26 July, 2024
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Sono 6 i nuovi casi positivi al Covid-19 riscontrati oggi in Sardegna su 1.155 tamponi eseguiti. 979 i casi testati. Il numero totale sale a 1.330 dall’inizio dell’emergenza. Tutti i nuovi incrementi sono stati registrati nella sola provincia di Sassari. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 32.219 tamponi, 28.519 i casi testati. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 100, di cui 90 con sintomi, 10 in terapia intensiva, mentre 453 sono le persone in isolamento domiciliare. 553 gli attualmente positivi. I pazienti dimessi/guariti sono 658 (ieri erano 622). Resta invariato il numero delle vittime (119), per il sesto giorno consecutivo.
Sul territorio, dei 1.330 casi positivi complessivamente accertati, 243 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 94 nel Sud Sardegna, 55 a Oristano, 78 a Nuoro, 860 a Sassari (+6 rispetto all’ultimo aggiornamento).

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Ieri l’intervento del sindaco di Masainas, Ivo Melis, che ha chiesto il motivo per il quale il suo Comune non è più compreso tra le zone svantaggiate della Sardegna e quindi non figura tra nell’elenco dei Comuni destinatari delle indennità previste dal bando regionale “Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020”.
Oggi a parlare dei paesi sardi esclusi dalla lista UE per aree svantaggiate, a tener vivo il dibattito è il Gruppo Consiliare della Lega che ha depositato un’interrogazione a risposta scritta sul tema.
«Se da un lato l’inserimento di nuovi comuni nel quadro delle aree ritenute svantaggiate ci rallegra, in virtù della possibilità per le aziende agricole ricadenti in essi di beneficiare finalmente dei sostegni economici previsti dalla misura 13 del PSR, dall’altro dobbiamo constatare con rammarico l’esclusione di ben altri 15 comuni dalla medesima lista – affermano i consiglieri regionali della Lega in una nota congiunta -. Si tratta, a nostro avviso, di  esclusioni destinate a creare ulteriori disparità di trattamento tra le imprese agricole oltre che una plausibile e deleteria concorrenza sleale tra le stesse.»
«In virtù delle perplessità espresseci da tanti imprenditori del mondo agricolo che da alcune associazioni di categoria domandiamo all’Assessore alle politiche agricole di sollecitare una riclassificazione delle medesime da arie ritenute “avvantaggiate” ad aree “svantaggiate”conclude Dario Giagoni, primo firmatario dell’istanza nonché capogruppo – al fine di incentivare i principi di pari opportunità economiche, coesione sociale e parità di diritti per le aziende agricole operanti sul nostro territorio regionale.»

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Il comune di Carbonia si avvarrà di un finanziamento straordinario di 150.000 euro, chiesto ed ottenuto dalla Regione Sardegna, per la realizzazione di una nuova rotatoria compatta, all’intersezione tra via della Costituente e via Balilla. L’intervento è destinato a decongestionare il traffico cittadino. Nella foto allegata, la simulazione del progetto definitivo.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda: «La realizzazione della rotatoria costituisce un importante tassello nel processo di riorganizzazione complessiva della viabilità e degli spazi urbani connessi al traffico pedonale e veicolare. Il nostro obiettivo è riqualificare, ripristinare le condizioni di sicurezza e il decoro urbano in una zona nevralgica della città, caratterizzata dalla presenza delle scuole superiori, di un hotel-ristorante, snodo cruciale per l’accesso alla zona degli impianti sportivi di via Balilla, alla zona commerciale ed al vicino Centro Intermodale».

«Questa opera si inserisce all’interno degli imminenti lavori di messa in sicurezza e riqualificazione di alcune strade cittadine, andando a completare la riqualificazione della via Costituentespiega l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai -. Si tratta di una progettazione a livello definitivo, dotata di tutti i pareri favorevoli degli Enti competenti e quindi di pronta cantierabilità.»

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Fino a 10 milioni di euro per permettere ai comuni Sardi di abbattere al 100% le imposte e i tributi comunali: suolo pubblico gratis per tutte le aziende sarde colpite dall’emergenza sanitaria Covid-19. Questi gli effetti della proposta di legge, presentata da consiglieri regionali Valerio De Giorgi, Elena Fancello, Stefano Tunis, Carla Cuccu e Roberto Caredda.

