21 July, 2024
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E’ in corso di pubblicazione un’ordinanza (n. 9 del 14.03.2020) del presidente della Regione Christian Solinas contenente le disposizioni attuative del decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, di concerto con il ministro della Salute, n. 117 del 14 marzo 2020 per il contrasto e la prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.
L’ordinanza, che ha validità sino al 25 marzo 2020, salvo proroga, afferma che «il traffico passeggeri su linee marittime da e per la Sardegna è sospeso fino al 25 marzo 2020.
È fatta salva, esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, la possibilità di richiedere autorizzazione all’imbarco nei casi previsti dall’art. 1, primo comma, lett. a del DPCM 8 marzo 2020, ovvero: a) comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; b) spostamenti per motivi di salute; c) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tutti i soggetti che rientrano nelle fattispecie descritte ai punti a), b), c) che intendono imbarcarsi sulle navi in linea tra la Sardegna ed i porti della Penisola e viceversa nel periodo di vigenza del D.M. n. 117 del 14 marzo 2020 sono tenuti a presentare richiesta di autorizzazione preventiva con almeno 48 ore di anticipo sulla prevista partenza secondo il modello che sarà allegato all’ordinanza sotto la lettera “A”, da compilare ed inviare per via telematica, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Coronavirus” della homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), unitamente all’autocertificazione attestante la propria personale condizione.
Il presidente della Regione, anche in qualità di Autorità sanitaria regionale, si avvale di un’apposita struttura presso la Direzione generale della Protezione civile per l’istruttoria delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni, che verranno comunicate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica del richiedente entro 12 ore dalla partenza.
Il passeggero dovrà presentare copia dell’autorizzazione rilasciata unitamente alla carta d’imbarco ed a un documento d’identità in corso di validità.
La compagnia di navigazione, con l’ausilio degli addetti a ciò preposti dalla Regione anche in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e – nell’ambito del servizio istituzionalmente reso – dalle forze dell’ordine ivi presenti, verifica preliminarmente all’imbarco il possesso delle autorizzazioni.
In caso di impossibilità di imbarco delle sole unità di carico isolate, le esigenze d’imbarco degli autisti di mezzi guidati adibiti al trasporto merci rientrano nella fattispecie di cui alla lettera a) del primo comma dell’articolo 1 dell’Ordinanza.
Il traffico aereo passeggeri da e per la Sardegna è garantito fino al 25 marzo 2020 esclusivamente dall’aeroporto di Cagliari per dimostrate ed improrogabili esigenze. In particolare, è fatta salva la possibilità di autorizzare l’imbarco di passeggeri nei casi previsti dall’art. 1, primo comma, lett. a del DPCM 8 marzo 2020, ovvero: a) comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; b) spostamenti per motivi di salute; c) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tutti i soggetti che, nel periodo di vigenza del D.M. n. 117 del 14 marzo 2020, rientrano nelle fattispecie di cui al precedente comma e intendono imbarcarsi sui voli di linea assicurati con l’aeroporto di Cagliari sono tenuti a presentare richiesta di autorizzazione preventiva con 48 ore di anticipo sulla prevista partenza secondo il modello allegato alla presente ordinanza sotto la lettera “A”, da compilare ed inviare per via telematica, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Corona virus” della homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), unitamente all’autocertificazione attestante la propria personale condizione.
Il presidente della Regione, anche in qualità di Autorità sanitaria regionale, si avvale di un’apposita struttura presso la Direzione generale della Protezione civile per l’istruttoria delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni, che verranno comunicate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica del richiedente entro 12 ore dalla partenza.
Il passeggero dovrà presentare copia dell’autorizzazione rilasciata unitamente alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità.
La compagnia aerea, con l’ausilio degli addetti a ciò preposti dalla Regione anche in collaborazione con la società di gestione aeroportuale e – nell’ambito del servizio istituzionalmente reso – dalle forze dell’ordine ivi presenti, verifica preliminarmente all’imbarco il possesso delle autorizzazioni».

In via transitoria ed in fase di prima applicazione delle disposizioni di cui al D.M. n. 117 del 14 marzo 2020, anche per consentire il necessario approntamento delle procedure di cui all’ordinanza n. 9 del 14.03.2020:
a) sono autorizzati tutti gli imbarchi già programmati in uscita dalla Sardegna dagli aeroporti e dai porti nella giornata odierna e di domenica 15 marzo 2020;
b) i passeggeri imbarcati su navi o aerei verso la Sardegna nella data odierna o già previsti in arrivo per la sola giornata di domenica 15 marzo 2020, sono autorizzati allo sbarco, previa compilazione in forma cartacea a bordo del vettore dell’autodichiarazione predisposta dal ministero dell’interno ai sensi del DPCM 9 marzo 2020 e scaricabile all’indirizzo https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo_autodichiarazione_10.3.2020.pdf. A detti passeggeri si applica l’art. 1 dell’Ordinanza del presidente della Regione n. 5 del 9 marzo 2020.

