6 August, 2024
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Il nuovo piano assunzioni di Aldi prevede l’inserimento di diverse figure tra le quali: Assistenti Reparto Vendite, che dovranno occuparsi delle attività di supporto ai responsabili commerciali, delle attività di segreteria, dell’elaborazione reportistica e delle statistiche commerciali; Assistenti di Negozio, che dovranno occuparsi dei clienti e far vivere loro una piacevole esperienza di acquisto, coordinare e portare al successo la squadra, sfruttare le proprie capacità organizzative per ottimizzare le procedure operative all’interno del proprio punto vendita e occuparsi di tutto ciò che accade all’interno dei negozi; Manager in Formazione, i quali dovranno occuparsi del punto vendita in collaborazione con il responsabile di negozio, supportare lo store manager nel coordinamento della squadra e ottimizzare le procedure operative all’interno del proprio punto vendita; Addetti Area Manager, che dovranno gestire i punti vendita a livello commerciale ed economico, garantire il raggiungimento degli obiettivi, gestire un organico formato da diverse risorse, analizzare i risultati raggiunti, pianificare e ottimizzare il lavoro e le procedure aziendali, controllare il rispetto delle norme e delle procedure aziendali. La ricerca riguarda diplomati e laureati, con ottime capacità comunicative e forte spirito di squadra, orientamento agli obiettivi, sviluppate doti di leadership e relazionali, capacità di persuasione, intraprendenza e spirito imprenditoriale, affidabilità, precisione, organizzazione, autonomia, flessibilità, proattività e determinazione.

Per verificare tutte le figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_aldi_11_20.html .

Nel corso di un’attività ispettiva compiuta nel Sulcis, nell’ambito della campagna denominata “strutture di prelievo e laboratori analisi”, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, ieri i carabinieri del NAS di Cagliari, in collaborazione con i colleghi della locale Stazione, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per esercizio abusivo di una professione, un 59enne, tecnico sanitario di laboratorio biomedico, dipendente di un laboratorio di analisi.
Questi, dagli accertamenti effettuati, non è risultato essere iscritto al relativo ordine professionale, elemento essenziale per l’esercizio della professione stessa. La questione dell’esistenza degli ordini professionali e della necessità di esservi iscritti per poter esercitare la professione è dibattuta, ma la giurisprudenza è concorde nel ritenerne l’esistenza, imposta da norme di legge, con funzioni anche disciplinari e di garanzia della bontà delle prestazioni.

Covid-19: 4 cittadini di Portoscuso si sono negativizzati, altri 2 sono risultati positivi, gli attualmente positivi sono 6.

“S’informa la cittadinanza – ha annunciato il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda – che stamane è giunta da ATS la positiva comunicazione che risultano negativizzati altri 4 casi tra quelli registrati nel mese di ottobre.”

“Mentre è stato purtroppo confermato l’esito di positività al virus al tampone molecolare per 2 casi che erano rimasti in attesa di controprova ma relativi a focolai già individuati e da tempo in isolamento – ha aggiunto Giorgio Alimonda -. Pertanto, risultano ancora complessivamente in carico nel nostro Comune 6 casi di positività al virus.”

“L’attenzione che tutti abbiamo dimostrato è risultata efficace per contenere il contagio, e di questo siamo molto felici, ma ancora non siamo fuori dall emergenza che ha colpito anche la nostra Comunità e le condizioni di contesto generale – ha concluso Giorgio Alimonda -, ci inducono a richiamare ancora la massima attenzione e continuare adottare le prescrizioni raccomandate (uso della mascherina, distanza, evitare ogni tipo di assembramento e lavaggio frequente della mani e delle superfici di frequente utilizzo).”

Proseguono, a Carbonia, i lavori per l’installazione della banda ultralarga, che consentirà una connessione Internet ultraveloce per i nostri abitanti.

Lo scorso 16 giugno 2020, dopo una lunga serie di interlocuzioni tenutesi nei mesi precedenti, è stata siglata tra il comune di Carbonia e la società Open Fiber S.p.A, la “Convenzione per la realizzazione di infrastrutture e reti dati ad alta velocità sul territorio comunale“, che disciplina le modalità di interazione tra le parti in merito all’attuazione del Piano Open Fiber. Un importante progetto che fa seguito alla deliberazione di Giunta comunale n° 78 dell’11/06/2020, in cui è stata decisa la realizzazione di una rete a banda ultra larga FTTH (Fiber To The Home).

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza degli interventi, fino al 18 febbraio 2021, nella fascia oraria dalle 8.00 alle 18.00, è previsto – nei tratti interessati dai lavori – il divieto di transito dei veicoli, il divieto di sosta e la contestuale indicazione dei percorsi alternativi che i nostri concittadini potranno compiere.

