26 July, 2024
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Sentito questa mattina in videoconferenza dalla commissione speciale Insularità, il professor Tommaso Edoardo Frosini, uno dei massimi costituzionalisti italiani, con solide radici in Sardegna, ha parlato apertamente delle «tre strade che si possono percorrere, senza che l’una escluda le altre, per arrivare al riconoscimento in Costituzione del principio dell’insularità della Sardegna».
Secondo lo studioso, chiamato dal presidente Michele Cossa a dare il suo contributo dopo una serie di articoli scientifici sulla Sardegna e sul Mezzogiorno italiano, il professor Tommaso Edoardo Frosini ha ricordato che «nel 2001 il legislatore costituzionale riformò il testo del 1948 eliminando il riferimento al principio di valorizzazione delle isole e del Mezzogiorno. Questo fatto ha creato una sorta di ferita: è come se il problema dell’insularità da venti anni non ci fosse più. E invece sappiamo bene che esiste e non soltanto nei trasporti interni e nei collegamenti esterni».
Per il professore le soluzioni potrebbero derivare «dal percorso in atto, ovvero la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, che con l’emergenza di questi mesi si è però fermata alla commissione Affari costituzionali del Senato. La seconda ipotesi percorribile è quella di una legge ordinaria, che riconosca alla Sardegna una serie di prerogative, soprattutto sui trasporti. Una legge che potrebbe richiamare il principio costituzionale spagnolo del cosiddetto “echo insular”, ossia il fattore insulare che fa della Sardegna un attore unico. Anche in questo caso sarebbe preferibile un percorso legislativo dal basso e popolare, per arrivare all’obiettivo. Una volta approvata, sarebbe più facile dare poi copertura costituzionale a questa legge».
La terza via teorizzata dal costituzionalista è invece incentrata sulla legislazione regionale: «Immagino un testo che, alla luce dello Statuto, rimarchi il principio dell’insularità e nel caso di conflitto di attribuzione sollevato dal Governo, sarà la Corte costituzionale ad occuparsi del problema. Potrebbe arrivare a una sentenza che riconosca l’insularità aprendo così la strada alla legislazione parlamentare».
In risposta alle domande poste dai consiglieri Giuseppe Meloni (Pd) e Antonello Peru (Udc) e Giovanni Satta (Psd’Az), il professor Tommaso Edoardo Frosini ha aggiunto: «Il rapporto con l’Europa è delicato e riguarda tutto il sistema insulare europeo. Non possiamo realisticamente sperare che sia la Ue, che agisce in modo lobbistico, a risolvere i problemi della Sardegna anche se ipotizzo la strada del ricorso alla Corte europea di Giustizia per arrivare al riconoscimento della insularità sarda. Allo stesso modo, però, potrebbe essere il presidente Solinas a chiedere un efficace pronunciamento sull’insularità alla Conferenza Stato Regioni».
Di Europa e legislatore europeo ha parlato anche Salvatore Cicu, più volte parlamentare italiano ed europeo, che ha ricordato una sua risoluzione del 2016 per il riconoscimento degli svantaggi geografici e materiali della Sardegna e di tutto il sistema insulare europeo. «Se non ora, quando sarà il momentoha detto Salvatore Cicudi consentire alla Sardegna di esprimere tutto il suo potenziale sociale ed economico? E il riconoscimento dell’insularità serve proprio a questo.»
Anche il presidente Michele Cossa ha riflettuto sul punto: come la pandemia in atto inciderà sulla battaglia popolare per il riconoscimento dell’insularità sarda. «Si apre per noi uno scenario inedito anche sotto questo profilo ha detto il presidente della Commissione ma riteniamo proprio per questo che ogni sforzo debba essere fatto, in tutte le sedi istituzionali, per riconoscere alla Sardegna la sua insularità e darle subito gli strumenti che servono per farla crescere in armonia con l’Europa».
Il presidente Michele Cossa ha espresso soddisfazione per i lavori della Commissione: «Siamo riusciti ad effettuare la seduta a distanza e il sistema ci ha consentito di partecipare come se fossimo tutti presenti mentre invece ogni commissario si è connesso dal proprio studio in totale sicurezza».