«L’epidemia da Covid-19, oltre alle innumerevoli conseguenze per la salute e la vita di migliaia di cittadini sardi, sta producendo devastanti conseguenze sulle attività economiche. Tra i settori maggiormente colpiti e a rischio di chiusura per mancata attività vi sono i moltissimi locali di ristorazione, pubblici esercizi e in generale tutte le attività che stanno avendo enormi limitazioni per effetto delle misure di sicurezza, in particolare il rispetto delle distanze minime tra persone, e accessi contingentati. Con questo intervento dichiara De Giorgi, primo firmatario e presidente della Commissione Bilancio in Consiglio regionaleintendiamo sostenere la ripartenza anche in vista dell’inizio di una stagione turistica che si prospetta difficilissima e piena di incognite. La proposta di legge arriverà in commissione già nei prossimi giorni per poi approdare in consiglio dove ci aspettiamo il sostegno e la condivisone dell’opposizione. Sarà necessario conclude Valerio De Giorgiavviare da subito una forte interlocuzione con l’ANCI Sardegna per valutare insieme forme e p per renderla immediatamente applicabile.»

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Poste Italiane e Microsoft insieme per accelerare l’innovazione del gruppo e la ripresa dell’Italia. Le due aziende hanno annunciato un nuovo accordo che punta a proseguire il percorso di trasformazione digitale avviato da Poste ed al contempo favorisce la fornitura di servizi avanzati e digitali per le imprese italiane e la Pubblica Amministrazione, oltre ad attività congiunte di formazione sulle nuove competenze tecnologiche, sempre più richieste dal mondo del lavoro.
La partnership coincide con il lancio da parte di Microsoft di un importante investimento sull’infrastruttura cloud nel Paese e su un piano di rilancio – Ambizione Italia #DigitalRestart – che darà un nuovo impulso alla collaborazione tra i due Gruppi per la creazione di innovativi servizi digitali sui quali le aziende pubbliche e private potranno far leva per crescere e si inserisce in modo coerente e integrato nel piano di Poste Italiane Deliver 2022. L’Azienda guidata da Matteo Del Fante è impegnata da tempo in un percorso di trasformazione digitale che ha consentito a Poste Italiane di raggiungere importanti obiettivi di modernizzazione dell’infrastruttura e dei servizi offerti.
«La collaborazione tra Poste Italiane e Microsoft ha contribuito in questi anni all’avanzamento tecnologico di Poste e, contemporaneamente, del Paese, grazie ai servizi digitali offerti dall’Azienda ai cittadini, alle imprese ed alla PAha spiegato l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante -. Oggi rinnoviamo una partnership di lungo orizzonte che cade in un momento di emergenza nazionale in cui le piattaforme digitali hanno dimostrato concretamente la loro importanza sul piano organizzativo del lavoro, assicurando anche e soprattutto servizi indispensabili alla vita e alla salute delle persone. E’ partendo da questa esperienza ha concluso l’A.D.che Poste e Microsoft proseguiranno il lavoro comune per offrire soluzioni sempre più evolute di pubblica utilità e nuove competenze tecnologiche per contribuire alla ripresa del Paese.»

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Sarà operativa da lunedì 11 maggio, presso lo stabilimento Santa Barbara di Iglesias, in via San Leonardo 1, l’USCA territoriale della ASSL di Carbonia con competenza su tutti i Comuni afferenti ai tre i Distretti (Carbonia, Iglesias ed Isole minori).
Un’Organizzazione centralizzata – coordinata dalla Direzione del Distretto di Carbonia con la collaborazione del Servizio Professioni Sanitarie e di tutte le figure ed i servizi coinvolti nella gestione del paziente sul territorio – che tiene conto della popolazione, dell’estensione territoriale e dei dati epidemiologici attualmente conosciuti, e che dunque potrà subire modifiche in base ad esigenze organizzative e/o alle mutate situazioni epidemiologiche del territorio della ASSL Carbonia.
Le Unità Speciali di continuità assistenziale (U.S.C.A.) sono équipe costituite da Medici ed Infermieri con funzioni principalmente rivolte alla presa in carico del paziente caso sospetto o confermato Covid 19 a domicilio, al fine di potenziare la sorveglianza sanitaria per chi si trova in isolamento domiciliare. La sorveglianza sanitaria riguarda sia i pazienti dimessi dalle strutture ospedaliere o altre strutture ma anche coloro che non sono mai stati ricoverati, paucisintomatici, fragili e/o affetti da pluripatologie.
Il Servizio è attivo tutti i giorni, festivi compresi in orario 8.00-20.00, ha a disposizione un mezzo di trasporto autonomo aziendale, un ricettario del SSN,  farmaci e presidi medici disponibili e necessari all’attività erogata (termometri, saturimetri, etc.), una postazione pc collegata in rete e di un telefono cellulare: il personale ha a disposizione una dotazione autonoma di Dispositivi di Protezione individuale (DPI), secondo quanto disposto dal D.lgs 81/2008 e dalla
normativa e indicazioni ministeriali in materia di Covid-19.
Potrà richiedere l’attivazione dell’U.S.C.A. il MMG/PLS dell’assistito con sintomi per caso sospetto o con definizione diagnostica di Covid-19.
positivo con quadro clinico compatibile con la permanenza a domicilio (basso livello assistenziale). La segnalazione dovrà avvenire attraverso il contatto diretto per via telefonica o per via telematica, che sarà confermato con la compilazione e la trasmissione di una scheda di segnalazione.
I MMG/PLS e la Direzione del Distretto potranno contattare le U.S.C.A. anche per chiarimenti sui singoli casi, per inviare documentazione integrativa o tutte le volte in cui le informazioni siano necessarie per la corretta organizzazione del servizio
Le attività dell’U.S.C.A. non possono considerarsi sostitutive del Servizio di Emergenza ed Urgenza (118), sempre attivabile qualora necessario anche senza la mediazione dell’U.S.C.A.