Le strade interessate dai lavori saranno le seguenti: via Satta, via Fiume, via Spalato, via Zara, via Pola, via La Spezia, via Taranto, via Brindisi, via Milano, via Torino, via Forlì, via Puglie, via Sarrabus, via Sirri, via Mantova, ia Ferrara, via Coghinas, via Piolanas, via Bacu Abis, via Tanas, via Caput Acquas, via Tirso, via Marche, strade rionali della località Cannas di Sopra.

PROSSIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE VENERDÌ 27 NOVEMBRE ALLE ORE 18 IN PRIMA CONVOCAZIONE E LUNEDÌ 30 NOVEMBRE ALLE ORE 18 IN SECONDA CONVOCAZIONE

Il presidente Daniela Marras ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia, in seduta straordinaria, la prossima seduta dell’assemblea cittadina per venerdì 27 novembre alle ore 18.00 (prima convocazione) e per lunedì 30 Novembre alle ore 18.00 in seconda convocazione.

Sono 3 i punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Presidente del Consiglio;
2. Mozioni;
3. Variazione al Bilancio di Previsione 2020-2022 e applicazione Avanzo di Amministrazione.

I consiglieri potranno partecipare alla riunione esclusivamente in videoconferenza.

La seconda ondata da Covid, le sue conseguenze e le implicazioni sul sistema sanitario sardo, le azioni adottate per fronteggiare la crisi e le strategie in campo per combattere la pandemia, la riconfigurazione di alcune importanti strutture sanitarie, le attese al Pronto soccorso e le nuove terapie intensive, il reclutamento del personale e i modelli organizzativi da sperimentare, lo stress degli ospedali e quello di medici e pazienti, con l’obiettivo dichiarato di garantire cure e assistenza in tutta l’Isola: sono stati questi, in sintesi, i temi al centro delle audizioni nella commissione Salute del Consiglio regionale. Nel parlamentino presieduto da Domenico Gallus (Udc), i vertici della sanità in Sardegna – con in testa l’assessore regionale, Mario Nieddu; il direttore generale dell’assessorato, Marcello Tidore; il commissario straordinario Ats, Massimo Temussi; la direttrice della Assl di Nuoro, Grazia Cattina; la direttrice della Assl di Oristano, Valentina Marras; il direttore della Assl di Lanusei, Antonio Demontis; il direttore della Assl di Cagliari, Carlo Murru; il direttore della Assl di Sanluri, Maurizio Locci; il direttore della Assl di Sassari, Flavio Sensi; il commissario della Aou di Sassari, Antonio Spano; il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino ed il commissario dell’Azienda ospedaliera Brotzu, Paolo Cannas – non si sono sottratti ai quesiti, alle richieste di chiarimento e neppure alle sottolineature critiche ed ai suggerimenti dei consiglieri di maggioranza ed opposizione.

«Nessuno di noi – ha esordito l’assessore Mario Nieddu – poteva immaginare che la seconda ondata del virus avesse in Sardegna una portata quattordici volte superiore rispetto alla prima, passando in pochi mesi da 1.390 positivi a circa 20mila contagiati (19.288).»

«Alla data del 24 novembre – ha proseguito il responsabile della sanità – contiamo 12.562 positivi; 6.319 guariti; 407 decessi (età media 79 anni, il più giovane aveva 31 anni, il più anziano 100 anni); attualmente 11.962 sono le persone in isolamento domiciliare, 527 i ricoverati, dei quali 73 in terapia intensiva.»

I posti in terapia intensiva, complessivamente disponibili in tutta l’Isola sono 75, ed il dato rende meglio l’dea di ciò che l’assessore ha inteso quando, nel corso del suo intervento, non ha negato “lo stress cui sono sottoposte le strutture ospedaliere” insieme con l’urgenza di attivare nuove realtà in grado di reggere l’urto dei ricoveri.

«Si incomincia però – ha aggiunto Mario Nieddu – ad intravedere un rallentamento della curva dei contagi e l’indice Rt è fermo a 0.84.»