 

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L’Amministrazione comunale di Gonnesa riparte e vara un pacchetto complessivo di sostegno alle imprese con risorse comunali. «Emergenze straordinarie richiedono risposte straordinarie – dice il sindaco Hansel Cabiddu – e insieme alla Giunta abbiamo deciso di dare un segnale forte al tessuto produttivo della nostra comunità, alleggerendo il carico dei tributi locali e predisponendo un insieme di misure per sostenere la ripresa.»

Oltre 120 aziende e lavoratori autonomi con sede legale nel Comune non vedranno recapitarsi la cartella della Tassa Rifiuti per il 2020. Un provvedimento di esenzione totale per tutto l’anno e non solo per il periodo di chiusura. A questo si affianca la sospensione della Tosap 2020 (Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche). La misura verrà estesa anche agli operatori che partecipano al mercatino settimanale e ai posteggi sul litorale.

E’ previsto, inoltre, l’incremento degli spazi di suolo pubblico concessi ai pubblici esercizi per la somministrazione all’aperto, per garantire così un numero adeguato di coperti e ridurre il più possibile l’impatto delle norme che impongo il distanziamento sociale. E per sostenere la ripartenza ed alleggerire i costi di adeguamento alle nuove prescrizioni, ogni azienda riceverà dall’Amministrazione comunale di Gonnesa un kit di prodotti per l’igienizzazione e sanificazione.

«E’ solo il primo passo. Siamo al lavoroconclude il sindaco Hansel Cabidduinsieme alla Giunta e agli uffici, per realizzare un progetto dedicato alla filiera del turismo, al fine di garantire la fruizione sicura del nostro territorio per la nostra comunità e per i turisti, e la valorizzazione delle nostre risorse ambientali e culturali.»

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Nei giorni scorsi Italia Nostra Sardegna ha indirizzato al presidente dell’ANCI una lettera, nella quale oltre a chiarire la posizione dell’associazione nei confronti della tecnologia 5G, vengono avanzate alcune specifiche proposte e richieste.

Come è noto la tecnologia 5G rappresenta l’implementazione di una rete (sostitutiva dell’attuale 4GLTE) che, sfruttando alte frequenze, consente di elevare la velocità dei segnali, ma che nello stesso tempo costringe ad aumentare il numero dei ripetitori. Tutto ciò comporterà un incremento esponenziale del livello di inquinamento da elettrosmog, i cui effetti sulla salute della popolazione e degli ecosistemi sono ignoti.

Autorevoli fonti scientifiche non escludono la possibilità di un rapporto causa/effetto tra radiofrequenze/cancro ed in ogni caso sono stati evidenziati casi di elettrosensibilità da elettrosmog in molti soggetti. Peraltro, la stessa Unione europea e numerose sentenze hanno riconosciuto l’oggettiva esistenza di tali legami.

Poiché l’installazione delle reti 5G sta procedendo senza la preventiva informazione d’obbligo e senza alcuna valutazione del rischio sanitario, mentre intere comunità si trovano esposte ad una sperimentazione senza esserne a conoscenza, Italia Nostra Sardegna ha esortato la presidenza regionale dell’ANCI affinché i Sindaci, responsabili della salute pubblica delle comunità che rappresentano, assumano iniziative di prevenzione sanitaria attraverso l’adozione di delibere o ordinanze che vietino l’installazione di ripetitori 5G in forza dell’applicazione del principio di precauzione. Alcuni sindaci della Sardegna e del Continente, tra l’altro, hanno già adottato questi provvedimenti. Nello stesso tempo, in applicazione del principio di trasparenza, viene richiesto che le comunità e gli stakeholders siano preventivamente consultati in riferimento alle iniziative e decisioni future.

Italia Nostra Sardegna ritiene che l’applicazione del principio di precauzione, oggi più che mai, debba essere il motivo conduttore delle azioni di governo. È, infatti, sotto gli occhi di tutti come la sottovalutazione degli impatti sulla salute collettiva di alcuni fattori di non difficile prevedibilità sia costata alla collettività la perdita di molte vite, delle libertà individuali, dei normali rapporti sociali ed alla Nazione un danno economico ed occupazionale incalcolabile.

