale più vicino, ma viene monitorato a casa propria da un sistema di “allarmi” sotto il controllo dello specialista che può persino inviare il 118 a domicilio, senza che sia chiamato dal paziente. E’ evidente che si tratta di una rivoluzione epocale, che gestendo il paziente “a casa” restituisce all’ospedale la sua vera funzione di presidio per acuti e elimina le code al Pronto Soccorso, che sarebbero oggi impossibili in tempi di Covid. Questa volta, la Sardegna non può aspettare la “rivoluzione della sanità digitale” delle altre regioni: è urgente invece essere all’avanguardia perché la telemedicina rappresenta l’unica, vera risposta alla nostra necessità di costruire un sistema che si adatti come un vestito di sartoria ai nostri reali bisogni sanitari.»

«La Sardegna ha uno dei territori più grandi d’Italia (oltre 24.000 chilometri quadrati), ha una densità di popolazione tra le più basse d’Italia (appena 67 abitanti per kmq), con una dispersione della popolazione che è ben fotografata dai nostri 120 comuni sotto i mille abitanti. Non abbiamo rete ferroviaria degna di tal nome e la nostra rete stradale è piena di criticitàrimarcano i Riformatori sardi -. La telemedicina diventa per noi una necessità urgente che può riscrivere in modo rivoluzionario la storia della nostra assistenza ai pazienti, migliorandone qualità e appropriatezza. Ma bisogna fare in fretta! Non c’è un istante da perdere! E’ per questo che i Riformatori sardi chiedono l’immediata istituzione di un’Agenzia per la Sanità digitale, che predisponga il Piano Sanitario digitale triennale per la Sardegna, dotato di adeguate risorse finanziarie e proponga all’approvazione della Giunta veri e propri Livelli Essenziali di Assistenza Digitale, con uno specifico Nomenclatore sanitario digitale che ne consenta la tariffazione.»

«Bisogna partire subito! Non dobbiamo sprecare tempo! La tragedia del Covid ci mette di fronte alle nostre responsabilità e ci indica le opportunità da cogliere immediatamente! L’epidemia, da cui non sappiamo quando e come usciremo, ha dimostrato il disastro degli ospedali quando esercitano un ruolo che non è il loro.  Oggi, in Sardegna, le misure di sicurezza anticovid rendono ancora difficilissimo persino l’ingresso all’interno degli Ospedali: senza la sanità digitale, i sardi si accorgeranno prestissimo, sulla propria pelle, di quanto sia limitato il loro attuale diritto di accesso alle prestazioni sanitarieconcludono i Riformatori sardi -. Con profonda convinzione, chiederemo subito a tutto il Consiglio regionale di unirsi a noi per l’approvazione immediata di questa legge che consideriamo davvero urgente per la Sardegna.»

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La provincia di Sassari, in Sardegna anche oggi è l’unica con nuovi casi positivi al Covid-19, 6 (ieri erano stati 5, il totale sale a 860 sui 1.330 complessivi, il 64,66%). Per il sesto giorno consecutivo, in Sardegna, non son0 stati registrati decessi (il totale resta fermo a 119). Nelle altre province il numero di casi positivi resta ancora stabile (a Nuoro 78, a Oristano 55, nel Sud Sardegna 94), così come nella Città Metropolitana di Cagliari (243).

In Sardegna oggi sono stati eseguiti 1.155 tamponi (il totale è ora di 32.219), i casi testati 979 (il totale è salito a 28.519). Il numero di pazienti ricoverati in ospedale con sintomi è rimasto stabile (90), i ricoverati in terapia intensiva sono 10, 1 in più rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 453, 31 meno di ieri; gli attualmente positivi 553, 30 meno di ieri. I pazienti dimessi/guariti sono 658, 36 più di ieri.

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Dal 14 marzo sono 42.223 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

Nella giornata di ieri sono stati effettuati 364 controlli: 107 nell’area di Cagliari, 14 Iglesias, 11 Oristano, 99 Sassari, 80 Nuoro, 17 Lanusei, 36 a Tempio. Sono state sanzionate 12 persone (11 a Cagliari, 1 a Nuoro), per un totale (dal 14 marzo) di 808.

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«Le risorse destinate per intervenire verso le famiglie al dramma economico, sono ancora da destinare, nonostante la gravità esistono i vergognosi ritardi delle nostre Istituzioni. Mancano criteri e metodi certi per la loro assegnazione, e il paradosso consiste nella penosa risposta dei vari livelli politici, che invece di accelerare l’iter che ne consenta l’erogazione, trascorrono il tempo facendosi rimbalzare le responsabilità.»
E’ duro il giudizio della segreteria regionale CONFSAFI Sardegna sui ritardi nell’erogazione degli aiuti economici alle famiglie, messe in molti casi letteralmente in ginocchio dall’emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus.