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In seguito all’emergenza Covid-19 che ha costretto il Governo nazionale ad emanare il DPCM con la quale numerose attività cittadine sono state costrette alla chiusura momentanea, ma soprattutto si è imposto l’isolamento presso il proprio domicilio, limitando al minimo indispensabile le uscite fuori di casa, mi sento in dovere di fare un appello a tutta la cittadinanza per salvaguardare tutte le attività locali che oggi lottano per rimanere aperte (e, dunque, cercare di sopravvivere) in questo difficile momento.

Lo scrive, in una nota, Federico Garau, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Iglesias.

«In un momento così delicato dove quasi tutte le attività sono rimaste chiuse al pubblico, il mio pensiero è rivolto a tutte quelle partite IVA che, in quanto non menzionate nel decreto, proseguono nella loro apertura quotidiana, permettendoci dunque la fornitura dei beni di prima necessità – dice Federico Garau -. È proprio questo il momento in cui possiamo ulteriormente dare un contributo alla società, cerchiamo di evitare le grandi catene di distribuzione, che andranno a superare con grande facilità questo momento, proviamo a riscoprire il piacere di acquistare dalla bottega sotto casa, ma soprattutto aiutiamo tutte quelle attività cittadine che stanno subendo un brusco calo del fatturato per via di questa maledetta pandemia, perché non dobbiamo dimenticarci che se oggi vediamo una serranda abbassata per via di un’ordinanza, domani potremo vederla per cessata attività. Le attività cittadine sono il cuore pulsante della città e senza di loro ci sarebbe la desolazione più totale, spetta a noi dunque riscoprire il piacere di fare un acquisto a chilometro zero e sostenere nel limite del possibile, tutte le partite IVA cittadine. Acquistiamo prodotti locali, acquistiamo dai nostri bottegai di fiducia, acquistiamo nei mercati civici, acquistiamo da tutte quelle persone che oggi hanno una serranda aperta e lottano per rimanere aperti anche in futuro – conclude Federico Garau -! Aiutiamoli adesso, prima che sia troppo tardi!»

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«Le forze messe in campo dalla Regione sono operative e lavorano incessantemente per far fronte all’emergenza e consentire al nostro sistema di rispondere in modo efficiente a ogni evenienza. Stiamo impiegando ogni mezzo a nostra disposizione per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini. Gli uomini e le donne della protezione civile sono impegnati su tutto il territorio con dedizione e spirito di servizio.»

Sono le parole del presidente della Regione, Christian Solinas, a commento delle odierne attività di protezione civile che hanno portato all’allestimento della struttura mobile di Ostetricia e ginecologia d’emergenza all’interno del perimetro dell’ospedale Santissima Trinità, a Cagliari. Alle operazioni, che si concluderanno nella giornata di lunedì con il collaudo e la climatizzazione degli ambienti interni, hanno preso parte quattro organizzazioni di volontariato della protezione civile, per un totale di trenta volontari coadiuvati dal personale della direzione regionale. La struttura, un’unità complessa di circa 100mq, una tenda pneumatica a cinque archi, la più grande presente nell’Isola, contiene al suo interno il modulo operatorio e sala parto ed è supportato da un ambiente per la vestizione dei medici e da un’unità di servizio, per garantire la massima sicurezza alle pazienti e agli operatori sanitari.

 

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«Davanti all’emergenza con cui siamo costretti a convivere non possiamo che giudicare positivo il provvedimento della ministra Paola De Micheli che, accogliendo anche le nostre richieste e sollecitazioni ha siglato il provvedimento che impone una stretta sui collegamenti ma, soprattutto, sul passaggio delle persone.»
Lo ha detto, questa sera, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito Democratico.
«Un atto necessario e responsabile per tutelare la salute di tutti quanti in un momento delicato da cui si potrà uscire solo attraverso un rigoroso rispetto delle regole e delle disposizioni», ha concluso Emanuele Cani.

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«Un provvedimento fondamentale, in questa fase cruciale, per proteggere la popolazione sarda dal propagarsi del virus. Un sacrificio ulteriore per i sardi, ma utile in questa battaglia. Non è in alcun modo pregiudicato l’approvvigionamento delle merci.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato così l’accoglimento, da parte del Governo, della richiesta da lui inoltrata più volte per ottenere il fermo degli arrivi in Sardegna tramite collegamenti aerei e marittimi.

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L’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, oggi ha rivolto un messaggio ai fedeli, sulla situazione venutasi a determinare con la diffusione del Coronavirus. Di seguito il testo integrale e allegato il video.

Ai fedeli dell’arcidiocesi di Cagliari

Carissimi in Cristo,

la diffusione della nuova epidemia virale sta cambiando le nostre vite: non solo le abitudini quotidiane devono adeguarsi alla situazione che si è creata ma collettivamente siamo nuovamente messi davanti agli enigmi di sempre, che interrogano nel profondo l’animo dell’uomo e la convivenza civile. Sono i temi della fragilità dell’uomo, della malattia, della sofferenza e della morte, ma anche il tema della convivenza, della responsabilità per gli altri e del dovere della solidarietà vicendevole. Non possiamo lasciar cadere alcuna di queste domande.