Graziano Bullegas

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Dal 14 marzo sono 41.199 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

Nella giornata di ieri sono stati effettuati 301 controlli: 34 nell’area di Cagliari, 8 Iglesias, 23 Oristano, 115 Sassari, 37 Tempio, 74 Nuoro, 10 Lanusei. Nessuna sanzione, perciò dal 14 marzo il numero dei sanzionati resta a quota 793.

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Per domani, mercoledì 6 maggio 2020, le squadre di Abbanoa hanno in programma un intervento di riparazione sul ramo dell’acquedotto Sulcis che alimenta i serbatoi di Gonnesa e Bacu Abis.

Durante l’esecuzione dei lavori, previsti dalle ore 8.00 alle 17.00, non potranno essere alimentate le utenze nelle seguenti frazioni del comune di Carbonia: Genna Corriga, Piolanas, Is Pireddas, Is Perdas, Caput Acquas, Medau Brau, Medau Desogus e Medau Is Serafinis.

L’erogazione all’utenza del comune di Gonnesa e della frazione di Bacu Abis potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle ore 20.00. Successivamente verrà interrotta sino alle 6.00 della mattina di giovedì 7 maggio per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

Sarà cura dei tecnici di Abbanoa limitare le ore di interruzione qualora gli interventi dovessero essere completati in tempi minori rispetto a quelli previsti. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.

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Il tanto atteso 4 maggio è arrivato e la fine del lockdown sembra più vicina. La Fase 2 ha preso avvio in questa giornata di piena primavera, in cui anche il clima è sembrato venire incontro alla situazione.
Si allentano le restrizioni per il Coronavirus e i cittadini si riappropriano gradualmente degli spazi all’aperto. Non è ancora possibile uscire dai confini del territorio del proprio Comune ma i luoghi dove poter fare una passeggiata ci sono e, già in parte, è possibile goderne.
Ciò che si temeva in termini di affollamento non si è verificato. I cittadini hanno rispettato le distanze di sicurezza e per l’uscita hanno adottato tutte le prescrizioni del caso, per quanto ha riguardato i dispositivi di protezione individuale.
Il lungomare di Sant’Antioco si è animato di biciclette e molti sono stati anche quelli che hanno optato per una passeggiata a piedi o per una corsa in solitaria per le vie del paese. In numero limitato anche le mamme a passeggio coi bambini piccoli.
Forse, complice l’impegno scolastico e l’aumento degli orari delle lezioni online – protratte da molte scuole anche al pomeriggio – sono stati invece pochi i ragazzi tra i 14 e i 18 anni che sono usciti per una passeggiata o per svolgere attività motoria. Tuttavia il rispetto delle regole c’è stato come anche i controlli, mai venuti meno.
Tanta la confusione su ciò che è possibile o non è possibile fare, tanti i cittadini che si sono rivolti alle forze dell’ordine o alla Protezione civile, per chiarire quali siano considerati motivi di necessità o se sia ancora obbligatorio l’utilizzo dell’autocertificazione.
I locali restano chiusi, sebbene alcuni bar si stiano già organizzando per quanto riguarda l’asporto. Ma la maggior parte delle serrande resta abbassata.
Il numero di persone che, nel pomeriggio, ha optato per una passeggiata in spiaggia è stato molto limitato. Spiagge quasi deserte in tutto il Basso Sulcis, tra Sant’Antioco e Portoscuso.

Qualche appassionato ha deciso invece per un giro in barca.
Tutto sommato, lungo le strade dei paesi, la vita non è sembrata molto diversa da quella che era prima del lockdown, durante una qualunque giornata di primavera.
Ne è un esempio anche Carbonia, in cui è stata ristretta la presenza dei cittadini usciti dalle proprie abitazioni per svolgere attività motoria a piedi o in bicicletta. Così come scarsissima è stata l’affluenza anche alle piste ciclabili.
Più intenso, invece, il traffico automobilistico, sia nei centri che lungo le statali di congiungimento tra i paesi e tra questi e le località balneari.
Si aspetta ora di vedere, nei prossimi giorni, quale sarà l’andamento dei contagi.
Intanto, nella giornata odierna, si è registrato un solo caso nell’area metropolitana di Cagliari.