«La Regione Sardegna si classifica al primo posto fra gli inadempienti, diversi Comuni, hanno accantonato le risorse a causa delle incertezze che sono in seno alle responsabilità di chi ha emanato disposizioni scritte con i piediaggiunge la segreteria regionale CONFSAFI Sardegna -. La conseguenza logica si abbatte inesorabile, anche stavolta, sui cittadini, sui lavoratori e sulle famiglie. Assistiamo per l’ennesima volta al teatrino degli incapaci, che oltre a non riuscire nell’intervento dell’emergenza, disegnano anche la più nefasta prospettivaconclude la segreteria regionale CONFSAFI Sardegna -. Una situazione davvero assurda e deplorevole.»

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Il comune di Iglesias e la Protezione civile hanno sottoscritto un ampliamento della convenzione relativamente agli interventi messi in campo per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Dalla giornata di lunedì 11 maggio, gli operatori della Protezione civile inizieranno la distribuzione a domicilio dei kit della buste per la raccolta differenziata dei rifiuti, interrotta dalla società incaricata in seguito alle disposizioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.
La consegna domiciliare riguarderà inizialmente gli abitanti delle frazioni, per poi proseguire nelle utenze di tutto il Comune.
«Un servizio di grande importanzaha sottolineato l’assessore dell’Ambiente, Francesco Melis che vuol venire incontro alle esigenze dei cittadini. Ringrazio la Protezione civile che, con il consueto impegno, permetterà che venga garantito un servizio fondamentale per tutta la Comunità.»

 

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Primo comandamento dettato dal Coronavirus è: ti devi ri-convertire! Non importa che tu sia una barista o un design, il proprietario di una grande o piccola azienda, un barbiere o uno stilista: il virus impone che ci adattiamo tutti alle regole di questa nuova vita.

E così è successo anche all’artista e designer Mara Damiani e all’imprenditore Giovanni Pasella che avevano in mente un interessante progetto di collaborazione per la creazione di tessuti con stampe personalizzate per la creazione di complementi di arredo casa, textile design di pregio artistico.

Le mascherine artistiche. «E’ arrivato il virus e con lui l’ordine di chiudere tuttoha raccontato Giovanni Pasella a questo punto anche il progetto con Mara Damiani doveva interrompersi. Come tutto il resto. Abbiamo continuato a sentirci e abbiamo pensato però che anche noi avremmo potuto “riconvertire” le nostre professionalità alle esigenze del momento, e così nasce l’idea delle mascherine artistiche e della beneficenza.»

I tessuti e la manodopera sono stati forniti dalla azienda Pasella, che ha tanti punti vendita di artigianato artistico nell’isola. Mentre la parte artistica e i disegni sono quelli riconoscibilissimi della tradizione sarda di Mara Damiani.

«Abbiamo pensato di creare un oggetto utile in questo momento storico: utile e piacevole – ha detto Mara Damiani Utile perché le mascherine sono un bene di prima necessità e prezioso, anche complicato da reperire per l’uso di massa che ci si è trovati a farne. Ancora più utile è dunque realizzarle in tessuto in modo tale che siano lavabili e riutilizzabili. E poi belle, perché hanno una stampa che richiama l’arte e soprattutto la nostra tradizione, e ancor più belle quando si sa che acquistandole si fa anche un gesto di solidarietà e beneficenza.»

La certificazione. Per la realizzazione sono state fornite all’azienda tutte le indicazioni dal ministero della Sanità e della Salute e sono certificate. Le mascherine sono confezionate e tutte hanno le istruzioni per l’uso, il lavaggio e il metodo di stiratura.

La vendita e baneficenza. La vendita delle mascherine Pasella-Damiani non è fine a se stessa, l’imprenditore e la designer, infatti, hanno voluto che una parte del ricavato venga devoluto alla Caritas di Cagliari.

E’ possibile acquistare on line le mascherine nel sito dell’azienda Pasella, all’indirizzo http://www.artigianatopasella.com nella sezione negozio online alla voce “mascherine lavabili” e all’immagine mascherine d’autore di Mara Damiani.

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Nella giornata odierna 86 nuove famiglie di Carbonia riceveranno a domicilio i “Buoni spesa” distribuiti dalle associazioni che fanno capo al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile. Salgono così a 409 i nuclei familiari di Carbonia che hanno fino ad ora beneficiato della misura urgente di solidarietà alimentare a favore delle persone in ristrettezze economiche, introdotta all’ordinanza del Capo della Protezione civile (O.c.d.p.c.) n. 658 del 29 marzo 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19.

Gli Uffici dei Servizi sociali stanno provvedendo ad esaminare le ulteriori richieste pervenute e non ancora presenti in questi elenchi.

Le graduatorie dei beneficiari dei “Buoni spesa” sono consultabili al seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/servizi/servizi-sociali-e-politiche-giovanili/item/3212-misura-urgente-di-solidarieta-alimentare-cd-buoni-spesa-esito-richieste-seconda-scadenza-1-gruppo-domande-protocollate-dal-15-al-21-aprile