La fede cristiana ci rende certi della presenza di Dio in mezzo a noi. Nel suo amore di Padre, Dio ha mandato il suo Figlio a condividere la nostra debolezza di sangue e di carne, per poter venir in aiuto a quanti sono nella prova come fratello misericordioso e degno di fede (cf. Ebr 2,14-18).

Raccogliendo la richiesta che sento provenire dal santo popolo di Dio, chiedo a tutti i fedeli di questa amata Diocesi di Cagliari di offrire una giornata di preghiera e digiunolunedì 16 marzo 2020, per chiedere al Signore onnipotente e ricco di misericordia di volgere il suo sguardo sulla condizione di sofferenza del nostro Paese, di confortare i nostri cuori e aprirli alla fede e alla speranza, di far ardere la nostra carità perché possiamo consolare i nostri fratelli e perché assumiamo con forza i nostri impegni e responsabilità verso la comunità degli uomini.

La preghiera sarà rivolta per i defunti, perché il Signore doni loro l’eterno riposo, e a quanti sono già contagiati dal male, perché possano guarire al più presto. Un pensiero pieno di gratitudine sarà per i medici, gli infermieri e tutti gli operatori della sanità, perché siano benedetti in questa loro corsa di generosità e donazione. Pregheremo per chi ha responsabilità di governo e gli uomini delle istituzioni chiamati a servire il bene comune. Sarà l’occasione per dire il nostro grazie ai tanti operatori e volontari della carità, che si stanno prodigando per i più fragili e bisognosi, rendendo presente la carità di Cristo. Un pensiero particolare per i sacerdoti, i religiosi e le consacrate, per i parroci e i cappellani negli ospedali e nelle carceri, che si stanno prodigando, nella preghiera e nell’azione, per non far mancare il conforto a quanti sono nella prova.

Per la fiducia nel vincolo di amore che ci lega al Santo protettore dell’Arcidiocesi, durante la giornata del 16 marzo, presso la Chiesa di Sant’Efisio rivolgerò a nome di tutti un Atto di affidamento a favore della comunità diocesana e dell’intero nostro Paese. Il testo della preghiera sarà a disposizione per la preghiera personale sul sito della diocesi (www.chiesadicagliari.it).

Facciamo nostro l’invito di Sant’Agostino di dare «in elemosina quanto riceviamo dal digiuno». Chiedo pertanto di devolvere a favore della Caritas diocesana il frutto delle nostre rinunce perché possiamo continuare a sostenere i singoli e le famiglie che in questo momento necessitano dell’aiuto delle mense, della distribuzione dei viveri e del ricovero nelle strutture di accoglienza, sia della Diocesi e delle parrocchie che delle diverse organizzazioni di carità e volontariato.

Esorto tutti ad aderire all’iniziativa della Chiesa italiana che promuove un momento di preghiera per tutto il Paese il prossimo giovedì 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e Patrono della Chiesa Universale. Alle ore 21.00 si invita ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario con i Misteri della luce, simbolicamente uniti alla stessa ora. Si propone di esporre alle finestre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.

Vi saluto fraternamente nel Signore e Vi benedico

https://www.facebook.com/diocesicagliari/videos/602526753935954/

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Su richiesta del presidente della Regione, Christian Solinas, al fine di contrastare e limitare la diffusione del virus in Sardegna, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari dei passeggeri da e per la Sardegna. È consentito quindi solo il trasporto marittimo delle merci sulle navi previste in convenzione ed il trasporto marittimo delle persone può eventualmente avvenire soltanto previa autorizzazione del presidente della Regione, quale Autorità sanitaria e per dimostrate e improrogabili esigenze. Per quanto riguarda il trasporto aereo, si viaggia solo tra Roma Fiumicino e l’aeroporto di Cagliari, a patto che le ragioni dello spostamento siano dimostrate ed improrogabili, e previa autorizzazione del presidente della Regione.

 

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E’ salito a 47 il numero di test positivi al Covid-19 riscontrati in Sardegna. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale. Complessivamente, su 530 test effettuati 392 hanno dato esito negativo, mentre per 91 l’accertamento è in corso. I pazienti che ricevono cure ospedaliere sono 14 e 33 si trovano in isolamento domiciliare. Il dato territoriale rileva 16 persone positive al Covid-19 nella Città metropolitana di Cagliari, 5 nel Sud Sardegna, 2 a Oristano, 18 a Nuoro e 6 a Sassari.

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Questa mattina, presso la Presidenza del Consiglio, Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto con il Governo e le parti datoriali un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

«È un risultato molto importante in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil -. La salute di chi lavora è per noi un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva. L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.»

Nell’accordo è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo è importante che in tutti i luoghi di  lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta.

«Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese – concludono Cgil, Cisl e Uil -. Importante è la sottoscrizione del testo da parte del Governo che, per quanto di sua competenza, favorirà la piena attuazione del protocollo.»