Segnale incoraggiante se unito alle due slide illustrate dal commissario Ats, Massimo Temussi, che hanno evidenziato «una diminuzione della pressione in entrata nei pronto soccorso, insieme ad una riduzione degli accessi per febbre e dispnea». I numeri dei tamponi hanno certificato invece la mole di lavoro che si è abbattuta sui laboratori del sistema pubblico: «Il totale dei tamponi eseguiti è pari a 352.678 e solo negli ultimi sette giorni sono stati 21.869, con una media di 3.124 tamponi\giorno per 2.770 casi di positività che fanno 395 positivi di media settimanale». L’onda d’urto dei contagi e la ricerca di nuovi spazi per le terapie intensive ha rivoltato ospedali e corsie (il Marino e il Binaghi di Cagliari sono gli ultimi in ordine di tempo) tanto che «entro sessanta giorni potrebbero essere attivati (ma alcuni sono già disponibili) ulteriori 68 posti letto con l’ossigeno: 18 all’Aou di Sassari, 9 al San Martino di Oristano, 15 al San Francesco di Nuoro, 6 al Santissima Trinità, 12 al Binaghi e 8 al Marino di Cagliari». La cosiddetta area medica e sub intensiva conta in tutta l’Isola 527 posti letto al momento occupati, su un totale di 591 attivi. I nuovi posti letto attivabili nell’arco delle prossime settimane sono 578: 46 al Marino di Alghero, 15 a Ghilarza, 2 al San Martino di Oristano, 42 al San Francesco di Nuoro, 25 a Bosa, 70 Marino di Cagliari, 100 al Binaghi a Cagliari, 40 al San Giuseppe di Cagliari; 24 al Santissima Trinità a Cagliari, 25 a Iglesias, 22 alle cliniche di Sassari e 147 al Santissima Annunziata a Sassari. «In totale – ha affermato l’assessore a conclusione dell’elencazione di ospedali, paesi, città e numeri – avremo oltre mille posti Covid che rappresentano un quarto del totale dei posti letto complessivamente disponibili nel sistema sardo».
Non sono mancati i richiami al potenziamento delle Usca (unità speciali di continuità assistenziale) e dal governo regionale non si è negata tale opportunità: «Ne abbiamo attivate venti che hanno in carico 2.737 pazienti e altre tre sono in via di attivazione». Il problema sottinteso è quello del reclutamento di medici, infermieri e personale amministrativo e l’assessore Mario Nieddu ha replicato con l’illustrazione del contenuto di un altro foglio Excel: «Abbiamo reclutato in totale 1.075 unità: 185 medici, 233 specializzandi, 478 infermieri, 45 professionisti della sanità, 105 operatori socio sanitari e altri 29 operatori»«Per potenziare il cosiddetto tracciamento – ha proseguito l’esponente dell’esecutivo Solinas – è in corso il bando della Protezione Civile per assicurarci le prestazioni di 8 medici, 13 assistenti sanitari, 33 tecnici della prevenzione, per un totale di 54 nuove unità» «Mentre dei 379 medici del bando cosiddetto “dei 500”, 242 hanno già restituito il contratto firmato, 163 sono stati sottoposti alle visite e 67 hanno già preso servizio (4 a Cagliari, 25 a Sassari, 14 a Carbonia, 10 a Oristano, 5 a Nuoro, 1 a Olbia e 8 a Lanusei)».
La strettoia, i tempi lunghi e i difficili contatti con l’ufficio igiene e sanità pubblica è un altro tema che più volte è stato evidenziato dagli interventi dei consiglieri e il direttore dell’assessorato, Marcello Tidore, ha aperto uno spiraglio per un possibile alleggerimento delle incombenze che pesano su quegli uffici: «Lavoriamo ad una soluzione che consenta anche i medici e non soltanto ad un ufficiale della sanità pubblica di poter attestare la guarigione, trascorsi i 21 giorni (almeno sette dei quali da asintomatico) dalla positività, così come stabilito lo scorso ottobre dal ministero». I medici di famiglia sono chiamati in causa anche quando si è parlato della possibilità che possano eseguire i test antigenici rapidi («ne abbiamo acquistati 1.100.000 – afferma Massimo Temussi – ed un altro milione è stato ordinato») e non poteva mancare il riferimento alla vaccino antinfluenzale. La Regione ha firmato un contratto per 530mila dosi (lo scorso anno in totale erano state 220mila) ma ne sono state consegnate solo 318mila e la multinazionale del farmaco Sanofi sembra intenzionata a non rispettare l’accordo per la fornitura, nonostante le penali («sono pronto a denunciare l’azienda farmaceutica – ha dichiarato l’assessore – ed auspico un intervento del governo nazionale perché sia fatta piena luce sulla vicenda e siano garantite le dosi per il vaccino contro l’influenza»).
Gli interventi del presidente della commissione, Domenico Gallus, dei consiglieri Daniele Cocco (Leu); Gianfranco Ganau (Pd); Francesco Agus (Progressisti); Francesco Mura (FdI); Michele Ciusa (M5S); Rossella Pinna (Pd); Alessandro Solinas (M5S) e Desirè Manca (M5S) hanno riportato all’attenzione dei commissari e dei direttori generali le emergenze vissute in questi mesi nei diversi territori, insieme alla rabbia di tanti cittadini per qualche disservizio di troppo e per le risposte negate o ricevute con colpevole ritardo. La fila delle ambulanze al pronto soccorso, le lunghe attese, i percorsi sporchi e puliti negli ospedali, le cure mancate per chi soffre dei mali che non sono Covid, i timori che gli spazi dati ai ricoveri per il virus non ritornino alla loro originaria funzione, la difficoltà nelle comunicazioni con i positivi e con i sindaci, i macchinari contesi per poter processare qualche tampone in più, le assicurazioni per i medici appena reclutati, i Dpi che non ci sono o che non sono in quantità adeguata, gli spazi per il ristoro e la vestizione dei volontari del 118: sono questi alcuni dei paragrafi del libro delle doglianze della seconda ondata Covid in Sardegna.