Federica Selis

 

 

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Il sindaco di Sinnai, Tarcisio Anedda, ha annunciato questa sera, con un breve comunicato pubblicato nel sito istituzionale dell’Ente, di aver ricevuto «la segnalazione da parte delle autorità sanitarie della presenza di quattro casi positivi, tutti in isolamento domiciliare a Sinnai».

«Si raccomanda pertanto il massimo puntuale rispetto di tutte le prescrizioni in materia di prevenzione emanate dalle autorità governative, regionali e comunali», ha concluso il sindaco di Sinnai.

 

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Il comune di Carbonia ha pubblicato le prime graduatorie delle famiglie beneficiarie dell’erogazione del contributo regionale inerente le “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2”.

Gli Uffici dei Servizi Sociali hanno istruito complessivamente 400 domande, di cui 52 ammesse fino ad ora; 269 sono sospese in attesa di integrazione dei dati mancanti; 12 sono le rinunce; 6 le istanze escluse dal contributo; 61 sono pervenute come domande “doppie”, ovvero presentate più volte dalle stesse famiglie.

In totale, la prima tranche di erogazione, di cui beneficiano 53 nuclei familiari, prevede una liquidazione dell’importo complessivo di 14.067,48 euro.

I ritardi della liquidazione sono dovuti all’attesa di un intervento chiarificatore della Regione Sardegna sulla L.R. n. 12 del 8 Aprile 2020. Chiarimenti che ad oggi non sono arrivati nonostante richiesti dalla nostra Amministrazione comunale insieme all’ANCI, che rappresenta i 377 comuni della Sardegna.

Nei prossimi giorni verranno pubblicate le nuove graduatorie e, conseguentemente, si provvederà all’erogazione dei contributi a favore di tutte le persone aventi diritto.

Ad oggi sono state protocollate 1.529 richieste, che verranno esaminate il prima possibile dagli Uffici dei Servizi Sociali.
Le persone, la cui domanda risulta al momento sospesa, verranno contattate dai nostri uffici comunali e invitate a presentare le informazioni mancanti.

Per maggiori informazioni è possibile contattare preferibilmente il seguente indirizzo email: infobonuscovid@comune.carbonia.ca.it ; o in alternativa i numeri telefonici 348 0166238 e 340 .1735181 nella fascia oraria dalle 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì.

Nel link sono pubblicate le prime graduatorie: https://www.comune.carbonia.su.it/avvisi/avvisi-vari/item/3206-pubblicate-le-graduatorie-parziali-dei-primi-beneficiari-del-contributo-regionale-di-800-euro

 

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Al via la realizzazione delle opere incompiute nel Sulcis Iglesiente. Si tratta di infrastrutture bloccate, opere che sarebbero già dovute essere al servizio dei cittadini ma slittate nel tempo fino a risultare negli elenchi delle incomplete, e che ora i Comuni potranno realizzare in chiave di ammodernamento dei territori. Agli interventi sui porti e all’intensa attività sulle due arterie principali (manutenzioni delle Strade Statali 130 e 126) si aggiungono ora una serie di interventi finanziati nei territori comunali per infrastrutture di diretto godimento dei cittadini come parcheggi, palestre, aree di snodo. 

«Lo sviluppo e la rinascita in chiave moderna del Sulcis non possono prescindere da un sistema infrastrutturale efficiente spiega il presidente Christian Solinas -. Oggi interveniamo in un’area dalle potenzialità enormi dando una riposta concreta alle Amministrazioni locali che chiedono sostegno e attenzione, con l’obiettivo di incidere sul tessuto produttivo, accompagnare la ripresa del post-Covid e arginare fenomeni quali spopolamento e denatalità.»

Ammontano a 1.805.000 le risorse stanziate in favore delle Amministrazioni attraverso la rimodulazione dei fondi del Piano regionale delle Infrastrutture di recente approvazione da parte della Giunta regionale, che vanno ad aggiungersi ai fondi già messi a disposizione dei territori a settembre (2.325.000). L’importo complessivo delle opere finanziate nel Sulcis attraverso i fondi derivanti dal Mutuo regionale (prima e seconda rimodulazione), che grazie all’impulso della Regione verranno portare a completa realizzazione, è quindi complessivamente pari a oltre 4 milioni di euro.