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Con la forza del loro secolo di vita le donne centenarie di Sennori fanno da testimonial nella campagna di informazione e sensibilizzazione “#RESISTIAMOINSIEMESENNORI” lanciata dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale Inschibboleth per tenere unita la comunità, infondere coraggio e senso di responsabilità, promuovendo i comportamenti corretti da seguire nella lotta contro il Coronavirus.

Mascherina sul volto, tatta Giovanna Ogana, 104 anni, tatta Antonina Piga, 102 anni, e tatta Giacomina Fois, 98 anni, fissano lo sguardo sull’obbiettivo del fotografo e nei manifesti che saranno affissi per le strade del paese, invitano i sennoresi a resistere e rispettare le regole di base per evitare la diffusione del virus: usare la mascherina, lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro, non toccarsi il viso con le mani. Tutto questo accompagnato da un messaggio semplice: «Chiamatela mascherina, noi la chiamiamo Rispetto e Amore». Rispetto e amore per tutti: per le persone più a rischio in caso di contagio, gli anziani prima di tutti, e in generale per la comunità e noi stessi.

«Vogliamo stare vicini ai nostri concittadini e far capire che indossare la mascherina e adottare tutte le altre misure di prudenza e sicurezza, è un gesto che dobbiamo fare prima di tutto per rispettare e preservare la salute degli anziani, e in generale delle persone più deboli della nostra comunità, persone che potrebbero non superare le conseguenze di un contagio da Covid-19», spiega l’assessore della Cultura, Elena Cornalis.

I poster con gli sguardi espressivi e toccanti delle centenarie di Sennori non saranno gli unici a essere affissi per le strade del paese. Negli scatti fotografici appariranno anche il sindaco, Nicola Sassu, il parroco, monsignor Salvatore Masia, i direttori dei servizi bancari e postali, e tanti semplici cittadini che per motivi di lavoro o altro sono i più esposti al rischio di contagio.

La campagna di informazione e sensibilizzazione non si limita ai messaggi convogliati con i poster, ma si completa con installazioni di “Street art sociale”, affidati all’intuizione e all’ingegno degli artisti sennoresi Ica Spanu ed Antonio Salis. In 140 luoghi sensibili del paese (uffici pubblici, esterno dei supermercati e altri negozi, luoghi di culto) saranno installati distanziatori al suolo, con l’indicazione della distanza di sicurezza da tenere per evitare situazioni di rischio, seguendo le istruzioni del ministero della Salute.

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Il comune di Carloforte ha acquistato 1.000 test sierologici e lunedì avvierà l’esecuzione dei primi 400, già arrivati.

«Nell’ambito della attuale emergenza sanitaria il comune di Carloforte ha deciso di procedere sul proprio territorio comunale, ad eseguire i test sierologici per la verifica della possibile circolazione del Covid-19 nella Comunità – scrive in una nota il sindaco, Salvatore Puggioni -. L’Isola di San Pietro è stata frequentata, verso la fine del mese di Febbraio e nelle prime settimane del mese di Marzo, da molti turisti provenienti dalle regioni del nord Italia, alcuni in fuga dalle stesse per evitare il rischio epidemiologico. Inoltre molti nostri concittadini sono marittimi e tanti di loro sono tornati a casa al termine del loro periodo lavorativo giungendo da differenti parti del mondo. Abbiamo avuto in questi mesi episodi sospetti di Bronchiti e Broncopolmoniti, curati a domicilio fortunatamente con risoluzione del quadro clinico, senza però l’ausilio di una diagnosi certa che fugasse il dubbio di possibili casi sospetti Covid-19, non essendo stato possibile effettuare su questi pazienti i tamponi specifici.»