«Ne ipotizziamo anche una terza – ha concluso l’assessore Mario Nieddu – e confidiamo di sconfiggere il virus grazie anche al nuovo vaccino ma è fin troppo evidente che il clima politico e quello generale con il quale si sta affrontando la “fase due” della pandemia è assai diverso rispetto a quello collaborativo e solidaristico che la Sardegna ha dimostrato in occasione del primo manifestarsi del Coronavirus nell’Isola.»

Quando nel 2007 ho trascorso alcuni giorni a Buenos Aires, ho visitato il quartiere del Boca e nei pressi del mitico stadio della “Bombonera”, mi sono imbattuto su una palazzina imbiancata con i colori giallo-blu, gli stessi della squadra per la quale Diego Armando Maradona ha giocato tre campionati: il primo da giovane, nella stagione 1981/1982 (prima dell’arrivo in Europa, per vestire la maglia del Barcellona) nel corso della quale realizzò 28 goal in 40 partite; gli altri due, a fine carriera, nelle stagioni 1995/1996 e 1996/1997. Osservando la terrazza di quella palazzina, ho capito quale fosse l’amore di Buenos Aires per Diego Armando Maradona: la sua statua era esposta con quelle di Juan Domingo ed Evita Perón…Diego Armando Maradona è stato e resterà per sempre, un eroe, un mito, per Buenos Aires, per l’Argentina e…per NAPOLI!

Giampaolo Cirronis

Ieri sono stati accertati tre nuovi casi positivi al Covid-19 tra i residenti a Gonnesa. Lo ha comunicatoil sindaco, Hansel Cristian Cabiddu.

«Cari concittadini e care concittadine, Ats mi ha comunicato che 3 cittadini di Gonnesa sono risultati positivi al Covid-19. La rete dei contatti è stata tracciata. Allo stesso tempo 5 cittadini positivi sono guariti. Ad oggi i cittadini di Gonnesa positivi al Covid-19, comunicati ufficialmente dalle autorità competenti, sono 18. Nel ricordare il rispetto delle norme igieniche e sanitarie di sicurezza previste dai Dpcm per arginare la diffusione del Covid-19, invitiamo i cittadini ad avere comportamenti prudenti e rispettosi della salute propria e di quella altrui.»

Sedici candeline per Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio organizzato da Circolo del cinema – “Immagini” (F.I.C.C.) di Sant’Antioco con la direzione artistica del regista bosniaco Ado Hasanovicda giovedì 3 a martedì 8 dicembre ritorna l’appuntamento dedicato ai cortometraggi dell’area mediterranea; un appuntamento che si rinnova dal 2005 nella cittadina sul mare nell’estremo sud-ovest della Sardegna, ma che quest’anno, per via dell’emergenza sanitaria in corso, si svolgerà necessariamente in rete. Una modalità inedita per questo festival che si presenta comunque alla sua sedicesima edizione con un ventaglio di proposte come sempre ampio e variegato: in visione, gratuitamente online sulla piattaforma Festival Scope, oltre sessanta cortometraggi, per metà provenienti da quindici paesi diversi, tutti in lingua originale e sottotitolati in italiano e in inglese; e poi, fruibili sulla pagina Facebook e il canale YouTube del festival, un focus sul nuovo cinema italiano e una vetrina sulla produzione sarda, un omaggio a Federico Fellini nel centenario della nascita, una selezione di videoclip d’autore, un approfondimento sulle webserie, interviste e incontri con i registi e altri ospiti, masterclass, workshop e il consueto concerto conclusivo. Novità di questa edizione, in virtù della sua inedita modalità in streaming, le dirette ideate dal regista e autore televisivo Pietro Mereu; saranno due al giorno: una mattutina condotta dall’attore Lorenzo Melini che si collegherà da un luogo ogni volta diverso di Sant’Antioco, dialogando a distanza con i registi dei corti in programma che, a loro volta, si mostreranno in diretta dalle rispettive località; e una diretta serale affidata invece alla conduzione di Chiara Nicoletti di FRED film radio, che presenterà eventi e incontri con gli ospiti del festival.
Taglio del nastro giovedì 3 dicembre, alle 18.00.


“Melocoton” di Jasmine Trinca Alba Rohrwacher e Maayane