«Abbiamo scelto di essere vicini ai territori. Siamo impegnati in una intensa attività di rilancio del sistema economico delle diverse aree della Sardegna con finanziamenti anche di piccola entità che però rappresentano una boccata d’ossigeno per i Sindacispiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Il Sulcis, a cui anche con le recenti misure stiamo dando particolare attenzione, ha urgente necessità di un sistema di infrastrutture che renda possibile lo sviluppo e la crescita economica. È solo partendo da questo presupposto che può cominciare la fase 2 dell’Iglesiente. E sempre nell’ottica della realizzazione delle opere incompiute, in questo caso di carattere portualeconclude Roderto Frongia – sono stati destinati a Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte 22 milioni per interventi di riqualificazione delle infrastrutture, somma già stanziata in passato che però necessitava di una riprogrammazione”.

Tra gli interventi freschi di approvazione figura la realizzazione della palestra comunale polivalente di Narcao (1.200.000); la realizzazione a Piscinas di un parcheggio in prossimità della via Regina Margherita (350.000); la realizzazione di una rotatoria a Carbonia all’intersezione di via Costituente e via Balilla (350.000 euro); il completamento e potenziamento della dotazione di servizi del centro storico di Iglesias con la realizzazione del parcheggio via Trexenta, le cui risorse (446.000 euro) vanno ad aggiungersi ai fondi già stanziati qualche mese fa per il completamento del parcheggio “Sant’Antonio” (1.575.000).

Accelerazione delle opere anche nei comuni di San Giovanni Suergiu, già interessato a settembre da un finanziamento di 250.000 euro per il completamento parcheggio area ex Serafini, e di Portoscuso a cui erano già stati destinati 500.000 euro per il completamento e la messa in sicurezza dell’intera area dell’ex sede dell’Istituto Tecnico Industriale “Giorgio Asproni”.

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Maglia rosa in Italia, la Sardegna è la Regione che ha investito di più per sostenere i suoi cittadini nelle difficoltà della fase più critica della pandemia e per il sostegno nella fase della ripartenza.
Lo dimostra uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore sulla base delle ricerche dell’Istituto Issifra-Cnr (Istituto Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie), che mette a confronto gli impegni finanziari delle Regioni Italiane, considerando quanto attinto dai propri bilanci e quanto frutto della rimodulazione dei fondi strutturali europei non ancora utilizzati.
La Sardegna è prima in termini assoluti, con un impegno di 265 milioni di risorse proprie, al netto della rimodulazione dei fondi strutturali: una capacità di erogazione che quindi è suscettibile di un ampio margine di incremento.
La Regione è prima anche nella classifica dei maggiori interventi messi in campo pro-capite.
«Sono dati che attestano quanto questa Giunta abbia avuto a cuore, fin dalle prime fasi dell’emergenza, la tutela delle famiglie e la dignità della personadice il presidente della Regione, Christian Solinas. Grazie ad un impegno straordinario, abbiamo messo in campo una enorme massa di liquidità destinata a superare la crisi. In settimana, il Consiglio regionale voterà la seconda parte di interventi varati dalla Giunta, destinata specificamente alle imprese. L’entità dell’intervento regionale appare ancora più evidente con un confronto tra regioni con popolazione molto più numerosa della Sardegna.»
«Oggi che i dati dell’emergenza sanitaria aprono ad una speranza in più per il futuro, possiamo dire che la scelta di privilegiare anzitutto le famiglie, per aiutarle a superare la crisi, è stata lungimirante e virtuosa. Il denaro in erogazionericorda ancora il presidente della Regione -, non è vincolato a buoni spesa, ma inteso come sostegno di liquidita’ per fare fronte alle emergenze di ogni genere che i nuclei familiari hanno dovuto affrontare e stanno ancora affrontando.»
«Grazie a questo sforzo straordinarioconclude il presidente Christian Solinas -, possiamo gettare le basi per ripartire e lasciarci alle spalle questa pagina cosi’ drammatica.»