«Ad oggi non abbiamo evidenziato casi positivi di Covid-19, ma ciò non esclude che lo stesso virus possa essere stato presente nel nostro contesto isolano – aggiunge Salvatore Puggioni -. L’Amministrazione pertanto si impegnerà ad effettuare test sierologici tramite kit rapidi (per la ricerca di anticorpi IgM e IgG ), con l’obbiettivo di rilevare una “eventuale immunità” acquisita contro il virus da parte della popolazione. Sono stati informati della nostra iniziativa il presidente della Regione Sardegna e l’assessore regionale alla Sanità, nonché i vertici dell’ATS e dell’ASSL territorialmente competenti.»

«Abbiamo provveduto all’acquisto di 1.000 test rapidi. Di questi, 400 sono già arrivati e saranno eseguiti a partire da lunedì 11 maggio p.v. su tutti i soggetti che esercitano come operatori sanitari, forze dell’ordine, pubblica amministrazione, associazioni di volontariato, farmacie, trasporti e vendite al dettaglio – sottolinea Salvatore Puggioni -. Tutti i soggetti individuati hanno contatti quotidiani con una importante quota  di popolazione, e quindi, pensiamo sia corretto iniziare ad utilizzare i test  proprio da loro. Tutte le attività saranno coordinate con i Medici di Famiglia che hanno dato la loro disponibilità ad eseguire i test.»

«Riteniamo che questa attività possa essere inserita nel programma regionale di Screening che la Regione Sardegna si sta apprestando a mettere in atto e pensiamo, possa essere considerata di grande rilevanza e utilità proprio in funzione dei su citati eventi, nell’ambito del monitoraggio del territorio circa la diffusione del virus Covid-19 nelle nostra Regione – conclude il sindaco di Carloforte -. Siamo disponibili su indicazioni della Regione Sardegna ad eventuali implementazioni dei test sul nostro territorio.»

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La Portovesme s.r.l. e le RSU delle fabbriche di Portovesme e San Gavino Monreale hanno iniziato nel primo pomeriggio la consegna alla ASSL di Carbonia ed alle associazioni di volontariato che operano in campo sanitario nel territorio, dei dispositivi sanitari di protezione individuale e collettivi acquistati con la raccolta fondi promossa ed avviata alcune settimane fa, che ha consentito di mettere insieme la somma complessiva di 76.000 euro, 19.00o dei quali provenienti dalla donazione di una parte delle ore di lavoro effettuate ed i restanti 57.000, esattamente il triplo dell’importo devoluto dai lavoratori, messi a disposizione dalla direzione aziendale. I destinatari delle donazioni sono gli ospedali di Carbonia, Iglesias e San Gavino Monreale, le RSA operanti nei medesimi territori e ad altre associazioni operanti nell’ambito sanitario e assistenziale. Ogni acquisto è stato frutto di espressa e documentata richiesta da parte dei responsabili dei presidi ospedalieri.

Le prime consegne odierne, a Carbonia, sono state effettuate dall’amministratore delegato della Portovesme srl ing. Davide Garofalo e da una rappresentanza degli stabilimenti di Portovesme e San Gavino Monreale e delle RSU degli stessi, al Centro direzionale della ASSL di Carbonia direttamente al direttore Ferdinando Angelantoni e, successivamente, alle associazioni di volontariato operanti in città nell’ambito sanitario ed assistenziale. Le fotografie ed i filmati allegati, sono stati realizzati da Manolo Mureddu.

 

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Scorrendo l’elenco dei Comuni destinatari delle indennità previste dal bando regionale “Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020”, destinate a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, il comune di Masainas ha scoperto di non essere più compreso tra le zone svantaggiate della Sardegna.

Il sindaco Ivo Melis ha inviato una nota al presidente della Regione, Christian Solinas, all’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, ai consiglieri regionali, alla V Commissione e, per conoscenza, al Consiglio comunale di Masainas, nella quale sottolinea che nei Piani di Sviluppo Rurali precedentemente pubblicati, il comune di Masainas risultava sempre collocato all’interno dell’elenco dei Comuni svantaggiati, così come i paesi limitrofi che continuano ad essere confermati tra quelli svantaggiati.

Ivo Melis chiede che il comune di Masainas venga ricompreso nell’elenco dei Comuni svantaggiati, se l’esclusione è legata ad un mero errore di compilazione del PSR 2014/2020 e dei suoi allegati, oppure se vi siano elementi, di cui non è a conoscenza, che abbiano determinato l’esclusione, ritenuta incomprensibile in ragione dell’omogeneità del territorio in cui è inserito il comune di Masainas.